Edizioni ETS: Biblioteca della modernità letteraria
Le molte vite di Aldo Buzzi. Letteratura, editoria e cultura del cibo
Luca Gallarini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2018
pagine: 260
Scrittore poco noto al grande pubblico, ma stimato da alcuni tra i più celebri artisti e intellettuali della sua epoca, Aldo Buzzi (Como 1910 – Milano 2009) lavorò nel cinema come aiuto-regista di Alberto Lattuada, Luigi Comencini e Federico Fellini, e poi nell’editoria come caporedattore presso Rizzoli. La prima parte della monografia ricostruisce i momenti più significativi della sua vita, mettendo in luce i rapporti di collaborazione e amicizia con Piero Chiara, Ennio Flaiano, Lucio Mastronardi, Giuseppe Mazzaglia, Velso Mucci, Bruno Munari, Federico Patellani, Giuseppe Pontiggia, Leonardo Sinisgalli, Mario Soldati, Saul Steinberg e Giambattista Vicari. La seconda si concentra sulle scelte editoriali e morfologiche con cui Buzzi, cresciuto al tempo della prosa d’arte, cercò di imprimere forma e coerenza ai suoi libri. La terza, infine, offre una mappatura degli interessi enogastronomici dell’autore. La cultura del cibo (intesa in senso largo: dalla cucina stellata all’uovo al tegamino) permetteva a Buzzi di stabilire collegamenti originali tra persone e cose agli antipodi, in nome di una ricomposizione ai fornelli delle tensioni della vita associata.
Dalla tragedia all'enciclopedia. Le poetiche e la biblioteca di Savinio
Davide Bellini
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2013
pagine: 195
L'opera di Alberto Savinio è stata spesso letta come un corpus multiforme ma sostanzialmente compatto, in cui gli elementi più significativi sembravano già tutti dati nel funambolico esordio di "Hermaphrodito". Davide Bellini sceglie una prospettiva diversa, andando in cerca di sviluppi e discontinuità attraverso sondaggi testuali disposti su una traiettoria solidamente diacronica. Per farlo, collega l'analisi delle poetiche di Savinio (al plurale) con lo studio della sua biblioteca, in cui spicca il ruolo di alcune letture-chiave: innanzitutto quella, complessa e originale, di Nietzsche, ma anche dei classici italiani (Leopardi, Dante), della psicoanalisi freudiana, di saggisti politici come Spengler. Ne emerge un itinerario creativo che si snoda, con esiti spesso geniali, fra i due grandi orizzonti formali della "tragedia" e dell'" enciclopedia": privilegiando, da una parte, la suggestione per le insondabili profondità della metafisica, dall'altra il disincanto di un'intelligenza sempre pronta a far riemergere in superficie falsi miti e tabù.
Manzoni. Poeta teologo (1809-1819)
Giuseppe Langella
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2009
pagine: 208
La monografia passa al vaglio la produzione manzoniana di un decennio, da Urania, in cui per la prima volta Manzoni indossa consapevolmente "le bende e il manto" del poeta teologo, fino alla seconda Pentecoste, dove annuncia l'avvento di un'era nuova di libertà e di pace. Un posto centrale, in questa ricognizione, occupano, ovviamente, gli Inni sacri e le Osservazioni sulla morale cattolica, ma l'attenzione cade anche sulla breve stagione idillica, contrassegnata dalla rapsodia A Parteneide e dal proemio della Vaccina, e sul primo getto del Conte di Carmagnola. Ai motivi teologici e morali (cui si connette, tra l'altro, la vexata quaestio del presunto giansenismo manzoniano) s'incrociano quelli politici di un incipiente Risorgimento e quelli più squisitamente letterari di canone e di poetica. Alla fine si compone il ritratto mobile e pensoso di un uomo in ricerca, alla cui coscienza, tanto lucida quanto inquieta, si affacciano via via i grandi nodi dell'agire umano, tra natura e grazia, impulsi e virtù, soggezione e libertà, nella prospettiva agostiniana della costruzione della civitas Dei, di una società di santi: un itinerarium mentis in larga misura inedito, sorpreso tra le pieghe delle carte che affollano lo scrittoio e la biblioteca di Manzoni.