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Figlio di cane

Figlio di cane
Titolo Figlio di cane
Autore
Prefazione
Argomento Arti, cinema e spettacolo Studi teatrali
Collana Filosofie del teatro, 57
Editore Mimesis
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 80
Pubblicazione 05/2024
ISBN 9791222308661
 
10,00

 
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Una panchina. Due uomini. Siedono uno con le spalle all’altro, come sui due lati di un nastro di Moebius. Si parlano, ma non si raggiungono, una parete sottile li separa. Uno interroga la propria memoria lacunosa. L’altro ha fame e vorrebbe diventare un cane. Sulla scena che tiene insieme il loro impossibile essere contemporanei, il loro incontro mancato, nevica, come il 18 febbraio 1978 nevicava a Parigi, mentre gli strilloni diffondevano la notizia che la notte prima l’esercito cinese era entrato in Vietnam. Da un dialogo d’ombre risorgono la figura e le parole di Vladimir Slepian, artista e scrittore “senza opera”, cinico vagabondo del pensiero nella Parigi degli anni Settanta che, fuggito dall’Unione Sovietica, pubblicò un unico racconto, Fils de chien, venne accolto nelle pagine di Mille piani di Deleuze e Guattari e poi si dileguò nella sua stessa leggenda. Prefazione di Andrea Cortellessa. Postfazione di François Grosso.
 
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