Neri Pozza: La quarta prosa
Angeli, ebraismo, cristianesimo, islam
Libro: Copertina rigida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2013
pagine: 2012
Teologi e filosofi, poeti e pittori non hanno mai cessato di interrogarsi sulla natura degli angeli. La loro immagine insieme splendida ed estenuata, pensierosa e feroce è penetrata così profondamente, oltre che nelle preghiere e nelle liturgie quotidiane dell'occidente, nella filosofia, nella letteratura, nella pittura, nella scultura, ma anche nei sogni a occhi aperti, nelle sottoculture e nel Kitsch, che una comprensione anche semplicemente coerente dell'argomento sembra impossibile. In che modo comunicano fra loro e con gli uomini di cui si prendono cura? Hanno un vero corpo o una specie di manichino che ogni volta assumono e lasciano cadere? Qual è il loro sesso? Sono capaci di sentimenti, possono ridere o piangere? Ma, soprattutto, qual è la loro funzione nel governo divino del mondo? Divisa in tre sezioni corrispondenti alle tre grandi religioni del Libro - Ebraismo, Cristianesimo, Islam - questa antologia riunisce per la prima volta in una accurata presentazione critica i testi più significativi mai scritti sugli angeli, da Origene a Tommaso d'Aquino, dalla Bibbia a Maimonide, da Avicenna al sufismo. Ne esce un'immagine completamente nuova, in cui le delicate creature alate che ci sorridono dai quadri di Giovanni Bellini mostrano improvvisamente i tratti terribili della milizia divina e quelli loschi di una sterminata burocrazia celeste, che tiene nelle sue mani non solo le fila dei rapporti fra il divino e l'umano, ma anche la stessa posta in gioco della politica occidentale.
Genere. Per una critica storica dell'uguaglianza
Ivan Illich
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2013
pagine: 272
Forse soltanto oggi l'opera di Ivan Illich conosce quella che Benjamin chiamava "l'ora della leggibilità". Illich non è solo il geniale iconoclasta che sottopone a una critica implacabile le istituzioni della modernità. Se la filosofia implica necessariamente una interrogazione dell'umanità e della non-umanità dell'uomo, allora la sua ricerca, che investe le sorti del genere umano in un momento decisivo della sua storia, è genuinamente filosofica e il suo nome va iscritto accanto a quelli dei grandi pensatori del Novecento, da Heidegger a Foucault, da Hannah Arendt a Gunther Anders. E in questa nuova prospettiva che si deve guardare a"Genere. Per una critica storica dell'uguaglianza" che Neri Pozza ripropone in una versione ampliata e corretta, tenendo conto di tutte le edizioni pubblicate durante la vita di Illich. Quando il libro uscì nel 1984, la critica dell'uguaglianza fra i sessi e la rivendicazione del "genere" contro il sesso erano decisamente precoci e diedero luogo a polemiche e fraintendimenti. Come Illich scrive nell'importante prefazione alla seconda edizione tedesca (finora inedita in italiano), la perdita del genere e la sua trasformazione in sessualità - che costituisce uno dei temi centrali del libro - sono trattate qui non nella forma di una "critica aggressiva" della modernità, ma in quella di una riflessione intorno ai mutamenti nei modi della percezione del corpo e delle sue relazioni col mondo.
Altissima povertà. Regole monastiche e forma di vita. Homo sacer
Giorgio Agamben
Libro: Libro in brossura
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2011
pagine: 190
Che cos'è una regola, se essa sembra confondersi senza residui con la vita? E che cos'è una vita umana, se in ogni suo gesto, in ogni sua parola, in ogni suo silenzio non può più essere distinta dalla regola? È a queste domande che il nuovo libro di Agamben cerca di dare una risposta attraverso un'appassionata rilettura di quel fenomeno affascinante e sterminato che è il monachesimo occidentale da Pacomio a San Francesco. Se il libro ricostruisce nei particolari la vita dei monaci nella loro ossessiva attenzione alla scansione temporale e alla regola, alle tecniche ascetiche e alla liturgia, la tesi di Agamben è, però, che la vera novità del monachesimo non sta nella confusione fra la vita e la norma, ma nella scoperta di una nuova dimensione, in cui forse per la prima volta la "vita" come tale si afferma nella sua autonomia e la rivendicazione dell'"altissima povertà" e dell'"uso" lancia al diritto una sfida con cui il nostro tempo deve ancora fare i conti. "Come pensare una forma-di-vita, cioè una vita umana del tutto sottratta alla presa del diritto e un uso dei corpi e del mondo che non si sostanzi mai in un'appropriazione? Come pensare la vita come ciò di cui non si dà mai proprietà, ma soltanto un uso comune?"
La porta del cielo. Ediz. italiana e spagnola
Abraham Cohen de Herrera
Libro: Libro rilegato
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2011
pagine: 908
All'interno della cultura ebraica, la "Porta del Cielo" occupa una posizione unica. Scritta in spagnolo nei primi decenni del Seicento, essa è infatti il solo esempio di opera, fra quelle che ancora appartengono al periodo di formazione del canone classico cabbalistico, composta in una lingua "profana": non nella lingua santa ebraica, né nell'arcaizzante aramaico dello Zohar, né nello yiddish al quale anche sarebbe ricorsa la letteratura chassidica. Questa caratteristica rispecchia l'intento di Abraham Cohen de Herrera (il mercante di origine spagnola, vissuto in Italia e morto ad Amsterdam, le cui vicende personali e familiari vengono ricostruite nell'introduzione anche grazie a documenti d'archivio rimasti finora inediti): scrivere un'opera di introduzione alle dottrine cabbalistiche che fosse accessibile al maggior numero possibile di lettori eliminando l'ostacolo linguistico che ne aveva fino ad allora ristretto la conoscenza diretta a ebrei ed ebraisti. Altri elementi concorrono poi a giustificare quel ruolo di vera e propria mediazione fra cultura ebraica e contesto europeo che si propone la Porta: non solo la lingua ma anche il linguaggio, lineare e razionalizzante, nella quale è composta; il discorso sistematico con cui procede, richiamandosi al modello della Scolastica latina; e il costante riferimento e paragone con il pensiero filosofico, da Platone e Aristotele ai neoplatonici alla cultura italiana rinascimentale.
Angeli, ebraismo, cristianesimo, islam
Libro: Copertina rigida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2009
pagine: 2010
Teologi e filosofi, poeti e pittori non hanno mai cessato di interrogarsi sulla natura degli angeli. La loro immagine insieme splendida ed estenuata, pensierosa e feroce è penetrata così profondamente, oltre che nelle preghiere e nelle liturgie quotidiane dell'occidente, nella filosofia, nella letteratura, nella pittura, nella scultura, ma anche nei sogni a occhi aperti, nelle sottoculture e nel Kitsch, che una comprensione anche semplicemente coerente dell'argomento sembra impossibile. In che modo comunicano fra loro e con gli uomini di cui si prendono cura? Hanno un vero corpo o una specie di manichino che ogni volta assumono e lasciano cadere? Qual è il loro sesso? Sono capaci di sentimenti, possono ridere o piangere? Ma, soprattutto, qual è la loro funzione nel governo divino del mondo? Divisa in tre sezioni corrispondenti alle tre grandi religioni del Libro - Ebraismo, Cristianesimo, Islam - questa antologia riunisce per la prima volta in una accurata presentazione critica i testi più significativi mai scritti sugli angeli, da Origene a Tommaso d'Aquino, dalla Bibbia a Maimonide, da Avicenna al sufismo. Ne esce un'immagine completamente nuova, in cui le delicate creature alate che ci sorridono dai quadri di Giovanni Bellini mostrano improvvisamente i tratti terribili della milizia divina e quelli loschi di una sterminata burocrazia celeste, che tiene nelle sue mani non solo le fila dei rapporti fra il divino e l'umano, ma anche la stessa posta in gioco della politica occidentale.
Quaderni e diari 1950-1973
Hannah Arendt
Libro
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2007
pagine: 688
Dal giugno del 1950 al luglio del 1971 (per il 1972-1973 non ci restano che itinerari di viaggio) Hannah Arendt annota pensieri e appunti in 29 quaderni ai quali si riferirà col termine inglese notebooks (o, secondo una comunicazione orale di Lotte Köhler, col termine tedesco Denktagebuch, diario di pensiero). Non di diari in senso tecnico si tratta, ma di quaderni di lavoro, in cui i temi fondamentali del suo pensiero si confrontano di volta in volta con gli autori che più ne hanno segnato la formazione e lo svolgimento, da Platone a Kant, da Aristotele a Marx, da Hegel a Kafka. Decisiva è, nei quaderni, la presenza degli amici e maestri, di Jaspers, Mary McCarthy, del marito Heinrich Blücher, ma soprattutto di Martin Heidegger. Ciò che fa di questi quaderni un documento assolutamente incomparabile è non soltanto che essi ci permettono di penetrare nell'officina di pensiero di Arendt e di seguirne come su un giornale di bordo insistenze e deviazioni, arresti e accensioni, "presagi e ripensamenti"; ma soprattutto che, al di là dello spazio pubblico a cui siamo abituati ad associare il pensiero di Arendt, essi ci introducono in una dimensione né pubblica né privata.
Un altro scrivere. Lettere 1904-1924
Franz Kafka, Max Brod
Libro: Libro rilegato
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2007
pagine: 447
La vita di Kafka appare qui non, secondo lo stereotipo che lo stesso Brod ha contribuito a diffondere, come quella di un santo, ma sotto il segno dell'ironia e della leggerezza. Kafka condivide con Brod ogni aspetto della sua vita, dalla composizione dei romanzi alle sue storie d'amore. E tanto è più grande la tensione che separa queste due esistenze, tanto più luminose le scintille che il genio di Kafka sa farne scaturire. Una chiave sia per l'opera che per la biografia di uno dei massimi scrittori del XX secolo.
Il regno e la gloria. Per una genealogia teologica dell'economia e del governo. Homo sacer. Volume II\2
Giorgio Agamben
Libro: Copertina rigida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2007
pagine: 333
Due domande scandiscono il campo della ricerca in questo libro: perché il potere ha assunto in occidente la forma di un'"economia", cioè di un governo degli uomini e delle cose? Perché, se il potere è essenzialmente governo, esso ha bisogno della gloria, cioè di tutto quell'apparato cerimoniale e liturgico che l'accompagna fin dall'inizio? Cercando di rispondere, sulle tracce di Michel Foucault, alla prima domanda, Agamben scopre che, nei primi secoli della storia della chiesa, per conciliare il monoteismo con le tre persone, la dottrina della Trinità viene introdotta nella forma di una "economia " della vita divina, come un problema di gestione e di governo della "casa" celeste e del mondo. Agamben mostra che, fondendosi con l'idea di provvidenza, questo paradigma "teologico-economico " è inaspettatamente all'origine di molte delle categorie fondamentali della politica moderna, dalla teoria democratica della divisione dei poteri fino alla dottrina strategica degli "effetti collaterali ", dalla "mano invisibile" del liberalismo smithiano fino alle idee di ordine e sicurezza. Ma la novità forse più grande che emerge dalla ricerca è che il potere moderno non è soltanto "governo", ma anche "gloria" e che gli aspetti cerimoniali, liturgici e acclamatori che siamo abituati a considerare come un residuo del passato costituiscono invece tuttora la base del potere occidentale.
Biografie sessuali. I casi clinici dalla «Psychopatia sexualis» di Richard von Krafft-Ebing
Libro: Copertina rigida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2006
pagine: 590
La "Psychopathia sexualis" di Richard von Krafft-Ebing, professore di psichiatria all'Università di Vienna verso la fine del XIX secolo, ci ha lasciato, accanto a giudizi e diagnosi cliniche che riflettono la morale e la scienza dell'epoca, una straordinaria collezione di "biografie sessuali", che costituisce un documento prezioso non soltanto per conoscere i costumi sessuali degli uomini e delle donne del XIX secolo, ma anche per cogliere, nella breve luce di lampo che getta su di esse, lo sguardo del potere medico, un'intera vita nello specchio della confessione del suo più intimo e "infame" segreto. Questo libro, omettendo le pagine, ormai datate, che contengono le considerazioni mediche dell'autore, ha estratto dalla loro cornice ottocentesca queste sconvolgenti biografie sessuali. Pazientemente catalogati secondo quelle che la scienza dell'epoca considerava come perversioni sessuali (iperestesia sessuale, sadismo, masochismo, feticismo, esibizionismo, omosessualità, gerontofilia, zoofilia, autosessualismo) vediamo così affiorare per un attimo, spesso attraverso la loro stessa testimonianza, i volti, i gesti, i rossori, le abiezioni, le tenerezze, le smorfie, le richieste di amore, le ingenuità e gli obbrobri di un secolo. Prefazione di Giorgio Agamben.
Etica. Testo latino a fronte
Baruch Spinoza
Libro: Copertina rigida
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2006
pagine: 621
Con l'Etica di Spinoza, la filosofia occidentale ha raggiunto un vertice, che resta e resterà forse per sempre ineguagliabile. Giorgio Colli ha scritto che il libro "ha la fermezza di un tempio in un paesaggio disabitato". Non sembra rivolgersi a nessuno, non chiede di essere ascoltato e, tuttavia, "offre molto di più di quanto ci si possa ragionevolmente aspettare da un libro: indica la via della felicità". Di questo libro essenziale, non sono oggi disponibili in Italia edizioni col testo latino a fronte. Con questa edizione bilingue, che riproduce il testo dell'edizione critica di Gebhardt, si intende offrire un sussidio insostituibile per chiunque voglia misurarsi con il capolavoro di colui che Deleuze ha definito "il principe dei filosofi".
La città divisa. L'oblio nella memoria di Atene
Nicole Loraux
Libro: Libro rilegato
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2006
pagine: 446
Il testo tenta di ripensare da capo la polis greca, questo modello prestigioso di tutta la tradizione politica occidentale. La scoperta della Loraux è che a fondare la città greca non sono né la libertà, né l'unità, né la comunità, ma qualcosa come un paradossale legame attraverso la divisione. Si tratta, cioè, di ripensare Atene sotto il segno della "stasis", della guerra intestina, che divide e insanguina non solo la città, ma anche l'"oikos", la famiglia. La guerra civile non è solo rottura e anomia, ma costituisce il legame politico segreto che anima e segna profondamente la vita e le istituzioni della democrazia greca, dal giuramento all'amnistia, dalla vendetta alla riconciliazione.
Venezia. Nascita di una città
Sergio Bettini
Libro: Libro rilegato
editore: Neri Pozza
anno edizione: 2006
pagine: 316
Che cosa fa di Venezia Venezia? Qual è l'intenzione artistica, la forma che concede a Domenico Theotocopuli di Candia o ad Antonio Vassilachis di Milo, Giorgione di Castelfranco, Tiziano di Pieve di Cadore di sentirsi perfettamente veneziani e di parlare artisticamente in veneziano? Ritenuto il capolavoro di Sergio Bettini, "Venezia. Nascita di una città" costituisce certamente un unicum nella cultura italiana, oltre che il compendio dell'opera di uno studioso che appare oggi, nel centenario della nascita, come uno dei più originali pensatori del nostro Novecento. Mostrando come Venezia obbedisca attraverso i secoli a un suo Kunstwollen, a una sua propria intenzione artistica, Bettini illumina la città come una sola, coerente opera d'arte.