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Quodlibet

Attraverso i diluvi-Through the foods

Attraverso i diluvi-Through the foods

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 256

In uno stato ordinario in cui l’equilibrio è sostituito da un incessante ripetersi di momenti distruttivi, in un presente in cui trascendenza e spiritualità appaiono perlopiù accantonate, può l’arte incoraggiare una resistenza, denunciare la normalizzazione dell’apatia, farsi portatrice di una rivelazione positiva? Perduti il timore e lo stupore di fronte a un evento straordinario, superati il senso del tragico e dell’orrore espressi con vivida intensità dagli artisti nei secoli passati, con quali strumenti, con quali iconografie – filtrate, mediate, concettualizzate, estetizzate – si esprime il sentire del disastro, della crisi, di un’apocalisse (senza fine e senza rinascita) nell’arte del presente? Attraverso i diluvi è articolato in diversi ambienti tematici: dai cataclismi generati dalla natura e dai suoi elementi al travagliato rapporto dell’uomo con gli animali non umani, dalla violenza della guerra alla malattia, fino al suo tragico epilogo.
44,00

Nessuno. Sui diversi modi di non esserci

Nessuno. Sui diversi modi di non esserci

Daniel Heller-Roazen

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 336

Ci sono molti modi per essere qualcuno, ma, paradossalmente, ce ne sono forse altrettanti per essere Nessuno: dall’assenza fisica, volontaria (come nel caso del Wakefield di Hawthorne, o del Mattia Pascal pirandelliano) o involontaria (il prigioniero di guerra), alla deminutio giuridica di chi – fra la vita presunta e la scomparsa da certificare – viene privato di tutti i diritti (come il servo antico, detto dai romani «senza persona», o come Peter Schlemihl che perse la propria ombra), fino all’assenza ultima, che coincide col decesso, e che da séguito a quegli esseri fuggevoli eppure indimenticabili che sono gli spettri e le «anime morte». Come è consuetudine dei saggi di Daniel Heller-Roazen, anche il presente libro ci accompagna in un coltissimo viaggio fantasmagorico attraverso la letteratura, la filosofia, l’antropologia e il diritto, alla ricerca, stavolta, di qualcosa che non c’è.
24,00

Straniere in Italia. La ricezione dal secondo dopoguerra delle arti e culture extraeuropee

Straniere in Italia. La ricezione dal secondo dopoguerra delle arti e culture extraeuropee

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 304

I testi qui raccolti offrono una prima riflessione sulla ricezione delle arti africane, oceaniche e centro-sudamericane in Italia nel secondo dopoguerra, esplorando le letture critiche, visive ed espositive che hanno accompagnato la circolazione di manufatti extra-occidentali. Attraverso un’analisi di casi di studio legati al mercato, alle mostre e alla pubblicistica, il libro documenta come questi oggetti abbiano sfidato le convenzioni culturali italiane, dando vita a nuove prospettive interpretative. Sebbene in parte connesso con le tematiche della decolonizzazione e del terzomondismo, questo studio unisce la ricerca filologica con l’esplorazione dei nuovi modelli critici. A partire dalla fine del Novecento, con eventi espositivi rilevanti come la mostra parigina Magiciens de la Terre (1989), è emerso un dibattito post-coloniale che ha cambiato radicalmente la geografia del sistema dell’arte, aprendo scenari che continuano a stimolare riflessioni e ricerche ancora oggi.
25,00

Il gorilla quadrumàno. Il teatro come ricerca delle nostre radici profonde

Il gorilla quadrumàno. Il teatro come ricerca delle nostre radici profonde

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 376

Sono passati cinquant’anni da quando lo studente Remo Melloni portò al corso di Drammaturgia 2 tenuto da Giuliano Scabia al Dams di Bologna alcuni testi teatrali scritti e rappresentati tra ’800 e ’900 nelle stalle del Reggiano durante il Carnevale. Inventore di figure mitiche quali il Drago d’Abruzzo e Marco Cavallo, simbolo della liberazione dall’oppressione psichiatrica, Scabia accolse le suggestioni di quel teatro in rima apparentemente semplice, in italiano e dialetto, per un lavoro di ricerca teatrale, pedagogica e antropologica. Portò i suoi studenti fuori dall’università, nella montagna reggiana, in cerca della «cultura faticata dei padri», in un lavoro non solo di esibizione ma soprattutto di ricerca e ascolto. Dietro un Gorilla gigante e un cantastorie, con la commedia del Gorilla Quadrumàno il gruppo esplorò le possibilità di creazione e di socialità in un territorio che andava spopolandosi e perdendo i legami con il suo importante passato e con il suo patrimonio fantastico. Fu un viaggio picaresco, ricco di “avventure”, seguito da un intervento nel territorio industriale di Porto Marghera, affrontato con uno spirito che anticipava quello del ’77 bolognese. Lo trovate raccontato nel libro collettivo qui ristampato così come fu pubblicato dall’editore Feltrinelli nel 1974. Introduzione di Giuliano Scabia.
22,00

Venerati maestri. Operetta immorale sugli intelligenti d'Italia

Venerati maestri. Operetta immorale sugli intelligenti d'Italia

Edmondo Berselli

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 288

Ce n’è per tutti in questo bellissimo, veritiero e divertente libro di Edmondo Berselli: per tutti quei personaggi pubblici ancora viventi, parlanti e onnipresenti in tv, che sanno il futuro e non ci prendono mai, dirigono l’opinione corrente e il conformismo diffuso, a proposito di arte, politica ecc.; si presentano come maestri, ma sono come i playboy dei rotocalchi, famosi per un’estate e poi più nulla, patetici residuati sbiaditi, fatti di vanterie. Ci sono tuttora questi maestri di successo, perdurano, ossia tirano a campare con ostinazione senza demordere, finché saranno solo una scoreggina che ha fatto molta puzza, e che il vento della storia avrà disperso oltre lo strato d’ozono. Le tre categorie che Berselli riprende da Arbasino ed applica su larga scala sono: le giovani promesse che però restano sempre tali, il solito stronzo ed è la maggior parte, il venerato maestro, raro, ma sempre però prossimo a diventare il celebrato cazzone. La sua vena è del grande scrittore satirico, che rivela la verità che tutti in cuor loro sanno, di quest’ultimo mezzo secolo passato tra le bugie e le sopravvalutazioni; quando forse certe canzoni ritenute di quarta categoria, hanno contato di più degli stimati maestri del pensiero, dei quali in privato tra amici si sghignazzava. Storia di tutti noi, che dalle promesse ideologiche, anzi no, che dalla fede un po’ cieca in certi intellettuali sovrastimati, siamo giunti di disillusione in disillusione a quella verità sempre sospettata e creduta indicibile. È anche la storia del conformismo, come è evoluto, come è cambiato, e come è restato sempre però conformismo, che ti chiama all’appello e a cui si risponde per non fare brutta figura, su film, romanzi, rinomati scrittori, parvenze di filosofia cui abbiamo creduto di credere. Il libro è del 2006, ma col passare del tempo si dimostra sempre più convincente, pieno di verità e comico in abbondanza.
16,00

Cesare Pavese politico

Cesare Pavese politico

Cristofari Gioele

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 112

Muovendo dalla messa in dubbio di una vulgata che vorrebbe Cesare Pavese scrittore per eccellenza impolitico, disimpegnato, addirittura estraneo al corso del suo tempo e protetto nel più sicuro riparo di quello mitico, il volume ricostruisce i rapporti che, anche e soprattutto attraverso le sue opere letterarie, intrattenne con i problemi posti da fascismo e antifascismo, poi dalla ricostruzione e dal rapido venir meno degli entusiasmi postbellici. Il primo capitolo è dedicato alle vicende che, nella Torino dei primi anni Trenta, condussero il giovane americanista dagli impieghi nel campo culturale cittadino alla prigionia e al confino di polizia a Brancaleone Calabro per attività sovversiva. Nel secondo, è esaminata l’evoluzione di Lavorare stanca, singolare raccolta di versi narrativi e antilirici, più o meno programmaticamente in isolata polemica con le linee dominanti della poesia contemporanea, che nella seconda edizione finisce per contenere un’intera sezione storico-politica, nella quale Pavese descrive le vicende dell’antifascismo dalla spontaneità rivoltosa agli esiti inesorabili di repressione, carcere e confino. Il terzo capitolo affronta la lenta elaborazione delle riflessioni pavesiane sul mito durante la guerra, alla luce soprattutto delle aperture al regime testimoniate dal Taccuino segreto e dalla mancata presenza tra le file partigiane, cui seguì la non prevedibile iscrizione al PCI nell’autunno 1945. Si trattò, a ogni buon conto, di un tesseramento più strategico che ideologico, dovuto ai rapporti di forza interni all’istituzione letteraria nella quale Pavese lavorò per più di un decennio, la casa editrice Einaudi: i conflitti combattuti in quegli uffici, e l’impiego dell’ortodossia marxista nella loro gestione o nel giudizio di colleghi, amici e recensori sugli ultimi romanzi di Pavese, sono l’oggetto del quarto capitolo, che si chiude con alcune brevi note sulla rappresentazione del femminile nelle ultime opere, da Tra donne sole a Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.
12,00

Andrea Fogli. 7 Atlanti. Catalogo della mostra (Roma, 5 dicembre 2024-2 febbraio 2025). Ediz. italiana e inglese

Andrea Fogli. 7 Atlanti. Catalogo della mostra (Roma, 5 dicembre 2024-2 febbraio 2025). Ediz. italiana e inglese

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 160

Stefano Chiodi, Cartografie dell’immaginazione, 7 Atlanti: Primo Atlante. Effemeridi del giardino: Secondo Atlante. Dormienti: Terzo Atlante. Diario delle ombre: Quarto Atlante. Piccolo popolo: Quinto Atlante. Diario dei 59 grani di polvere: Sesto Atlante. Diario dei 59 grani d’argilla: Settimo Atlante. Vedenti: Atlante zero.
22,00

Autoritratto

Autoritratto

Édouard Levé

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 112

«Per una lettura pubblica dovevo scegliere alcuni brani da Anna Karenina. Un compito per le vacanze estive che mi rendeva felice. Poi, una sera di inizio agosto, eravamo una decina di persone intorno a un tavolo, sotto un tiglio, e la conversazione è caduta su Édouard Levé. Alcuni di noi lo avevano conosciuto, altri no. Per dare a questi ultimi un’idea di chi fosse sono andato a prendere Autoritratto e ho iniziato a leggerlo ad alta voce. Svegliandomi, la mattina dopo, ho pensato che era proprio quella la lettura che volevo fare, e che Édouard, lì dove si trovava, aveva più bisogno di me di quanto ne avesse Tolstoj. Pittore, fotografo, artista, Édouard Levé faceva quella che si dice arte contemporanea e i quattro libri che ha scritto sono tanto concettuali quanto, ad esempio, la sua serie di fotografie pornografiche vestite o i suoi ritratti di omonimi di persone famose. Era un personaggio elegante, divertente, affascinante. Lo scorso autunno ha consegnato al nostro comune editore il manoscritto di un libro intitolato Suicidio, un titolo sobrio, preciso, programmatico, così come i precedenti: Opere, Giornale e Autoritratto. Tre giorni dopo, il 15 ottobre 2007, si è suicidato. Aveva 42 anni» (Emmanuel Carrère). A un primo sguardo questo «autoritratto» non è altro che un elenco di affermazioni che riguardano la vita, l’opera, i dubbi, i gusti, le piccole e grandi angosce del suo autore, Édouard Levé. Sono frasi asciutte, obiettive, senza alcun ordine cronologico, che non cercano nessun effetto se non quello di un’esacerbata sincerità che può risultare a tratti cruda, triviale o addirittura banale. Nulla ci viene nascosto di ciò che lo costituisce come individuo, sul piano fisico e psicologico, ma anche sessuale, politico, filosofico, estetico. E tuttavia, accumulando più di un migliaio di informazioni su di sé, ma senza cedere all’autocompiacimento, l’autore finisce per porgerci uno specchio nel quale ciascuno, in questa o quella notazione, finisce per ritrovarsi: l’effetto voluto è quello di un’individualità universale che, al di là dell’aneddoto, attira l’adesione immediata e affascinata del lettore. Risolutamente sobrio, privo di pathos e di qualsiasi traccia di sentimentalismo, "Autoritratto" fa esplodere il concetto stesso di autobiografia.
14,00

I Franchetti. Storia di una famiglia

I Franchetti. Storia di una famiglia

Roberto Mancini

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 250

Piazza ducale di Mantova, anno 1600. Una donna accusata di stregoneria viene bruciata sul rogo. Si chiama Giuditta Franchetti ed è l’anziana moglie di un rabbino. È il primo episodio accertabile della storia di una famiglia le cui movimentate vicende, di generazione in generazione, hanno segnato nel profondo la cultura e la società italiane. Alla ricostruzione appassionante, documentata e rigorosa di questa epopea familiare è dedicato il presente volume. Verso la metà del Settecento un lontano discendente di Giuditta, il giovane Giuseppe Franchetti, decide di lasciare Mantova e si imbarca per Tunisi. Qui, in breve tempo, accumula una ingente fortuna grazie al commercio dei tarbùuš, i cosiddetti «berretti alla turca»; i suoi figli, che ne seguono le orme, decidono però di fare ritorno in Italia, stabilendosi a Livorno, dove soffia impetuoso il vento napoleonico.
22,00

Delucidazioni su Lacan

Delucidazioni su Lacan

Jacques-Alain Miller

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 752

Tra gli allievi di Lacan, Jacques-Alain Miller spicca come un lettore diverso da tutti gli altri: i suoi seminari e le conferenze raccolti in questa pubblicazione mettono in luce uno straordinario lavoro di esplorazione, decifrazione e appropriazione del complesso testo lacaniano. Illustrano tutti i passi, tutti i gradini – da salire uno alla volta – necessari per cogliere lo straordinario tesoro clinico contenuto nel lavoro di Lacan e di cui Miller ha fornito chiavi di lettura fondamentali, senza le quali il pensiero dello psicoanalista francese, che ha segnato una nuova epoca della psicoanalisi, sarebbe forse rimasto indecifrato e relegato al repertorio culturale delle stranezze e delle curiosità del Novecento. Un’indicazione fondamentale di metodo emerge quando Miller, ironizzando su quella che chiama la «guerra delle citazioni» («Lacan ha detto...», «Lacan ha affermato...»), suggerisce che la sola cosa per cui ha senso lottare non è il domandarsi: «Cosa Lacan ha detto», ma: «Cosa intendeva dire in quel momento».
35,00

Roma città-territorio. Abitare un contesto metropolitano

Roma città-territorio. Abitare un contesto metropolitano

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 144

Il volume presenta una serie inedita di ricerche territoriali e ambientali sull’area metropolitana romana, fornendone un quadro ricco e complesso, e al tempo stesso problematico. L’immagine che ne emerge innova quella tradizionale del polo romano circondato da un territorio vasto tendenzialmente «vuoto» in cui si inseriscono alcuni centri minori decisamente subalterni alla Capitale, a favore di un sistema articolato e integrato, un territorio ampio complessivamente abitato e attraversato da flussi e relazioni di diverso tipo, che ospita modalità di abitare innovative, anche se spesso difficili: una città-territorio, insomma. Si propone così implicitamente un diverso modo di interpretare l’urbanistica, moltiplicando e articolando le periferie metropolitane. Oltre a porre una particolare attenzione alla dimensione digitale del territorio, il testo affronta – grazie alle mappature originali – le tematiche agricole e ambientali, tanto rilevanti nel contesto attuale (consumo di suolo, impatti ambientali, reti ecologiche, cambiamento climatico ecc.).
24,00

Giovanni Klaus Koenig nella cultura progettuale del Novecento

Giovanni Klaus Koenig nella cultura progettuale del Novecento

Libro: Libro in brossura

editore: Quodlibet

anno edizione: 2025

pagine: 304

Nella cultura italiana del secondo Novecento, Giovanni Klaus Koenig (1924-1989) si è distinto come originale figura di storico, teorico e critico di architettura e design, semiologo, appassionato docente, cultore e tecnico del cinema, progettista di edifici e mezzi di locomozione. Ironico e amabilmente polemico, Koenig ha na - vigato i diversi saperi connessi al progetto in tutte le sue scale, intrecciandone continuamente metodologie ed esiti, e sperimentan - do innovativi orientamenti d’indagine critica: valgano per tutti i pionieristici studi sull’analisi linguistica dell’architettura. Infatti, sebbene Koenig sia stato troppo spesso confinato nel ristret - to circolo intellettuale fiorentino, accanto a colleghi come i tre Leo - nardo (Benevolo, Ricci, Savioli), Franco Borsi o Pierluigi Spadolini, a Firenze il suo rivoluzionario insegnamento è stato cruciale per la formazione dei gruppi dell’architettura radicale come Superstudio. E nonostante il capoluogo toscano sia stata la città dove scelse di vivere, insegnare e lavorare per tutta la vita, egli ha avuto un ruolo preminente in diversi contesti industriali del Paese (Milano, Torino e la Fiat, ad esempio), nelle riviste – dalle milanesi «Casabella» (di cui fu condirettore) e «Ottagono», alla bolognese «Parametro» – e in molteplici eventi o programmi che hanno coinvolto architetti e designer di fama internazionale.
24,00

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