Giuffrè
Il contenzioso sui diritti reali
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2025
pagine: XXV-1438
L'opera, nella sua seconda edizione ampliata e aggiornata, esamina i diritti reali di godimento e i risvolti sostanziali e processuali delle fattispecie possessorie, segnalando il terreno di confluenza con altre vicende giuridiche - in primo luogo, quelle condominiali e di comunione, ma anche quelle di stampo penalistico ed europeo - più ricorrenti nel contenzioso giudiziario. Il volume, corredato da figure che rendono chiare e agile la consultazione, fornisce a tutti operatori giuridici spunti utili per affrontare la complessa materia, dando risalto agli orientamenti dottrinali e giurisprudenziali più recenti, alle novità legislative e alle applicazioni pratiche come inverate nelle aule giudiziarie e vissute in sede stragiudiziale.
Professione: General Counsel
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2025
pagine: XL-233
Un viaggio nella professione del General Counsel, di fatto la funzione autonoma di suprema salvaguardia giuridica del mondo-azienda. La continuazione ideale del volume Professione: Avvocato, in questa stessa collana, che qui si volge ad indagare la tutela legale svolta dall'interno del corpo societario, narrando un ruolo non sempre adeguatamente conosciuto e riconosciuto, ma altresì di decisa rilevanza per il funzionamento dell'intero sistema economico. Dai contributi di questo lavoro collettivo emergono le sfide di una carriera in evidente evoluzione, oltre all'appello teso a ribadire il ruolo, anche manageriale, che i General Counsel rivestono all'interno degli ecosistemi ove operano. Una posizione inadatta, è il caso di reiterarlo, ai pusillanimi, considerato il vasto novero di competenze che imprescindibilmente debbono essere sviluppate e affinate per mantenere la consulenza interna rilevante e autorevole.
L'anticipazione bancaria
Michelangela Salvatore, Ernesto Capobianco
Libro: Libro rilegato
editore: Giuffrè
anno edizione: 2025
pagine: XXIII-272
Dalla fine dell'ottocento l'“anticipazione bancaria” suscita l'interesse di dottrina e giurisprudenza decise ad individuare-qualificare il tipo contrattuale di una fattispecie, orfana di definizioni normative ma presente nella prassi bancaria sin dal IX secolo. Il dibattito dottrinario sulla natura dell'anticipazione bancaria persiste anche dopo la sua sistematizzazione nel codice del 1942. Gli articoli ad essa dedicati, infatti, ereditano le incertezze ed i dissidi interpretativi dei suoi primi commentatori, riluttanti all'adozione di una normativa puntuale dei contratti bancari. Attraverso un'analisi critica e aggiornata delle norme che configurano la fattispecie lo studio esamina approfonditamente i caratteri che la connotano quali, tra gli altri, la “regola dello scarto”; studia la compatibilità dell'anticipazione bancaria con le nuove forme di garanzia, sgrossandola dalla sovrapposizione di norme mutuate da istituti affini, con lo scopo ultimo di restituire contemporaneità ad uno strumento che conserva intatta la sua ratio più che mai attuale di risoluzione del contrasto tra l'esigenza di circolazione dei beni e la tutela del creditore. Il commento alle singole disposizioni, quindi, non mira solamente a fornire un panorama aggiornato dell'evoluzione dottrinale e normativa che ha caratterizzato la materia, bensì consegna al lettore una moderna lettura dell'istituto, affrontando l'esame di ciascun articolo nella prospettiva della contingente realtà economica e giuridica. L'opera si configura come contributo critico e sistematico allo studio dei contratti bancari, collocandosi nel solco della letteratura civilistica che interroga l'attualità delle categorie codicistiche alla luce della prassi contrattuale e delle esigenze del credito garantito.
Revocatoria ordinaria e concorso dei creditori
Pompili Mattia
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2025
pagine: VI-263
Il saggio, prendendo le mosse dal nesso, logico e normativo, che lega indissolubilmente l'azione revocatoria ordinaria e la garanzia patrimoniale, si propone di ricostruire la prima in via autonoma tanto dal diritto di credito, quanto dall'atto, quanto, infine, dall'esecuzione forzata, dai quali si è invece soliti, più o meno consapevolmente, intraprendere l'analisi di tale istituto: al fine di individuarne, in generale, la relativa funzione e il corrispondente funzionamento. L'individuazione nella funzione di conservazione della garanzia patrimoniale del tratto tipologico della revocatoria ordinaria, che allora essa deve continuare a svolgere anche una volta inserita nel sistema revocatorio concorsuale, consente di affrontare sotto una luce inedita i numerosi e delicati problemi, teorici ed applicativi, che questa eventualità continua a sollevare: nel tentativo di rilanciare un dibattito che ormai langue in una fase di stanca, e forse proprio in ragione della sostanziale incomunicabilità tra le diverse posizioni, e con l'auspicio di offrire una complessiva ricostruzione del sistema revocatorio concorsuale e del rapporto tra ciascuno degli strumenti in cui esso si articola.
Clausole di irresolubilità per inadempimento
Rosario Franco
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2025
pagine: XI-278
La ricerca si propone di investigare le problematiche suscitate dalla diffusione delle c.dd. clausole di irresolubilità (nelle versioni soft e hard) al fine di saggiarne validità ed efficienza alla luce dell'art. 1453 c.c. e dell'intero ordinamento giuridico. In seguito all'analisi critica delle opinioni che le destinano inesorabilmente all'invalidità se non all'illiceità, nel contributo si prova a svolgere un percorso ricostruttivo alternativo che, tra una pars destruens e una pars costruens, giunge a ritenerle normalmente ammissibili (unitamente a quelle c.dd. di exclusive remedy). Invero, i rimedi predisposti dal legislatore a protezione dell'alternativo interesse della parte fedele (art. 1453 c.c.) sono, nella prevista dicotomia (risoluzione/manutenzione), nella disponibilità di quest'ultima e, per l'altro, la loro esclusione – quand'anche riguardasse entrambi – non riuscirebbe ad inciderebbe (dissolvendolo) sul vincolo contrattuale sinallagmatico, che nella programmazione strutturale (e non attuativa) delle reciproche prestazioni rinviene uno dei tratti caratterizzanti la causa negoziale. Gli ulteriori strumenti difensivi dell'eccezione di inadempimento (ove anch'essa non esclusa) e, in ogni caso, del risarcimento del danno si pongono a protezione di una convenzione che continuerà a trovare fondamento nella sua giustificazione causale. Infine, la formulazione delle clausole potrà prescindere dagli indici di rilevazione dell'inadempimento alla stregua degli stati soggettivi di controparte (dolo e colpa grave), in quanto la disciplina prescritta dall'art. 1229 c.c. si rivela incongruente rispetto alla questione che esse pongono all'interprete.