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Mimesis: Saggi letterari

I sentieri del verso. Sulla poesia di Amelia Rosselli, Lorenzo Calogero e Bartolo Cattafi

I sentieri del verso. Sulla poesia di Amelia Rosselli, Lorenzo Calogero e Bartolo Cattafi

Andrea Amoroso

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2018

pagine: 156

Il volume propone un'indagine intorno al lavoro di tre grandi poeti del secondo Novecento italiano, individuando percorsi originali dentro ai quali far muovere - come in una sciarada di rimandi continui - l'interpretazione testuale. È proprio la combinazione della microanalisi del testo, insieme con il tentativo di mettere in luce la portata euristica della poesia attraverso strumenti più specificamente filosofici (Deleuze e Lacan fanno da numi tutelari in questo), a costituire la peculiarità di questo lavoro. L'approccio generale può essere accostato a quello della critica tematica, sebbene si privilegino fili rossi di carattere più filosofico ed ermeneutico. I tre capitoli del libro corrispondono, infatti, a tre grandi tematiche: Rapporto fra Io e mondo, Figure dell'Alterità e Il verso come entità in movimento. Il metodo di studio cerca costantemente di eludere un approccio cronologicamente orientato nei confronti delle opere dei tre poeti, organizzando la materia secondo modalità e criteri volti a tradurre efficacemente in analisi l'approccio tematico prescelto.
14,00

L'impero del bene

L'impero del bene

Philippe Muray

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2017

pagine: 104

“Ci troviamo oggi in una situazione che ricorda – ma è mille volte peggio, è mille volte più inquietante – quella del seicento, quando avere un’opinione propria, essere un individuo, mostrarsi come individuo (e non un avanzo di individuo farlocco, di scarto, di quelli che ‘sanno distinguersi’ grazie al vestito, la macchina, il look, gli hobby, eccetera) costituiva la definizione stessa di eresia. La libertà di pensiero è sempre stata una malattia. Oggi, finalmente, possiamo dirci completamente guariti. Chi non declama il catechismo collettivo è additato come pazzo. Mai come oggi il gregge di coloro che guardano scorrere le immagini ha temuto che un minimo scarto, una variazione, potessero danneggiarlo. Mai come oggi il bene è stato sinonimo di una condivisione così assoluta.” (Philippe Muray)
12,00

L'illusione e l'evidenza. Saggi sull'avventura romanzesca

L'illusione e l'evidenza. Saggi sull'avventura romanzesca

Walter Nardon

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2016

pagine: 187

Venuto in piena luce in epoca moderna, il romanzo rappresenta da quasi cinque secoli la forma privilegiata della narrativa occidentale, adatta a ogni esigenza, che estende il suo dominio su un territorio dai confini elastici, dall'avventura più incredibile al racconto serio del quotidiano. Cosa racconta, davvero, un romanzo? Qual è la realtà che mette in gioco? L'illusione è data dall'avventura, o dalla realtà che questa definisce? La realtà è evidente, chiara e distinta, o non è invece confusa, in perenne divenire, mentre evidente è solo la forma narrativa che la mette in luce? Questo libro tenta di rispondere ad alcuni dei maggiori interrogativi del romanzo soffermandosi sui vari elementi che lo costituiscono: la voce narrante, l'intonazione del racconto, la trama, il rapporto tra finzione e documento, quello fra prosa e poesia, il nesso tra romanzo e formazione.
18,00

Le vite del romanzo

Le vite del romanzo

Thomas G. Pavel

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2015

pagine: 420

"Le vite del romanzo. Una storia" di Thomas G. Pavel, studioso fra i più affermati nel panorama internazionale degli studi letterari, esce finalmente anche in Italia. Si tratta di una versione aggiornata e arricchita di un libro, "La Pensée du roman", che in Francia, ormai più di dieci anni fa, rappresentò un vero evento critico letterario e che negli Stati Uniti dal 2013, quando è uscita l'edizione inglese, ha ricevuto molti riconoscimenti prestigiosi: vincitore del premio dell'International Society for the Study of Narrative nel 2013 e del Barbara Perkins and George Perkins Prize nel 2015. Secondo moltissimi studiosi di ieri e di oggi, romanzi come "Le Etiopiche", "Amadigi di Gaula" o "L'Astrea", legati meno ai dettagli empirici della condizione umana e più agli ideali che questa persegue, rappresenterebbero uno stato imperfetto del romanzo, felicemente corretto e rivisto dal realismo del Settecento e dell'Ottocento. Pavel, invece, in questo libro, constatando il persistere dell'idealismo nel corso dell'intera storia del romanzo - una storia che inizia molto prima di Defoe, ma anche di Cervantes e Rabelais mostra, attraverso una straordinaria vastità di esempi, che il motore di tale storia è "il dialogo secolare tra la rappresentazione idealizzata dell'esistenza umana e quella della difficoltà di misurarsi con questo ideale".
28,00

Il secondo Calvino. Un discorso sul metodo

Il secondo Calvino. Un discorso sul metodo

Domenico Calcaterra

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2014

pagine: 180

Il saggio approfondisce le ragioni di quello che si è voluto battezzare il "secondo Calvino": dalla rivoluzione immaginativa delle storie cosmicomiche ai raccontini palomariani; passando per le opere di stampo più combinatorio degli anni Settanta (Le città invisibili, Il castello dei destini incrociati, Se una notte d'inverno un viaggiatore). Quel Calvino convinto assertore di una letteratura cosmica, entro una visione meno angusta, per forza di cose sovrastorica e antiantropocentrica, della realtà. L'auspicato ritorno a una filosofia della natura, favorita dal virtuoso incontro con la scienza. Così, oltre al Calvino di un solo romanzo, l'esordio del "Sentiero dei nidi di ragno" (1947), oltre all'autore dalla levità e dall'estro ariosteschi della trilogia dei "Nostri antenati" (1960), oltre al Calvino letto sui libri di scuola delle peregrinazioni in città di "Marcovaldo" (1963), esiste un secondo Calvino appunto, frettolosamente rubricato come combinatorio e postmoderno, e che è invece scrittore, profondo, della natura e della memoria. Prefazione di Alessandro Zaccuri.
16,00

L'ultimo pomeriggio di Agnes. Saggio sull'opera di Milan Kundera

L'ultimo pomeriggio di Agnes. Saggio sull'opera di Milan Kundera

François Ricard

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2011

pagine: 131

Agnes è la protagonista de "L'immortalità". C'è un momento dell'opera in cui Agnes, dopo aver passato due giorni in Svizzera, decide di tornare a Parigi. Prima di mettersi in auto, si attarda qualche ora a contemplare le montagne. La sera morirà in un incidente stradale. Seguendo lo svolgimento dell'ultimo pomeriggio di Agnes, il critico compie una lettura dell'intera opera romanzesca di Milan Kundera, dallo "Scherzo" all'"Ignoranza". François Ricard traccia una linea di confine tra il "romanzo della lotta" di matrice romantica e il "romanzo dell'esilio" che dai personaggi kafkiani, presi in un universo la cui forza sovrastante rende ogni loro lotta priva di senso, giunge a quelli kunderiani, che, negando la loro condizione di eroi, desolidarizzano perfino con il genere umano; analizza la ricchezza epica e musicale dei motivi e dei temi dell'opera kunderiana che formano, al di là di ogni cesura linguistica, un solo e unico paesaggio; illumina la loro scoperta di territori inesplorati dell'esistenza; si confronta con la loro onnipresente sfida formale - il testamento che il romanziere non ha mai inteso tradire. Il libro di François Ricard su Milan Kundera non è soltanto il più importante contributo del migliore dei suoi interpreti, ma il resoconto inatteso di un'esperienza estetica, una lettura interiore che, riannodandosi con la grande tradizione del saggio, considera l'opera non come un "oggetto" da spiegare ma come un "luogo" in cui meditare.
14,00

La preparazione del romanzo

La preparazione del romanzo

Roland Barthes

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Mimesis

anno edizione: 2010

pagine: 754

La preparazione del romanzo contiene gli ultimi due corsi tenuti da Barthes al Collège de France: l'ultima lezione del secondo corso risale a pochi giorni prima della sua morte. A queste lezioni perciò potrebbe essere attribuito un carattere conclusivo nella biografia intellettuale di Roland Barthes. Invece, esattamente a tale carattere di messaggio conclusivo esse si sottraggono: non sono affatto riassuntive di una carriera intellettuale, ma, al contrario, pongono un progetto nuovo, sono una preparazione: la preparazione del romanzo. Arrivati a un certo punto della propria vita, afferma Barthes, nell'introduzione al primo corso, giunti "nel mezzo del cammin di nostra vita" ci si trova in quel momento complesso in cui si scontrano il desiderio di afferrare il tempo che corre e l'incubo di essere condannati alla ripetizione del già vissuto e del già detto, come se il tempo che resta non potesse aggiungere nulla a ciò che si è già vissuto. Barthes si chiede come sia possibile, in questa situazione, "arrivare vivi alla morte", come sia possibile realizzare quella che, ancora con Dante, egli chiama una "vita nova" e "seguire l'Opera dal suo progetto al suo compimento: altrimenti detto, dal Volere-Scrivere al Potere-Scrivere, dal desiderio di Scrivere al fatto di Scrivere".
45,00

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