Fides Edizioni

Durante i primi anni della guerra dei Cent’anni, il borgo di Carsonne è minacciato dall’ambizione del duca Malvunè, traditore della Corona francese e ora alleato dell’Inghilterra. Il conte Saincroix rifiuta di piegarsi all’usurpatore, ma suo figlio Albert, segnato da un lutto devastante, sceglie un’altra via: tradire per sopravvivere. Quando scopre l’inganno del duca e ritrova i valori del padre, è troppo tardi; pagherà con la vita il prezzo della redenzione. Nel cuore dell’assedio, Ermanno, il giovane e insicuro nipote del conte, raccoglierà il fardello di una storia scritta col coraggio e col sacrificio. Eventi inaspettati e provanti lo coinvolgeranno, trasformandolo in un uomo deciso e intraprendente, spronato da un impulsivo, quanto doloroso, desiderio di vendetta. Brame di vendetta è un affresco epico e crudele, dove onore e amore si scontrano con l’odio e l’ambizione.

Aurora Contiro, capitano di fregata della Marina Militare Italiana, conduce un’esistenza regolata dal dovere e dalla disciplina. Ma tutto cambia durante un’operazione di salvataggio nel Mediterraneo, quando incontra Jamal, giovane egiziano in fuga da una persecuzione religiosa. Un gesto eroico li unisce, un secondo incontro sconvolgente li avvicina irrimediabilmente. In una notte sospesa tra paura e desiderio, i due si lasciano travolgere da un'intimità inattesa e struggente. All'alba, restano solo le conseguenze. Divisi dagli eventi della vita, Aurora e Jamal attraverseranno vicissitudini emozionanti, tra Europa, Africa e Oceano Indiano.

Un viaggio in Sardegna, cambiato all’ultimo per colpa della pandemia, diventa il punto di svolta nella vita di Alessandro. Tra incontri inaspettati, una guida carismatica e la scoperta di un nuovo modo di vivere, l’autore si ritrova a fare i conti con se stesso, i suoi sogni e la realtà che lo imprigiona. Con ironia, sincerità e uno stile viscerale, "Il seme della ribellione" è il racconto di una rinascita: dalla sofferenza fisica dell’infanzia agli abissi della routine lavorativa, fino alla scelta radicale di mollare tutto per inseguire la libertà. Un memoir energico e anticonvenzionale che invita a disobbedire alle regole imposte, riscoprire la propria essenza e rimettersi al centro della propria storia.

Un tennista capisce che perdere sorridendo è una mezza vittoria, un uomo grida “Aiuto!” ma tutti lo applaudono. I computer ci parlano e ci chiedono se siamo umani, ma noi siamo indaffarati come loro. E nessuno ha mai tempo, neanche per un sigaro. Un folle grida alla stazione e con i sani rischia di più; una folla mette in fila sogni e cuori; un uomo telefona a se stesso, mentre una signora dalla Toscana chiama per uscire dalla solitudine del cellulare. Le auto si aprono da sole e ti abbandonano, gli stanzini ti risucchiano nel buio, la miglior band del mondo viene bocciata a un provino e una voce ti avvisa ogni giorno che c’è nebbia in Val Padana. La verità è che non ti lasciano mai solo né libero: ti aiutano, ma a modo loro. E capisci che non ti danno senso né direzione. Cerchi di essere te stesso, sebbene sbadato o in ritardo, e se non imiti gli altri e sai chiedere scusa non sarai mai inadeguato. Quattro parole, un sorriso e un abbraccio dato o ricevuto forse ti ricorderanno che la realtà è bella, divertente, o almeno intensa. Oltre ogni storia, senza fine.

Un uomo trovato morto con una bottiglia di Lexotan e un coltello insanguinato. Una donna che forse l’ha conosciuto e che inizia a ricordare. Anastasia lavora in banca, vive sola, fuma poco, sogna molto. Quando la notizia dell’omicidio diventa un caso di cronaca, nella sua memoria si aprono fenditure: frammenti, intuizioni, colpe non dette. Parte per la Sicilia con un nome finto e una boccetta di tranquillanti. Ma nessuno può fuggire a lungo da ciò che ha fatto. Un romanzo in forma di giallo psicologico, costruito come una matrioska di voci: Andrea, la donna che la cerca; Paolo, l’amico rimasto indietro; il commissario Cavallo, che non ha smesso di indagare. Il separé della stanza rossa esplora la zona d’ombra dove si mescolano attrazione e colpa, bugie e verità, desiderio e sparizione.

In quei frammenti di luce si incontra la grande Luce e l’attrazione per questa isola, questa “terra in mezzo al mare”, come la definivano gli antichi Egizi, diventa fatale, irresistibile. A Creta si ritorna come se si desiderasse immergersi nell’infinito, per sentire il divino palpitare nel cuore e rinascere a se stessi ogni istante.

Mangiare consapevolmente è il primo atto d’amore verso sé stessi. In questo libro, la dottoressa Giovanna Giallongo mette a frutto trent’anni di esperienza per guidarci alla scoperta del legame tra cibo, salute ed equilibrio psicofisico. Con un approccio integrato tra medicina scientifica e saperi olistici, l’autrice spiega in modo chiaro come le nostre scelte alimentari possano influenzare l’infiammazione, l’umore, il microbiota e persino l’espressione genica. Dimenticate diete rigide: L’alimentazione consapevole è un invito a conoscere il proprio corpo, ascoltarne i bisogni e nutrirlo in armonia con l’ambiente e le emozioni. Un libro per chi vuole prendersi cura di sé, prevenire le malattie e vivere meglio, un pasto alla volta.

"Ad Aldo Moro: o Dio della vita e della morte" è una raccolta di poesie, prose e riflessioni dedicate alla memoria dello statista Aldo Moro. Curato da Nicola Giampaolo e Monia Palmieri, il volume raccoglie contributi di professionisti, politici, giornalisti e studenti che, attraverso parole intense e cariche di emozione, rendono omaggio alla figura di Moro come uomo, intellettuale e politico. Tra i temi emergono la sua visione della democrazia, il valore della diversità, l’attenzione ai giovani e il suo tragico sacrificio. Il titolo riprende le toccanti parole della preghiera di Paolo VI durante le esequie di Moro, sottolineando il dolore collettivo e l'eredità morale che ha lasciato all’Italia. Un’opera che invita alla riflessione e mantiene vivo il ricordo di un uomo che ha segnato la storia del Paese.

È sabato sera quando l’editore Saverio Granchi viene trovato morto nel suo studio dove di solito si raccoglie a fumare un sigaro, unico vizio che si concede. A rinvenire il cadavere è Bartolomeo, il fedele maggiordomo che corre subito ad avvisare la neo vedova Donatella, il dottor Curi e i coniugi Gamblé, Fran e Felice, ospiti della villa in quel fine settimana. Saverio è stato assassinato e a tramare contro di lui sono stati proprio tre dei suoi ospiti; ognuno con il proprio movente e con un piano per far ricadere la colpa sull’altro. A sbrogliare la matassa sarà lo scrittore e giallista Augusto Dupont, che era stato invitato a villa Persimeli proprio in quei giorni per discutere con Saverio di un progetto editoriale. Tra ragni, sigari e gatti, lo scrittore dovrà fare ricorso a tutte le sue abilità speculative per fare luce su un delitto che si credeva potesse essere perfetto. O quasi.

Alfio Penda è innocente, ma è stato ingiustamente condannato per l’assassinio di Gero Gattisi, suo amico d’infanzia. La storia di Alfio si snoda per venticinque anni tra le ombre di un complotto orchestrato dalla mafia attraverso la testimonianza di un falso pentito e una serie di depistaggi che lo condannano a una vita dietro le sbarre. Ma quando un nuovo testimone decide finalmente di raccontare ciò che ha visto la notte dell’omicidio, si riaccende la speranza che riaffiori una verità ormai dimenticata. In una battaglia contro il tempo, la vita di Alfio si traduce in una serie di processi, confronti e colpi di scena che mettono alla prova la sua fede e la sua volontà di sopravvivere. Un romanzo che non è solo un dramma giudiziario, ma anche una riflessione sulla giustizia umana e divina, oltre che sul potere catartico della fede e del perdono.

L’ispettore Stefano Giusti, rapito da un gruppo di estremisti durante una vacanza a Sharm el-Sheikh, lotta per sopravvivere nel deserto, abbandonato dal suo stesso governo per motivi politici. Al suo fianco c’è Daniel, un misterioso alleato, ma anche una rete di intrighi che si estende fino all’Italia. Qui, sua moglie Vittoria e un gruppo di studenti universitari si mobilitano per la sua causa, capeggiati da Sandra. Dietro le quinte, l’enigmatico sir Gatti, con le sue connessioni oscure, agisce per smuovere l’opinione pubblica e costringere le autorità a intervenire. In un crescendo di tensione e rivelazioni, Stefano e i suoi alleati si trovano a fronteggiare un nemico invisibile che non accetta testimoni. Tra pericoli e giochi di potere, Stefano dovrà fare di tutto per riabbracciare la sua famiglia e svelare le verità che lo hanno condannato.

Nel cuore della Puglia, l'arte dei fratelli Vivarini prende vita, tra fede e maestria. Questo saggio esplora il legame tra bellezza e spiritualità nelle opere rinascimentali della famiglia veneziana, tracciando un percorso tra Rutigliano e Venezia. Attraverso analisi dettagliate e appassionate, l'autore svela come l’arte possa essere un ponte tra culture e un invito alla contemplazione del sacro. Un viaggio che celebra il patrimonio artistico pugliese e il suo contributo alla storia dell’arte italiana, dove la devozione e la creatività si fondono in opere intramontabili.