EDB: Lapislazzuli
Un uomo perbene. Vita di Alberto Giacomelli, giudice ucciso dalla mafia
Salvo Ognibene
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2018
pagine: 120
Nell'estate inquieta del 1988, la mattina del 14 settembre, viene ucciso a Trapani il giudice Alberto Giacomelli, che da più di un anno ha lasciato la toga per andare in pensione. È, a tutti gli effetti, un delitto «senza»: senza clamore, senza assassini (mai trovati), senza movente per lungo tempo, senza lapidi e celebrazioni. Un delitto senza memoria, inghiottito da depistaggi, omertà, ignoranza e, sullo sfondo, l’ombra cupa di Totò Riina. Giacomelli era presidente delle misure di prevenzione del Tribunale, un uomo defilato, silenzioso, sobrio. Uno che dietro il sipario decideva i destini economici di quei «galantuomini» e che aveva messo la firma su un patrimonio che, per volontà e in nome del popolo italiano, non doveva più appartenere alla mafia. Lontana dalle attenzioni dei cronisti e dalle luci degli studi televisivi, la storia di Giacomelli viene ora riconsegnata alla memoria grazie ai ricordi di chi lo ha conosciuto. Prefazione di Attilio Bolzoni.
Quanto manca ancora all'alba? La Bibbia e il pensiero apocalittico
Gianfranco Ravasi
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2017
pagine: 160
Nel libro di Isaia, due sentinelle si scambiano la parola d’ordine nella notte, creando un clima di attesa, di sospensione, di paura e di incubo: «Quanto manca ancora all’alba?». È questa la domanda fondamentale dell’apocalittica. Presenza pericolosa e preziosa al tempo stesso, delicata e da assumere a piccole dosi, ambigua e contemporaneamente necessaria perché in grado di offrire il senso dell’utopia. L’apocalittica si caratterizza per il pessimismo e il disprezzo nei confronti del presente, troppo impolverato e modesto, per il dualismo che contrappone l’oggi profano al futuro sacro e per la celebrazione di un lontano e mirabile avvenire, completamente diverso da ciò che viviamo su questa terra. Con il suo linguaggio difficile ma affascinante, che ha nell’eccesso la propria cifra, l’apocalittica nasce nel mondo biblico e la si può avvicinare attraverso il grande riferimento costituito dal libro di Daniele e le pagine di Enoch, Isaia, Zaccaria e Gioele, poco note e raramente usate dalla liturgia.
La sventura di un uomo giusto. Una rilettura del libro di Giobbe
Luigino Bruni
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2016
pagine: 152
Una persona giusta, integra e retta viene colpita, nel pieno della felicità e senza alcuna spiegazione, da una grande sventura. Il filo rosso che attraversa il Libro di Giobbe ci ricorda che la vita è molto più complessa delle nostre convinzioni meritocratiche e ci invita ad abbandonare una visione «retributiva» della fede – centrale anche nell’etica del capitalismo – portata a considerare la ricchezza e la felicità come premi per una vita giusta. In questo senso, la storia biblica è un insegnamento non solo sulla sventura del giusto, ma anche sul senso dell’esistenza umana.
L'ago e la spilla. Le versioni dimenticate di Cappuccetto Rosso
Yvonne Verdier
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2015
pagine: 112
La favola di Cappuccetto rosso, una tra le più celebri del mondo, è giunta a noi in due versioni: quella seicentesca di Perrault, dove il lupo divora la bambina, e quella ottocentesca dei fratelli Grimm, dove un cacciatore apre la pancia della bestia e ne fa uscire nonna e nipotina sane e salve. La tradizione letteraria ha tuttavia completamente ignorato i temi che appartengono alle versioni popolari e orali della storia, che qui vengono proposte e commentate. Una delle varianti rimaste in ombra riguarda la domanda che il lupo rivolge alla bambina: "Dimmi, Cappuccetto, quale strada prenderai: quella degli aghi o quella delle spille?", indicando con la prima il lavoro di cucito e di ricamo e con la seconda la cura in funzione del corteggiamento. I due oggetti, entrambi puntuti e pronti a ferire, rinviano al sangue e alla pubertà femminile, oltre che alla contrapposizione tra seduzione e cura domestica, tra giovani ragazze e donne mature. Un elemento presente in tutte le versioni orali riguarda proprio la contrapposizione generazionale, che porta inconsapevolmente Cappuccetto rosso a mangiare un pezzo della nonna, vero e proprio "pasto sacrificale" in cui la giovane incorpora la vecchia. In questa prospettiva, la favola tratteggia un percorso iniziatico tutto femminile, legato ai temi e ai riti della crescita, alla capacità di fare figli e alle tecniche - cucire e sedurre -che consentono di addomesticare la società tradizionale e maschile. Prefazione di Augusto Palmonari.
La parola disegnata. L'arte divina dell'icona
Paul Evdokïmov
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2015
pagine: 64
"Dal portale regale di Chartres a Michelangelo, dall'icona di Rublev alle scuole russe italianizzanti del XVIII secolo, si constata una perdita progressiva del senso sacro", osserva Evdokimov. "Il sacro si sposta verso il "bello" estetico, l'essenza religiosa scompare dinanzi all'elemento narrativo, aneddotico, al piacevole, al ritratto somigliante, al complicato". Non accade così nel mondo dell'icona, dove il sole non tramonta e la luce è senza attenuazioni. La maggiore espressione figurativa del mondo ortodosso esprime il meriggio abbagliante dell'incarnazione, senza ombre né oscurità, e le sfumature vengono espresse solo dal contrasto dei colori, al di fuori di ogni artificio di illuminazione e di prospettiva. Se ogni dipinto è posto in un triangolo chiuso, composto dall'artista, dalla sua opera e dallo spettatore, l'icona spezza quel triangolo e afferma la sua indipendenza sia da chi la realizza che da chi la contempla. Essa non suscita l'emozione, ma l'avvento di un quarto elemento, l'avvento del trascendente di cui attesta la presenza. L'artista scompare dietro la tradizione che parla e l'opera d'arte diviene lo scaturire di una presenza dinanzi alla quale non si può restare solo spettatori.
Non toccarmi. Maria Maddalena e il corpo di Gesù risorto
Jean-Luc Nancy
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2015
pagine: 96
La locuzione latina Noli me tangere ("non toccarmi, non trattenermi") evoca un episodio del vangelo di Giovanni, l'appello che Gesù rivolge a Maria Maddalena subito dopo la risurrezione. La frase evoca un divieto di contatto, un ritrarsi, una fuga impaurita o pudica. In nessun altro momento Gesù ha vietato o rifiutato di essere toccato. Qui, al mattino di Pasqua e nel momento della sua prima apparizione, egli trattiene o previene il gesto di Maria Maddalena. Nell'episodio, i pittori hanno saputo cogliere non la visione estatica di un prodigio, ma un intreccio delicato, intessuto tra il visibile e l'invisibile, dove ciascuno chiama e respinge l'altro, ciascuno sfiora l'altro e lo allontana da sé.
Il filosofo e il monsignore. Maritain e Montini, due intellettuali a confronto. Con testi inediti
Giorgio Campanini
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2015
pagine: 240
Un "maestro nell'arte di pensare, di vivere e di pregare". All'Angelus del 29 aprile 1975 Paolo VI rievocava con commosse parole la figura di Jacques Maritain. La loro amicizia, iniziata nel lontano 1925 e intensificata tra il 1945 e il 1948, quando il filosofo fu nominato Ambasciatore di Francia presso la Santa Sede, era essenzialmente "intellettuale". L'ipotesi storiografica che sta alla base del libro è che il ruolo svolto indirettamente da Maritain e direttamente da Montini nella cultura italiana degli anni centrali del Novecento sia stato lo "sdoganamento" della modernità, con tutte le sue implicazioni, dallo schietto riconoscimento della libertà di coscienza alla fondazione della legittima laicità dello Stato. La "svolta" impressa alla storia della Chiesa dal concilio Vaticano II non sarebbe stata possibile, o si sarebbe diversamente orientata, senza il contributo di pensiero di questi due eminenti intellettuali, che nel confronto ideale sul rapporto tra cristianesimo e civiltà hanno scritto un importante capitolo della storia delle idee del secolo scorso.
L'eredità di Gerusalemme. Monoteismo e profezia di pace
Pietro Lombardini
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 48
""Dieci parti di bellezza sono state concesse al mondo dal Creatore e Gerusalemme ne ha ricevute nove. Dieci parti di sapienza sono state concesse al mondo dal Creatore e Gerusalemme ne ha ricevute nove. Dieci parti di sofferenza sono state concesse al mondo dal Creatore e Gerusalemme ne ha avute nove". Il Talmud babilonese riassume in questo modo la natura e il destino di una città al tempo stesso terrena e santa, una e plurale, luogo politico dove storia, simbolo e mito si intrecciano in modo indissolubile, sogno utopico che genera ebrei, cristiani e musulmani. Gerusalemme può affascinare o respingere nella sua diversità già nella percezione che il turista-pellegrino visualizza nell'istante stesso in cui percorre le sue strade. Ma in che cosa consiste questa diversità? È una sola, ma decisiva, risponde l'autore: l'emergere, a Gerusalemme, più o meno all'epoca in cui ad Atene nasce la polis democratica, dell'idea monoteista comunicata per rivelazione a Mosè sul monte Sinai. Prefazione di Brunetto Salvarani.
Dio in italiano. Bibbia e predicazione nell'Italia moderna
Michele Colombo
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 88
Per la Chiesa di Roma l'italiano è una lingua di importanza maggiore rispetto alle altre e buona parte dei prelati cattolici stranieri - ma anche di molti sacerdoti e religiosi - lo parla in modo sufficientemente corretto. L'importanza del nostro idioma, d'altronde, si accresce tanto più quanto più si restringe nel mondo contemporaneo la capacità di comprensione del latino, tradizionalmente considerato lingua ufficiale della Chiesa e abbandonato dalla liturgia solo con il concilio Vaticano II. Ma il discorso può anche essere visto specularmente perché il cattolicesimo va senz'altro annoverato tra i fattori di promozione internazionale dell'italiano. Un simile sostegno alla diffusione all'estero è certo legato a filo doppio alle possibilità offerte dagli odierni mezzi di comunicazione, ma se si guarda indietro si può riconoscere che il nesso tra cattolicesimo e promozione dell'idioma nazionale è attivo già da tempo ed è stato parte rilevante del contributo che la Chiesa e i cattolici hanno dato alla storia d'Italia e alla costruzione dell'identità nazionale. Nella nostra storia linguistica, una parte fondamentale di tale contributo è da attribuire, in particolare, alla traduzione in italiano della Bibbia e alla predicazione religiosa tra Sette e Ottocento.
Infamanti dicerie. La prima autodifesa ebraica dall'accusa del sangue
Cristiana Facchini
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2014
pagine: 136
Nel 1681 viene pubblicato ad Amsterdam il primo trattato con cui gli ebrei si difendono dall'accusa infamante di uccidere bambini cristiani e di usarne il sangue per scopi rituali. Diffusa in Europa già dal XII secolo, sostenuta da dicerie popolari e alimentata da canti, racconti, xilografie e sermoni, l'accusa provoca comprensibili effetti di destrutturazione delle comunità israelitiche e favorisce, in campo cristiano, la devozione nei confronti delle giovani vittime. Intitolato Vindex Sanguinis e firmato da Isaac Viva probabilmente uno pseudonimo - il trattato si regge su analisi storiche e argomentazioni razionali che producono un sapiente capovolgimento di ruoli: i primi cristiani, incolpati di omicidio rituale dai pagani, avrebbero trasferito sugli ebrei l'"accusa del sangue" trasformandosi, a propria volta, in persecutori.
Rivoluzione e trascendenza
Franco Ferrarotti
Libro: Libro in brossura
editore: EDB
anno edizione: 2013
pagine: 216
L'obiezione di Max Stirner sul carattere trascendente di ogni costruzione utopica, anche quando si presenta come "scientifica" e del tutto immanente come il marxismo o lo storicismo crociano o l'attualismo gentiliano, è ancora oggi di grande attualità. In ogni atto o progetto rivoluzionario, per quanto determinato da contraddizioni interne dell'esistente, c'è una trascendenza implicita. Per Sartre, come per Nietzsche, Weber e Popper, senza passione non si fa nulla e la negazione di ogni trascendenza rischia di produrre, come alternativa, solo la solitudine del solipsismo. Non si tratta di scomodare la prova ontologica di sant'Anselmo o il ragionare neo-aristotelico di san Tommaso d'Aquino perché la questione, tuttora aperta, non riguarda l'esistenza o l'inesistenza di Dio, bensì il suo mistero.

