Il tuo browser non supporta JavaScript!
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Le memorie di Vidocq

Le memorie di Vidocq
Titolo Le memorie di Vidocq
Autore
Traduttore
Argomento Narrativa Narrativa classica (prima del 1945)
Collana Caffè letterario, 1
Editore Luni Editrice
Formato
Formato Libro Libro: Libro in brossura
Pagine 192
Pubblicazione 03/2024
ISBN 9788879848855
 
22,00

 
0 copie in libreria
Ordinabile
Vidocq, chi era costui? Le memorie di Vidocq ci intrappolano nel racconto al punto che si stenta a credere siano davvero fatti reali ascrivibili a una persona e non frutto di una fantasia alquanto versatile e si dipanano come un piano sequenza continuo della vita di quest’uomo, che fu praticamente tutto e il contrario di tutto. Quella di Vidocq (Arras 1775 – Parigi 1857) è stata una “carriera” iniziata da giovanissimo con i primi furtarelli dalla cassa del padre panettiere e proseguita con i continui vagabondaggi per la Francia pre- e infine rivoluzionaria. Arruolamenti, diserzioni, affiliazioni con zingari, banditi, falsari, i primi arresti e le prime evasioni seguite dai successivi arresti e successive evasioni; l’arruolamento come agente segreto, i contatti con la polizia, l’intuizione e la nascita della Sûreté o “brigata di sicurezza” (per combattere il crimine ci vuole qualcuno che ragioni come un criminale), i riconoscimenti e le promozioni, le inverosimili imputazioni seguite dalle altrettante trionfali assoluzioni, le dimissioni dalla polizia e la nascita della “sua” personale polizia privata; un nuovo processo, l’arresto e la detenzione da “vecchio leone”, gli amori e i duelli (le due passioni dominanti della sua vita) e infine la riabilitazione e la morte a 82 anni nel 1857. Vidocq fu onorato in vita da Lamartine e Victor Hugo, amato da Balzac, ispiratore di personaggi di Dumas prima e in seguito di Maurice Leblanc, di Conan Doyle… Era un uomo vigoroso nel corpo come nella mente imperterrito e audace, mai vittima del destino, mai del tutto carnefice, che si muoveva in una Parigi ancora antica, settecentesca, con sobborghi non ancora faubourgs, i covi fuori porta, le strade illuminate o dalla torcia dei ladri o dalle lanterne della polizia, le vetrine infrante e saccheggiate, le bevute a festeggiare con le tenere e infide prostitute, i bottini sperperati, gli indizi disseminati, le prove azzerate dalle confessioni o dalle delazioni. Si parla, si complotta, si ride: Le Memorie di Vidocq sono il quadro dal vero di un uomo che ha vissuto totalmente la sua epoca, la cancellazione di una innocenza riconquistata: ladro, forzato, evaso, “sbirro” che trova nel prefetto di polizia l’intermediario fra l’umanità della colpa e la divinità della salvazione. Per Vidocq calza alla perfezione quanto scrisse Balzac che era suo grandissimo ammiratore: “dietro a ogni grande fortuna c’è sempre un crimine”.
 
Questo sito è protetto da reCAPTCHA e si applicano le Norme sulla Privacy e i Termini di Servizio di Google.

Chi ha cercato questo ha cercato anche...

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.