Vita e Pensiero: Università/Ricerche/Filosofia
Sull'etica della cura
Luigina Mortari
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2023
pagine: 220
La contemporaneità ha riscoperto il valore della cura, come pratica fondamentale per la costruzione di un mondo umano. Questo volume è il primo in Italia ad affrontare il tema con uno studio analitico della letteratura internazionale che, nel secolo scorso, ha portato all'attenzione e formalizzato la riflessione sull'etica della cura. Il testo ricostruisce lo sviluppo del dibattito sulla cura, mettendo in evidenza punti di forza e punti critici. In seguito, partendo dalla constatazione che le argomentazioni teoriche prodotte spesso mancano di riferimenti concreti all'esperienza, la parte centrale presenta una diversa interpretazione dell'etica della cura, definita “etica melaretica”, che viene costruita tenendo insieme la ricerca sull'esperienza (ricerca empirica) e l'analisi dei testi della filosofia antica (ricerca teoretica), dove già il concetto di cura era essenziale e dove si trova formulata un'idea esperienziale, situata, dell'etica. Questa sintesi permette di riprendere criticamente temi come la relazione con l'etica delle virtù, l'opposizione con l'etica sistematica o etica delle regole, il ruolo delle emozioni e il valore dell'etica della cura per la politica.
Dalla metafisica all'ermeneutica. Una scuola di filosofia a Urbino
Piergiorgio Grassi
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2023
pagine: 120
L'Università di Urbino è stata (ed è ancora) ricca di presenze sul piano dell'insegnamento e della ricerca filosofica, almeno sin dagli anni 1937-‘38 quando venne istituita la facoltà di Magistero. Di spicco tra i docenti, per produzione filosofica e per capacità di coinvolgere gli studenti, Gustavo Bontadini, che vi tenne cattedra dal 1940 al 1950, nel periodo in cui andava approfondendo la sua prospettiva metafisica in dialogo con l'idealismo gentiliano. Alla sua partenza da Urbino per l'Università Cattolica di Milano, Bontadini lasciava un allievo, Enrico Garulli, che avrebbe dato alle sue ricerche una curvatura da storia della filosofia. Un altro laureato di Bontadini, questa volta all'Università Cattolica, don Italo Mancini, venne chiamato dal rettore Carlo Bo, alla fine degli anni Cinquanta, a insegnare Storia del cristianesimo prima e Filosofia della religione poi; più tardi tenne le cattedre di Filosofia teoretica e di Filosofia del diritto nella Facoltà di Giurisprudenza. Da un interesse prettamente ontologico (la questione del possesso razionale dell'intero e la questione di un'ulteriorità ontologica configurata come la questione di Dio), Mancini è approdato a una forma di filosofia della religione, intesa come ermeneutica filosofica della rivelazione (kerygma). Attorno a Mancini si è costituita una vera scuola e una decina di allievi si sono successivamente incardinati nell'Università di Urbino, nel settore della filosofia teoretica e delle filosofie cosiddette seconde. Senza dimenticare che, per impulso di Mancini e dei suoi allievi, si sono sviluppate nella città feltresca iniziative culturali ed editoriali di larga risonanza.
Quale moneta per il futuro? Dal Bitcoin alla Central Bank Digital Currency
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2023
pagine: 160
Le innovazioni nel campo della Information and Communication Technology hanno reso possibile l'emissione di criptovalute, monete digitali potenzialmente in grado di competere con le monete fiduciarie emesse dalle Banche Centrali. Il loro possibile avvento può influenzare il ruolo della moneta tradizionale, condizionare il funzionamento del sistema dei pagamenti e la stabilità dell'industria finanziaria, cambiare la natura della concorrenza tra valute, arrivando persino a modificare l'architettura del sistema monetario internazionale; e avere un impatto anche sulla privacy delle persone. Questi fattori hanno spinto alcune Banche Centrali a condurre studi di fattibilità legati all'emissione di una Central Bank Digital Currency (CBDC). Altre hanno perfino realizzato dei progetti pilota per verificare sul campo costi e benefici di una CBDC. Tra gli obiettivi ottenibili emettendo una CBDC quello principale è costituito dal contenimento del rischio che le criptovalute possano generare una crescente disintermediazione sia delle Banche Centrali sia dell'intero sistema di Banche Commerciali, con ricadute potenzialmente negative per la stabilità finanziaria. Il volume passa in rassegna i principali aspetti economici e giuridici di una CBDC, studia le implicazioni dell'emissione di una CBDC per la gestione della politica monetaria e per il processo di concorrenza valutaria a livello internazionale, analizza come i Bitcoin possano costituire una nuova asset class all'interno di un portafoglio diversificato. I capitoli finali sono incentrati su due casi di studio. Il primo riguardante El Salvador, primo stato nazione ad adottare il Bitcoin come legale circolante. Il secondo relativo alla Cina, che sta invece cercando di introdurre su ampia scala una CBDC, lo e-CNY. Il volume contiene contributi di: Angelo Baglioni (Università Cattolica), Marcello Esposito (Quantum Financial Analytics), Rony Hamaui (Università Cattolica), Francesca Mattassoglio (Università Milano Bicocca), Maria Lidia Pennelli (Università Cattolica) e Andrés Solimano (International Center for Globalization and Development).
Trittico nuziale. Legami d’amore: per un disegno di civiltà. Volume Vol. 3
Giuseppe Colombo
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2022
pagine: 288
Dopo Romeo e Giulietta: gli sposi di Verona (2020) e I promessi sposi e il pane del perdono (2021), rispettivamente dedicati al dramma di W. Shakespeare e al romanzo di A. Manzoni, ecco il volume che conclude il Trittico Nuziale: Chesterton, una Sinfonia per quattro voci. Quattro le voci dei protagonisti: Dio, uomo, donna, figli; quattro gli elementi della società ben ordinata: religione, famiglia, comunità locale, patria. Ma anche quattro le opere che Giuseppe Colombo lega armonicamente in questo volume: La ballata del Cavallo bianco: il poema dedicato al santo eroe King Alfred, alla fede, all'identità cristiana d'Inghilterra; Il Napoleone di Notting Hill: l'elogio del «patriottismo locale», delle «piccole patrie» e della condanna dell'imperialismo e del capitalismo; L'osteria volante: il romanzo che coniuga matrimonio e politica per l'edificazione della civiltà; L'uomo vivo: il canto dell'amore sponsale e della famiglia. Tutte queste opere entrano in scena ordinatamente, l'una dopo l'altra, non chiuse e concluse in sé, ma sempre richiamandosi vicendevolmente, dando voce e ascolto l'una all'altra, perché tutte sono amalgamate in una Sinfonia: la nota unificante ritmo e timbro dell'insieme e di ciascuna è lo squillante ‘sì'.
Liberi tutti. Il bene, la vita, i legami
Luigi Alici
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2022
pagine: 256
In un'epoca di fragilità globale, l'avventura fragile e preziosa della libertà si ripropone in forme nuove. Sul piano del costume, in uno scenario di globalizzazione ferita - dalla pandemia alla guerra - le rivendicazioni libertarie, affidate a un individualismo possessivo che reclama forme di autonomia "slegata", si scontrano con gli appelli alla responsabilità, che intendono affidare a istituzioni pubbliche la salvaguardia della convivenza, pur in un sostanziale agnosticismo nei confronti del bene comune. Sul piano teorico questa oscillazione riemerge in una contrapposizione tra nemici e falsi amici della libertà, quindi tra il paradigma biocentrico, che guarda con sospetto a ogni forma di antropocentrismo dominativo, ritenuto il principale responsabile del degrado della biosfera, e il paradigma tecnocentrico, che al contrario vede nel digitale il punto di fusione di una nuova stagione transumanista di "libertà aumentata". Il libro ricostruisce questi scenari in modo agile e insieme documentato, innestandovi un percorso costruttivo, alla ricerca di un punto di equilibrio fra autonomia e responsabilità, fra "libertà grande" e "libertà piccole", fra persona e comunità. Nel segno della trascendenza del bene, che restituisce alla libertà l'umiltà di percorsi possibili entro orizzonti aperti di fraternità universale.
L'unica svolta di Bontadini. Dal fideismo attualistico alla metafisica dell'essere
Marco Berlanda
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2022
pagine: 624
Il pensiero di Gustavo Bontadini (1903-1990) conobbe un’unica frattura, non le due che gli sono imputate da molti studiosi. Dopo aver difeso nella tesi di laurea (inedita, 1925) un fideismo condizionato dall’attualismo, egli mutò orientamento: accertò come infondata la compressione gentiliana del pensiero nel perimetro dell’esperienza, criticò in quanto retorica la dimensione immanentistica dell’attualismo, teorizzò una più sciolta dialettica tra pensiero ed esperienza, rivalutò la metafisica dimostrativa (tutto questo entro il 1929) e abbozzò una protologia in nuce con una variante parmenidea e una tomista (ciò nel 1934, dopo un periodo di malattia). Il volume, che valorizza alcuni inediti e reca in appendice una biografia bontadiniana di Paolo Poli, riaccredita Bontadini, oltre che come grande metafisico anche quale storico attendibile della propria e dell’altrui filosofia.
Il cardinale inquieto. La ripresa di Cusano in Italia come provocazione alla modernità
Sergio Massironi
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2021
pagine: 250
La vita di Nicola Cusano (1401-1464), giurista, teologo, politico, matematico e astronomo di spicco della cultura rinascimentale, si svolse in un mondo frantumato e contraddittorio, più simile al nostro di quanto si possa immaginare. Misurarsi con la libertà intellettuale e l’asistematicità di pensiero del cardinale filosofo permette oggi di intraprendere nuove vie per tentare di rifondare la modernità: senza abbandonare le sue principali istanze, è il momento di dare spazio a voci minori, comprese quelle passate, perché ci mostrino quali altri percorsi sarebbero stati possibili e sono tuttora recuperabili. Comprendere la complessa figura di Cusano può contribuire a mettere in discussione la stessa categoria di “umanesimo”, e consegnare elementi significativi per il riposizionamento della fede cristiana nel ripensamento della modernità. A strutturare il libro sono cinque sguardi di giovani autori italiani, così che alla ripresa di un autore poliedrico come Nicola di Cusa contribuisca una molteplicità di interessi e di scuole di pensiero. Lo statuto del soggetto, il compito della ragione, il ruolo della differenza, la centralità dell’atto: temi di analisi che sono voci nella polifonia che deve caratterizzare un autentico (nuovo) umanesimo.
La debolezza di credere. Fratture e transiti del cristianesimo
Michel de Certeau
Libro: Copertina morbida
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 288
In questi testi, scritti tra il 1964 e il 1993, il grande studioso francese, instancabile 'viaggiatore' di differenti mondi interiori ed esteriori, delinea un itinerario appassionato alla ricerca di un modo nuovo di pensare e di vivere la singolarità dell'opzione cristiana. Il cristiano contemporaneo, egli dice, si ritrova privo di certezze cui poggiarsi, non ha più il facile appiglio di istituzioni e pratiche consolidate: una situazione che condivide con l'«uomo comune» che de Certeau ha messo al centro di tutta la sua opera, l'uomo ogni giorno posto di fronte alla sfida del quotidiano, comune ma mai banale, anzi creativo, unico e speciale nell'intercettare l'esperienza concreta, la vita. E allora, come può quest'uomo, questo cristiano, trovare e percorrere il «sentiero non tracciato» che lo porti a pensare la sua fede e a inserirla positivamente nella società in cui vive? Immaginando i mondi possibili a partire proprio dal reale in trasformazione che si offre ai suoi occhi, prendendosi il rischio dell'incontro con la povertà non solo fisica, ma soprattutto spirituale: povertà di luoghi di identità religiosa, psichica, sociale; povertà come carattere ormai distintivo anche del credente contemporaneo. Perché è a quel punto che la «debolezza del credere» mostra la sua forza, evoca gesti e parole nuove per dar carne alla fede nell'oggi, suscita quel desiderio insaziabile e quella speranza senza pari che ci salva, nello scorcio di Novecento di de Certeau come nel nostro tempo di transizione radicale. Riproposti qui in una nuova edizione italiana, questi testi diventano allora per noi parole profetiche provenienti da un'intelligenza abbagliante, da un pensiero incisivo che non fa sconti alle facili consolazioni e convenzioni del discorso religioso, ma va dritto all'essenziale. Al fuoco, alla passione che devono agitare l'esperienza di fede. Prefazione di Stella Morra.
Trittico nuziale. Legami d’amore: per un disegno di civiltà. Volume Vol. 1
Giuseppe Colombo
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2020
pagine: 208
Il Trittico nuziale è composto da tre drammi d’amore sponsale: Romeo e Giulietta di W. Shakespeare, I promessi sposi di A. Manzoni e L’osteria volante di G.K. Chesterton. Questo primo volume, dedicato a Romeo e Giulietta, smentisce le interpretazioni che riducono l’amore dei due giovani a un romantico e cupo fuoco fatuo e offre una lettura sapienziale fedele al testo di Shakespeare, la cui chiave è nuzialista e salvifica. Quello di Romeo e di Giulietta è infatti un ‘innamoramento sponsale’ che coscientemente reclama e si compie nel matrimonio: ‘cattolico’ per Shakespeare! E tuttavia è pur vero che, a più riprese, gli ‘sposi’ (non gli ‘amanti’) di Verona tradiscono se stessi e la grazia ricevuta e, alla fine, voltate le spalle a Dio, aggrediti dalle circostanze che minacciano la loro unione, disperano e si uccidono. Shakespeare però non conclude il dramma con la morte dei due protagonisti, ma con una parola di speranza, che contrasta l’assurdo, il non senso dell’umano vivere e morire: leggere fino all’ultima riga per conoscere il perché e il come.
Gli obblighi della cura. Problemi e prospettive delle etiche del «care»
Francesco Adorno
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2019
pagine: 230
Care, cura, responsabilità, attenzione, simpatia sono concetti e disposizioni che la filosofia, e in particolare la filosofia morale, avrebbe relegato alla sfera dei rapporti affettivi o semplicemente ignorato. Le etiche del care si fondano sull’idea che il riconoscimento delle cure ricevute sia indebitamente sminuito nonostante siano assolutamente centrali per la mera sopravvivenza delle persone: come potrebbero rimanere in vita un neonato, una persona anziana, un malato se non ci fossero delle persone che si occupano di loro, che ne soddisfano i bisogni elementari, che li sostengono e li sorreggono in situazioni di grande vulnerabilità e dipendenza? Con un gesto le cui valenze sono morali e politiche, le etiche del care si propongono di ribaltare questa situazione mettendo al centro delle loro proposte teoriche tutti quei concetti e quelle pratiche che strutturano la cura e la responsabilità nei confronti degli altri. Ma queste teorie sono capaci di mantenere la promessa, particolarmente ambiziosa, di costituire un ambito strutturato su concetti alternativi a quelli dell’etica tradizionale e quindi di relegare quest’ultima allo stato di reperto archeologico? Una morale e una politica articolate sul care sono veramente in grado di produrre quella rivoluzione culturale e sociale presentata con tanta convinzione dai suoi teorici? Il volume si propone di rispondere a queste domande analizzando i presupposti metaetici, l’antropologia e la proposta normativa delle etiche del care, lasciando largo spazio allo studio delle conseguenze pratiche e dei comportamenti concreti fondati sulla cura e sulla responsabilità.
Etica del perdono
Elena Colombetti
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2019
pagine: 176
L’identità di ciascuno è attraversata dalle relazioni: alcune istituite dalle nostre scelte e azioni, altre che ci precedono, altre che semplicemente intessono la nostra storia senza che ce lo proponiamo. Il nostro essere esseri in relazione fa sì che anche l’atto libero, che esprime chi siamo, appartenga immediatamente alla pluralità umana, se ne nutra e al tempo stesso vi sia esposta. In queste dinamiche acquista una particolare importanza la questione del perdono che, nel contesto contemporaneo, è stata rimessa teoreticamente in gioco anche a partire dai grandi avvenimenti storici del ventesimo secolo. Il perdono è attraversato da una serie di paradossi: la sua necessità per liberare l’altro e la gratuità della sua realizzazione, la libertà ma anche l’irreversibilità dell’azione umana, l’inescusabilità del misfatto come condizione di possibilità del perdono stesso. Il testo indaga questa figura dell’ethos scandagliando i rapporti tra la colpa e la debolezza, tra il pentimento incapace di assolvere e il perdono in assenza di pentimento, ma anche il ruolo della sensibilità, del risentimento e della malafede, della distinzione tra malfattori e vittime insieme alla comune fragilità dell’umano. Il perdono richiede poi di indagare la struttura temporale dell’esistenza, intrecciando memoria, oblio e apertura al futuro, mantenendo traccia della storia e insieme percorrendo il sentiero di una reciproca liberazione. Proprio in quest’ottica occorre affrontare anche il nesso che intercorre tra perdono e punizione e tra perdono e giustizia, interrogandosi sulla sensatezza etica di un eventuale e paradossale dovere di perdonare. L’itinerario che qui si propone passa attraverso il confronto con alcuni dei più acuti pensatori della contemporaneità quali Jankélévitch, Derrida, Arendt, Ricoeur, Guardini, ma anche con testimoni della storia che hanno riflettuto, con prospettive a volte diametralmente diverse, sul proprio vissuto e su alcuni degli accadimenti tragici del Novecento.
Antigone. Il diritto di piangere. Fenomenologia del lutto femminile
Alessandra Papa
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2019
pagine: 280
Ancora Antigone, nel Terzo Millennio? Questo saggio mostra quanti e differenti motivi ci inducano a rileggere e ripensare la tragedia di Sofocle, testo sempre moderno che nella storia è stato oggetto di diverse interpretazioni filosofiche e riscritture teatrali — da Hegel a Zambrano, da Anouilh a Brecht — e che resta capace di proporre differenti piani di racconto dell'umano: quelli della libertà, della disobbedienza civile, della cittadinanza e dell'identità individuale. Antigone, del resto, non cessa di essere attuale: fiera e reattiva malgrado il dolore che la polis le infligge, di fronte a una legge che reputa ingiusta la giovane tebana rivendica, per sé come per gli altri, di disobbedire al tiranno e al suo editto 'sbagliato'; come pure, sorprendentemente, rivendica il 'diritto di piangere' e di portare il lutto pubblicamente, per denunciare l'ingiustizia subita, come 'donna' e come 'cittadina', in una città diventata di colpo disumana. Un saggio per riflettere, ancora oggi, ma mai abbastanza, sugli effetti rovinosi di una ragione di Stato dispoticamente applicata, che batte la coda negli interstizi del male banale, spingendoci ogni volta più lontano dalle leggi degli dei, dai diritti umani e dall'uomo stesso. Il lettore si trova, allora, a interrogarsi sull'obbligo morale del 'restare umani', a esplorare il problema del 'riconoscimento reciproco' e della necessità di recuperare, in prima persona, la 'perduta umanità'.