Bibliotheka Edizioni
Pastrone '10
Riccardo Copreni, Andrea Sbarbaro
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 164
Universalmente riconosciuta come pilastro della storia del cinema tutta, la figura di Giovanni Pastrone è stata a più riprese tratteggiata in più di un'opera critica. Il maestro italiano, più di un secolo fa, aveva già intuito molti meccanismi della macchina cinematografica e ha creduto nel potere emotivo del racconto per immagini in movimento. Gli anni in cui Pastrone inizia la sua attività sono quelli in cui il nostro cinema, dopo aver mosso i primi passi, si trasforma in una vera e propria industria, quelli in cui nascono e proliferano lungo tutto lo Stivale nuove case di produzione (la Ambrosio, la Cines, l'Itala), quelli in cui registi e produttori dimostrano quanto l'Italia possa dire la sua e competere non solo con i cugini d'Oltralpe, ma anche con i kolossal della lontana Hollywood. E il film simbolo della settima arte italiana viene diretto proprio da Pastrone: il suo Cabiria diventa una sorta di turning point del nostro cinema. Non solo per le innovative scelte registiche, la magniloquenza delle scenografie e la "grandeur" che traspare da ogni fotogramma, ma per la sua complessità che - come ricorda Vito Zagarrio nella sua Storia del cinema italiano - riesce a coniugare film storico e catastrofico, romance e melodramma, peplum e epica mitologica, in un mélange che rivela una conoscenza dei generi cinematografici sbalorditiva. Ed oggi è tempo di riguardare le pellicole di Pastrone e riscoprire il seme di quel linguaggio cinematografico che ancora fa brillare i nostri occhi davanti all'imponenza del grande schermo.
La tempesta invisibile. Storia dell'inquinamento elettrico
Arthur Firstenberg
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 564
Negli ultimi due secoli e mezzo l'Occidente ha assecondato la convinzione universale che l'elettricità sia sicura per l'umanità e per il pianeta. Lo scienziato Arthur Firstenberg solleva molti dubbi, raccontando la storia dell'elettricità in maniera inedita – cioè da un punto di vista ambientale – e descrivendo in dettaglio gli effetti che questo elemento fondamentale della società ha avuto e continua ad avere sulla nostra salute e sul nostro pianeta. Questo libro ripercorre la storia dell'elettricità dagli inizi del Settecento ad oggi, ipotizzando che molti problemi ambientali, così come le principali patologie della civiltà industrializzata - malattie cardiache, diabete e cancro – possano essere legate all'inquinamento elettrico.
Certe promesse d'amore
Aldo Zargani
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 160
La lettera che pone fine a "certe promesse d'amore" è di Dlilah Széchenyi, pallida e magra fanciulla ebrea di Trieste con la quale il protagonista Aldo, ebreo torinese, condivide i sentimenti e quel “supermercato di utopie” che è il dopoguerra. Dopo la tragedia e l'orrore, pare aprirsi un mondo di possibilità infinite. Per un giovane ebreo c'è la scommessa del sionismo, di una patria per il popolo errante, Israele, dove immaginare una società nuova. Proprio il crollo di quegli ideali, il sionismo e il socialismo, sono in contrappunto con la parabola amorosa, il tema del libro, scritto con accuratezza musicale e risultato di un raro e severo filtraggio delle parole. Nella casa di Trieste in cui il protagonista omonimo va ospite d'estate, fra bagni di mare e campeggi, discussioni e baci, giganteggia la figura del magrissimo padre di Dlilah, il medico Giula Széchenyi, ungherese di origini, triestino di adozione, antisionista. La sua malinconica figura, che arricchisce la migliore galleria dei “grandi padri” della letteratura europea, viene evidenziata dalla temeraria stima di sé, da un'arroganza ancor più frequente dell'ira, da un'immagine di terrificante profeta.
L'asino mancino. Archeologia di un'educazione
Paolo Vittoria
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 160
Svogliato e mancino, più volte rimandato e bocciato, il somaro della classe sceglie per sé sempre l'ultimissimo banco, proprio all'angolo dove le due pareti possono sorreggere meglio il collo, l'ideale per assopirsi. Reclutato senza averlo chiesto da una scuola che non riesce in alcun modo ad accendere in lui la minima curiosità, e - come spesso accade - dato per irrimediabilmente perso, il ciuco è però destinato a cambiare pelle, proprio come il Pinocchio di Collodi. Nella sua vita, infatti, qualcosa è destinato a cambiare, grazie all'incontro con un vero professore e alcuni insospettabili maestri. L'asino si sperimenta come educatore a Napoli, si trasferisce per un lungo periodo in Brasile, supera tutti gli esami per diventare docente universitario, insegna Pedagogia a Rio de Janeiro e diventa uno tra i maggiori esperti internazionali del pensiero di Paulo Freire, con libri tradotti in molte lingue, e rientra a Napoli per insegnare all'Università Federico II. In questa specie di Diario di scuola alla Pennac, capace di alternare serietà e leggerezza, ironia e politica, Paolo Vittoria ripercorre la sua storia, che è anche la fotografia impietosa e lucidissima dell'attuale modello di scuola, ossessionata dal mercato, dalla tecnologia, dall'ideologia del merito e dalla retorica dell'eccellenza. Una scuola che porta spesso i ragazzi e vivere ansie e frustrazioni e si limita a diagnosticare e certificare deficit di attenzione. Una scuola che non sospetta minimamente che il ragazzo dell'ultimo banco possa un giorno sedere in cattedra e prendere la parola.
Il dono e la città. Sul futuro del volontariato
Giacomo Panizza
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 152
Curare il disagio non è un mestiere esecutivo privo di responsabilità, non è un mestiere operativo senza intelligenza, non è un mestiere che si possa svolgere da soli. Anche per questo il tanto declamato principio di sussidiarietà non deve servire al volontariato come alibi per esautorare la responsabilità pubblica, ma per rimettere al primo posto gli esiti liberanti e socializzanti del welfare. Se la salute diventa un'azienda, la scuola un'impresa, la gestione dell'ambiente e dell'acqua una questione di mercato, il cosiddetto terzo settore viene messo all'angolo. E le sue anime interne - gestionale, assistenziale, movimentista, imprenditoriale - si differenziano e si distanziano tra loro, andando in conflitto. Per certi aspetti, il volontariato che gestisce servizi assomiglia oggi, nei metodi, ai servizi del privato for profit. Per questo è necessario che esso torni a imprimere a sé stesso un indirizzo culturale e politico, decidendosi a svolgere un servizio «pubblico» capace di superare la trappola del mero mercato dei servizi sociali. Le associazioni di volontari non sono destinate a mettere cerotti improvvisati a pubbliche amministrazioni incuranti del welfare e dei diritti di chi ha più bisogno. I corpi intermedi della società non si aggregano per arginare le distrazioni o le malefatte della politica e del mercato. E costituiscono luoghi privilegiati non quando distribuiscono doni consolatori, ma se accompagnano le persone a mettere in moto la solidarietà, la condivisione e l'accoglienza, e quando generano e rigenerano fiducia negli abitanti di un territorio. Abbiamo bisogno di volontariati diversificati che si rafforzino spingendosi anche oltre l'ambito sociale, dando maggior consistenza anche ad altri settori quali la protezione civile, l'ambiente e l'energia, i beni culturali, gli stili di vita rispettosi della decrescita dei consumi, la cittadinanza partecipata, l'educazione a pratiche civiche costruttive di comunità locali. Perché non solo il volontariato sociale, ma l'intero arcipelago dei volontariati è un potenziale messaggero di legalità e di coesione.
Primadonna. Novelle per Eleonora Duse
Maria Pia Pagani
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 252
È stata definita "la più grande attrice del mondo" e di certo è stata la più celebre della sua epoca. Simbolo del teatro moderno, per Eleonora Duse essere primadonna era uno status che andava ben oltre il sistema dei ruoli imperante nella scena italiana. Era infatti una condizione pressoché naturale, per un'anima come la sua. Era arrivata al successo dopo una lunga gavetta che le aveva fatto conoscere la fame, la mancanza di una stabilità domestica e pesanti delusioni affettive, ma che aveva stimolato molto la fiamma della sua ambizione. La sua immagine di primadonna si è radicata nell'immaginario collettivo anche grazie alle novelle di vari autori italiani che - per la prima volta nella letteratura dusiana -sono qui presentate. La galleria testuale abbraccia un arco temporale che va dal 1887 al 1925, ovvero da quando la Duse comincia a brillare come primadonna a livello internazionale, a un anno dopo la sua morte. Ne fuoriesce un ritratto a tutto tondo, fra realtà e finzione, di una donna capace di travalicare i confini del tempo e divenire immortale.
Gli amori malvagi. Dieci storie di ordinaria violenza
Anna Macrì
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 96
Frutto di una ricerca sul campo durata tre anni in vari centri antiviolenza, il libro raccoglie dieci testimonianze (sulle oltre cento ascoltate) di donne violate da fidanzati, mariti, presunti amici. Le protagoniste si raccontano con onestà e crudezza, dopo percorsi spesso segnati da rassegnazione, istinto protettivo nei confronti dei figli, denuncia dei carnefici, sensi di colpa, timore del giudizio altrui e depressione. Cristallizzato in un istante infinito di dolore, il racconto della violenza subita puntando il dito sull'incapacità manifestata da molti uomini, e spesso in situazioni considerate normali e ordinarie, di costruire con le loro compagne rapporti maturi e di reciproco rispetto. Dieci racconti nudi e crudi, feroci e drammatici, scritti con iperreale narrazione da Anna Macrì, attrice, scrittrice e poetessa.
Tante care cose
Massimo De Lorenzo
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2024
pagine: 128
Una raccolta di lettere personalissime rivolte a figure del passato e del presente, reali o immaginarie, tra cui un famoso regista, la preside di un liceo, dei vecchi amori adolescenziali, Goliarda Sapienza, "il Tonno", un amico dell'Agenzia delle entrate, Antoine Lavoisier… Lettere intrise di ricordi, di nostalgie, di rammarichi, e di rancori, di rimproveri e di accuse. Di buoni propositi e di scuse. "E devo dire la verità, a me queste mail vengono benissimo. Cioè, modestia a parte, sono proprio bravo, che so, a polemizzare, a fare sentire in colpa, umiliare, dare del nazista a chi se lo merita, usare il sarcasmo per colpire basso. Mail che certo non ottengono nessun effetto concreto, a volte manco mi rispondono, ma almeno sfogo il mio malessere e le mie frustrazioni. E provo anche un certo piacere a scriverle. Mi diverto. Rotture di cazzo, sì, ma tonificanti".
Radiografia di un mistero irrisolto. Le Brigate Rosse (e lo Stato) nel sequestro Gancia
Simona Folegnani, Berardo Lupacchini
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 400
Cosa successe tra il 4 e il 5 giugno 1975 quando il re degli spumanti Vittorio Vallarino Gancia venne sequestrato a Canelli e liberato dopo un durissimo conflitto a fuoco con i carabinieri alla cascina Spiotta? Una vicenda tragica mai chiarita davvero, la cui storia giudiziaria che ne derivò è rimasta ricca di omissis. Dando voce a documenti inediti, illuminando fatti e personaggi finiti nell'ombra, Simona Folegnani e Berardo Lupacchini introducono nuovi elementi in grado di far luce su un episodio assolutamente non secondario nella storia delle Brigate Rosse. Sotto la guida di Mario Moretti, infatti, l'organizzazione entrerà in una nuova fase, in un'escalation di sangue e orrore. Nella fulminea liberazione di Gancia, persero la vita Giovanni D'Alfonso, un carabiniere di 45 anni, padre di tre bambini, e Margherita Cagol, la brigatista che fondò le BR insieme al marito Renato Curcio. Un altro terrorista, mai identificato, riuscì a farla franca fuggendo attraverso la vegetazione. Nel saggio si analizza come e perché il nome di un indiziato spicchi su altri. Due fatti emergono con una certa potenza dall'indagine giornalistica versata nel libro. Il primo è che l'iniziativa che portò la pattuglia dei carabinieri guidata dal tenente Umberto Rocca alla cascina Spiotta, non fu per nulla casuale. Il secondo è la sicura presenza dall'inizio del '75 di un brigatista infiltrato dal Sid, nelle Brigate Rosse: quella fonte Frillo che anni prima di Peci pose fine al nucleo storico e che gli autori identificano con dovizia di particolari.
Filmacci. 100 film italiani da evitare dal 2000 a oggi
Filippo Morelli, Cesare Paris
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 364
Un dizionario nato con un preciso intento: tracciare le coordinate, attraverso ferocissime e divertentissime recensioni, su tutto quello che di peggio ci ha regalato il cinema italiano negli ultimi venti anni. Filippo Morelli e Cesare Paris, da malati di cinema quali sono, vivisezionano 100 pellicole e, grazie ad un'analisi sottile e spietata, ne demoliscono le basi. Eprendono di mira non solo i film più brutti, mal recitati e peggio girati, ma anche i finti capolavori, le cantonate autoriali e le opere che vorrebbero essere cult ma si rivelano pastrocchi inenarrabili. Un'opera diretta e senza compromessi per ridere di tutte quelle pellicole che potrebbero essere classificate alla voce "la grande bruttezza".
Branco di tacchini. (Senza) prefazione di Piero Pelù
Gianluca Cherubini, Marco Ercole
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 120
Una serie di episodi paradossali accaduti a persone totalmente inconsapevoli di essere protagoniste di un capolavoro tragicomico. Un'opera più bella e completa delle precedenti, una sequela di storie assurde che qualsiasi persona normale faticherebbe a raccontare: tic mentali, chat nascoste, pornografia, tamponamenti improvvisi, hotel, divorzi e un umorismo dissacrante a condire oltre 200 pagine. "Branco di tacchini" è un libro che nessuno dovrebbe avere, ma che tutti dovrebbero leggere. Perché in fondo i protagonisti potreste essere proprio voi. E, tanto per essere chiari, gli autori faranno nomi e cognomi. Buona psicoterapia.
Un condominio
Andrea Pamparana
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 240
In un luogo imprecisato del deserto, in un giorno altrettanto imprecisato, un cammello fa un gran starnuto, infetta quel poco di erba che c'è in un'oasi e, giorno dopo giorno, un virus misterioso passa da un animale all'altro, fino all'uomo. E così, nel condominio di una cittadina del Nord, la vita quotidiana dei residenti subisce una svolta improvvisa e traumatica. Pensate allo psicoterapeuta che dall'oggi al domani non può più andare a trovare l'amante, si scambiano solo messaggi e videochiamate, ma la moglie se ne accorge e scoppia il dramma nel dramma. O alla giovane escort, che escort non è; all'infermiera che viene travolta dall'emergenza, ma che ha un problema per lei ancor più grave, la figlia anoressica; al Cavaliere obbligato dal figlio a trasferirsi in una casa di riposo; ai due skipper costretti a restare a terra per molti mesi, all'ottico inventore e un po' matto, simpatico e gran chiacchierone. Queste sono le storie di una "commedia umana" sconvolta da un invisibile nemico. Un romanzo struggente, in cui Andrea Pamparana, ex vicedirettore del TG5, una della più importanti penne del giornalismo italiano, regala al lettore una commovente quanto lucida radiografia dei nostri tempi, segnati da dubbi ed incertezze. Tra fiction e realtà, emerge il quadro di un'Italia lacera e confusa, ma ancora in grado di amare.