CLV: Bibliotheca Ephemerides Liturgicae. Subsidia
Il Mysterium Ecclesiae nell’eucologia del Messale Romano
Vincenzo Pierri
Libro
editore: CLV
anno edizione: 2020
Lo studio di Vincenzo Pierri in modo ampio e con scrupolosa indagine scientifica sulle fonti esamina i formulari eucologici delle Missae rituales in Dedicatione ecclesiae et altaris e quelli della sezione Pro sancta Ecclesia delle Missae pro variis necessitatibus vel ad diversa della terza edizione tipica del Messale romano. I trentaquattro formulari esaminati offrono già di per se stessi una ricca documentazione e, compendiando sapientemente nova et vetera, offrono uno spaccato di teologia liturgica sul mistero della Chiesa nel quale dialogano allusioni scritturistiche e patristiche, insegnamenti dottrinali del Concilio Vaticano II, sedimentate acquisizioni della spiritualità cristiana. L’autore però si spinge oltre e, nella seconda parte, fa emergere e dà sistematica lettura dei temi ecclesiologici presenti nella lex orandi.
Teologia dell’eucaristia. Nuove prospettive a partire dalla forma rituale
Libro
editore: CLV
anno edizione: 2020
Possono i grandi temi della teologia eucaristica essere colti in prospettiva unitaria a partire dalla forma celebrativa dell’Eucaristia? Se nella pre-sente stagione ecclesiale una tale domanda è sollecitata dalla riconsegna del Messale di Paolo VI nella terza edizione italiana, è tuttavia un interrogativo costante, o tale dovrebbe essere, per chi si interessa di teologia dell’Eucaristia, come an¬che della sua prassi liturgica e devozionale. Uno sguardo alla storia rivela notevoli oscillazioni nella comprensione dei vari aspetti del mistero eucaristico, trattati ora in modo coerente e organico, ora quasi autonomamente l’uno rispetto agli altri. I contributi raccolti nel volume intendono studiare l’impatto della nuova forma celebrativa scaturita dal Messale di Paolo VI sulla teologia eucaristica a partire dai principali temi della teologia sistematica. Il punto di osservazione è quello delle categorie classiche di presenza, sacrificio e comunione, per cogliere in un secondo mo¬men¬to l’apporto singolare della teologia liturgica a ciascuno di questi temi. Nel dialogo a due voci tra i teologi sistematici e i liturgisti è emersa la necessità che l’odierna teologia dell’Eucaristia integri sempre più nel suo pensiero la nuova forma rituale e il nuovo modo di pensare il sacra-mento a partire dalla sua concreta celebrazione.
Urget unda flammam. Il significato battesimale del cero pasquale
Francesco Mazzitelli
Libro: Libro in brossura
editore: CLV
anno edizione: 2020
pagine: 268
Lo scopo di questa ricerca è quello di proporre una nuova ipotesi sull’origine del cero pasquale e il suo legame con il battesimo. L’uso del cero sorse nell’Italia settentrionale verso la fine del IV secolo, in un contesto ariano, e fu accolto a Roma, ma non nella liturgia papale, in concomitanza con la condanna del Pelagianesimo. Il punto di partenza dell’indagine è la colonna di porfido, che l’imperatore Costantino fece collocare nel centro della vasca nel battistero lateranense, elemento architettonico che sembra aver ispirato l’immersione del cero nel fonte. Questo rito vuole significare la discesa della grazia santificante sull’acqua per la rigenerazione dei neofiti. In alcune antiche tradizioni liturgiche, il legame tra il cero pasquale e il fonte battesimale venne reso più esplicito collocando la benedizione del cero dopo le letture e prima della benedizione del fonte. Nella liturgia romana, questo lega-me si allentò gradualmente, quando si cominciò a celebrare la veglia pasquale senza i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Recuperare l’intimo legame tra il cero e il fonte serve a render più esplicita l’altissima vocazione che i cristiani ricevono nel battesimo: diventare, per grazia, partecipi della vita divina (cf. 2 Pt 1,4).
Regale sacerdotium fidelium. Una rilettura alla luce della lex credendi, della lex orandi e della lex vivendi
Giuseppe La Torre
Libro
editore: CLV
anno edizione: 2019
pagine: 508
Per rendere i cristiani più consapevoli della loro identità e del loro impegno nella vita e nella missione della Chiesa, l’ecclesiologia del Concilio Vaticano II ha riscoperto che alla base della loro vita sta la dottrina del “regale sacerdotium” che, a buon diritto, può essere definita come il fondamento dogmatico liturgico della “spiritualità” dei fedeli a ragione dello stretto legame che ha con la visione della Chiesa, Corpo Mistico di Cristo, e con i Sacramenti dell’iniziazione cristiana. Lo scopo del presente studio è quello di provare ad indagare come una tematica teologico liturgica particolarmente attuale, come quella del sacerdozio comune dei fedeli, sia una verità di fede da sempre creduta e affermata nella Chiesa (lex credendi) tanto da confluire nella creazione e nella stesura dei testi liturgici (lex orandi) affinché la partecipazione ai Divini Misteri stimolasse i fedeli ad assumere uno stile di vita più autenticamente cristiano (lex vivendi). Da quest’analisi avremo così la possibilità di osservare come tale dottrina si propone di insegnare ai battezzati che non può esistere dicotomia tra culto e vita in quanto la vita in Cristo, iniziata col Battesimo e rinsaldata con la Confermazione rende sacro ogni aspetto dell’esistenza facendo di ogni azione un’oblazione e un sacrificio spirituale che trova nella partecipazione all’Eucaristia la sua più alta manifestazione.
Liturgia e giovani. Atti della XLVI Settimana di Studio dell'Associazione Professori di Liturgia (Monastero di Camaldoli, 28-30 agosto 2018)
Libro
editore: CLV
anno edizione: 2019
pagine: 180
A partire dalla relazione complessa tra liturgia e cultura contemporanea, la Settimana di Studio 2018 dell'APL ha inteso approfondire l'origine delle difficoltà della partecipazione liturgica da parte delle giovani generazioni, alla ricerca di possibili vie di soluzione percorribili.
Te Deum laudamus. La formulación y la celebración de la gloria de Dios a través de una forma hímnica
Daniel-Alberto Escobar Portillo
Libro
editore: CLV
anno edizione: 2018
pagine: 308
Il Te Deum è un inno particolarmente usato nella liturgia ed è grande la sua ricchezza semantica. Partendo dalla prospettiva teologica, liturgica e musicale, l'Autore tratta l'inno come la forma in cui la liturgia condensa da un lato la comprensione della gloria di Dio, e dall'altra la celebra con elementi metaculturali che si trasmettono di generazione in generazione.
La soteriologia liturgica sullo sfondo della teologia drammatica di Hans Urs von Balthasar
Sante Ippoliti
Libro
editore: CLV
anno edizione: 2018
pagine: 328
Uno dei temi più alti della riflessione teologica di Hans Urs von Balthasar è la missione di Cristo nel mondo, dall’incarnazione sino alla sua morte di croce. Questo tema lo vediamo espresso nel prefazio della seconda preghiera eucaristica, nella quale troviamo una preghiera rivolta al Padre, una al Figlio ed una allo Spirito Santo, e descrive ciò che fa il Padre, dicendo: Tu « lo hai mandato a noi come Salvatore e Redentore ». In queste parole noi troviamo la decisione e l’invio del Figlio, dal seno della Trinità, che si fa uomo nel grembo della vergine Maria, per opera dello Spirito Santo, che ci rivela il mistero del Dio invisibile, presentandosi a noi come sua immagine visibile e suo estremo amore nella gloria del suo morire. Noi ora ritroviamo nella preghiera eucaristica questa decisione eterna di Dio e al vediamo attualizzata oggi nel prefazio della seconda preghiera eucaristica. Come il Cristo giunge ad essere salvatore in un dramma fino a dare la sua vita, von Balthasar lo presenta nella trattazio-ne della kenosi, in cui Gesù Cristo, versando il suo sangue, stabilisce la nuova ed eterna alleanza, tra Dio e l’uomo redento. In termini balthasariani, noi vediamo ora che nella preghiera eucaristica si ripete, si attualizza il sacrifico di Cristo, si sparge di nuovo il suo sangue. Ora, quel che avviene sull’altare, non è altro che una kenosi totale che Cristo fa di se stesso: offre il suo corpo e versa il suo sangue per noi, per la salvezza di tutti Quello che fa Cristo sull’altare è il modello paradigmatico del suo sacrificio. Questo aspetto kenotico della nostra salvezza è l’elemento fondamenale di una teologia liturgica soteriologica. Proprio in questa kenosi totale dello svuotarsi completamente sull’altare nel sacrifico della messa, noi vediamo, seguendo la riflessione teologica di von Balthasar, concretizzata la nascita di una teologia della salvezza.
Donne e uomini: il servizio nella liturgia
Libro
editore: CLV
anno edizione: 2018
pagine: 280
Il volume offre un'ampia riflessione sul tema della ministerialità, da molteplici e diversi punti di vista, ponendo teologia e prassi liturgica in un dialogo deciso e aperto con la cultura contemporanea. Gli autori evidenziano alcune delle mete raggiunte, ma soprattutto le vie non ancora percorse.
La riforma liturgica nella diocesi di Roma. Studio in prospettiva storica e pastorale (1956-1975)
Giuseppe Midili
Libro: Libro in brossura
editore: CLV
anno edizione: 2018
pagine: 428
Il volume presenta la riforma liturgica a Roma nella sua dimensione storica e teologica, concentrandosi specificamente sul periodo più intenso del movimento liturgico e del Concilio, dal Congresso di Assisi (1956) alla visita di Paolo VI alla Diocesi (1975). Nel testo sono illustrate le scelte pastorali di quegli anni, attraverso un’analisi dei documenti d’archivio della Diocesi ed è proposta una rilettura organica del percorso che ha segnato la preparazione prossima e la prima applicazione dei principi teologici e del modus celebrandi espressi dal Vaticano II.
La liturgia agli albori del XX secolo. L'opera pastorale del beato A. G. Longhin, vescovo di Treviso (1904-1936)
Lucio Bonora
Libro
editore: CLV
anno edizione: 2018
pagine: 1052
Lo studio, condotto con metodo storico-critico, tende a evidenziare quanto le idee e le iniziative proposte dal Movimento liturgico, che nel primo ’900 stavano gradualmente penetrando anche in Italia, fossero coltivate in una diocesi come Treviso, patria natale di Pio X, guidata dal 1904 al 1936 dal beato vescovo cappuccino Andrea Giacinto Longhin. Questo vescovo non fu un tecnico della liturgia, né un vero e proprio maestro nel senso moderno del termine. Fu, però, un pastore. Un pastore dotto ed austero, osservante scrupoloso della celebrazione, ma che nella sua vasta e diversificata produzione magisteriale e disciplinare poté offrire ai fedeli molte indicazioni sulla centralità della liturgia nella vita cristiana.
La lavanda dei piedi. Contributo alla storia delle antiche liturgie cristiane
Pier Franco Beatrice
Libro
editore: CLV
anno edizione: 2018
pagine: 250
La concelebrazione eucaristica. Storia. Questioni teologiche. Rito
Markus Tymister
Libro
editore: CLV
anno edizione: 2018
pagine: 330
Nel suo studio l’autore espone la storia della concelebrazione eucaristica in Occidente, attraverso il contatto diretto con le fonti patristiche, liturgiche, magisteriali e canoniche, tenendo conto della mentalità di ciascun’epoca per evitare di giudicare la storia partendo da acquisizioni teologiche più recenti. Il percorso storico arriva fino al dibattito prima e durante il Concilio Vaticano II e prende in esame il rito della concelebrazione nella sua prima stesura del 1965 e come si trova oggi nella terza edizione tipica del Messale Romano del 2008. Non mancano indicazioni per la pratica del rito, con accenno alla problematica attuale delle celebrazioni con grandi numeri di concelebranti.