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Marsilio: Saggi. Critica

Scrivere di pittura. Artisti italiani del Novecento

Scrivere di pittura. Artisti italiani del Novecento

Marco Goldin

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 1997

pagine: 404

Il libro è un lungo racconto di arte e sull'arte, ma è anche un racconto di vite, di esperienze, di sentimenti, di un solidale dialogo tra l'autore e gli artisti ("Non riesco quasi più a scrivere che su coloro che mi camminano a fianco, di cui posso vedere il pianto o il sorriso, l'espressione degli occhi..."). Prescindendo dalle più tradizionali categorie di genere, movimento, corrente, Marco Goldin segue un suo personale percorso, entro il quale svolgere e riavvolgere il filo che tiene uniti pittori di diverse generazioni accomunati nell'aver espresso e nell'esprimere, attraverso la loro opera, il tempo nel quale viviamo.
35,12

Pensare per affetti. Leopardi: la natura, l'immagine

Pensare per affetti. Leopardi: la natura, l'immagine

Alberto Folin

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 1996

pagine: 176

A lungo si è sostenuto che la natura secondo Leopardi si configuri come qualcosa di contraddittorio: madre benefica e matrigna crudele. Negli ultimi decenni la critica ha messo in luce il carattere semplificatorio di tale opposizione. Dietro le immagini di folgorante bellezza della natura, sta una meditazione frammentaria, ma non priva di una sua logica profonda. E' necessario infatti intravedere la natura di Leopardi cercando quale nesso intercorra tra il "pensiero" e gli "affetti" e facendone emergere i sensi impliciti nell'immagine evocata.
16,53

Nella trama della storia. Figure e percorsi intellettuali tra Otto e Novecento
24,79

Simbolo e storia. Aspetti e problemi del Novecento russo
13,42

Autopoiesi e cognizione. La realizzazione del vivente

Autopoiesi e cognizione. La realizzazione del vivente

Humberto R. Maturana, Francisco J. Varela

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 1985

pagine: 208

Questo è un libro di biologia che spiega i sistemi viventi come sistemi che si auto-producono (autopoietici) e la cognizione come il processo che caratterizza questa auto-produzione (autopoiesi). Ma è anche un libro di teoria dei sistemi che presenta una nuova nozione di sistema auto-referenziale, oganizzativamente chiuso, che compensa le perturbazioni provocate dall'ambiente per conservare la sua organizzazione ma le cui trasformazioni non sono funzione degli stimoli dell'ambiente. Ed è infine un libro di filosofia che propone un approccio fenomenologico alla cognizione.
17,00

Il romanzo della nazione. Da Pirandello a Nievo: cinquant'anni di disincanto

Il romanzo della nazione. Da Pirandello a Nievo: cinquant'anni di disincanto

Enza Del Tedesco

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2013

pagine: 280

Il romanzo della nazione o la nazione del romanzo. Il libro di Enza Del Tedesco pone la questione con forza: è il primo - il romanzo - a sviluppare una riflessione su un dato di fatto che suscita perplessità e sollecita interrogativi, o la seconda - la nazione - a mettere alla prova l'intelligenza di una narrazione che fatica a tenere insieme una costellazione di esperienze statuali, di tradizioni culturali e civili, di identità popolari, che avevano certamente delle buone ragioni per unirsi, ma che nell'esperienza della convivenza scoprono anche, forse soprattutto, quanto ancora li divide non senza sofferenza? Partendo dalla conclusione, dal racconto cioè di una nazione che non c'è, la studiosa ricostruisce la storia del romanzo della nazione all'incontrano: da Pirandello a Nievo, risalendo da "I vecchi e i giovani", sino al progetto, al sogno, del giovane Ippolito, che racconta la metamorfosi del veneziano in italiano, incontrando lungo il tragitto De Roberto, Verga, gli scapigliati e quanti altri mai, tutti testimoni della difficoltà di raccontare una nazione che deve trasformare le proprie parti in un tutt'uno e, quindi, rassegnati a documentare la propria inconsolabile delusione. Il romanzo della nazione che non c'è smentisce la pretesa di chi, fatta l'Italia, voleva fare gli italiani, capovolgendola nel suo contrario: gli italiani, che pure c'erano, sarebbero mai riusciti a fare l'Italia, nonostante le divisioni di classe, di educazione, di costumi, di dialetti?
27,00

«Qui la meta è partire». Scritture di viaggio e sguardi di lontano nel Novecento italiano

«Qui la meta è partire». Scritture di viaggio e sguardi di lontano nel Novecento italiano

Giuseppe De Marco

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2012

pagine: 160

I capitoli di questo libro propongono un percorso focalizzato principalmente su una delle 'figure' essenziali della lontananza: lo sguardo, indagato nei suoi rapporti con la costruzione della narrazione. Se il viaggio mette subito in gioco le categorie dello spazio e del tempo, lo sguardo determina una soglia che è insieme un limite e una potenzialità, la parola apre la strada a un visibile che è solo letterario, oltre la vista, appunto. Partendo dall'analisi di alcune opere della modernità letteraria italiana, l'indagine di De Marco punta al "visibile" dell'essenza, della coscienza e del pensiero attraverso la parola, a "leggere l'invisibile nel visibile". "Vedere" diventa allora sinonimo di "conoscere", anche in senso metafisico. Lo studioso ha scandagliato le coordinate utili per orientarsi su alcune specifiche rotte della geografia letteraria, così scandita: "La rosa di Pesto" e il "Viaggetto in Etruria" di G. Ungaretti; "Le meraviglie d'Italia" di C. E. Gadda; il "Viaggio in Italia" di G. Piovene; "Le città del mondo" di E. Vittorini. Ne discende che l'iter di ogni singolo autore attiva figurazioni sorrette e nutrite dall'idea di un "infinito viaggiare" verso una Terra promessa sempre anelata e mai attingibile. Ogni approdo diviene, cosi, punto di partenza per una nuova mèta in una dialettica incessante tra sosta e movimento.
18,00

Tra le pieghe dell'orizzonte. Parole e spazi nella poesia francese contemporanea

Tra le pieghe dell'orizzonte. Parole e spazi nella poesia francese contemporanea

Rino Cortina

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2012

pagine: 208

Il percorso scelto mette in evidenza alcune tappe della poesia francese moderna e contemporanea che, partendo da Philippe Soupault e passando per René Char, arriva alle manifestazioni di poeti più recenti come Jean Tardieu e André du Bouchet. Frédéric-Jacques Temple, Yves Bonnefoy, Jacques Réda, Philippe Jaccottet e Bernard Noël continuano a proporci le loro ricerche poetiche. Fondamentale risulta in questi poeti la componente spaziale che comprende il paesaggio naturale (Jaccottet e altri), il paesaggio urbano (magari attraversato dal jazz in Soupault e Réda) e il supporto bianco della pagina con sullo sfondo la figura di orizzonte che diventa la ricerca del "vero luogo" in Bonnefoy o la linea su cui scrivere per André du Bouchet: mentre per Noël è la pelle stessa che diventa linea discriminante tra il "dentro" e il "fuori" del corpo. Agli orizzonti interni della storia (ad esempio la guerra) e della scrittura si affiancano gli orizzonti del mito: come quelli attraversati da Orione, figura ricorrente in più poeti, ma che in Char diventa meteora essenziale della parola poetica.
23,00

Prima la musica, poi il cinema. Quasi una sonata: Bresson, Kubrik, Fellini, Gaàl

Prima la musica, poi il cinema. Quasi una sonata: Bresson, Kubrik, Fellini, Gaàl

Giovanni Morelli

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2011

pagine: 128

Da tempo immemorabile ha pesato sulla recezione del cinema un vago pregiudizio che imponeva al cinema stesso di essere un derivato: della narrativa, dell'epica o del dramma. L'arte dei suoni e dei rumori collegati al cinema è stata di volta in volta oggetto di ammirazione o di critica (come accadde a Bresson) valutando i risultati di rafforzamento del dettato cinematografico (come intensificazione sincronica, o scontro a-sincronico) conseguente alla presenza, evidenza, preponderanza, discrezione, abuso, trucco, effettistica ecc. dei cosiddetti "commenti musicali", divenuti poi, con un carico metaforico ingombrante, "colonne sonore". L'autore si propone un rovesciamento di ottica per riconsiderare molte abitudini di recezione, indagare essenziali ascendenze 'musicali' del cinema, individuare testimonianze a favore di una interpretazione del cinema come momento evolutivo di alcune poetiche musicali poi precipitate in stato di crisi e di estenuazione della loro potenzialità comunicativa. Questo esperimento è presente nel volume in alcune campionature circoscritte a materiali settecenteschi (Barry Lyndon, Casanova, Jacques le fataliste, Orfeo di Gluck).
14,00

L'immagine di Lepanto. La celebrazione della vittoria nella letteratura e nell'arte veneziana del Cinquecento

L'immagine di Lepanto. La celebrazione della vittoria nella letteratura e nell'arte veneziana del Cinquecento

Cecilia Gibellini

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2008

pagine: 208

Fu una svolta epocale o una semplice battuta d'arresto nell'espansione dei turchi? Sulla battaglia di Lepanto gli storici discutono ancora, ma una cosa è certa: la gestione della sua immagine fu per Venezia un evento di grande rilievo. Feste di folla, processioni civili e religiose, opere d'arte e testi letterari celebrarono la gloriosa vittoria. Alla costruzione di un mito collettivo concorsero da subito il sontuoso pennello di Veronese e il bulino dell'incisore popolare, i versi levigati di Celio Magno e le satire in dialetto, gli edifici pubblici e le cappelle private. Su tutto, lo sguardo vigile del Palazzo, pronto a glorificare i martiri della Serenissima ma attento anche a sorvegliare il messaggio politico e a prevenire il culto della personalità per gli eroi vittoriosi; disposto a esaltare la Lega stretta dal Leone di San Marco con il papa e il re di Spagna, ma anche con sapiente regia a giustificare la pace stipulata poi con il Sultano, bollata dagli alleati come tradimento. Una giravolta anche iconologica, per cui Venezia guerriera divenne la Donna giusta, forte ma pacifica, mentre alla demonizzazione del nemico subentrò perfino la pietas per il vinto. E non mancarono conseguenze in ciclo, visto che il merito della vittoria passò dalla cattolico-romana Madonna del Rosario alla venera santa Giustina. A partire dai documenti, questo libro esplora la vicenda del mito lepantino nella civiltà veneziana del Cinquecento, e guida in un percorso tra opere minori e grandi capolavori.
24,00

Solitudine di Umberto Saba. Da «Ernesto» al «Canzoniere»

Solitudine di Umberto Saba. Da «Ernesto» al «Canzoniere»

Alessandro Cinquegrani

Libro: Libro in brossura

editore: Marsilio

anno edizione: 2007

pagine: 256

"La solitudine è la prima conquista di un uomo", scriveva Umberto Saba, il poeta che nel Novecento ha scandagliato le forze più profonde del proprio animo. Attraverso un confronto serrato con i testi e un fitto dialogo coi pensatori più autorevoli e controversi di questa epoca, il libro illumina gli angoli più bui e inesplorati della figura e l'opera dello scrittore triestino.
21,50

Teatro e mondo digitale. Attori, scena e pubblico

Teatro e mondo digitale. Attori, scena e pubblico

Antonio Pizzo

Libro

editore: Marsilio

anno edizione: 2003

pagine: 194

Oltre a illustrare i caratteri del multimediale nel teatro, il saggio discute numerose esperienze pratiche sviluppate nel corso degli ultimi dieci anni in ambito internazionale. Si parte dai tentativi di introdurre la Realtà Virtuale e l'immagine digitale sulle scene teatrali, viene esaminata l'attività di diversi gruppi di ricerca fino alle sperimentazioni condotte in Italia (come quelle di Davide Venturini e Zone Gemma di Giacomo Verde). Seguono l'analisi di "performance on line", la lunga indagine sui risultati delle ricerche sull'intelligenza artificiale e sui personaggi virtuali, in considerazione delle loro potenzialità sul piano della rappresentazione teatrale.
18,00

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