Mimesis: Estetica e architettura
Ignazio Gardella. Persistenza dell'architettura
Claudia Cavallo
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2025
pagine: 308
Sappiamo che non è possibile comunicare senza tenere conto del linguaggio e degli interessi di chi ci sta davanti. Lo stesso vale per gli edifici. L’architettura di Ignazio Gardella ha fondato la sua capacità di inserimento nel costruito proprio sulla vocazione dialettica e comunicativa delle opere. Per lui, ogni elemento e ogni figura, come una parola, “non è definibile in sé, ma acquista il suo significato nel contesto architettonico in cui si pone”. L’architettura misura la propria presenza corporea rispetto a ciò che già esiste e instaura con l’ambiente preesistente una fitta, ma selettiva, trama di legami. Gardella non ha mai scritto una teoria dell’architettura, ma ha costruito opere capaci di testimoniare e trasmettere il senso più profondo e fondativo dell’architettura. Il libro non restituisce una trattazione esaustiva sulla figura dell’architetto, ma uno sguardo angolato, che scende in profondità su alcune questioni e principalmente sul tema del rapporto che l’architettura costruisce con il mondo esistente. L’esplorazione di alcune opere ripercorre segni, insegue pensieri, incertezze, invenzioni e ci guida nel mondo, solo apparentemente conosciuto, dell’autore. Ci mostra strategie e processi creativi in azione nelle tre diverse scale del progetto e del confronto con le preesistenze, dalla città, all’architettura, agli interni della formazione. È un viaggio a ritroso, rispetto alla vita dell’uomo, e un viaggio verso gli aspetti più intimi della sua architettura. Entrando a fondo nell’architettura di Gardella, indagando il suo specifico modo di fare architettura, scopriamo un’architettura che coinvolge emotivamente, inafferrabile con la sola razionalità. Se oggi ci rivolgiamo con interesse all’architettura di Gardella è proprio per la sua capacità di oltrepassare la superficie delle questioni, e interrogare, tra i “bisogni necessari” dell’uomo, anche quelli che appartengono alla dimensione sensibile, come la necessità di riconoscersi e di sentirsi accolti. Senza entrare in questioni storiografiche, del resto molto note, come la polemica del “custode dei frigidaires”, il libro cerca di restituire rotondità a una figura profondamente complessa e antidogmatica le cui inquietudini interiori sono leggibili attraverso le opere, e possono dare risposta alle inquietudini di molti altri architetti.
Diluvio
Renato Rizzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 28
“L’innocenza infantile fatica poi a risalire le scale della razionalità dagli abissi dell’incanto.”
Ricordi dell'Athos, il Partenone. Scritti di viaggio e di estetica. Testo francese a fronte
Le Corbusier
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 178
Ricordi dell'Athos e Il Partenone (1914), qui presentati per la prima volta nella versione originaria tratta dai manoscritti autografi conservati a La Chaux-de-Fonds, sono stati pubblicati soltanto nel 1966 nel Voyage d'Orient, insieme ai capitoli di un diario compilato nel 1911 durante un viaggio nei Balcani, in Grecia e in Italia. I due testi, tuttavia, sono dotati di una loro autonomia. Il tono del reportage giornalistico con notazioni sulla quotidianità e sulle usanze dei luoghi, diffuso negli altri capitoli del diario, lascia il posto a un periodare in cui predomina la componente visionaria, ispirata da memorie pittoriche, testi letterari, schizzi personali, fotografie. Da queste fonti silenziose scaturisce la parola del racconto: un immaginario, pittorico e letterario, che lascia tracce indelebili nella ricerca di Le Corbusier, spingendolo a riflettere sul significato della creazione artistica e del fare architettura.
Estetica dell'architettura
Roberto Masiero
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2024
pagine: 372
Il volume ripercorre, con sguardo critico e multidisciplinare (ma soprattutto curioso), le principali teorie estetiche formulate sull’architettura – e l’arte in generale – dall’antichità ai giorni nostri. Alle testimonianze artistiche, calate nei loro contesti socio-culturali, si affiancano le voci e gli scritti dei protagonisti delle varie epoche, in un dialogo stimolante tra realizzazioni materiali e riflessioni filosofiche. Il quadro che emerge narra con forza come lungo i secoli alle esigenze pratico-funzionali, tipiche della disciplina, si sia spesso risposto con originalità seguendo teorie che affondano le loro radici nella religione e nelle speculazioni del pensiero. Per la storia ma anche, e soprattutto, per la nostra capacità di progettare. Nell’inedita e articolata prefazione, stesa in occasione della presente riedizione, l’autore a quasi trent’anni dalla prima stesura torna a interrogarsi, nell’oggi digitale ma con lo sguardo rivolto al futuro, attorno alla domanda post-estetica: “L’architettura è ancora un’opera d’arte?”.
Eppure and yet...
Renato Rizzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 90
Dieci brevi saggi da tenere con facilità in mano come utili strumenti operativi del pensiero. Tutte personalità contemporanee, se non nelle cronologie, per l’apparente inattualità delle loro opere. Un filosofo, un teologo, tre poeti, tre architetti, due romanzieri. In comune: il senso autentico, profondo, intimo, per la forma. Mentre le loro diversità risalgono dagli abissi delle singolarità. Comunque le opere, eretiche, dissidenti o mistiche, sono intessute da uno stesso filo. Dal fascino del mistero irriducibile che vincola il progetto alla persona.
Il segreto nel nome architettura
Renato Rizzi, Andrea Tagliapietra
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 43
Nel testo qui presente gli autori, Renato Rizzi e Andrea Tagliapietra, hanno cercato di offrire, in forma sintetica, il risultato teorico del lavoro comune sul senso del progetto e sulla filosofia dell'architettura, maturati nel corso dell'esperienza delle Decadi e delle Pentadi, nonché del Workshop internazionale, svoltisi presso la scuola dello IUAV di Venezia, negli anni che vanno dal 2015 al 2021.
John Hejduk. Bronx. Manuale in versi
John Hejduk
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 906
Bronx. Una terra di Canaan oltreoceano. La durezza di un nome indivisibile. Privo di sillabe. Una sola vocale al centro. Profonda come un pozzo. Se non la pronunci di un fiato, ti inghiotte nel suo vuoto. Le cose stavano così. Povertà e riservatezza. Solitudine e nobiltà. Nessuna possibilità di evadere. O sprofondi o risorgi. L’isolamento era però l’essenza vitale per Hejduk (1929-2000). L’eremo ideale per trasformare la sofferenza del mondo in una solenne celebrazione. Dove la vastità del dolore non esclude l’intimità del dolore. Lo scopo del manuale è allora quello di decifrare il disegno geroglifico nascosto nelle sue poesie, inaccessibili alla cultura tecnico-scientifica del nostro tempo. I progetti non si possono comprendere senza le poesie. Nemmeno le poesie senza i progetti. I versi, le costole immateriali del corpo architettonico. Le architetture, la pelle materiale di quei versi. Se dovessimo tracciare i poli cardinali della sua opera dovremmo scrivere: morte e vita; ammutinamento e mistica.
Solemnidad de la civilidad. Volume Vol. 1
Renato Rizzi, Andrea Tagliapietra
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2020
pagine: 174
Il fenomeno delle periferie testimonia il fallimento della civiltà contemporanea. Esploso con una rapidità virulenta, in pochi decenni ha messo in scena l'estinzione dei valori umani su scala planetaria. Ma più del fenomeno in sé, stupisce l'assenza di un altro fattore. L'inesistenza di una cultura critica di fronte a questo immane processo di disumanizzazione del mondo.
Peter Eisenman. Gher-ghar. House 11A
Susanna Pisciella
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 346
Gher e ghar sono la vocalizzazione e traslitterazione dall’ebraico della radice "Gime, l + Re-s", che significa “essere straniero” quando usato come sostantivo gher e “abitare” quando usato come verbo, ghar. Quelli che per la tradizione Occidentale sono due termini in opposizione, nella cultura ebraica costituiscono invece un’unità essenziale. Nell’Antico Testamento la 'eReTs, la terra, non può essere posseduta da alcun individuo in particolare, perciò nessuno vi può fondare alcuna costruzione. La terra può essere ceduta in uso per un tempo definito, ma mai in proprietà. Di conseguenza l’ebreo si sposta continuamente (Re-s), abitando in modo instabile luoghi e idee. L’esilio e, infine, la diaspora, trasferiscono nella storia questa modalità, che si traduce in una elezione allo sradicamento e al deserto; all’estraneità persino nel luogo più intimo, la propria casa. Impossibilità al radicamento, al contrario di come invece è concepita da sempre l’architettura Occidentale. Affermativa, epistemica. Una rivoluzione architettonica che, passando attraverso la riscrittura dei codici dell’abitare diviene a tutti gli effetti una rivoluzione culturale con la quale iniziare a confrontarsi. Le vocalizzazioni gher e ghar sono state riprese dal libro di Shmuel Trigano "Il tempo dell’esilio".
Cartografia intellettuale dell'Europa. La migrazione dello spirito. Volume Vol. 1
Andrea Tagliapietra
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2018
pagine: 406
Il volume raccoglie un ciclo di incontri tenuti dal Prof. Tagliapietra nell’ambito de “Le Decadi. Cartografia Intellettuale dell’Europa".
Lampedusa. La cattedrale di Solomon. Volume Vol. 2
Renato Rizzi
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: VIII-1207
Questo grosso volume assomiglia di più allo schedario per il banco di un ferraiolo che per il tavolo di uno studente in architettura. In realtà li serve tutti e due. Tiene insieme due estremi lontanissimi dimenticati dal senso concreto che appartiene al nostro lavoro. Il tempo dell'apprendimento con il tempo della produzione. Di cosa? Del progetto o dell'opera, che sono o dovrebbero essere la stessa cosa. Le oltre 1200 pagine riguardano infatti le schede giornaliere di lavoro per ogni singolo studente. Il cantiere torna allora nuovamente in aula. Con le sue regole e procedure: precisione, metodo, controllo, programmazione, verifica. Il lavoro in un laboratorio di progettazione dovrebbe simulare in vitro l'esperienza del lavoro di costruzione in un cantiere vero. Da qui la necessità e l'urgenza del cantiere. Grande o piccolo che sia, ha sempre le sue leggi da rispettare, le sue norme da seguire: amministrative, programmatiche, economiche.
Architettura. I pregiudicati
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2016
pagine: 347
Se non si comprende la struttura fondamentale dei significati che si generano tra sapere e apparire non si può realmente avere cognizione di ciò che si vede e si produce. In questo orizzonte emerge il tema dei "pregiudicati", quegli ambiti del sapere che sono stati espulsi e rifiutati dalla cultura contemporanea, pur essendo a fondamento del sapere e dell'apparire; in una parola del "progetto".