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Quodlibet: Quodlibet Storie

Teatro statico

Teatro statico

Fernando Pessoa

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 256

Il volume raccoglie, per la prima volta in versione italiana, i quattordici «drammi statici» di Fernando Pessoa, composti tra il 1913 e il 1934, dei quali solo Il marinaio (1915) fu pubblicato in vita dall’autore. In gran parte sconosciuti prima di un meticoloso lavoro di scavo svolto nell’archivio di Pessoa, questi testi restituiscono un altro e fondamentale versante della sua magmatica attività. La natura di Pessoa fu intimamente drammaturgica, anche quando questo carattere si manifestò mediante la spersonalizzazione poetica che diede origine a più di un centinaio di «eteronimi», autori fittizi radicalmente diversi per personalità e visione del mondo. Il suo teatro sprovvisto di azione, in cui l’enigma della condizione umana si traduce in spettacolo dell’inconscio, si proietta già verso esiti che saranno sperimentati con maggiore continuità dalle avanguardie del XX secolo. L’edizione è arricchita da un’appendice che raccoglie frammenti aggiuntivi riferibili alle pièce più organiche, oltre ad alcune lettere e agli appunti in cui Pessoa formula la sua idea di teatro.
20,00

Patologie

Patologie

Antonella Moscati

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 204

Crescere tra discorsi medici, nomi e sintomi di malattie improbabili e desuete o ancora quasi sconosciute, con il costante timore della loro potenziale incurabilità tranne che in un caso: la bella angina dalle placche bianche curata con gli ancora giovani antibiotici. Nasce così il racconto autobiografico e umoristico della più giovane delle quattro figlie di una famiglia napoletana su cui aleggia la figura di un lontano prozio medico e santo. Sotto lo sguardo di un padre ipocondriaco, che ha compiuto i suoi studi di medicina fra le due guerre, e di una madre vitale, ottimista e molto ansiosa, le esperienze e le nozioni mediche e terapeutiche, le diagnosi improvvisate e le disquisizioni sui vaccini diventano parte essenziale del vissuto infantile e del lessico famigliare, tessendo una fitta rete alla quale è impossibile sfuggire, e che una scrittura eccessiva e dissacrante riesce a cogliere in tutta la sua teatrale comicità.
12,00

Cimarrón. Biografia di uno schiavo fuggiasco

Cimarrón. Biografia di uno schiavo fuggiasco

Miguel Barnet

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 240

Esteban Montejo è un cimarrón, un ex schiavo fuggiasco che per diversi anni, fino all’abolizione della schiavitù a Cuba, ha vissuto in clandestinità nascosto tra le montagne. Quando lo scrittore ed etnologo Miguel Barnet lo conosce, nel 1963, Esteban ha centoquattro anni. È un uomo acuto, caparbio e orgoglioso, dai ricordi estremamente vividi. Questo libro nasce da mesi di registrazioni su nastro delle conversazioni che i due ebbero alla Casa del Veterano dell’Avana: un documento unico che ci consegna un punto di vista indigeno sulla schiavitù e sulla storia cubana, fino alla guerra d’indipendenza dalla Spagna e agli anni del protettorato statunitense. Barnet restituisce intatto l’espressivo linguaggio del cimarrón, componendo un romanzo testimoniale di profonda poesia e, al contempo, un resoconto etnografico di eccezionale valore. Le parole di Montejo ci conducono nel cuore dell’ingenio, la piantagione di zucchero dove lo schiavo, privato del diritto al proprio corpo, è tenuto in una condizione di «ferita permanente». Prefazione di Italo Calvino.
18,00

Scottature

Scottature

Dolores Prato

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2024

pagine: 88

"Scottature" è la storia dell’uscita nel «mondo» di una ragazza cresciuta in convento. Tutti si aspettano qualcosa da lei: che attraversi l’oceano per sposare un bravo giovane, che tema Dio, che mostri buon senso, che preghi in maniera vistosa, che, disperata di trovare un posto nel «mondo», si faccia suora. La ragazza delude ogni singola aspettativa. Compie sì un viaggio, ma per diventare studentessa universitaria; ha più dimestichezza con Dio che con le sue creature e dunque non lo teme; preferisce sempre la logica al buon senso e la gratuità al debito che attiva un apparente beneficio; forse prega e senz’altro prova riconoscenza, ma non lo dà a vedere. Tra ustioni e accartocciamenti, riesce così a diventare donna a modo suo, senza sposarsi né con Dio né con un uomo. Il racconto condensa i tratti indocili della prosa di Dolores Prato: la rapidità imprevedibile del dettato, la vividezza linguistica in studiato accordo con l’oralità, il rifiuto di lirismi e frammentismi d’accatto, uno humour malinconico e spaesato, l’autobiografia come spazio e non come genere della propria scrittura.
12,00

Equivoci e malintesi

Equivoci e malintesi

Bruno Fonzi

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 452

La commedia di costume che l'autore mette in scena ha per protagonista la borghesia media e alta della capitale, della provincia, ma anche delle città industriali del Nord, rappresentata nella sua dimensione quotidiana di piccole viltà, compromissioni, sogni, velleità. I suoi personaggi rimangono spesso ancorati a una trepidazione di eterni adolescenti, protesi nello sforzo di afferrare un brandello di vita, poco favoriti dalle rivincite del caso o dell'imprevisto; la Storia, nei suoi momenti più epici e memorabili, li lambisce appena, cogliendoli impreparati. In quella zona grigia dove il singolo individuo si nasconde dalle vicende collettive si dispiega tutta la modernità di Fonzi narratore: come in quei racconti ambientati tra la fine della guerra e la Liberazione, dove il confine tra eroi, vittime e colpevoli appare assai labile e confuso. Ampio è il ventaglio delle situazioni e dei tipi umani che l'autore delinea: dalle atmosfere campestri, dove il richiamo della natura è minacciosa sensualità, ai ritrovi di giovani intellettuali nei caffè di una Roma appena liberata e ancora attonita; dalla rappresentazione del mondo cittadino dei diseredati alla satira sottile dei riti mondani. La realtà, sembra voler dire Fonzi, è un rifrangersi di equivoci, un teatrino delle illusioni che produce uno spettacolo sempre nuovo, beffardo, esilarante, crudele. Con un saggio di Massimo Raffaeli.
22,00

Joséphine

Joséphine

Jean Rolin

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 96

Joséphine è l’amante meravigliosa che il narratore ha perduto – morta di overdose a trentadue anni – nella notte tra il 25 e il 26 marzo 1993. A lei, un anno dopo, restituisce voce, gesti, smarrimenti, in una lettera postuma che l’asciuttezza e la laconicità del tono rendono commovente, scritta affinché «chi non l’ha mai conosciuta, chi non l’ha perduta», possa, leggendola, «innamorarsi perdutamente di lei». ll suo ritratto è consegnato in queste pagine all’affiorare dei ricordi, per trattenere ogni dettaglio e salvarlo dalla perdita irrimediabile della morte. Il narratore si limita a dire le loro gioie fugaci, i loro scherzi, i loro litigi, i loro viaggi, le loro notti gelide e luminose. E, anche, il rimorso per non aver saputo cogliere in tempo i segni di una disperazione e di un bisogno d’amore abissali. Un omaggio così pudico, così discreto che una volta chiuso il libro il lettore se ne va in punta di piedi, per paura di disturbare quei due che si amarono e che continuano a parlarsi tra le ombre.
12,00

Giovani

Giovani

Federigo Tozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 218

Approntata dall’autore stesso, ma uscita postuma nel 1920 presso Treves a pochi mesi dalla sua morte, questa scelta di novelle copre il periodo della maturità di Tozzi e della sua ormai avviata affermazione nel mondo letterario italiano, che, se la morte prematura non lo avesse sorpreso, si sarebbe evoluta in sicura preminenza. Ma già la nutrita produzione nel breve arco della sua vita, sia nell’ambito dei romanzi (tra i quali l’assoluto capolavoro "Con gli occhi chiusi"), sia in quello delle novelle, configura Tozzi come uno dei massimi narratori italiani. Autore poco adattabile a un gusto facile di lettore, impietoso e crudo come pochi altri nel disvelamento della condizione umana, senza l’attenuazione del (pur amaro) riso pirandelliano o dell’ironia sveviana, refrattario a ogni rigida determinazione critica, Tozzi nelle sue novelle manifesta una rara forza espressiva, nonché una virtù innovativa sia nella trattazione dei temi e dei personaggi che nella strutturazione formale del narrare. Di tali qualità è ottimo esempio la raccolta Giovani, la cui riproposta è qui accompagnata da una lettura che per la prima volta si è potuta giovare di riferimenti alla lezione originaria (manoscritta o dattiloscritta) dei testi.
16,00

Come un ospite che arriva all'improvviso. Ottantaquattro poesie nella libera versione di Renato Solmi

Come un ospite che arriva all'improvviso. Ottantaquattro poesie nella libera versione di Renato Solmi

Emily Dickinson

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 112

Di Renato Solmi, saggista e traduttore di Adorno (Minima moralia, 1954), Benjamin (Angelus Novus, 1962), nonché di Marcuse, Anders, Lukács, finora non erano note traduzioni di poesia, con l’importante eccezione dell’Abicì della guerra di Brecht (1975). Nei suoi ultimi anni, tuttavia, egli si dedicò a lungo e intensamente ad autori particolarmente amati come Goethe e Hölderlin; e a Emily Dickinson, di cui tradusse l’intera opera poetica. Le versioni qui presentate sono una selezione d’autore da quel vasto corpus di testi, tra i vertici della lirica di ogni tempo. Omaggio e riconoscimento, “saggio” e insieme testimonianza di un incontro a distanza eppure ravvicinato, nel segno di una familiarità profonda, le personalissime traduzioni di Renato Solmi appartengono di diritto a una tradizione insigne che tra i suoi campioni più significativi non a caso annovera, insieme a Montale, Valeri e Caproni, il padre Sergio Solmi.
12,00

Vite vere compresa la mia

Vite vere compresa la mia

Beppe Viola

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 252

«Mi hanno rubato l’automobile, modestamente.» Dal 1977 al 1982 Beppe Viola collabora con «Linus», la leggendaria rivista di fumetti, ma anche di cultura, satira e arte varia. In una rubrica che si intitola «Vite vere» gioca da battitore libero attingendo alla sua vena lunatica di umorista e di scandagliatore di vite, compresa la sua. Sì, perché ai pezzi di colore sull’attualità di quello scorcio di anni tutt’altro che colorato, anzi assai plumbeo, Viola alterna irresistibili sketch tratti dalla sua professione di giornalista sportivo fuori dal coro e da quel mondo favoloso e stravagante di una Milano «che non è mai tardi». Le Vite vere qui raccolte, oltre che la sua, sono quelle di Oreste del Buono e dei colleghi di corso Sempione, di Gianni Rivera e di Renato Pozzetto, dell’avvocato Agnelli e di Marco Pannella, di scommettitori clandestini e di giocatori incontinenti, dell’Ernestino «sempre impiantato in Galleria Vittorio Emanuele col suo bravo seggiolino, la sua bella valigetta vetrinesca, il suo cravattificio open, tipo Wimbledon quando c’è la bella stagione», della Malpensa, una tipa che «balla senza appoggiare i piedi per terra, sembra che voli» o degli abituali frequentatori dei giardinetti di viale Argonne che, come sanno tutti a Milano, stanno lì per «tenere insieme la nebbia fino all’alba e anche più in là». Prefazione di Enzo Jannacci. Introduzione di Stefano Bartezzaghi. Nota ai testi di Gino Cervi.
17,00

Educandato

Educandato

Dolores Prato

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 266

«Il disastro vero lo fece il collegio. Su quello io sparerò»: promette così nel 1979 a un'amica Dolores Prato durante la stesura del suo secondo libro autobiografico, dedicato all'adolescenza passata, dal 1905 al 1911, nell'educandato annesso al monastero di Santa Chiara di Treia, retto da monache della Visitazione. La promessa diventa grande letteratura in questo libro trovato tra le carte dell'autrice. Con le movenze di un incantato automa, la voce narrante di "Educandato" tratteggia i molteplici aspetti della vita di collegio: misure igieniche (catture di capelli dentro forcine), luoghi (refettori e teatri dove si finge tanto di mangiare, quanto di recitare), crudeltà di educande e suore (trafittura di cervi volanti e farfalle, uccisione di gatte colpevoli d'aver figliato), momenti della giornata (ore d'aria in un giardino reso esotico da una rinsecchita palma). Impercettibilmente ma senza remissione («in un convento la morte può arrivare a colpi di spillo»), ogni singolo passo del testo mostra come persone di chiesa, studi e riti giornalieri, sotto l'apparenza di parole grammaticalmente corrette e di alti ideali - buona educazione e giusta devozione -, confermino privilegi di censo e di ceto, tolgano pasti e sonno, insinuando nel corpo adolescente, proprio nel momento della sua fioritura, il senso della vergogna, dell'inferiorità, del peccato.
18,00

Ricordi istriani

Ricordi istriani

Giani Stuparich

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2023

pagine: 139

I Ricordi istriani, ultimo libro di Giani Stuparich, sono l’elegia di un mondo perduto. Usciti per la prima volta nel 1961, rievocano l’infanzia e l’adolescenza marina dello scrittore triestino: anni sereni di inizio Novecento, ancora esenti dai lutti, personali e collettivi, che il secolo avrebbe portato con sé. Capitolo per capitolo riviviamo anche noi le lontane estati in cui Giani e il fratello Carlo scoprivano le coste e i villaggi dell’Istria, imparando la pesca, i remi, la vela sotto la guida allegra del padre, originario dell’isola di Lussino. «Foglia gentile che galleggia sul mare», la terra narrata da Stuparich è innanzitutto un luogo di famiglia, dove i sapori della cucina della nonna si mescolano alla voce del padre, alle sue mille invenzioni per istruire e divertire i figli; ma è, insieme, un paese vitale, che ci passa davanti agli occhi con la libera luce del suo cielo. Il libro offre così uno spaccato della vita marinara e contadina dell’Istria, unendo alla felicità della memoria il racconto, di taglio quasi etnologico, di un mondo che gli avvenimenti della Storia hanno irrimediabilmente lacerato.
14,00

Il transito mite delle parole. Conversazioni e interviste 1974-2014

Il transito mite delle parole. Conversazioni e interviste 1974-2014

Gianni Celati

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2022

pagine: 644

Narratore, saggista, traduttore, poeta, regista: tante sono le facce di Gianni Celati, uno dei maggiori scrittori italiani del XX e del XXI secolo. Ora se ne aggiunge un’altra, quella del parlatore. Sempre disponibile nei confronti dell’avvenimento fortuito, dell’incontro estemporaneo, Celati si intratteneva indifferentemente con studiosi affermati e con perfetti sconosciuti, con estimatori della sua opera e con quanti di lui non avevano mai sentito parlare. Le pagine di questo volume di conversazioni e interviste danno modo di riascoltare la sua voce inconfondibile. Sono sessantasette incontri apparsi su giornali, riviste, libri o registrati nel corso di trasmissioni radiofoniche e televisive. Con lucidità non comune, talvolta occultata in toni bonari e divaganti, Celati espone le sue idee sul lavoro dello scrittore, sulla letteratura, su autori del presente e del passato, sull’arte, sul cinema, sulla musica rock, sulla filosofia e su tanto altro. L’autore più antiletterario della nostra tradizione e insieme il più appassionato cultore della nostra letteratura traccia così la sua rotta all’interno di quella attività artistica che è lo scrivere, da lui concepito come atto artigianale, ricerca senza posa di forme e pensieri imprevisti al riparo da ogni dogma e parola d’ordine. Sempre pronto a rimettere in discussione la sua idea del raccontare, e lontanissimo dal ruolo dell’autoritario dispensatore d’indicazioni e istruzioni, Celati si conferma un autentico maestro segreto, di stile e di vita.
24,00

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