C&P Adver Effigi: Genius loci
Caccia grossa in Maremma. Luoghi, cani, cinghiali e personaggi
Franco Rapezzi
Libro: Libro in brossura
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2014
pagine: 134
La caccia, in generale, è stata nel tempo: risorsa alimentare, sostegno economico, strumento per la difesa dei prodotti agricoli ed attività sportivo-ricreativa. Quella alla lepre e al cinghiale era considerata, dai greci e dai romani, anche scuola di vita capace di incidere positivamente nel processo educativo di giovani e adulti; ancora oggi, la caccia al cinghiale, stante il variegato mondo dei partecipanti e le sue modalità di svolgimento, è inoltre, un importante momento di aggregazione sociale ed anche un efficace strumento per la gestione ed il contenimento della specie. Di questa caccia, sollecitato da alcuni amici, ho ritenuto utile scavare nel tempo andato, alla ricerca dei luoghi, degli episodi, degli avvenimenti e dei protagonisti, compresi cani e cinghiali, che hanno animato uno spaccato di vita sociale legato in modo indissolubile alla Maremma, alla sua storia, ai suoi costumi e alle sue tradizioni, al fine di non disperdere il patrimonio di conoscenze e ricordi ancora vivo nella memoria dei molti cinghiali che ho potuto avvicinare.
Castel del Piano. La perla del monte Amiata. Origini, economia, casati
Enzo Fazzi
Libro: Copertina morbida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2014
pagine: 240
"È la famosa metafora di L. Febvre, 'Gli archivi sono granai di fatti', che mi è subito venuta in mente leggendo questo libro. Un lavoro di metodo, in primis, dove le notizie ricavate da fonti di prima mano sono incrociate con la pubblicistica e poi verificate con ulteriori, scrupolose, 'sedute' d'archivio. Ad essere studiato, forse per la prima volta in modo così sistematico, è soprattutto il corpus di registri e carte conservato presso il fondo storico parrocchiale. Ma non si tratta solo dell'applicazione di un buon metodo. Con modestia l'autore apre il suo lavoro con il passo 'niente, o quasi, di nuovo'. Sicuramente nuova è invece la puntualizzazione circa le origini di Castel del Piano e nuovissime, forse anche per gli stessi attuali discendenti, sono le genealogie che contribuiscono a dare corpo a nomi e personaggi entrati nell'immaginario collettivo dei 'cioli', ma raramente conosciuti in maniera approfondita. Nella seconda sezione, dedicata ai casati, si aggiungono informazioni persino sulla già ampiamente nota dinastia dei Nasini. Anche i contenuti dunque si presentano ricchi di spunti interessanti, con l'autore che non rinuncia a mettere in evidenza, infine, anche una certa complessità della storia; complessità alla quale, a maggior ragione, nemmeno la microstoria può sfuggire." (Stefania Ulivieri)
Il castello di Torniella. Storia di un insediamento maremmano tra Medioevo ed età moderna
Libro: Libro in brossura
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2014
pagine: 304
Il castello di Torniella è un insediamento dalla lunga storia. Sebbene in età moderna sia un paese di modeste dimensioni, durante il Medioevo ricopre un ruolo importante nella storia della Maremma. Comunità di castello nei primi decenni del Duecento, alla metà del secolo i suoi signori si alleano con Siena contro i conti Aldobrandeschi ma, ben presto, il Comune toscano, impegnato nella conquista della Maremma, vede nel piccolo castello grandi possibilità di espansione nell'opportunità di sfruttarne le potenzialità economiche offerte dal territorio circostante; dopo la conquista militare alla metà del XIII secolo gradualmente all'interno del castello si consolida la signoria di famiglie mercantili senesi. Attraverso la storia di Torniella, fino a oggi poco indagata, grazie a un'abbondante documentazione inedita è possibile seguire non solo le vicende del castello ma anche gli eventi che portarono Siena a dominare la Maremma.
Vita e pensiero di David Lazzaretti. Il profeta della terza era
Nello Nanni
Libro
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2014
pagine: 256
L'autore ricostruisce la leggibilità e la trasmissione della vicenda del Lazzaretti oltre i due schieramenti che la hanno in qualche modo colonizzata (David come eretico o come comunista inconsapevole) restituendo la parola a lui, a David, alla sua biografia singolare e alla biografia collettiva ... un secolo e mezzo di fonti, molte delle quali inedite, alle quali Nello Nanni attribuisce il compito di evidenziare la trama del racconto: una esperienza biografica dentro la storia ma dotata di un'aura metastorica... Fare cose semplici è una cosa molto difficile, richiede un percorso di formazione, di sintesi e raggiungimento del senso più profondo. Così mi sembra questo libro, anch'esso frutto di un percorso complesso e in un certo senso di una volontà di testimonianza e di comunicazione del religioso come capace ancora di stupore e di conoscenza. Contiene DVD sulla vita di David Lazzaretti "A tutti i popoli del Mondo" di Michele Nanni (100 min.).
Pitigliano. La comunità ebraica tra ottocento e novecento
Angelo Biondi, Franco Paioletti
Libro: Copertina morbida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2014
pagine: 304
Gli ultimi due secoli di storia degli ebrei pitiglianesi caratterizzati dall'apice e dal declino di questa Comunità. Il tutto arricchito da una consistente raccolta di documenti di varia natura sullo stesso periodo che mantengono il loro interesse, perché possono costituire uno strumento molto utile per ulteriori approfondimenti e per altre ricerche storiche sulla Comunità ebraica di Pitigliano.
La rocca di Cellere
Enrico Bartolacci
Libro: Copertina morbida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2014
pagine: 96
Un documento manoscritto ottocentesco dell'Archivio di Stato di Viterbo, che riporta il dettagliato inventario strutturale e funzionale della Rocca di Cellere, offre lo spunto per una ricerca storica sulla costruzione dell'edificio "camerale", in parallelo con la individuazione delle remote origini dell'insediamento abitativo e della sua evoluzione da pagus etrusco a castrum medievale a borgo rinascimentale e oltre. Il recupero/restauro dell'immobile d'interesse storico è documentato dagli elaborati grafici dei progettisti ed evidenziato dalla documentazione fotografica che sottolinea visivamente gli interventi effettuati e le differenze ante e post operam.
Il tempio perduto degli etruschi
Giovanni Feo
Libro: Copertina morbida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2014
pagine: 208
Il centro sacro e geografico dell'Etruria fu il tempio di Voltumna presso il lago di Bolsena, l'etrusca Volsinii (in etrusco Velzna). Il lago e i suoi fecondi versanti furono l'epicentro, l'ombelico sacro della dodecapoli, lì furono scritte, nello scenario lacustre e vulcanico le pagine più importanti della originaria storia dei Tirreni. Lo dimostrano e lo confermano fatti recenti. Nell'inverno 2013-2014 è arrivata la segnalazione di due nuovi templi etruschi, scoperti nei pressi della via Francigena. Secondo l'attuale stima, sul tratto della Francigena che entra nel cratere di Bolsena, da San Lorenzo Nuovo a Montefiascone, si contano oggi almeno venti templi etruschi. Altri ancora non sono segnalati, soprattutto nell'area medio-alta del versante settentrionale del cratere, dove una vasta e fitta macchia mediterranea nasconde insediamenti, necropoli, templi di età etrusca e siti pre-etruschi. L'evidenza che l'annuale pellegrinaggio al Fanum di Voltumnae, sulle rive di Bolsena, divenne il pellegrinaggio al lago di Santa Cristina è confermata dai tanti templi etruschi situati lungo la via Francigena. Lungo questa antica "via sacrata romana" sono rimaste tracce tra le più significative di quell'Etruria che fu essenzialmente un territorio consacrato con arcani riti e opere monumentali, secondo una scienza sacra che reputava la terra una dea, il territorio vulcanico il suo corpo e il lago, il più grande lago vulcanico d'Europa (secondo al mondo), il suo ombelico sacro.
A caccia in Maremma. La pratica venatoria nel Medioevo (VII-XVI secolo)
Marcello Guazzerotti
Libro: Libro in brossura
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2014
pagine: 136
La caccia che noi oggi conosciamo con le sue regole e le sue tradizioni, è divenuta tale quando da semplice attività necessaria per difendersi e nutrirsi, con l'evolversi della civiltà, è diventata un tipo di svago; uno sport con i suoi entusiastici praticanti e i non meno convinti detrattori. Le trasformazioni più importanti sono avvenute nel periodo intercorrente tra la fine dell'impero romano e l'avvento delle armi da fuoco. È durante questo lungo periodo che si è evoluto il significato sociale della caccia, che si sono differenziate motivazioni e metodi di caccia tra i nobili ed il popolo, che si sono approvati regolamenti e limitazioni e con l'evolversi delle scienze e delle conoscenze è progredita la specializzazione delle tecniche, degli strumenti e degli ausiliari. Scopo di questa breve ricerca è l'evoluzione dell'attività venatoria e dei suoi riflessi sociali, religiosi, economici e alimentari in un periodo che per semplicità definiremo il Medioevo, con particolare riferimento al territorio della Maremma. L'intento sicuramente ambizioso è stato quello, all'interno di un processo più vasto che ha interessato tutta l'Europa, di ricercare le evidenze storiche, archivistiche e archeologiche che tracciano un quadro dell'attività venatoria in Maremma durante quei secoli.
Don Luigi Rossi e il rifugio Sant'Anna
Paolo Nardini
Libro: Libro in brossura
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2013
pagine: 160
"Queste pagine possono essere considerate solo le prime di un libro aperto a tutti coloro che vorranno completarlo, riallacciando in un unico percorso collettivo i tanti fili delle memorie personali. Memorie fatte non solo di parole, ma anche di immagini e di documenti per trasformarlo da libro aperto in un libro vivo. Come vivo deve essere questo Rifugio, l'eredità che don Luigi Rossi ci ha lasciato, non perché ne facessimo un monumento del passato, ma perché continui a essere realtà vitale nel presente e per il futuro." (Gianni Locatelli)
Storia ecclesiastica della città e Diocesi di Grosseto
Francesco Anichini
Libro: Copertina rigida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2013
pagine: 566
L'opera manoscritta di proprietà della Curia vescovile di Grosseto ed ivi conservata, è composta da due volumi redatti negli anni 1751 e 1752, suddivisi rispettivamente in parte prima, relativa al capoluogo, di 281 carte, e parte seconda, inerente la diocesi grossetana, di 333 carte. Le dimensioni sono sostanzialmente uguali (mm. 300×215 il primo, 310×210 il secondo); sono rilegati in cartone, con costola in cuoio e si presentano in discreto stato di conservazione, ad eccezione di un leggero ingiallimento del supporto cartaceo e sporadica migrazione dell'inchiostro, che non compromettono, però, la lettura. L'attenzione e l'impegno profusi nell'effettuare la trascrizione, non escludono la possibilità a priori della presenza residua di inesattezze o errori e di questo ci scusiamo anticipatamente con i lettori.
Tirli. Cercando un paese nel bosco. Storia e tradizioni in Maremma
Fiorenzo Corsali
Libro: Copertina morbida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2013
pagine: 144
Da Tirli, così immerso nei boschi, il mare si avverte come un sogno prossimo, a portata di mano. Ma la natura rigogliosa della macchia prende il sopravvento e allude a fatti di boscaioli e cacciatori, di animali favolosi, di credenze e leggende, di una cucina forte e sana, forse la migliore di tutta la Maremma.
La ferrovia Orbetello-Porto S. Stefano. Storia e immagini del trenino Baccarini
Gualtiero Della Monaca
Libro: Copertina morbida
editore: C&P Adver Effigi
anno edizione: 2013
pagine: 320
Il 17 dicembre 1913 veniva inaugurata la linea Orbetello-Porto S. Stefano. Il servizio, gestito dalla Società Nazionale Ferrovie e Tranvie di Roma, era affidato ad un trenino a vapore che, partendo da una stazioncina prefabbricata presso la stazione FS di Orbetello Scalo, procedeva lungo la laguna di Ponente, attraversava Orbetello Città, percorreva la diga artificiale e, costeggiando di nuovo la laguna e il mare dell'Argentario, s'infilava in una serie di gallerie fino ad arrivare all'entrata di Porto S. Stefano. Il trenino (Baccarini o La Caffettiera) dovette interrompere la sua attività nel marzo del 1944 a causa dei bombardamenti degli aerei alleati che portarono morte e distruzione in tutta la zona. Nel centenario della sua inaugurazione, l'autore ha voluto ricordare questa importante e utile istituzione facendo al tempo stesso un doveroso omaggio ai ferrovieri che a essa lavorarono. Non poteva passare in secondo piano il fondamentale contributo dell'ing. Ciriaco Baschieri Salvadori, figura importante nella vita sociale e amministrativa della provincia di Grosseto, il quale, oltre ad eseguire il progetto della linea, seguì con caparbietà il lungo iter burocratico che portò alla sua concessione. Si tratta, in definitiva, della ricostruzione di un pezzo particolare e significativo della storia di Orbetello e Monte Argentario nella prima metà del '900, di cui Gualtiero Della Monaca descrive la complessità e le vicissitudini con grande capacità e incommensurabile passione.