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Giorgio Pozzi Editore

Memorie dal carcere. Leadership femminile e islamismo in «Giorni della mia vita» di Zaynab al-Ghazali

Memorie dal carcere. Leadership femminile e islamismo in «Giorni della mia vita» di Zaynab al-Ghazali

Marisa Iannucci

Libro: Copertina morbida

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2020

pagine: 165

Zaynab al-Ghazali (1917-2005) è stata una delle principali esponenti del movimento islamico egiziano. Unica leader dei Fratelli Musulmani durante il regime di Gamal Abdel Nasser, ne subì la repressione e venne condannata a venticinque anni di lavori forzati, restando in carcere fino al 1971. Di questa sua esperienza di prigioniera politica - durante la quale subì più volte la tortura - ha raccontato nell'opera autobiografica Giorni della mia vita, pubblicata nel 1972. Colta, forte e determinata, dotata di grande autorità, Zaynab al-Ghazali dedicò l'intera vita all'impegno politico, civile e religioso e alla riforma della società egiziana, oppressa da povertà e ignoranza. Memorie dal carcere riprende brani del suo diario di prigionia analizzando il ruolo che Zaynab ebbe nella politica egiziana del Novecento, che anche grazie a lei ha subito profondi cambiamenti, soprattutto per lo sviluppo dell'agency femminile. Studiarne la figura controversa e rivoluzionaria permette una lettura precisa dei ruoli di genere all'interno della Fratellanza Musulmana. La vita spesa per l'utopia di una società giusta, che riconosca dignità e uguaglianza a uomini e donne, le sue scelte anticonformiste in merito a matrimonio e famiglia, in una tensione continua tra conservatorismo religioso e anticonformismo, hanno influenzato profondamente le intellettuali musulmane, che a cavallo del millennio hanno poi sviluppato il tema dell'uguaglianza di genere a partire dall'Islam con un approccio dichiaratamente femminista.
18,00

Dal particolare all'universale. I libri di poesia di Giorgio Bassani

Dal particolare all'universale. I libri di poesia di Giorgio Bassani

Libro: Copertina morbida

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2020

pagine: 486

Giorgio Bassani si definiva prima di tutto poeta. Pur se il corpus narrativo è prevalente nella sua opera, l'attività poetica è inscindibile da quella che ha di volta in volta preso forma nei racconti delle Storie ferraresi e nei suoi romanzi. Sin dalle prime poesie, tra il 1942 e il 1951, raccolte nei volumi Storie dei poveri amanti e altri versi (1945 e 1946), Te lucis ante (1947) e Un'altra libertà (1951), alcune poi riproposte in L'alba ai vetri (1963), sono espressi in nuce tutti gli elementi che verranno sviluppati nelle opere narrative: l'amore per la propria terra, l'esclusione, la lontananza, la solitudine, il senso della morte e la memoria. Le due sillogi successive, Epitaffio (1974) e In gran segreto (1978), raccolgono e accompagnano quasi tutti i motivi ispiratori del romanziere Bassani, ma rivelano un "di più" rispetto alle poesie del passato, con un'attenzione a volte ironica, a volte amara, nei confronti del presente. Questo è uno studio sistematico sulla poesia di Giorgio Bassani, con saggi che partendo dagli archivi, dai carteggi inediti dello scrittore, dalle frequentazioni con i maestri e amici di una vita, riflettono sulla relazione tra Bassani-poeta e Bassani-narratore, essenziale per inquadrare la sua figura nel Novecento letterario.
35,00

Dantis ossa. La forma corporea di Dante. Scheletro, ritratti, maschere e busti (rist. anast.)

Dantis ossa. La forma corporea di Dante. Scheletro, ritratti, maschere e busti (rist. anast.)

Fabio Frassetto

Libro: Copertina rigida

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2019

pagine: 235

«Si erano appena concluse le celebrazioni per il sesto centenario della morte di Dante, quando, su proposta del Comitato Dantesco Ravennate, il 7 ottobre del 1921 la Giunta Comunale di Ravenna deliberava una nuova ricognizione delle ossa, dopo quella eseguita poco più di cinquant'anni prima in occasione del loro fortunoso ritrovamento. A svolgere il prestigioso e delicato incarico vennero chiamati due fra i più insigni antropologi italiani dell'epoca: il professor Giuseppe Sergi dell'Università di Roma e il professor Fabio Frassetto dell'Università di Bologna, con il compito di "ricongiungere allo scheletro i frammenti che erano o si credeva che fossero stati furtivamente sottratti nel 1865; verificare lo stato di conservazione delle ossa ed eliminare eventuali cause di deterioramento; rettificare e completare i dati antropometrici e antropologici rilevati in occasione della precedente ricognizione del 1865". E sarà proprio a partire da questi dati, rilevati con meticolosa cura, che Fabio Frassetto, all'indomani della ricognizione, si sarebbe assiduamente dedicato allo studio delle ossa del poeta e, al termine di un lavoro appassionato e più che decennale, avrebbe dato alle stampe, nel 1933, il suo capolavoro, ossia un monumento editoriale quale il Dantis Ossa. Risultato di un'"ardua e faticosa impresa", in esso l'antropologo bolognese espose, come si legge nella presentazione del libro, "quanto sulle caratteristiche fisiche di Dante" era allora "concesso alla Scienza di accertare". Il Dantis Ossa, che il Frassetto fece stampare, a cura dell'Istituto di Antropologia dell'Università di Bologna, in una magnifica edizione di 65o copie, resta ancora oggi un'opera prestigiosa, di alto valore sia per il soggetto trattato, sia per i contenuti scientifici, che a distanza di un secolo conservano in gran parte una loro validità, nonché per il ricco apparato iconografico (95 figure in bianco e nero) assolutamente originali». (Dalla Prefazione di Giorgio Gruppioni) Questo libro è pubblicato grazie al contributo determinante dell'Associazione Ex Alunni del Liceo Ginnasio "Dante Alighieri" di Ravenna. La riproduzione anastatica del Dantis Ossa di Fabio Frassetto è arricchita da una Prefazione di Giorgio Gruppioni, che ricostruisce le vicende storiche dell'opera, e da due testi conclusivi, uno a firma di Franco Gabici, che ripercorre le vicissitudini delle ossa di Dante nel corso dei secoli, e l'altro di Alfredo Cottignoli, che illustra le fasi della ricerca dantesca del Frassetto successive al Dantis Ossa.
30,00

«Tutti o nessuno». La rivoluzione cooperativa dei braccianti di Romagna

«Tutti o nessuno». La rivoluzione cooperativa dei braccianti di Romagna

Alison Sanchez Hall

Libro: Copertina morbida

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2019

pagine: 310

All'inizio degli anni Settanta la giovane ricercatrice americana Alison Sànchez Hall giunge a Ravenna con l'obiettivo di studiare la storia e il funzionamento delle cooperative di braccianti, grazie alle quali il territorio romagnolo ha goduto di uno sviluppo economico altrimenti insperato. L'obiettivo del professore che le ha proposto questa ricerca è dimostrare che la cooperazione è un'«utopia residua», una specie di «rigurgito comunista» senza futuro, ma le conclusioni a cui Alison giunge lo smentiscono, evidenziando come nel movimento cooperativo vi siano valori solidaristici e umani che vanno al di là della semplice ricerca del profitto. Fra storia sociale e studio antropologico, «Tutti o nessuno» racconta, con lo sguardo un po' naif di una studiosa d'oltreoceano, l'esperienza della cooperazione ravennate, un movimento collettivo che è riuscito a sopravvivere per oltre centotrent'anni creando una nicchia di prosperità e collaborazione reciproca all'interno dell'ambiente ostile che lo circondava.
24,00

Bollettino dantesco. Per il settimo centenario. Volume Vol. 8

Bollettino dantesco. Per il settimo centenario. Volume Vol. 8

Libro: Libro di altro formato

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2019

pagine: 150

Il «Bollettino dantesco. Per il settimo centenario», nato sotto l’egida del Comitato Ravennate della Società Dante Alighieri, si occupa di critica e di curiosità dantesche e si pubblica una volta l’anno (dal 2012 al 2021) in un volume di circa centosessanta pagine. Edito grazie all’illuminato patrocinio della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, la rivista ricalca le orme de «Il VI centenario dantesco. Bollettino bimestrale illustrato», già diretto (dal 1914 al 1921) da mons. Giovanni Mesini, conosciuto come “il prete di Dante”. Il «Bollettino dantesco» coinvolge studiosi e dantisti di fama internazionale, ed è di-retto dai professori Alfredo Cottignoli ed Emilio Pasquini dell’Università di Bologna. Direttore responsabile della testata è il giornalista Franco Gàbici.
15,00

Il mestiere della persuasione. Scritti sulla prosa

Il mestiere della persuasione. Scritti sulla prosa

Gandolfo Cascio

Libro: Copertina morbida

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2019

pagine: 196

Il volume raccoglie scritti dedicati alla prosa intesa nel suo significato più ampio, per cui, oltre al romanzo e al racconto, si ritrovano interventi dedicati alla forma del diario, ad alcuni carteggi, alla critica. A una prospettiva così estesa corrisponde una serie di voci tra di loro distanti, sovente contrastanti sia per le tematiche sia per lo stile; e se l'attenzione maggiore è riservata agli italiani, non pochi sono gli esempi forestieri: scelta che senz'altro agevola la comprensione dello spazio letterario circostante. Ciò che unisce questi saggi è lo sguardo del loro autore e il metodo di lavoro, ovvero quella «persuasione» del titolo che indica che il compito (o il «mestiere») del saggista e del critico è prima di tutto quello di esporre con la massima chiarezza com'è giunto alle sue conclusioni e al proprio giudizio. Per farlo, il modo più sicuro e conveniente rimane quello di porre il testo al centro di ogni discorso.
15,00

L'azienda abitabile. Come organizzare gli ambienti di lavoro per migliorare il benessere, le prestazioni e la produttività

L'azienda abitabile. Come organizzare gli ambienti di lavoro per migliorare il benessere, le prestazioni e la produttività

Andrea Fiorenza, Carla Angeloni, Michela Mantovani

Libro: Copertina morbida

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2019

pagine: 181

Negli ultimi anni le imprese si sono trovate ad affrontare una realtà caratterizzata da profonde rivoluzioni tecnologiche, che hanno apportato dei mutamenti nelle professioni e nell'organizzazione della gestione d'impresa. La funzione Risorse Umane ha finito per acquisire un ruolo sempre più centrale, dato che il capitale umano è diventato fondamentale per lo sviluppo e la sopravvivenza stessa di un'organizzazione. Di conseguenza si è manifestato il bisogno di mettere in atto nuove prassi per la gestione delle persone, prassi basate sulla creazione di condizioni di lavoro ottimali. Solo chi saprà cogliere al meglio i nuovi bisogni delle persone, utilizzando la loro creatività ed energia, potrà fornire prodotti e servizi attuali e richiesti dai mercati. Le domande che oggi i lavoratori si pongono sono: qual è il contesto aziendale più adatto alle mie inclinazioni? Chi mi può garantire un ambiente stimolante? Domande molto diverse da quelle del passato, in cui l'obiettivo era quello di mantenere il posto di lavoro a vita giurando lealtà e fedeltà al proprio datore e rispettando le regole. Oggi nessun lavoratore promette fedeltà al solo fine di mantenere il posto di lavoro; consapevoli di se stessi, chiedono di essere ascoltati e riconosciuti. Riconosciuti non in quanto meri esecutori di compiti, ma nelle loro aspirazioni e inclinazioni di individui. Grandi aziende in ogni parte del mondo stanno provando a rispondere a queste nuove esigenze fornendo contesti di lavoro stimolanti a "misura d'uomo", costruendo ambienti, fisici e relazionali, che tengano in considerazione i reali bisogni delle persone. Prefazione di Mario Mantovani.
15,00

Visions décentrées des Études Culturelles

Visions décentrées des Études Culturelles

Libro

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2019

pagine: 349

Con il termine "Cultural Studies" si indica quell'indirizzo di studio, nato nel 1964 in Gran Bretagna, che analizza i fenomeni sociali e culturali contemporanei secondo una prospettiva critica, caratterizzata da una forte vocazione alla multidisciplinarietà. A più di cinquant'anni dalla nascita, cosa si intende oggi per "Cultural Studies"? E inoltre, è possibile che paesi così diversi fra loro come Italia, Portogallo, Brasile e Argentina, adottino le stesse pratiche culturali e gli stessi approcci disciplinari? Il volume, inteso come una "lettura itinerante", tenta di chiarire in che modo le teorie culturaliste di matrice britannica si siano adattate nei paesi presi in esame, offrendo così un esempio implicito della ricchezza delle loro possibili declinazioni. Attraverso una panoramica dei "Cultural Studies" in Brasile, Portogallo, Italia, India e Argentina, il volume fa il punto sui molti modi in cui questo vasto campo disciplinare ha modellato nuove pratiche culturali. Un'indagine che misura inoltre la complessità della filiazione dei "Cultural Studies", termine talvolta usato a sproposito per discipline e approcci che in realtà non ne fanno parte, e a volte rifiutato da una certa tradizione accademica. Nel rispetto delle diversità geografiche e delle varietà dei contesti scientifici, l'approccio pratico e teorico adottato nel volume rimanda a quello del «Master in Études Culturelles» dell'Università di Bordeaux Montaigne, nella quale lavorano come insegnanti e ricercatrici Silvia Amorim, Martine Bovo e Ilana Heineberg, le tre curatrici dell'opera
20,00

Bassani in redazione. Il carteggio con Italo Calvino (1951-1966)

Bassani in redazione. Il carteggio con Italo Calvino (1951-1966)

Libro: Copertina morbida

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2019

pagine: 107

Nei primi anni Cinquanta Giorgio Bassani, redattore della rivista «Botteghe Oscure», era una figura piuttosto nota nell'ambiente letterario. Italo Calvino gli scrisse e riuscì a pubblicare sulla rivista uno dei suoi primi racconti, "La formica argentina". Da quel momento, e fino alla metà degli anni Sessanta, la loro fu un'amicizia tutta letteraria: Calvino segue come redattore dell'Einaudi la prima raccolta narrativa di Bassani, "Cinque storie ferraresi", mentre Bassani pubblica su «Botteghe Oscure» il primo racconto lungo di Italo Calvino, "La speculazione edilizia". Le lettere qui raccolte - annotate e commentate da Cristiano Spila - non rappresentano solo uno spaccato dell'attività svolta dai due scrittori nelle rispettive case editrici (Giorgio Bassani sulla rivista «Botteghe Oscure» e in Feltrinelli, Italo Calvino all'Einaudi), ma gettano una nuova luce sul clima intellettuale dell'epoca e sul laboratorio creativo di due protagonisti assoluti della letteratura del Novecento.
15,00

Laboratorio Bassani. L'officina delle opere. Atti del Convegno (Ferrara, 24-25 maggio 2018)

Laboratorio Bassani. L'officina delle opere. Atti del Convegno (Ferrara, 24-25 maggio 2018)

Libro: Copertina morbida

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2019

pagine: 231

Il volume raccoglie gli atti del convegno «Laboratorio Bassani. Seminario sulle carte d'archivio di Giorgio Bassani in occasione del centenario della nascita dello scrittore», tenutosi tra Ferrara e Bologna il 24 e il 25 maggio 2018. Le indagini sulle carte d'archivio, conservate a Ferrara e Parigi, hanno consentito un primo focus sul laboratorio dell'autore: attraverso i documenti, inediti e di notevole interesse storico-letterario, è ora possibile ricostruire i movimenti dell'invenzione, il metodo di lavoro e l'appassionata dedizione alla scrittura di Giorgio Bassani. Dal manoscritto di «Te lucis ante» al capitolo finale, poi espunto, del «Giardino dei Finzi-Contini», passando per la complessa gestazione di alcune delle «Storie ferraresi» («La passeggiata prima di cena», «Una lapide in via Mazzini», «Una notte del '43») e degli «Occhiali d'oro», alla riflessione sulla poesia bassaniana e sulla scrittura cinematografica: ne risulta un'immagine più ricca, complessa e sfaccettata, dell'uomo e del "poeta" Bassani.
20,00

Le ancore di carriera. La natura mutevole del lavoro e della carriera. Uno strumento di auto-valutazione

Le ancore di carriera. La natura mutevole del lavoro e della carriera. Uno strumento di auto-valutazione

Edgar H. Schein, John Van Maanen

Libro: Copertina morbida

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2019

pagine: 93

Cosa ci spinge a compiere una certa scelta di carriera escludendone altre? Perché accettiamo più facilmente alcuni impieghi e rifiutiamo altre opportunità? Per Edgar Schein, massimo esperto nel campo della cultura di impresa, e per John Van Maanen, la risposta sta nelle ancore di carriera, definite dagli autori come l'insieme dei nostri talenti, bisogni e valori. Allo stesso modo di un'imbarcazione, l'àncora di carriera trattiene, stabilizza e centra la persona verso i suoi veri talenti e le sue motivazioni più profonde. Conoscere la propria àncora significa orientare la carriera verso obiettivi precisi e coerenti con il proprio sé professionale. Schein individua otto ancore di carriera e, attraverso un semplice questionario di autovalutazione, guida il lettore alla scoperta della propria. Il libro non è diretto soltanto a chi desidera raggiungere una maggiore consapevolezza di sé, ma si rivolge in particolare agli specialisti delle risorse umane, che tramite questi test possono ottenere profili più completi sulla forza lavoro della loro azienda.
16,00

Sulle donne musulmane. Scritti di Muhammad al-Ghazali al-Saqqa

Sulle donne musulmane. Scritti di Muhammad al-Ghazali al-Saqqa

Libro: Copertina morbida

editore: Giorgio Pozzi Editore

anno edizione: 2018

pagine: 169

Mohammed al-Ghazàli as-Saqqa (1917-1996) e stato un teologo sunnita formatosi all'Università di Al-Azhar, al Cairo. Tuttora considerato una delle voci più autorevoli del mondo islamico novecentesco, ha scritto diversi libri di giurisprudenza e teologia sulla questione di genere. Il suo impegno per i diritti delle donne e contro il sessismo diffuso nelle società musulmane è stato costante nelle sue attività accademiche e di predicazione. Questo libro contiene scritti provenienti dai suoi discorsi pubblici, da articoli apparsi sulla stampa araba e da sermoni riguardanti le donne nelle fonti dell'Islam, nella letteratura e nella storia, inclusi i verdetti giuridici (fatawa) sull'argomento. Lo stile è quello informale e diretto tipico di Al-Ghazàli, che nel suo lavoro di educatore impegnato nella riforma della società egiziana si rivolgeva prima di tutto alla gente comune. Da questi testi risulta evidente il suo sforzo pedagogico e divulgativo contro i luoghi comuni sulle donne e l'Islam, e contro la mentalità sessista ancora diffusa nelle comunità musulmane per quanto riguarda i rapporti di genere. Presentazione di Abdallah Amara.
18,00

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