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BFS Edizioni: Cultura storica

Arditi, non gendarmi! Dalle trincee alle barricate: arditismo di guerra e arditi del popolo (1917-1922)

Arditi, non gendarmi! Dalle trincee alle barricate: arditismo di guerra e arditi del popolo (1917-1922)

Marco Rossi

Libro: Copertina morbida

editore: BFS Edizioni

anno edizione: 2011

pagine: 240

Gli Arditi del popolo, prima espressione dell'antifascismo in armi, si opposero con ogni mezzo agli squadristi di Mussolini alla vigilia della sua salita al potere, nella guerra civile seguita alla Prima guerra mondiale. Anche se per breve tempo, la loro azione fu al centro delle cronache dell'epoca e tutti gli schieramenti politici dovettero misurarvisi. Ciò nonostante, è stata oggetto di una lunga rimozione: il fatto che ex-combattenti, veterani dei reparti d'assalto, non solo si fossero sottratti alla strumentalizzazione mussoliniana, ma vi si fossero opposti anche con le armi contendendo al fascismo l'eredità "spirituale" dell'arditismo, ha rappresentato un precedente scomodo, difficile da interpretare. Ancora oggi la storiografia stenta a distinguere i ruoli giocati rispettivamente da arditi, futuristi, legionari fiumani e sindacalisti rivoluzionari in una situazione instabile e contraddittoria quale fu quella del Primo dopoguerra. La nuova edizione rivista e ampliata di "Arditi, non gendarmi!" ripercorre le tracce che dal fango delle trincee, passando attraverso le piazze di Fiume, portarono alle barricate dell'autodifesa proletaria contro l'aggressione fascista.
20,00

Nel nome di Garibaldi. I rivoluzionari catalani, i nipoti del Generalee la polizia di Mussolini (1923-1926)

Nel nome di Garibaldi. I rivoluzionari catalani, i nipoti del Generalee la polizia di Mussolini (1923-1926)

Giovanni C. Cattini

Libro: Copertina morbida

editore: BFS Edizioni

anno edizione: 2010

pagine: 256

La spedizione italo-catalana del novembre 1926 promossa da Francese Macia e diversi membri delle "Legioni garibaldine" dei nipoti di Garibaldi, per l'indipendenza della Catalogna e contro la dittatura spagnola di Primo de Rivera, è una delle pagine più oscure e meno frequentate dalla storiografia italiana. L'alleanza internazionale di repubblicani, socialisti, anarchici, ex arditi, ex fiumani che ne fu alla base e la condotta equivoca dei nipoti di Garibaldi, assieme alle trame della polizia fascista, restituiscono la complessità del fenomeno "garibaldino" e allo stesso tempo contraddicono, almeno in parte, la visione semplificata di un garibaldinismo popolare e di sinistra che, dall'unificazione italiana, sarebbe passato a lottare senza soluzione di continuità per la democrazia nella Guerra civile spagnola e, infine, nella Resistenza in Italia. Il volume ricostruisce l'incontro tra le due esperienze antidittatoriali (italiana e catalana), ricostruendone gli antecedenti e concentrandosi sul Primo dopoguerra, quando il preludio di due guerre civili portò rispettivamente Mussolini e Primo de Rivera al potere. La collaborazione nell'esilio francese ebbe come obiettivo quello di sconfiggere il dittatore che appariva più debole.
20,00

Abbasso la guerra! Voci di donne da Adua al primo conflitto mondiale (1896-1915)

Abbasso la guerra! Voci di donne da Adua al primo conflitto mondiale (1896-1915)

Mirella Scriboni

Libro: Copertina morbida

editore: BFS Edizioni

anno edizione: 2008

pagine: 160

Attraverso un'antologia di testi dell'epoca, Mirella Scriboni riporta alla luce l'opposizione delle donne italiane alla Grande guerra e alle guerre coloniali che la precedettero (la prima guerra d'Africa del 1896 e la guerra di Libia del 1911-12). Un'opposizione che si espresse intensamente e con continuità sulla stampa emancipazionista, sui giornali redatti dalle donne socialiste e sui numerosi periodici socialisti e anarchici. Sono voci di donne che affiancarono, al ruolo di pubbliciste, la militanza nel movimento emancipazionista e pacifista, nel partito socialista e nel movimento anarchico. Dagli scritti emerge non solo il protagonismo delle donne nel più vasto arco di opinioni e pratiche che dichiararono "guerra al regno della guerra" nel corso di un periodo cruciale della storia italiana, ma anche la specificità, la ricchezza e la complessità di un "pensiero della differenza" ante litteram: il discorso femminile sul tema, allora più che mai tipicamente maschile, della guerra.
15,00

Un sessantotto e tre conflitti. Generazione, genere, classe

Un sessantotto e tre conflitti. Generazione, genere, classe

Diego Giachetti

Libro: Copertina morbida

editore: BFS Edizioni

anno edizione: 2008

pagine: 160

Nelle società industriali degli anni Sessanta e Settanta del Novecento si verificarono in contemporanea tre tipologie di conflitto: generazionale, di genere e di classe. Protagonisti di questi conflitti furono i giovani. La ribellione giovanile fu inizialmente una rivolta individuale, dei singoli nei confronti dell'autorità familiare e di una società avvertita come opprimente. Si espresse tramitew l'assunzione di nuovi stili di vita, trasformandosi successivamente in legame generazionale fino a diventare movimento sociale di contestazione. I giovani, unitamente alla ripresa della lotta operaia e alle rivendicazioni del neofemminismo, si costruirono in generazione politica. Una nuova generazione sviluppò quindi la consapevolezza che non era sufficiente sostituire gli adulti nella direzione della società, ma che occorreva ristruttrare i ruoli e la posizione delle classi per trasformarla in modo radicale e collettivo.
13,00

Riglione. «Questa centrale e laboriosa borgata». Vita sociale e politica 1861-1948

Riglione. «Questa centrale e laboriosa borgata». Vita sociale e politica 1861-1948

Massimiliano Bacchiet

Libro: Libro in brossura

editore: BFS Edizioni

anno edizione: 2017

pagine: 254

È possibile raccontare un secolo circa di storia d’Italia attraverso la narrazione degli eventi accaduti nelle borgate situate al confine sud-est del comune di Pisa? A tale domanda vuole rispondere questa ricerca, che scava nella storia del nostro paese attraverso un ampio ventaglio di fonti archivistiche e documentarie. Pisa e la sua provincia vivono intensamente, e con caratteristiche peculiari assai spiccate, il processo di unificazione nazionale e la prima industrializzazione, nel contempo sono protagoniste della storia del nascente movimento operaio e socialista, con una marcata anima anarco-repubblicana e anticlericale. L’autore, attraverso un racconto coinvolgente ed efficace, riscopre gli “anonimi volti” degli abitanti di questi borghi, dando loro voce e descrivendone le passioni, i progetti, le speranze e le delusioni che li animarono nei momenti cruciali della storia d’Italia. Lo studio accurato della storia locale è utile a formare quella memoria storica necessaria a contrastare il processo, che è in corso, di oblio del nostro passato. Come ricordava il grande storico francese Marc Bloch: «L’incomprensione del presente cresce fatalmente dall’ignoranza del passato».
18,00

Gli ammutinati delle trincee. Dalla guerra di Libia al primo conflitto mondiale. 1911-1918
10,00

I denti del drago. Storia dell'internazionale nera tra mito e realtà. I rapporti con il neofascismo italiano

I denti del drago. Storia dell'internazionale nera tra mito e realtà. I rapporti con il neofascismo italiano

Saverio Ferrari

Libro: Copertina morbida

editore: BFS Edizioni

anno edizione: 2013

pagine: 176

In questo libro è raccontatala storia dell'Internazionale nera e dei suoi rapporti con il neofascismo italiano, dall'immediato dopoguerra a oggi. Un lavoro storico-giornalistico basato su materiali archivistici e informativi provenienti dai centri di documentazione ebraici, della Resistenza e della Deportazione, ma soprattutto reperiti in questi ultimi anni negli archivi di polizia e dei servizi segreti. Grazie a questa ricca documentazione, l'A. ricostrisce accuratamente i multiformi tentativi di dar vita a un coordinamento dell'estrema destra su scala mondiale. Si tratta di un excursus pluridecennale, dalla prima Internazionale di Malmoe alle reti neonaziste attuali, da Blood and Honour agli Hammerskin, passando per gli antisemiti del Nuovo ordine europeo, i terroristi dell'Oas, Jeune Europe, la World union of national socialists e le trame dell'Aginter Presse che stanno dietro alla strage di Piazza Fontana e alla strategia della tensione in Italia. Completa il volume, un'appendice con un breve saggio su populismi ed estreme destre oggi in Europa, a Est e a Ovest.
15,00

Sentinelle perdute. Gli anarchici, la morte, la guerra

Sentinelle perdute. Gli anarchici, la morte, la guerra

Maurizio Antonioli

Libro: Copertina morbida

editore: BFS Edizioni

anno edizione: 2009

pagine: 216

Nella pubblicistica, nella poesia, nella canzone anarchica la morte è un'immagine familiare, quasi invocata. Ma di quale morte si parla, la morte di chi? Tenendo nel mirino tale interrogativo, Antonioli rintraccia alcune stimolanti risposte indagando la produzione culturale del movimento, in particolare le sue espressioni meno "impegnate". Nel garibaldinismo di fine ottocento, nel rapporto con D'Annunzio, nell'interventismo e nell'antimilitarismo all'epoca della Prima guerra mondiale prendono forma diverse immagini della morte, comuni all'immaginario anarchico e popolare. La morte delle "vittime invendicate" dell'ingiustizia sociale, quella del nemico "borghese, sfruttatore, papa o re", ma soprattutto quella di chi cade combattendo per l'ideale: il titano, l'eroe, il martire. Bruno, Caserio, Ferrer, Gori: un pantheon di "cavalieri dell'ideale" ma anche di "cavalieri della morte e del dolore". E una morte che, da sacrificio in vista della vittoria, si trasforma anche in morte "per nulla", "bella e vendicatrice".
18,00

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