Progedit: Antropologia e mediterraneo
Masquerade. L'universo dietro la maschera. Percorsi tra arte e antropologia
Maria Grazia Carriero, Nicola Zito
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2021
pagine: 140
Il lavoro analizza specifici significati simbolici legati alla Maschera e al Carnevale, temi affrontati dal punto di vista antropologico, etnografico e storico-artistico, mettendo in luce dinamiche rituali, estetiche e interpretative. Vengono inoltre approfonditi gli studi di importanti ricercatori, fornendo una descrizione di particolari sperimentazioni artistiche moderne e contemporanee. Il libro, che contiene alcune preziose testimonianze fotografiche di Vincenzo Spera, documenta i progetti peculiari di Maria Grazia Carriero (Waiting, Hunting Evil e Person Lucky Charm) legati a queste tematiche, cicli di opere che rappresentano il prodotto tangibile di un articolato percorso di studio e di rielaborazione.
Poco prima del futuro. La cultura tra ibridi e attese
Eugenio Imbriani
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2021
pagine: 116
Sono pagine vergate nell'atmosfera cupa dei mesi dolorosamente funestati dalla pandemia, durante i quali letture e riflessioni si sono rincorse nel tentativo di trovare concetti che aiutassero a capire. Tuttavia, i temi che vi sono affrontati, per quanto legati alla contingenza del momento, hanno una portata più ampia e si riferiscono ai modi in cui la realtà sociale e il nostro stesso immaginario si costruiscono effettivamente, di solito in deroga ai principi di chiarezza, evidenza, linearità disegnati dalla modernità. Ci muoviamo tra ibridazioni e generi confusi, in un pianeta sconvolto da cambiamenti climatici, migrazioni forzate, epidemie sempre più frequenti, e in un'epoca, l'antropocene, caratterizzata dal predominio della specie umana sul resto del mondo. Il tempo che chiamiamo futuro anteriore indica un passaggio ulteriore, a volte necessario, un gradino precedente, una condizione perché le aspettative e le aspirazioni si concretizzino. L'antropologia culturale può aiutare nello studio dei momenti intermedi, delle sospensioni socialmente controllate, a orientare lo sguardo verso il futuro.
Le dimenticate carte di Ernesto de Martino. Etnografia delle fonti documentarie
Enzo Vinicio Alliegro
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2021
pagine: 160
Ernesto de Martino (Napoli 1908 – Roma 1965) è uno degli studiosi italiani di discipline antropologiche e storico-religiose più noti e discussi in Italia e all’estero. L’originalità della sua produzione scientifica, unitamente alla singolarità della sua biografia politica e culturale, ha dato vita a un laboratorio storiografico senza precedenti, sulle cui modalità di anamnesi, tuttavia, non si è ancora svolto un auspicabile bilancio critico. Puntando la lente d’ingrandimento sulla letteratura specialistica e su importanti apparati documentari rimasti per molti decenni pressoché intonsi, in questo volume si configura un de Martino inedito. A emergere è una proposta metodologica incentrata sull’“etnografia delle fonti” indirizzata verso una storia dell’antropologia che normalizzi la ricerca archivistica intesa come irrinunciabile strumento conoscitivo per una storia della scienza riflessiva e matura.
Ernesto de Martino e il folklore. Atti del Convegno (Matera-Galatina, 24-25 giugno 2019)
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2020
pagine: 260
L’opera dell’etnologo Ernesto de Martino (1908-1965) continua a suscitare l’attenzione degli studiosi, per la sua natura nello stesso tempo problematica e fondativa. Uno dei temi più interessanti che si offrono alla riflessione è la posizione di de Martino rispetto al folklore, considerata sia nel dibattito politico e culturale del secondo dopoguerra, ispirato dalla pubblicazione dei Quaderni di Gramsci, sia nel quadro attuale delle azioni rivolte alla valorizzazione e alla salvaguardia dei beni di interesse demoantropologico. I contributi presenti nel volume, frutto del convegno “Ernesto de Martino e il folklore”, celebratosi a Matera e a Galatina (Le) il 24 e 25 giugno 2019 e organizzato dal Club per l’UNESCO di Galatina, offrono un’approfondita e aggiornata disamina della questione.
Sul cammino di San Nicola e di San Michele. La «Descrizione itineraria del pellegrinaggio per Bari e Monte S. Angelo» di Francesco Sorda
Caterina Celeste Berardi
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2019
pagine: 132
L’autrice racconta di un viaggio di pellegrinaggio, diario inedito composto da Francesco Sorda nel 1833. Meta dei pellegrini di Fragneto Monforte sono i santuari di San Nicola a Bari e di San Michele a Monte Sant’Angelo, ma altre e numerose sono le tappe di questo cammino, lungo circa 365 Km, contrassegnato da un’intensa fede verso i culti mariani, per cui il manoscritto è intriso di numerose digressioni relative a visioni celesti, ritrovamenti miracolosi, sacre immagini, eventi straordinari. Proprio sulla base del diario di viaggio del Sorda, così ricco di suggestioni, ancora oggi si svolge “il Cammino di San Nicola” da Fragneto. L’opera, dalle molteplici chiavi di lettura, si presenta come un compendio di leggende e di tradizioni popolari, che interesseranno sia gli studiosi di Storia del cristianesimo, sia gli studiosi di Antropologia e di Tradizioni popolari, in virtù della ricchezza e preziosità di notizie storiche, geografiche, religiose e popolari contenute.
Sangue, vergini e vampiri. Antropologia della cultura albanese
Donato Martucci
Libro
editore: Progedit
anno edizione: 2018
pagine: 140
Il libro di Donato Martucci propone un’analisi antropologica della cultura popolare albanese, con particolare attenzione ad alcuni aspetti rilevanti, come la parentela e la discendenza, i codici di diritto consuetudinario, la vendetta, le differenze di genere, le vergini giurate, i saperi sulla morte, su un particolare "revenant", un vampiro, un "lugat". L’approccio metodologico si basa sulla ricerca etnografica, condotta per anni sul campo, e sulla documentazione d’archivio. La prospettiva teorica dell’autore è innovativa, perché è attenta alla lettura e all’uso che si fa dei saperi tradizionali e del passato. E guarda alle interpretazioni proposte, oggi, dagli attori sociali, di pratiche e credenze che sembrerebbero residui di tempi ormai trascorsi, e invece mostrano, nei nuovi contesti, nella modernità, una vitalità portatrice di significati, più o meno confusamente stabiliti, che meritano di essere analizzati.
Arte e ricerca etnografia. Il laùru: i luoghi, gli incontri, le testimonianze
Maria Grazia Carriero
Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2018
pagine: 140
I fenomeni legati alla realtà dell'uomo, alla memoria, alle relazioni tra soggetto, oggetto, simbolo e potere evocativo, comunicativo, magico e apotropaico sono il punto di partenza e ispirazione per la ricerca artistica di Maria Grazia Carriero. L'esplorazione di antiche credenze e le forme in cui si manifestano trovano spazio in un percorso caratterizzato dalla ricerca della narrazione. Una figura particolarmente emblematica pervade alcuni luoghi ed è il soggetto principale di antichi racconti: il laùru. Si narra di oggetti che inspiegabilmente cadono al suolo durante la notte, di sensazioni di soffocamento, lividi sul corpo, crini di cavallo intrecciati, di donne o bambine con ciocche di capelli tagliate. L’indagine prende forma attraverso la trascrizione di 38 videointerviste, svolte in diversi comuni pugliesi, ma il fenomeno è noto con altri nomi a seconda delle aree geografiche, delle relative culture e dialetti.
La strega falsa
Eugenio Imbriani
Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2017
pagine: 112
L’autore esplora aspetti della cultura popolare con gli strumenti dell’antropologia culturale, seguendone la vocazione elettiva di cercare in essi distinzioni, distorsioni. Nel 1952, in Basilicata, un fotografo ritrae un’anziana in atteggiamento risoluto: è una fattucchiera, egli afferma, ma le informazioni che fornisce si rivelano false. Negli anni ’60, in un paese della Puglia meridionale, una troupe televisiva si accinge a effettuare le riprese di una rappresentazione teatrale tradizionale; gli abitanti pretendono di assistervi, ma le esigenze del regista lo impediscono e tutto finisce con una sassaiola. Lo scrittore Antonio Verri scopre nella cultura contadina un repertorio di motivi, storie, parole che incontrano una idea di letteratura, la sua, da cui si direbbero lontanissimi. E il festival La Notte della Taranta da dove viene, e come si racconta? E ancora: il passato buono degli umanisti, quello cattivo di un etnologo…In bilico tra mondi differenti, e dando conto della differenza, l’antropologia riconosce distorsioni, incertezze, abusi, a volte non ne è immune, procede tra scarti e intoppi, facendo i conti con quanto la molteplicità e la pluralità delle culture propone.
Guarda come balla. Trasformazioni e innovazioni della pizzica-pizzica
Katya Azzarito
Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2016
pagine: 208
Gioconda miseria. Il tarantismo a Taranto . XVI-XX secolo
Antonio Basile
Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2015
pagine: 184
Diverse sono le interpretazioni che si sono date al tarantismo, ma il suo nucleo fondamentale risiede nella credenza che esso consista in uno stato di grave malessere, causato dal morso di un animale, la tarantola che pizzica preferibilmente le donne, durante il lavoro nei campi, al piede, alla mano o al pube, nell'ardore dell'estate; la terapia consiste essenzialmente in un complesso rituale coreutico musicale, alla fine del quale la vittima si libera del male. Sebbene già le fonti più antiche indichino la città di Taranto come la patria del tarantismo, dalla quale deriverebbe il nome della tarantola e della tarantella, in anni recenti l'attenzione si è concentrata soprattutto sull'area più meridionale della Puglia, il Salento, mentre la zona ionica, malgrado la quantità di informazioni esistenti e spesso disperse in pubblicazioni di diffusione locale, ha ricoperto un ruolo marginale. Scopo di questo volume è cercare di porre rimedio a una tale evidente distorsione e riattivare la curiosità e le indagini sul tarantismo tarantino, sui personaggi che lo hanno vissuto, sugli autori che lo hanno raccontato, sul mondo intriso di miseria e sofferenza in cui affonda le sue radici.
Sull'ironia antropologica
Eugenio Imbriani
Libro: Libro in brossura
editore: Progedit
anno edizione: 2014
pagine: 136
Con l'espressione "ironia antropologica", Clifford Geertz, che la coniò, intendeva indicare lo scarto che gli studiosi registrano, nel corso della ricerca etnografica, tra le loro aspettative e i comportamenti che si manifestano sul campo, tra la teoria e la dinamica concreta delle relazioni che instaurano con i loro interlocutori, tra i desideri, le conoscenze, le strategie dei personaggi che, a vario titolo, recitano sulla scena dell'indagine. In questo libro, l'autore sviluppa il tema considerando una serie di casi e di situazioni che inducono a riflettere sulla natura composita e mobile del sapere antropologico, su quella convenzionale delle relazioni sociali, sul rapporto che gli uomini instaurano con l'ambiente e gli oggetti che li circondano. Imbriani incontra numerosi compagni di viaggio, qualcuno inaspettato, come Leopardi o Scotellaro, fino a raccontare una vicenda quasi surreale, che lo ha visto protagonista, suo malgrado.