Edizioni di Pagina
San Nicola nel folclore slavo orientale
Libro
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2024
pagine: 176
Il presente volume raccoglie un’ampia scelta di favole e leggende in prosa del folclore russo, bielorusso, ucraino, in cui la figura di san Nicola emerge con un ruolo determinante: come personaggio “vivente”, come icona, spirito o altro simbolo. Attestata in numerose zone dell’ex impero russo, ma diffusasi anche nel folclore di fabbrica tipico dell’era sovietica, la popolarità del santo tra i popoli slavo-orientali si riflette nelle storie qui presentate, in cui l’ugodnik Nicola svolge una funzione sostanziale di ‘soccorso’ ai poveri, ai semplici e ai bisognosi di ogni tipo, spesso ponendosi in contrapposizione a figure più intransigenti e ieratiche, come Dio, Cristo e gli altri santi. Le storie qui raccolte aiutano a capire il motivo per cui i popoli slavo-orientali hanno per san Nicola una venerazione particolare, che li avvicina molto ai devoti del nostro Paese e al loro mondo spirituale.
Dalla vita alle scene (1888-1947)
Raffaele Viviani
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2024
pagine: 308
Raffaele Viviani (1888-1950), attore, commediografo e poeta, pubblica nel 1928 «Dalla vita alle scene», la sua autobiografia, per poi riprenderla, continuarla e integrarla nel 1947, nella versione qui riproposta. Ad una lettura sommaria Viviani sembra troppo semplice e troppo napoletano. Ma basta ascoltare la musica nascosta nelle parole dei suoi testi e nei gesti che disegna per i suoi personaggi per scoprire in lui una delle rarità del teatro italiano della prima metà del Novecento. Viviani fu un "dialettale d'eccezione", parte di quella ristretta categoria di artisti italiani che, pur conservando la loro identità locale, sentirono la necessità di andare oltre i limiti imposti dalla tradizione. Del teatro aveva scoperto la vera ricchezza, e a quella si votò: fare il suo teatro, un teatro reinventato quasi di sana pianta, di cui fosse autore, regista, attore protagonista e maestro di attori. Un teatro fuori misura e fuori norma, un sapiente impasto di versi-prosa-musica-danza, che resterà nella memoria del teatro contemporaneo come un'eredità ancora da esplorare.
Rinascimento torbido e malioso. Il teatro del Cinquecento
Roberto Alonge
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2024
pagine: 184
Dei capolavori del teatro rinascimentale, i commediografi sono tutti uomini ma le donne sono il cuore pulsante della scena, fatale oggetto della violenza maschile: stupro di gruppo (dei soldati del Sacco di Roma) per l'adolescente Lelia degli «Ingannati» degli Accademici Intronati di Siena; tentato stupro e brutale ideologia maschilista per la Silvia di «Aminta» di Tasso; abusi sessuali sistematici da parte del proprio vecchio padrone di casa per la popolana della «Lena» di Ariosto. Epperò anche inaspettato soggetto vittorioso del proprio piacere erotico, dove curiosamente si congiungono gli estremi, le aristocratiche (le due protagoniste della «Veniexiana» e la Fulvia della «Calandria») e la disinvolta contadina Betìa della «Moschetta» di Ruzante, laddove resta prigioniera della moralità (che con qualche imprecisione chiamiamo "borghese") la repressa Lucrezia della «Mandragola» di Machiavelli, fedele - per i suoi primi sei anni di vita coniugale - a un marito probabilmente dai gusti omosessuali.
Il mito americano nel cinema italiano del Ventennio
Mario Galeotti
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2024
pagine: XII-172
Nel nostro paese la pervasività del regime, nonostante la consapevolezza dell'importanza del medium cinematografico, era rimasta inerte nei confronti del settore, almeno per una decina d'anni a partire dalla sua affermazione politica del 1922. Successivamente, nei primi anni Trenta, il governo iniziò a occuparsene progressivamente attraverso l'emanazione di leggi a sostegno della produzione nazionale. È in questo contesto che si colloca quel rapporto ambivalente e contraddittorio tra il cinema italiano e quello d'oltreoceano che è al centro del volume di Mario Galeotti. Un rapporto innervato anche da immagini negative della civiltà americana che proprio i film contribuirono a creare. L'immaginario collettivo del nostro paese proponeva una cultura ricca di valori spirituali e un'evoluzione fatta di sedimentazioni storiche e tradizioni intrecciate tra loro, da contrapporre a una modernità americana senza passato, ormai appiattita su un materialismo livellatore di cui il fordismo era l'emblema. Nondimeno è anche vero che è difficile parlare di un unico atteggiamento in epoca fascista nei confronti dell'America e del cinema americano, mentre è possibile affermare che le rappresentazioni cinematografiche d'oltreoceano erano un formidabile strumento di diffusione del mito americano, soprattutto nell'ottica della vita materiale. Saranno le pagine che seguono a cogliere tutti gli sviluppi e la problematicità di questo travagliato rapporto. (dalla prefazione di Roberto Maccarini)
Tra Fumoso e Ruzante. Villani in scena
Anna Scannapieco
Libro
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2024
Tra il 2016 e il 2023 è stata realizzata la prima edizione critica e commentata del corpus teatrale di Salvestro cartaio detto il Fumoso, esponente di punta della senese Congrega dei Rozzi: si è trattato di un'operazione che avrebbe dovuto essere preliminare (come nel caso di Ruzante) a qualsiasi analisi storico-critica dei testi (e del teatro che essi presuppongono), e che tuttavia non era mai stata intrapresa, non che per il Fumoso, per nessuno dei Rozzi. I saggi qui raccolti sono stati concepiti parallelamente e a seguito dell'impresa editoriale, da essa appunto resi possibili: quelli scritti in itinere sono stati rivisitati e ampliati alla luce delle nuove acquisizioni che il compiersi del piano consentiva; gli altri tracciano una sorta di bilancio consuntivo su alcuni particolari aspetti della produzione teatrale del Fumoso o su problematiche che nell'edizione non sono state interamente illuminate. Chiude il volume un saggio interamente dedicato a un autore, Ruzante, che è ripetutamente evocato, et pour cause, in tutti i capitoli precedenti: parentele e divergenze nella rappresentazione del villano in area senese e in area pavana lo rendevano ineludibile. La "vicinanza" tra Ruzante e Fumoso, pur per tanti versi tanto lontani, si è rivelata nutrita di quella medesima capacità di rappresentare la diversità dello sguardo che entrambi attinsero dal "mondo altro" dei villani: un mondo altrove, dalla storia e dalla "civiltà", che della storia e della "civiltà" ancora oggi ci parlano, e ce ne mostrano la trama nascosta.
Hannah Arendt sulla «Critica del Giudizio». Con le lezioni inedite di Chicago del 1964
Suppa Serena
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2023
pagine: X-274
A partire dal 1957 alcuni scritti personali di Hannah Arendt testimoniano un crescente interesse verso la «Critica del Giudizio» di Kant. Si va formulando nella mente dell'autrice una singolare ipotesi interpretativa: la «Critica del Giudizio» è un'opera di filosofia politica, ad insaputa del suo stesso autore. È, anzi, l'unica vera filosofia politica che Kant abbia mai scritto. Comprendere questa tesi vuol dire inoltrarsi nella particolare concezione del politico che il pensiero arendtiano sostiene, e scoprirne la familiarità con alcune importanti nozioni "estetiche" kantiane: il giudizio riflettente, il bello - come ciò che piace universalmente senza concetto -, il senso comune, e l'idea stessa di "apparenza". Ma vuol dire anche imbattersi nei limiti e nelle criticità di quella che è stata considerata da molti studiosi un'appropriazione arbitraria, da parte della Arendt, e non del tutto priva di forzature. Il volume si propone di ricostruire il tema in questione nei vari aspetti che vi sono implicati e, nel fare questo, si avvale di un corso inedito di lezioni che Hannah Arendt svolse all'Università di Chicago nel 1964, pubblicate qui per la prima volta in traduzione italiana. Si tratta di una prima interessante versione delle più note «Lectures on Kant's Political Philosophy» del 1970.
«Elleniche». Volume Vol. 2
Senofonte
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2023
pagine: 296
Prosegue con il II libro (dopo la pubblicazione del IV) il progetto di edizione dei 7 libri delle «Elleniche» di Senofonte. Il testo greco, con traduzione a fronte, è corredato da un ampio apparato di note. Il II libro delle «Elleniche» di Senofonte copre un arco cronologico di sei anni (dal 406/405 al 401/400 a.C.). La prima parte, fino a II, 3, 10, tramanda il racconto delle fasi finali della guerra del Peloponneso, completando la monografia tucididea. La seconda parte (II, 3, 11 - II, 4, 43), abbandonato il sistema annalistico tucidideo, è interamente occupata dal racconto della storia interna ateniese, di cui Senofonte fu testimone oculare: i Trenta, il dissenso tra Crizia e Teramene, l'esilio dei democratici, la guerra civile, l'intervento di Sparta, il rientro degli esuli sotto la guida di Trasibulo. Il carattere composito di questo libro non concerne unicamente i contenuti, ma ha direttamente a che fare con i tempi e le modalità di composizione delle «Elleniche» e con il rapporto assai complesso tra quest'opera e quella di Tucidide.
«Aun a pesar de las tinieblas bella, aun a pesar de las estrellas clara». Pur nelle tenebre, bella / chiara, pur tra le stelle. Scritti in ricordo di Ines Ravasini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2023
pagine: 696
Il presente volume riunisce diversi contributi di amici, colleghi di dipartimento, ispanisti, allievi che hanno avuto il privilegio di incrociare Ines Ravasini in momenti diversi e ne hanno condiviso, talvolta, i tanti interessi che con generoso slancio, curiosità e entusiasmo tratteggiano il suo esemplare studio della letteratura spagnola e catalana nelle sue varie forme ed espressioni. Ines Ravasini (Roma, 1961 - Bari, 2021), laureatasi all'Università 'La Sapienza' di Roma sotto il magistero di Emma Scoles e addottoratasi all'Università degli Studi di Pisa, è stata docente di Lingua e Letteratura spagnola presso l'Università degli Studi di Bari. La sua attività scientifica ha interessato un ampio spettro di ambiti: dalla letteratura del XV secolo, con particolare attenzione alla lirica «cancioneril» e alla «novela sentimental», a quella dei secoli d'oro, con approfondimenti sulle varie tipologie formali e le contaminazioni tematiche e linguistiche tra la cultura letteraria italiana e quella spagnola. Numerosi sono anche gli studi sulla letteratura del Novecento, relativi in particolare al genere teatrale. L'altro versante della sua produzione concerne gli studi sulla traduzione e sulla ricezione. A quest'ultimo ambito è legato l'allestimento del Catalogo online della Letteratura Catalana, Spagnola e Ispanoamericana CLECSI tradotta in Italia nel Novecento, progetto avviato nel 2010 con Nancy De Benedetto.
Le «Questioni sulla Metafisica» attribuite a Enrico di Gand. Volume Vol. 1-4
Maria Evelina Malgieri
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2023
pagine: 352
Le «Questioni sulla Metafisica» conservate nel ms. Escorial h. II. 1 occupano un posto di rilievo tra i commenti alla «Metafisica» del XIII secolo. Il motivo è almeno duplice. Se confrontate con gli altri commenti coevi editi, rivelano infatti un carattere originale tanto per quel che riguarda l'elaborazione dottrinale sviluppata a partire dal testo aristotelico, quanto per l'importante presenza di Averroè. Anche la questione del loro possibile autore è di non poco conto. La tradizione manoscritta le attribuisce al teologo e filosofo Enrico di Gand, uno dei più influenti maestri della Facoltà di Teologia di Parigi nell'ultimo quarto del XIII secolo. Delle «Questioni sulla Metafisica», finora quasi del tutto inedite, si offre qui la prima edizione del commento ai libri I-IV, insieme ad uno studio che ne circoscrive la datazione ed argomenta la possibilità che si tratti effettivamente di un'opera autenticamente enrichiana.
Pieter Burman on the «Ciris». Unpublished notes on the pseudo-vergilian «Epyllion»
María Ángeles Robles
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2023
pagine: 144
Le mie vite nel Terzo Teatro. Differenza, mestiere, rivolta
Eugenio Barba
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2023
pagine: 500
Eugenio Barba è uno dei grandi maestri del teatro del Novecento. Sono molti i libri scritti da lui sin dal 1962 e, ancor di più e nelle lingue più disparate, i saggi sulla sua lunga esperienza di fondatore e regista dell’Odin Teatret, di teorico e animatore di un nuovo teatro di gruppo, terzo rispetto alle forme più convenzionali di azione e organizzazione. A quasi sessant’anni dalla creazione dell’Odin Teatret, che ha concentrato esperienze tecniche e artistiche globali, fra Occidente e Oriente, finalizzandole a spettacoli leggendari e ad audaci esperienze e ricerche antropologiche, "Le mie vite nel Terzo Teatro" è il grande libro della sintesi. Questa autobiografia professionale ricostituisce con completezza la ricerca del senso di una missione creativa vissuta come mestiere, ma anche come differenza e rivolta. L’essenziale interrogativo sul quale si è fissato l’impegno di Barba – perché fare teatro? – è qui esplorato in tutta la sua complessità. Ma un principio fermo guida l’interrogazione: un teatro vale solo se si trascende, se cerca il suo valore provando a liberarsi della sua scontata funzione di teatro.
Rituali, migrazioni, territorialità. L'Islam e i musulmani a Bari, oggi
Domenico Copertino
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni di Pagina
anno edizione: 2023
pagine: 240
Quando i musulmani viaggiano, i testi sacri non si trasformano, ma la dimensione performativa delle pratiche testuali si adatta ai diversi contesti delle migrazioni. Rituali come l'adorazione, la preghiera e l'ascolto dei sermoni del venerdì territorializzano la devozione islamica e le risorse testuali che la esprimono all'interno di località specifiche, come la città di Bari. Qui, la produzione di spazi sacri islamici durevoli (moschee, sale da preghiera, sedi di associazioni) ed effimeri (percorsi urbani sacralizzati, spazi pubblici per rituali e dimostrazioni) consente ai migranti musulmani di dare forma concreta a una comunità immaginaria globale, la ummah. Essa viene attivata localmente da organizzazioni molteplici, con programmi, forme di leadership e criteri di autorità diversificati, che spesso entrano in relazione di reciproca concorrenza per l'emersione e la visibilità nello spazio pubblico.