Quodlibet: Quodlibet studio. Estetica e critica
L'esperienza dell'altro. Vedere, narrare, immaginare
Dario Cecchi
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2025
pagine: 128
L’epoca attuale, dalla politica ai media, è segnata dal trionfo delle narrazioni: lo storytelling è una delle cifre della cultura contemporanea. Corriamo però il rischio, di fronte a questa esplosione di storie, di perdere contatto con il significato del racconto. Il racconto non ha un valore identitario o promozionale, ma offre un’esperienza dell’altro, esponendo a volte perfino a una momentanea perdita di sé. Il racconto ci consente così di riconsiderare il senso del nostro essere al mondo. Attraverso un percorso fra letteratura, cinema e serie televisive, e con il supporto di alcune filosofie della narrazione e dell’immagine, accomunate da una ripresa originale dell’estetica kantiana, il saggio propone di rivalutare l’idea del valore conoscitivo, etico e politico del racconto.
Mappe della ragione. Kant e la medialità dell'immaginazione cartografica
Tommaso Morawski
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2024
pagine: 256
Nella sua biografia Cassirer definisce Kant un «geografo della ragione», il primo ad aver avviato un progetto di topografia filosofica, passando dalla descrizione del cosmo spaziale alla descrizione del cosmo intellettuale. In effetti, è con lui che inizia a maturare l’idea che anche la filosofia ha bisogno di un modello per orientarsi, che il pensiero possiede una geografia ancor prima di una storia. Al punto che il sistema critico-trascendentale sarebbe diverso, e forse irriconoscibile, senza le metafore spaziali che lo contraddistinguono. Ma si tratta davvero, e soltanto, di semplici metafore? Oppure esistono delle profonde connessioni tra le immagini geografiche utilizzate da Kant e le tecniche di controllo, produzione e manipolazione dello spazio che caratterizzavano la coscienza spaziale e l’immaginazione cartografica dell’Illuminismo? Queste domande vengono qui affrontate in una prospettiva inedita, all’incrocio tra il testuale e il visuale, l’umano e il non-umano. Si parte da una riflessione sui nessi tra spazialità e sistematicità, media e cultura, per indagare le pratiche transmediali di scrittura risultanti dal processo di negoziazione tra il testo e la mappa come medium. L’obiettivo è dimostrare che il disegno cartografico della sfera terrestre, modello scopico dell’archivio universale illuminista, è la matrice immaginativa della filosofia trascendentale di Kant, il monogramma della sua «ragione cartografica».
Fiumara d'arte in Sicilia: arte, architettura, paesaggio
Maria Lorenza Crupi
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 239
Fiumara d'Arte in Sicilia è un fenomeno senza eguali nel panorama artistico-architettonico italiano degli ultimi 35 anni. Questo saggio ne traccia criticamente la storia e il senso. Dalla prima scultura di Pietro Consagra nella valle dell'Alesa fino agli attuali progetti per Librino nella periferia di Catania, in mezzo a battaglie giudiziarie, attentati malavitosi e interventi politici, la storia di Fiumara pone urgenti problemi teorici: il rapporto tra arte e spazio pubblico, tra architettura ed edilizia, tra proprietà privata e valore sociale dell'arte, tra disobbedienza civile e criminalità, tra paesaggio e territorio. Attraverso un'attenta analisi delle sue opere, l'autrice fa emergere queste questioni, mostrando la rilevanza di Fiumara: un'azione che vuole essere critica dell'esistente e portatrice di una "speranza estetica".
Attraverso la storia dell'estetica. Volume Vol. 3
Paolo D'Angelo
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2022
pagine: 464
Questo è il terzo e ultimo volume di una Storia dell'estetica moderna iniziata con un primo volume, "Dal Settecento al Romanticismo", e proseguita con un secondo, "Da Kant a Hegel". Anche in questo caso, come nei precedenti, non si tratta di una storia concepita come un manuale, ma come una serie di saggi, che, se non hanno la pretesa di coprire tutti gli autori che si sono occupati di estetica dalla seconda metà dell'Ottocento a oggi (cosa del resto pressoché impossibile anche in un manuale), in compenso offrono un approfondito sguardo su molti autori e problemi centrali degli ultimi centocinquant'anni. Si inizia con due ampi saggi dedicati all'idea di genio e all'estetica di un'arte di solito abbastanza trascurata dai teorici, la scultura. Si passa poi ad autori importanti in un contesto internazionale ma spesso poco discussi nelle storie dell'estetica: il grande conoscitore d'arte Giovanni Morelli e il suo "metodo"; l'influsso di John Ruskin sull'estetica italiana; le teorie di un filosofo dimenticato ma ai suoi tempi notevole come Eduard von Hartmann o la curiosa Estetica del Diritto del giurista Heinrich Triepel. Vengono poi gli italiani: Benedetto Croce e Giovanni Gentile, e i grandi protagonisti dell'estetica post-crociana: Luigi Pareyson, Luciano Anceschi, Cesare Brandi, ma anche Jean-Paul Sartre, W.J.T. Mitchell e le discussioni sul Postmoderno. Per concludere con una serie di saggi sull'estetica analitica anglo-americana dell'ultimo cinquantennio.
Un tempo altro, estraneissimo. Studio sul futuro composto in poesia
Ulisse Dogà
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 125
Come dire il futuro? Se da un lato siamo protesi nel tempo imperfetto del nostro voler o dover essere che plasmiamo attraverso il tema del presente e del futuro semplice, dall’altro possiamo pensare a un tempo futuro già compiuto, un futuro perfetto che si sottrae alle nostre intenzioni e che ci appare come oggetto di malinconica contemplazione o di visione profetica. Come dire allora ciò che va oltre la nostra ipotesi di esperienza ed è addirittura caratterizzato da necessità e certezza? La lingua si è fornita di una forma verbale capace di articolare ciò che non è ancora e di marcarne al contempo l’ineluttabilità: essa coniuga tale modalità del futuro come ciò che “sarà stato”. Le valenze aspettuali del futuro composto, ancora vive nella letteratura profetica delle lingue indoeuropee delle origini, e considerate come scomparse nel processo di temporalizzazione delle lingue romanze e germaniche e nella progressiva secolarizzazione delle istanze trascendenti, sono sopravvissute in modo carsico, al di sotto della norma linguistica, nel linguaggio poetico. L’analisi stilistica del futuro composto nelle opere di Orazio, Dante, Donne, Montale, Celan e Anedda intende decifrare l’uso poetico di questa rara e affascinante forma verbale, declinata al fine di guadagnare un punto di vista futuro e retrospettivo, per trasvalutare il tempo a venire da dimensione dell’attesa e della speranza in una sfera dell’assolutamente determinato e del ricordo.
Prospettive sull'ermeneutica dell'immagine
Alberto Martinengo
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2021
pagine: 160
La discussione sul potere delle immagini nelle società contemporanee attraversa da più di mezzo secolo discipline differenti: dalla storia dell'arte alla teoria dei media, dalle scienze sociali alla filosofia. Fin dalla sua origine, però, la riflessione del secondo Novecento sul fenomeno ha rischiato di tradursi in una contrapposizione tra interpretazioni trionfalistiche e previsioni catastrofiche: da una parte, le profezie di un esaltante mondo dell'immediatezza e della pura visibilità; dall'altra, le fobie e i timori destati da una realtà che sembra destinata a liquefarsi o a trasformarsi in apparenza. Questo volume propone un bilancio della questione e, spostandosi dai luoghi comuni all'indagine filosofica, ne individua alcuni temi-chiave: la fine dell'arte; la vicenda dell'ermeneutica contemporanea; la nascita della cultura visuale; le discussioni classiche e moderne sul rapporto tra l'immagine e la parola.
Filosofia dell’arte contemporanea: installazioni, siti, oggetti
Elisa Caldarola
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2020
pagine: 232
L’arte contemporanea è caleidoscopica: può catapultarci in ambienti complessi o minimali richiedendo la nostra attiva partecipazione; ancorarsi a luoghi inaspettati; porci di fronte a opere apparentemente indistinguibili da oggetti ed eventi della vita quotidiana; appropriarsi illegalmente degli spazi pubblici e molto altro ancora. Questo volume muove dalla premessa che uno dei compiti della filosofia dell’arte sia prestare attenzione ad alcune specifiche pratiche artistiche e a teorie estetiche avanzate in altri ambiti di ricerca, per poi organizzare in maniera perspicua la molteplicità dei dati raccolti. I filosofi possono così costruire teorie generali che spieghino ciò che emerge da tali dati. Le ricerche qui presentate si concentrano su alcuni fenomeni dell’arte contemporanea: l’installation art e i suoi rapporti con l’installazione espositiva; l’arte site-specific e la sua appartenenza alla più ampia tradizione dell’arte situata; l’uso degli oggetti come veicoli d’idee nell’arte concettuale e il carattere sovversivo della street art. Le analisi di queste pratiche fanno emergere il ruolo centrale rivestito dall’esperienza dello spazio, dall’interazione fra opere e pubblico, dai luoghi d’installazione delle opere e degli oggetti come portatori di significati.
Attraverso la storia dell'estetica. Volume 2
Paolo D'Angelo
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 388
Questo è il secondo tomo di una storia dell'estetica moderna in tre volumi ("Attraverso la storia dell'estetica"), che, iniziata con "Dal Settecento al Romanticismo", si concluderà con "Dalla fine dell'Ottocento a oggi". Non si tratta di una storia di taglio manualistico, che aspiri ad una irraggiungibile completezza, dedicando un pur piccolo spazio a quanti più autori possibile. Al contrario, essa si concentra su poche figure salienti, consacrando loro un'ampia trattazione. In questo volume i protagonisti sono i grandi filosofi tedeschi operanti tra la fine del Settecento e la prima metà dell'Ottocento. Si inizia con Kant, con una lettura genetica della "Critica del Giudizio" che è anche una guida all'interpretazione di quest'opera fondamentale, e si prosegue con un'analisi puntuale dei paragrafi dell'Analitica del Sublime (sempre dalla terza "Critica"). Dopo un rapido richiamo a Schiller, molte pagine sono dedicate all'Estetica di Hegel, ricostruita grazie alle testimonianze dirette relative ai corsi tenuti dal filosofo tra il 1821 e il 1829, e resesi disponibili soltanto negli ultimi anni. Il tema hegeliano della «morte dell'arte» è ripreso nel capitolo dedicato a Carl Gustav Jochmann, un autore ancora poco conosciuto in Italia, mentre il punto di arrivo è rappresentato da un filosofo la cui estetica, pur altamente originale, ha raramente ottenuto l'attenzione che avrebbe meritato: Friedrich Schleiermacher.
A lume di naso. Olfatto, profumi, aromi tra mondo antico e contemporaneo
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 186
Oggi più che mai odori e aromi animano un mondo ambivalente. Incarnano l'emblema del lusso, scaldano le speranze di vendita legate al Natale o a san Valentino. Allo stesso tempo si tratta di una sfera dell'esperienza la cui struttura è poco conosciuta, preda di una mitologia dura a morire che definisce l'olfatto senso istintivo e animale. Grazie alla costruzione di un punto di vista multidisciplinare, questa raccolta di saggi mira a liberare la specificità del «naso umano» da pregiudizi secolari. Nella prima parte, le incursioni nella Grecia antica di archeologi, storici e studiosi di letteratura mostrano la presenza di un panorama culturale già molto articolato. Nella seconda sezione si mette a fuoco la struttura percettiva tipica di odori e aromi in termini biologici e psicologici, estetici e linguistici. Completano il quadro brevi interventi scritti da profumieri ed esperti di aromaterapia per un confronto tra presente e passato assai stimolante.
Opera e oggetto. Esplorazioni nella metafisica dell'arte
Peter Lamarque
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 320
"Opera e oggetto" affronta alcune fondamentali problematiche nella metafisica dell'arte, e in particolare il rapporto che lega le opere ai materiali che le costituiscono. Nel volume vengono trattate numerose questioni relative al modo in cui le opere d'arte vengono al mondo, cosa è essenziale e cosa è inessenziale per la loro identità, quali sono le loro proprietà estetiche, come possono essere interpretate, cosa significa dire che esse hanno uno stile, in quali condizioni possono scomparire, e infine qual è la relazione che intrattengono con le loro copie perfette e percettivamente indistinguibili, come contraffazioni e parodie. La tesi centrale è l'idea che opere d'arte anche molto diverse tra loro - dipinti, sinfonie, romanzi, sculture, architetture, film, fotografie, installazioni multimediali ecc. - condividano tuttavia degli aspetti comuni in quanto artefatti culturali. Lo scopo di questa ricerca è dunque stabilire quale sia la natura di tali opere intese come oggetti particolari fondati su distinte categorie ontologiche.
Attraverso la storia dell'estetica. Volume 1
Paolo D'Angelo
Libro: Copertina morbida
editore: Quodlibet
anno edizione: 2019
pagine: 355
Si apre con il presente titolo una Storia dell'estetica moderna che proseguirà con altri due volumi: Da Kant a Hegel e Dall'Ottocento a oggi. Non si pensi però ad una storia di impronta manualistica, che si limiti a enumerare pedissequamente tutti gli autori e tutte le correnti. L'opera è infatti costruita per singoli saggi, e non mira quindi a una impossibile completezza, quanto piuttosto all'approfondimento di alcune questioni rilevanti, in grado però di far luce sull'intero campo delle idee estetiche di un'epoca. Così Dal Settecento al Romanticismo comincia - dopo una necessaria premessa metodologica sulla storia dell'estetica che è anche un piccolo periplo attraverso le altre storie della disciplina - con la ricostruzione genealogica di tre temi centrali dell'estetica illuministica: il tema del gusto (inseguito a ritroso fino alle sue origini), quello del Je ne sais quoi (riscattato da facili irrisioni e liquidazioni) e quello del caratteristico (nella sua dialettica con la bellezza ideale). Tale approccio consente di recuperare autori appartati ma tutt'altro che secondari, come Spalletti o Arteaga - dietro i quali, comunque, si intravede un gigante come Winckelmann - e permette di collocare nella giusta luce figure talora fraintese, come Moritz, troppo spesso appiattito sui suoi ingombranti contemporanei, Kant e Goethe. La seconda parte del volume è dedicata ad alcuni problemi fondamentali dell'estetica romantica, quali il primato della pittura rispetto alla scultura, l'esaltazione dell'immaginazione, la teoria del romanzo e l'enigmatico statuto dell'ironia.
La ricerca del sé. Indagini su Benedetto Croce
Alfonso Musci
Libro: Libro in brossura
editore: Quodlibet
anno edizione: 2018
pagine: 167
Il percorso dalle tenebre alla luce è il primo movimento della filosofia di Croce. Il programma di esplorazione e scoperta del proprio essere, oltre che reinvenzione di un carattere peculiare dell’autobiografismo meridionale (Giambattista Vico, Antonio Genovesi, FrancescoDe Sanctis), è per Croce il dispositivo di sopravvivenza a una catastrofe naturale e familiare. L’esercizio autobiografico diviene così una scrittura che prende il posto dell’occhio altrui, muta il livello dell’io e lo proietta nell’ingranaggio universale della ragione traendolo in salvo dalle zone buie della materia e dalle onde più scure e perturbanti dell’io contingente. Con sguardo costante ai due poli della tradizione italiana e della filosofia europea, il libro esamina le espressioni di questa tecnica di eroismo mentale nel chiaroscuro di confronti e polemiche e nell’officina dei testi del Croce filosofo, biografo e moralista.