Stati Uniti d’America, primavera 1968: molte manifestazioni di protesta sfociano spesso in scontri violenti tra gruppi di cittadini e tra cittadini e forze dell’ordine Robert F. Kennedy, da sempre attento ai problemi sociali, sostiene che le cause principali dei disordini sono la povertà, la discriminazione razziale, la violenza, una guerra ingiusta e approfondisce questi temi durante la campagna elettorale per le elezioni presidenziali, spiegando la sua idea di un “mondo nuovo” costruito su ideali di giustizia e pace. Ma nel clima di tensione creatosi, ulteriormente esacerbato dall’assassinio di Martin L. King, R.F. Kennedy cancella i discorsi elettorali previsti sostituendoli con sinceri e accorati appelli alla coscienza di ciascun cittadino americano, sottolineando che nessuna rivoluzione, se non quella del cuore, può rendere migliori non solo gli Americani, ma anche tutti i cittadini del mondo. Ecco quanto detto da Robert Kennedy a Indianapolis, poche ore dopo la morte di M.L. King, e il giorno successivo in Ohio: alcune foto e una bibliografia essenziale accompagnano il testo in lingua originale e nella traduzione in italiano.
On racism and violence-Del razzismo e della violenza
| Titolo | On racism and violence-Del razzismo e della violenza |
| Autore | Robert F. Kennedy |
| Traduttore | Patrizia Porro |
| Collana | Verba manent |
| Editore | Levania |
| Formato |
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| Lingua | inglese |
| Pagine | 28 |
| Pubblicazione | 01/2019 |
| ISBN | 9788832127010 |

