L’utilizzo dei software di intelligenza artificiale (IA) nel contesto processuale rappresenta l’ultima evoluzione del travagliato rapporto che lega nuove tecnologie e giurisdizione penale. In sede scientifica e istituzionale sono già stati individuati i pericoli insiti nella rivoluzione in atto, evidenziando il rischio che gli strumenti in questione, impiegati soprattutto in funzione di prevenzione o di investigazione dei reati, si convertano in vere e proprie “tecnologie di controllo”, a detrimento dei diritti fondamentali dell’individuo. Affinché non si avveri questa profezia inquisitoria, è necessario compiere uno sforzo di immaginazione, riflettendo sui limiti e sulle potenzialità applicative degli strumenti in esame per offrire un’alternativa credibile al legislatore e ai soggetti che operano a vario titolo nel sistema di giustizia penale. Da questa consapevolezza sorge il quesito di fondo, da cui muovono le riflessioni degli autori: può l’intelligenza artificiale servire alla causa di un processo penale più giusto ed efficiente?
Intelligenza artificiale e processo penale. Indagini, prove, giudizio
Titolo | Intelligenza artificiale e processo penale. Indagini, prove, giudizio |
Curatori | Gabriella Di Paolo, Luca Pressacco |
Argomento | Diritto Diritto di specifiche giurisdizioni |
Collana | Quaderni della facoltà di giurisprudenza dell'Università di Trento, 63 |
Editore | Editoriale Scientifica |
Formato |
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Pagine | 198 |
Pubblicazione | 12/2022 |
ISBN | 9791259764591 |