BFS Edizioni: Cultura storica
Eppur si muove! Movimento operaio a Pisa e provincia dall'unità d'Italia alla dittatura. Studi e ricerche
Alessandro Marianelli
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 272
L'impostazione di questa ricerca rientra in quel filone storiografico di ambito territoriale che ha avuto nuovo impulso in Italia nel decennio 1969-1979. Marianelli ha affrontato lo studio della complessa realtà del territorio con l'intento di capire come l'idea dell'utopia socialista e libertaria di un "altro mondo è possibile" abbia permeato, dall'Unità d'Italia alla dittatura fascista, le idee, le culture, le politiche e i costumi delle classi subalterne. Lo storico partiva nella propria ricerca da una considerazione semplice ma ricca di risvolti: "Pisa è ancora oggi una delle città che fanno della Toscana una regione rossa. Si tratta di una connotazione che, come nel caso dell'Emilia Romagna, ha radici lontane; e non mi pare un luogo comune cercare queste radici nella 'tradizione sovversiva' che la città ha alimentato da oltre un secolo a questa parte, a partire almeno dalla prima affermazione di un movimento operaio organizzato. Magari anche a Pisa, come in Toscana, le idee - per riprendere un topos storiografico ormai classico circolarono prima delle macchine e dei capitali".
Un regime di notabili. Il potere a Parma durante il fascismo
Massimo Giuffredi
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 133
Ovunque in Italia il fascismo costruì la sua egemonia mediando con le preesistenti forze politiche e soprattutto sociali, quelle naturalmente disponibili al compromesso. Il libro propone un'interpretazione della specifica fisionomia del fascismo parmense, movimento e regime, e della sua integrazione con la società locale. Alla fine di un periodo di zuffe tra "radicali" legati a Farinacci e "moderati" vicini al vecchio notabilato, un fascismo indebolito realizzò, con la completa vittoria dei secondi, un compromesso-integrazione per cui, indossando la camicia nera, il notabilato salvaguardava l'essenza del proprio tradizionale potere. Tale compromesso espresse la massima realizzazione nella stabilità degli anni Trenta, per disgregarsi poi con le crescenti difficoltà legate alla guerra. I ceti popolari, con il loro prestigio insieme sovversivo e patriottico, rimasero anche nel ventennio un elemento non trascurabile del sistema di potere cittadino. Con loro dovette fare i conti il notabilato fascistizzato dominante che, nonostante i molteplici mezzi usati, riuscì per qualche tempo a tenerli sotto controllo ma mai a integrarli. E gli esiti si videro con la Resistenza.
Oreste Ristori. Vita avventurosa di un anarchico tra Toscana e Sudamerica
Carlo Romani
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 288
Otello Gaggi. Vittima del fascismo e dello stalinismo
Giorgio Sacchetti
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 103
Otello Gaggi (1896-1945) è un anarchico, operaio nella Ferriera di San Giovanni Valdarno, riparato in modo avventuroso in Russia per sfuggire alle persecuzioni fasciste. Nel periodo delle purghe staliniane è arrestato a Mosca e, in quanto "controrivoluzionario", relegato per oltre un decennio in vari Gulag, fino a trovarvi la morte dopo indicibili sofferenze. Archetipo di vittima dei totalitarismi novecenteschi, caso di risonanza internazionale, la sua tragica fine - insieme a quella di altri antifascisti italiani rifugiati in Urss - è la diretta conseguenza dei silenzi, delle omertà e delle complicità dei dirigenti del Pci. Queste pagine ne ricostruiscono la storia di vita sia sotto il profilo umano che politico, attraverso testimonianze familiari esclusive e anche, rispetto alla prima edizione del 1992, con documenti inediti provenienti dagli archivi sovietici.
La prima estate di guerra. Diario di un anarchico (1 maggio-20 settembre 1915)
Luigi Fabbri
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 125
Il diario di Luigi Fabbri è un documento straordinario nel suo genere: una testimonianza viva del perturbamento e della drammatica divisione tra interventisti e anti-interventisti scatenata dall'esplodere del Primo conflitto mondiale. Scritto durante i primi mesi di guerra, dalla riflessione quotidiana del leader anarchico emerge, oltre la propria adesione convinta ai principi dell'internazionalismo, la persuasione che l'unica possibilità di frenare il massacro fosse quella di un'opposizione reale anti-monarchica e anti-giolittiana in considerazione del fatto che la monarchia era la principale sostenitrice del fronte bellicista e che il sistema politico clientelare giolittiano avesse contribuito notevolmente a favorire le scelte interventiste dei moderati. Fabbri, nella sua riflessione quotidiana, non disgiunge l'analisi della politica interna dagli avvenimenti internazionali e dalle condizioni di difficoltà che attraversava il movimento anarchico stretto nella morsa della repressione e della guerra.
Gli anarchici nell'età repubblicana. Dalla Resistenza agli anni della Contestazione. 1943-1968
Pasquale Iuso
Libro: Libro in brossura
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 240
Cafiero
P. Carlo Masini
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 288
Carlo Cafiero (1846-1892) occupa un posto centrale nella storia del movimento operaio italiano, per essere stato nel 1872 tra i principali ispiratori e organizzatori della prima Conferenza della branca italiana dell'Internazionale (Rimini, 1872). Fiduciario di Engels e Marx, nonché primo divulgatore in Italia de "Il Capitale", dopo la rottura con i due Cafiero diventa amico di Bakunin ed è promotore, insieme ad altri, del tentativo insurrezionale della Banda del Matese nel 1877. La vita pubblica di Carlo Cafiero si compie nell'arco di dodici anni: fra gli sviluppi internazionalisti seguiti alla caduta della Comune di Parigi (1871) sino a quando Andrea Costa, amico di Cafiero e a sua volta tra i principali esponenti dell'Internazionale in Italia, abbandona le file di questa per entrare nel Parlamento italiano come primo deputato socialista. La vita di Cafiero, spesa nell'appassionata, intransigente, disperata, ma vana ricerca del "sol dell'avvenire", si chiude, infine, con la tragedia della follia. Il libro che Pier Carlo Masini ha dedicato a Cafiero, è ora presentato in una nuova edizione rivista e ampliata dall'autore prima della sua scomparsa.
Livorno ribelle e sovversiva. Arditi del popolo contro il fascismo 1921-1922
Marco Rossi
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 96
Figli dell'officina. Anarchismo, sindacalismo e movimento operaio tra Ottocento e Novecento
Maurizio Antonioli
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 190
Il presente e la storia. Studi e ricerche in memoria di Alceo Riosa
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 195
Libertà, uguaglianza, solidarietà. Il sindacato in Francia dalle origini al duemila
Eva Civolani
Libro: Copertina morbida
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 209
Il volume disegna, nelle sue linee essenziali, la traiettoria storica di quell'intreccio di spinte organizzative e sensibilità collettive che ha portato il sindacalismo francese ad affermarsi, nell'arco di oltre un secolo e mezzo, quale interlocutore irrinunciabile dell'imprenditoria e dello Stato. Il processo di allargamento della sua sfera di rappresentanza è andato di pari passo con l'articolazione degli organismi associativi in strutture verticali e piramidali. Ciò ha finito con il creare una distanza sempre maggiore tra i vertici delle organizzazioni sindacali e la base, e ad accelerare una tendenza alla diversificazione che, delineatasi nel Primo dopoguerra, si è consolidata dopo il Secondo. A partire dagli anni Settanta del Novecento il calo di adesioni, in concomitanza con le trasformazioni connesse alla terziarizzazione dell'economia nazionale e alla globalizzazione, segnala l'inizio di un sostanziale declino del sindacalismo. Privi di concrete prospettive di unificazione in un fronte comune, i sindacati francesi devono attualmente affrontare problemi di non facile risoluzione sul piano del rinnovamento delle architetture interne e delle strategie per la difesa dei diritti dei lavoratori. Prefazione di Maurizio Antonioli.
Fascismo 1919. Mito politico e nazionalizzazione delle masse
Francesco Germinario
Libro: Libro in brossura
editore: BFS Edizioni
anno edizione: 2011
pagine: 204
Il fascismo diciannovista è stato visto come un movimento dagli aspetti politici e culturali contraddittori, privo di un chiaro programma politico. Questa interpretazione, già avanzata a suo tempo dai più acuti osservatori di area antifascista (Angelo Tasca, Pietro Nenni, Enzo Sereni, ecc.), per qualche aspetto si è riverberata nella storiografìa, a muovere dagli anni Settanta, sulla scia della distinzione introdotta da Renzo De Felice fra "fascismo-movimento" e "fascismo-regime". Questa ricerca intende problematizzare tali giudizi indagando la visione mitica della politica, evidente nelle avanguardie politiche e culturali che costeggiarono il primo fascismo (futurismo, sindacalismo rivoluzionario, arditismo), e il processo di nazionalizzazione delle masse di cui il fascismo si fece promotore fin dai suoi primi passi. Cosa si intende per "visione mitica della politica", e perché questa si presenta come un atteggiamento di opposizione al liberalismo e al socialismo? Il fascismo era consapevole di perseguire una strategia politica deliberatamente autoritaria, volta ad affossare lo Stato liberale? Rispondere a tali interrogativi è la chiave per sciogliere un nodo di carattere più generale: fino a che punto il fascismo diciannovista può essere visto come un movimento contraddittorio, protestatario, addirittura "libertario", e non piuttosto come una cultura politica in cui sono già presenti in nuce alcuni aspetti della successiva esperienza totalitaria?