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Quodlibet: Quodlibet Storie

Miserabile miracolo. La mescalina

Miserabile miracolo. La mescalina

Henri Michaux

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 228

«Uscendo dalla mescalina si sa meglio di qualunque buddista che tutto è soltanto apparenza. Ciò che c’era prima, era soltanto illusione di salute. Ciò che c’era durante era illusione della droga. Si è convertiti.» Miserabile miracolo è il primo libro che Henri Michaux dedica alle sue esperienze con gli allucinogeni, in particolare con la mescalina. Laico e disincantato, ostinatamente deciso a non rinunciare alla lucidità e al distacco clinico di uno sguardo che è insieme poetico e scientifico sul mondo, Michaux affronta la mescalina soprattutto come un’esperienza dell’indicibile, una sfida, eminentemente letteraria, a esprimere ciò che accade nei territori più remoti della mente, dove la parola si disfa e non resta più nulla della coscienza ordinaria. Nel riportare queste avventure, lo scrittore non si accontenta di rilevare l’impotenza del pensiero ma forza gli strumenti espressivi fino a renderli conformi al proprio oggetto. Note a margine, elenchi, neologismi, grafismi e disegni sono chiamati in causa nella ricerca di un linguaggio preverbale, una sorta di stenografia capace d’intercettare, alla loro stessa velocità, le disfunzioni biochimiche del cervello, quel «meccanismo d’infinità» scatenato dalla sostanza nella mente dell’intossicato. Il risultato è un libro tormentoso e sottilmente ironico, un’immersione vertiginosa negli abissi della coscienza umana e una prova di stile che lascia senza parole. Maurice Blanchot lo definì «Un libro fiero che descrive con misura ciò che è smisurato».
16,00

Memorie di una beatnik

Memorie di una beatnik

Diane Di Prima

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 200

A lungo considerato un classico underground per i toni crudi e i contenuti sfacciatamente erotici, Memorie di una beatnik (1969) è un’autobiografia al confine tra storia e invenzione, arte e pornografia, confessione e fantasia. Con piglio ironico e spietata lucidità, Diane di Prima ripercorre una pagina cruciale della cultura statunitense a partire dai comportamenti e dalle vicissitudini quotidiane dei suoi protagonisti. New York, primi anni Cinquanta: Diane ha diciotto anni quando abbandona l’università e si trasferisce a Manhattan, là dove il Lower East Side si fa labirinto di miseria, rabbia e bellezza. Il suo appartamento diventa presto un punto d’incontro per amici, artisti erranti e figure irregolari di ogni sorta. Siamo in uno dei primi esperimenti di vita collettiva, in uno spazio di libertà assoluta, nel quale le relazioni affettive, il sesso, le droghe, ma anche la musica, la scrittura e la creazione artistica vengono esplorati con urgenza autentica e radicale.
16,00

Il gorilla quadrumàno. Il teatro come ricerca delle nostre radici profonde

Il gorilla quadrumàno. Il teatro come ricerca delle nostre radici profonde

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 376

Sono passati cinquant’anni da quando lo studente Remo Melloni portò al corso di Drammaturgia 2 tenuto da Giuliano Scabia al Dams di Bologna alcuni testi teatrali scritti e rappresentati tra ’800 e ’900 nelle stalle del Reggiano durante il Carnevale. Inventore di figure mitiche quali il Drago d’Abruzzo e Marco Cavallo, simbolo della liberazione dall’oppressione psichiatrica, Scabia accolse le suggestioni di quel teatro in rima apparentemente semplice, in italiano e dialetto, per un lavoro di ricerca teatrale, pedagogica e antropologica. Portò i suoi studenti fuori dall’università, nella montagna reggiana, in cerca della «cultura faticata dei padri», in un lavoro non solo di esibizione ma soprattutto di ricerca e ascolto. Dietro un Gorilla gigante e un cantastorie, con la commedia del Gorilla Quadrumàno il gruppo esplorò le possibilità di creazione e di socialità in un territorio che andava spopolandosi e perdendo i legami con il suo importante passato e con il suo patrimonio fantastico. Fu un viaggio picaresco, ricco di “avventure”, seguito da un intervento nel territorio industriale di Porto Marghera, affrontato con uno spirito che anticipava quello del ’77 bolognese. Lo trovate raccontato nel libro collettivo qui ristampato così come fu pubblicato dall’editore Feltrinelli nel 1974. Introduzione di Giuliano Scabia.
22,00

Autoritratto

Autoritratto

Édouard Levé

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 112

«Per una lettura pubblica dovevo scegliere alcuni brani da Anna Karenina. Un compito per le vacanze estive che mi rendeva felice. Poi, una sera di inizio agosto, eravamo una decina di persone intorno a un tavolo, sotto un tiglio, e la conversazione è caduta su Édouard Levé. Alcuni di noi lo avevano conosciuto, altri no. Per dare a questi ultimi un’idea di chi fosse sono andato a prendere Autoritratto e ho iniziato a leggerlo ad alta voce. Svegliandomi, la mattina dopo, ho pensato che era proprio quella la lettura che volevo fare, e che Édouard, lì dove si trovava, aveva più bisogno di me di quanto ne avesse Tolstoj. Pittore, fotografo, artista, Édouard Levé faceva quella che si dice arte contemporanea e i quattro libri che ha scritto sono tanto concettuali quanto, ad esempio, la sua serie di fotografie pornografiche vestite o i suoi ritratti di omonimi di persone famose. Era un personaggio elegante, divertente, affascinante. Lo scorso autunno ha consegnato al nostro comune editore il manoscritto di un libro intitolato Suicidio, un titolo sobrio, preciso, programmatico, così come i precedenti: Opere, Giornale e Autoritratto. Tre giorni dopo, il 15 ottobre 2007, si è suicidato. Aveva 42 anni» (Emmanuel Carrère). A un primo sguardo questo «autoritratto» non è altro che un elenco di affermazioni che riguardano la vita, l’opera, i dubbi, i gusti, le piccole e grandi angosce del suo autore, Édouard Levé. Sono frasi asciutte, obiettive, senza alcun ordine cronologico, che non cercano nessun effetto se non quello di un’esacerbata sincerità che può risultare a tratti cruda, triviale o addirittura banale. Nulla ci viene nascosto di ciò che lo costituisce come individuo, sul piano fisico e psicologico, ma anche sessuale, politico, filosofico, estetico. E tuttavia, accumulando più di un migliaio di informazioni su di sé, ma senza cedere all’autocompiacimento, l’autore finisce per porgerci uno specchio nel quale ciascuno, in questa o quella notazione, finisce per ritrovarsi: l’effetto voluto è quello di un’individualità universale che, al di là dell’aneddoto, attira l’adesione immediata e affascinata del lettore. Risolutamente sobrio, privo di pathos e di qualsiasi traccia di sentimentalismo, "Autoritratto" fa esplodere il concetto stesso di autobiografia.
14,00

Gli ultimi giorni di Byron e Shelley

Gli ultimi giorni di Byron e Shelley

Edward John Trelawny

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 240

Shelley muore nel 1822 a poco meno di 30 anni, travolto da una tempesta nel golfo di La Spezia, nel momento in cui nessuno può mettere in dubbio l’integrità della sua anima. Byron muore nel 1824 a poco più di 36 anni, consumato da una febbre mentre, con l’anima ormai compromessa dalla vita, era in Grecia per sostenere la guerra d’indipendenza. Trelawny, amico e compagno di avventure di entrambi, ne racconta gli ultimi mesi fino alla morte, ed è un frammento di vite parallele di due uomini nati uguali e fatti diversi dal tempo che li divide, seppure non così diversi da non riconoscersi e potersi specchiare l’uno nell’altro. Il resoconto che queste memorie ci lasciano è una fonte insostituibile per conoscere la quotidianità, le conversazioni, le letture dei due grandi poeti. È anche un esempio del più alto romanticismo, nel suo intreccio di lirismo e aspirazioni rivoluzionarie. L’eroe di questa epopea è il puro, impulsivo, ingenuo, generoso, solitario Shelley, l’aspirante marinaio che non sapeva nuotare, il santo laico la cui fine è narrata in pagine indimenticabili: il terribile naufragio, il ritrovamento del corpo sulla spiaggia, il falò notturno con cui il gruppo di giovanissimi amici brucia i resti del poeta, Trelawny stesso che affonda le mani nella cenere per prelevarne il cuore miracolosamente intatto e consegnarlo alla vedova, Mary Shelley (le ceneri saranno invece sepolte a Roma, nel «cimitero degli inglesi»). Su Byron il giudizio è più ambiguo: il suo indubitabile genio è offuscato da un carattere talvolta meschino, irresoluto e opportunista, di attore che recita sé stesso. Ma a lui rimane la qualità preziosa di cogliere gli aspetti comici e ridicoli dell’esistenza, prima di tutto la propria. Prefazione di Dino Baldi.
16,00

Luca ed io

Luca ed io

Giovanni Pirelli

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 160

"Luca ed io" è un racconto inedito sulla ritirata di Russia scritto da Giovanni Pirelli nel 1948. Dietro lo schermo della finzione letteraria, Luca, alter ego dell’autore, attraversa le vicende vissute in prima persona dal giovane tenente Pirelli, ufficiale di collegamento presso il Comando ungherese di stanza a Karpenkovo, nell’inverno 1943, tra lo sfondamento del fronte del Don da parte sovietica e il bombardamento che, a ritirata conclusa, lo sorprese nella città bielorussa di Homel. In un dialogo che intreccia amicizia, confessione e psicoanalisi, il testo ripercorre lo sfascio della catena di comando e la frettolosa ritirata degli alleati tedesco e ungherese; l’abbandono dei soldati italiani al loro destino nella steppa innevata, appiedati e mal equipaggiati; la disperata corsa contro il tempo per salvare più vite possibili e il senso di colpa per un privilegio a cui non è possibile rinunciare. Soprattutto, il racconto restituisce la scissione provocata dalla dolorosa presa di coscienza dell’illusorietà dei valori in cui il protagonista, come l’autore, era stato educato dall’Italia fascista.
15,00

La stanza dei bambini

La stanza dei bambini

Louis-René Des Forêts

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 144

C’è in questo libro, al fondo, una richiesta urgente di verità. In tutti e quattro i racconti che lo compongono un rilievo particolare viene assegnato ai fatti uditivi su ogni altro apporto sensoriale. In effetti, siamo di fronte a un ascolto dalle caratteristiche assai particolari, riferito costantemente alla condizione di chi si tiene all’esterno, sedotto dalle voci, ma sottratto alla vista. L’atto di nascondersi, di sfuggire, de se dérober, si ripete più volte; i personaggi tentano di gettarsi alle spalle ciò che si ostina a rimanere presente – qualcosa di affine a una gaddiana cognizione del dolore. Louis-René des Forêts rinnova i modi del conte philosophique in un senso affatto originale, agendo sul duplice versante di un’intensificazione percettiva – una sorta di spietata esattezza analitica – e di un’affilata riflessione intorno alle ragioni più sfuggenti dell’immaginare, dello scrivere, del rievocare.
14,00

Compendio della vita di Gesù Cristo

Compendio della vita di Gesù Cristo

Blaise Pascal

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 80

Il "Compendio della vita di Gesù Cristo" di Blaise Pascal è un capolavoro quasi sconosciuto. Scoperto e pubblicato verso la metà dell’Ottocento, è una vita di Gesù tratta esclusivamente da una lettura attenta e partecipe dei quattro Vangeli, riesposti secondo un’accuratissima, puntigliosa cronologia, per costituire un’«armonia» che ne esclude le incongruenze e ne esalta la mirabile semplicità. Pascal interviene raramente nella narrazione, introducendo brevi elementi dottrinali esplicativi, e preferisce affidare l’intelligenza dei fatti e delle parole di Cristo ad una loro più precisa scansione temporale. A ogni elemento della vita di Gesù, corrisponde così un fatto, un detto, e a ogni unità temporale corrisponde un’unità dottrinale. Nessun particolare è puramente esortativo, ogni momento rientra in una economia di salvezza. Scritto per essere pubblicato, probabilmente intorno al 1655, di poco anteriore ai "Pensieri" in cui confluiranno alcune delle rare osservazioni aggiuntive, elementare e sublime, il "Compendio" riflette un’esperienza umana e religiosa, quella di Pascal, che ha come carattere primario, così come la vita esemplare di Cristo, la certezza del significato di ogni esistenza.
11,00

Il manuale del fosforo e dei fiammiferi

Il manuale del fosforo e dei fiammiferi

Matteo Terzaghi

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 144

All’origine di questo libro c’è un vecchio manuale sull’industria del fosforo e dei fiammiferi, grazie al quale un mistero d’infanzia trova un’inaspettata soluzione. La forma letteraria dei manuali (modi d’uso del mondo sempre un po’ avventurosi e farneticanti), la fiamma di breve durata dei fiammiferi (da cui, come in un celebre racconto di Jack London, può dipendere la vita di un uomo) e le preoccupazioni e le fantasie dell’infanzia che si prolungano nell’età adulta, sono gli elementi di un «libro di lettura» scandito in una serie di pezzi in prosa che volgono ora al saggio ora al racconto, ora alla memoria personale ora all’apologo o alla favola. Tra i personaggi: un eremita che trasforma un bosco in una grande enciclopedia all’aperto; la collezionista di sassi Gambetta e il suo vicino di casa, il signor Abicì; un direttore d’orchestra senza orchestra; lo studente Louis alla deriva nello spazio; il pittore Degas che si ribella alla presagita dittatura del telefono; il bibliotecario Borges che in ogni suo libro ne «indica tanti altri di tutte le epoche e le lingue»; una farmacista che racchiude tutta una vita in un pacchetto di medicine; ambulanti, portalettere e gnomi della posta.
14,00

El Sol

El Sol

Franco Scataglini

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 160

Con il poema postumo El Sol, uscito nel 1995, Franco Scataglini culmina la sua straordinaria vicenda di poeta cui si lega, innanzitutto, il conio di una lingua d'autore che connette l'antico al moderno, gli echi delle lingue romanze alle voci del vernacolo anconitano. Come fosse un testamento, El Sol ripercorre la biografia del poeta e i suoi momenti cruciali: l'infanzia trascorsa nel suburbio di Valle Miano, la giovinezza di isolato autodidatta, la passione politica e un viaggio in Unione Sovietica, il ritorno a una vita senza sbocchi, ancora clandestina a sé stessa, e la difficile acclimatazione al tempo presente, infine la scoperta della poesia e la conquista di una propria parola.
14,00

Taccuini (1942-1953)

Taccuini (1942-1953)

Rocco Scotellaro

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 504

I materiali inediti qui rubricati sotto il titolo Taccuini (1942-1953) portano il ritmo dell’intelligente operosità di Rocco Scotellaro, della fervidissima sua vita politica, intellettuale e letteraria, svoltasi tra fatti e amicizie importanti pur nella sconcertante brevità. L’inaspettata e precoce morte dello scrittore, gettando una luce di provvisorietà su ogni sua pagina, rende questi frammenti irrinunciabili per la conoscenza di aspetti anche “sottintesi” di un’opera che chiama sistematicamente in causa la nozione del non finito. La varietà di forme, toni e contenuti dei Taccuini, aperti tanto alle grandi questioni quanto ai “fatterelli” della vita, dà prova del metodo di lavoro di Scotellaro, il quale avverte degno di essere fermato su carta ogni moto del suo intelletto. Sono annotazioni coinvolgenti, scandaglio dei tormenti di un giovane meridionale in formazione e spaccato inconsueto della società italiana. Il lettore potrà scoprire una trascinante figura politico-intellettuale che diffonde fertile il suo pensiero in mezzo a noi. Non rimane che coglierne il messaggio inteso a valorizzare ciò che di vivo e vitale c’era nella civiltà contadina, sapendo che «lo scrittore realizza sempre un’altra politica quando riesce a scoprire – come può – l’uomo».
24,00

I fuochi di San Pancrazio

I fuochi di San Pancrazio

Rocco Scotellaro

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 384

«Il futuro del cinema è molto prossimo, poiché il cinema avvince tutte le classi sociali, come l’arte primitiva d’un mondo che è da venire». Così scrive Scotellaro, non ancora ventenne, palesando attrazione e competenze che, aggiunte a motivazioni esistenziali, lo condurranno a cimentarsi con la scrittura filmica già nel 1948, quando Carlo Levi ne richiese la collaborazione per la riduzione cinematografica di Cristo si è fermato a Eboli. Il suo progetto più impegnativo è tuttavia quello dei Fuochi di San Pancrazio, i cui materiali sono qui pubblicati per la prima volta. Scotellaro scommette sulla possibilità di rappresentare un pezzo di mondo della civiltà contadina meridionale degli anni Trenta-Quaranta del Novecento, opzionando i moduli del cinema popolare e melò che stava incontrando con successo l’orizzonte di attesa del nuovo pubblico di massa. Vengono qui ricostruite filologicamente e criticamente tutte le fasi della scrittura, dal soggetto alle varie stesure del trattamento, alla sceneggiatura, con una metodologia interdisciplinare all’incrocio tra immaginario letterario e immaginario cinematografico, tra saperi diversi e contaminazioni suggestive, ma sempre in relazione con il contesto storico, politico e culturale.
22,00

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