Barbès: Classici illustrati
La morte di Ivan Il'ic
Lev Tolstoj
Libro: Copertina morbida
editore: Barbès
anno edizione: 2011
pagine: 112
La leggenda del santo bevitore
Joseph Roth
Libro: Libro in brossura
editore: Barbès
anno edizione: 2010
pagine: 120
Memorie del sottosuolo
Fëdor Dostoevskij
Libro: Libro in brossura
editore: Barbès
anno edizione: 2010
pagine: 156
Il ritratto di Dorian Gray
Oscar Wilde
Libro: Copertina morbida
editore: Barbès
anno edizione: 2010
pagine: 140
Il romanzo più famoso di Oscar Wilde, "Il ritratto di Dorian Gray" è l'emblema del culto per la giovinezza e la bellezza che ha caratterizzato la vita dello scrittore inglese. Un romanzo straordinario, dove il protagonista, un giovane bellissimo, ingenuo e sensuale, scende a patti con il diavolo per conquistare l'eterna bellezza. Dorian non invecchierà, mentre la sua decadenza morale e fisica vivranno e si mostreranno nel suo ritratto dipinto dall'amico pittore Basil e riposto e nascosto in una soffitta. Il giovane si dedica al piacere, ma dovrà combattere assiduamente con il rimorso, il timore e l'ossessione. Fino al tragico disvelamento finale.
Il diavolo in corpo
Raymond Radiguet
Libro: Copertina morbida
editore: Barbès
anno edizione: 2010
pagine: 156
Un amore insolito, clandestino, impossibile, tra un adolescente e la giovane moglie di un soldato, un amore che provoca turbamento e smarrimento. Descritto lucidamente e analizzato come un sogno notturno dettato dall'Eros, è un amore che trova il suo spazio e la sua libertà durante gli anni della guerra, eppure dall'esito cinico e disilluso. Un romanzo raffinato e rivoluzionario, che ha fatto scandalo alla prima pubblicazione nel 1921 e che ha reso celebre il giovanissimo Radiguet poco prima di morire, a soli vent'anni, tra le braccia di Cocteau. Portato sullo schermo due volte, da Claude Autant-Lara e da Marco Bellocchio.
Canto di Natale
Charles Dickens
Libro
editore: Barbès
anno edizione: 2010
pagine: 124
Una delle fiabe più note di tutti i tempi, che dietro un'apparenza di "apologo morale" nasconde un racconto con numerose dimensioni concettuali e narrative, oltre che politiche, e un inarrivabile colore a tratti perfino psichedelico. La storia racconta la "redenzione" di Ebenezer Scrooge, che da uomo solo, avido, rancoroso e capace di odiare tutti e tutto, perfino il Natale, si trasforma in "un buon amico, un buon padrone, un buon uomo, proprio come ce n'erano un tempo nella buona vecchia città, o in qualunque altra vecchia città, o paesello, o borgata nel buon mondo di una volta". Un cambiamento che avviene nel più profondo del suo animo dopo la visita (in sogno?) di tre spiriti, quello del Natale passato, quello del Natale presente e quello del Natale futuro, che gli mostrano che cosa è stata la sua vita e cosa invece avrebbe potuto essere, che cosa è attualmente per le persone che soffrono o che ridono del suo essere malvagio, e che cosa rimarrà di lui dopo la sua morte se non cambierà vita. Intorno a questo viaggio onirico nel tempo e nello spazio, si disegnano personaggi e figure che raccontano le diverse classi popolari, i sobborghi di Londra, i poveri, i lavoratori, gli usurai.

