Fazi: Le terre
La politica nell'era dello storytelling
Christian Salmon
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2014
pagine: 180
Lo storytelling, ovvero l'arte di raccontare storie che utilizza i principi della retorica e dell'oratoria, nasce in contemporanea alla comparsa dell'uomo sulla terra, ma oggi viene spesso associato all'esercizio del potere. Il moderno homo politicus, costretto dalla rete e dai mass media a una continua ed esasperante esposizione, deve conoscerne ogni segreto e padroneggiarne le tecniche per sperare di emergere nella lotta politica nel "teatro della sovranità perduta". "Yes we can", "Lo mejor està por venir", "Le changement c'est maintenant" non sono solo slogan, ma incipit di storie che hanno conquistato un elettorato vorace di spettacolo. Nella Politica nell'era dello storytelling, Christian Salmon, che ha aperto un acceso dibattito sull'argomento, svela con gli ingranaggi della grande macchina narrante domandandosi se in questo nuovo circo mediatico non saranno proprio i governanti a fare la fine delle vittime sull'altare sacrificale della comunicazione.
La bestia
Óscar Martínez
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2014
pagine: 320
Quello che si narra in questo libro non è un prodotto della fantasia e nemmeno una semplice indagine giornalistica. Oscar Martinez ha percorso da cima a fondo il tragitto dei migranti attraverso il Messico, per otto volte è salito sul tetto del treno, "la Bestia", insieme ai centroamericani che a migliaia viaggiano aggrappati lassù nella speranza di entrare negli Stati Uniti, dove sognano una vida mejor. Ha diviso con loro le notti all'addiaccio e le sigarette, le paure e le insidie del viaggio, nel corso del quale violenze, stupri e aggressioni sono pane quotidiano e la morte è in agguato a ogni tappa. Ha visitato le città governate dai narcos, dove si cammina a testa bassa, ha ascoltato i racconti delle giovani centroamericane costrette a prostituirsi in Chiapas e poi ha asciugato le loro lacrime. Ha incontrato poliziotti corrotti, banditi, preti coraggiosi, uomini e donne dal destino segnato. Nel raccontarci la sua esperienza in prima persona lungo il cammino dei migranti, Martinez ha popolato il suo reportage di un'umanità spesso oscura e ai margini, perfettamente autentica anche se sembra il frutto dell'abile penna di un romanziere. E il lettore si trova così catturato in questa odissea attraverso paesaggi desolati e ostili, battuti solo da avvoltoi, coyote, narcotrafficanti e migranti, per arrivare fino al "muro", l'ultima barriera che separa i centroamericani in fuga dal loro sogno americano.
Buongiorno Palestina
Fiamma Arditi
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2014
pagine: 320
Perché della Palestina si tende a parlare sempre negli stessi termini e, soprattutto, solo ogni volta che il conflitto arabo-israeliano raggiunge un nuovo picco di violenza, cui fanno eco le cronache di tutto il mondo? L'idea di questo libro è che la Palestina meriti anche un altro tipo di racconto. Fiamma Arditi è andata per anni alla ricerca del volto sconosciuto di questa terra. Da New York, dove il progetto ha avuto origine, si è imbarcata in un emozionante viaggio di scoperta nel corso del quale è riuscita a entrare in contatto con le vite di numerosi palestinesi. Tra questi ne ha selezionati ventuno: il direttore di un teatro per ragazzi nel campo profughi di Jenin, il rapper in quello di Shuafat, una giornalista di Al Jazeera, una sociologa palestinese, che insegna alla Hebrew University; un contatto ha portato all'altro. Tutti sono legati dalla volontà di sfuggire alla logica della violenza, di resistere pacificamente all'occupazione trovando strade alternative, che affermino la vita, in positivo. Ritratto corale inedito, allo stesso tempo libro-intervista e reportage sul campo, "Buongiorno Palestina" riporta gli incontri unici fatti da Arditi tra Gerusalemme, la West Bank, Gaza, e restituisce la fotografia di un popolo determinato e paziente, che ha una legittima sete di giustizia ma che sa ancora gioire, amare, rispettare. Il filo conduttore di queste storie è anche la passione per l'arte e la fiducia nella creatività come via di salvezza.
Quando i soldi finiscono. La fine dell'età dell'abbondanza
Stephen D. King
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2014
pagine: 330
"Sono nato nel 1963, e purtroppo ero un po' troppo giovane per vivere in prima persona l'epoca dei Beatles, di Jimi Hendrix e della Summer of Love, ma dal punto di vista economico non potevo venire al mondo in un momento migliore". Attacca così l'economista Stephen D. King, ma subito a fare da contrappunto all'idilliaca evocazione degli anni del boom è la desolante realtà di oggi. Questo saggio è infatti uno dei più lucidi ritratti dell'attuale crisi, tanto che, dalla sua uscita in lingua inglese, ha fatto rabbrividire i lettori di mezzo mondo: che succede quando i soldi finiscono? Certo, l'espressione, avverte King, non va presa alla lettera: di fatto i soldi non finiscono mai, la moneta si può sempre creare dal nulla e stampare a piacimento. Ma forse la società occidentale ha raggiunto un punto di non ritorno, una svolta epocale che segna la fine di quell'"età dell'abbondanza" che consideravamo ormai come il nostro habitat naturale. Quello della crescita costante e inarrestabile è un mito a cui dobbiamo rinunciare? Per King lo dobbiamo quantomeno rivedere. Pensioni, sanità pubblica e reddito garantito sono promesse che possiamo mantenere? Sostenitori del rigore e delle politiche espansive si arrovellano con il rebus della crescita senza venirne a capo, i politici privilegiano il consenso elettorale al rispetto degli obblighi verso i creditori internazionali e le banche centrali diventano veri e propri organi politici, o, come le chiama l'autore, il "potere dietro il trono".
Dizionario innamorato dell'ebraismo
Jacques Attali
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2013
pagine: 414
Che strano oggetto culturale è mai un "dizionario innamorato"? Ancora più bizzarro se si considera che il destinatario dell'amore in questione è quell'ebraismo da molti "denunciato come dottrina degli assassini del Messia, come pratica degli usurai che sfruttano il mondo intero, dei cospiratori e degli assetati di sangue, pretesto di milioni di omicidi". Ma questo non è certo il punto di vista di Attali, nato in Algeria da genitori ebrei francesi e dedito allo studio di questa religione non solo per averla ereditata dalla sua famiglia, ma anche in risposta a un vivo interesse culturale. Quello che ci restituisce in questa serie di voci, da "Abele" a "Zohar", non è affatto un sapere enciclopedico o nozionistico, bensì il tentativo di interpretare e vivificare un'eredità personale e culturale dalla portata globale. Il mosaico che si compone voce dopo voce, tassello dopo tassello, ci offre un ritratto dell'ebraismo profondo e lontano dai luoghi comuni. Un ebraismo la cui storia millenaria, sintetizzata da Attali nelle pagine introduttive, è segnata dal confronto e dallo scambio con le altre civiltà e che diviene oggi, in forza della sua spiccata singolarità, un baluardo della resistenza a una certa globalizzazione. Da leggere tutto d'un fiato o da sfogliare saltando di voce in voce, questo dizionario è un percorso di autoconoscenza anche per chi dell'ebraismo è solo curioso.
Roma mafiosa. Cronache dell'assalto criminale allo Stato
Giancarlo Vincenzo Capaldo
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2013
pagine: 268
Cos'è accaduto negli ultimi vent'anni nella capitale? Perché Roma, il cuore istituzionale del paese, nel quale convergono e si intrecciano i vari nodi di potere che strutturano il sistema Italia, è sempre più minacciata dall'infiltrazione delle organizzazioni criminali? Esiste il pericolo di una "mafia-Stato"? In che senso la nostra è una Repubblica fondata sull'antimafia? Il territorio capitolino è una base essenziale sia per le mafie nostrane Cosa Nostra, 'ndrangheta, camorra - che per quelle straniere - albanese, russa, cinese o nigeriana - in un vero crocevia di interessi illeciti di varia natura. Ma soprattutto Roma è stata, ed è tuttora, il teatro di una decisiva mutazione della criminalità: partendo nella sua analisi dalla stagione delle stragi e della cosiddetta "trattativa", Capaldo dipinge una nuova mafia che punta al centro dei luoghi di potere e porta I suoi uomini direttamente nelle file della politica, dell'amministrazione, delle istituzioni, in breve dello Stato. In base all'esperienza maturata in quarant'anni di attività, di cui venti alla Procura di Roma, il magistrato ci offre un saggio ricco di informazioni e dati, corredato da box di approfondimento e arricchito da aneddoti personali, e ci aiuta a orientarci in un paese in cui diverse forze premono per la ricerca di nuovi equilibri.
Come un fucile carico. La vita di Emily Dickinson
Lyndall Gordon
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2012
pagine: 640
Emily Dickinson è un'autrice esplosiva, un "vulcano silenzioso" che con la sua inarrestabile vena creativa ha rivoluzionato il linguaggio poetico. Eppure, finora della "bella di Amherst" sapevamo soprattutto che ha trascorso un'esistenza ritirata, quasi reclusa, scandita da rare apparizioni pubbliche. In questa biografia, Lyndall Gordon spinge il lettore a varcare la soglia delle mura domestiche di Emily Dickinson per addentrarsi nel nodo della sua vita familiare, nel quale individua una magmatica fonte della sua opera letteraria. Il groviglio di passioni che lega l'autrice all'austero fratello Austin, sposato con Susan, da sempre amica e confidente di Emily, e a Mrs Mabel Todd, l'amante di Austin che arriva a sconvolgere l'apparente serenità dei Dickinson, diventa la scena originaria che alimenta l'invenzione poetica di Emily. Un dramma, una faida su cui Lyndall Gordon - come scrive Nadia Fusini nella prefazione - "ci istruisce non certo per amore del pettegolezzo, ma perché queste vicende di guerra intestina gettano luce su una storia sacra per noi devoti lettori; e cioè, su come venga a comporsi quel corpus di opere che veneriamo - le sue poesie, le sue lettere. Noi vogliamo, certo, sapere della sua esistenza mondana, ma in quanto è legata alla sua opera. La biografia di un poeta è come la biografia di un santo: vogliamo capire come il santo o il poeta giungano a compiere i loro diversi miracoli".
Come trasformare i nemici in amici. Le radici di una pace duratura
Charles A. Kupchan
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2012
pagine: 653
Il mondo è destinato a continui cicli di conflitti e guerre? Le nazioni rivali possono mettere da parte le ostilità e stabilire una pace duratura? "Come trasformare i nemici in amici" indica in modo coraggioso e innovativo la strada che le nazioni possono percorrere per sfuggire alla competizione geopolitica e passare dal conflitto alla collaborazione. Attraverso un'analisi avvincente e una serie di esempi storici, attinti da ogni angolo del globo e in un arco di tempo che va dal tredicesimo secolo ai nostri giorni, l'esperto di relazioni internazionali Charles Kupchan sfata alcuni miti sulla costruzione della pace. Kupchan sostiene che l'impegno diplomatico è decisivo per la riconciliazione con gli avversari. E la diplomazia, e non l'interdipendenza economica, la strada maestra per la pace: le concessioni e gli accordi strategici promuovono la fiducia reciproca necessaria per la costruzione di una società internazionale. Per Kupchan, anche se la pace duratura si raggiunge più facilmente tra società, etnie e religioni simili, le democrazie devono saper trattare anche con gli Stati autoritari. Il libro prende in esame successi e fallimenti storici, come l'inizio dell'amicizia tra USA e Gran Bretagna agli albori del XIX secolo, il Concerto europeo che garantì la pace dopo il 1815 ma non riuscì a resistere alle rivoluzioni del 1848, e la stretta relazione allacciata negli anni Cinquanta tra Unione Sovietica e Cina.
La bottega delle reliquie. Viaggio tra i corpi sacri del mondo
Peter Manseau
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2012
pagine: 221
L'impulso a conservare e venerare le parti del corpo dei santi defunti ha caratterizzato l'esperienza umana sin da quando Buddha perse il suo primo dentino e Giovanni Battista la propria testa. "La bottega delle reliquie" di Peter Manseau, con i suoi racconti su Gesù, Buddha, Maometto e una folla di altre anime sante, narra le storie nascoste di quei corpi che, nei secoli, hanno significato così tanto. Lungo questo viaggio incontriamo una californiana attirata in un convento di Gerusalemme dalla mano recisa di una suora, un esperto forense francese che gira per il metrò con la presunta costola di Giovanna d'Arco, due giovani fratelli siriani che imparano l'inglese nel cortile della moschea dove si conserva il pelo di barba di un profeta, scoprendo così molti particolari delle popolari e dubbie leggende sui santi defunti. Manseau ha scritto un libro toccante sulla vita, sulla molteplicità delle fedi e su come vita e fede si sostengano a vicenda. "La bottega delle reliquie" è un grande viaggio, che attraverso la profonda curiosità dell'autore e l'incontro con chi si prende cura dei morti, mette insieme un affresco delle religioni del mondo. Dietro un tono leggero e ironico emerge una profonda riflessione sull'indissolubile nesso tra dimensione spirituale e materiale: necessitiamo di simboli per sopravvivere e siamo noi stessi simboli.
Aftershock. Il futuro dell'economia dopo la crisi
Robert B. Reich
Libro: Libro in brossura
editore: Fazi
anno edizione: 2012
pagine: XII-219
I ricchi sono sempre più ricchi. I poveri sempre più poveri. Come ricorda Robert Reich, "all'inizio del 2010, a poco più di un anno dal crollo, Wall Street ha elargito pacchetti retributivi a banchieri, trader e facoltosi dirigenti come se la crisi non ci fosse mai stata". Nel nostro paese, è accaduta la stessa cosa: il gotha dell'economia si è spartito, e continua a farlo, liquidazioni e stipendi milionari, mentre il ceto medio si sente più insicuro e vulnerabile di prima. L'Italia, infatti, tra le economie avanzate, è divenuto il terzo paese con il maggior livello di diseguaglianza dei redditi. Se la politica tradizionale è incapace di risolvere i problemi dei cittadini e di attenuare il divario di ricchezza, saranno i demagoghi ad avere il sopravvento alimentando le preoccupazioni e le frustrazioni delle persone e incitandole a dare la colpa dei problemi economici agli stranieri e agli immigrati. Che fare allora? Robert Reich propone un nuovo patto di base in grado di coinvolgere lavoratori, Stato e imprenditori. Un patto che affronti le riforme strutturali, difenda i salari rimettendo al centro la questione del lavoro e lotti contro le iniquità determinate dal "grande business". Con una lucidità e una capacità d'analisi fuori dal comune, l'autore ripercorre la storia, le idee e gli uomini che hanno portato al cosiddetto "svuotamento" del ceto medio e rivendica come necessaria una nuova stagione di trasformazioni e cambiamenti. Postfazione di Michele Salvati.
Domani, chi governerà il mondo?
Jacques Attali
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2012
pagine: 401
Domani, chi governerà il mondo? Gli Stati Uniti, la Cina, l'India, l'Europa, il G20, l'ONU, le multinazionali, le mafie? Quale paese, quale coalizione, quale istituzione internazionale avrà i mezzi per fronteggiare le minacce ecologiche, nucleari, economiche, finanziarie, sociali, politiche e militari che pesano sul futuro del mondo? Chi saprà valorizzare il formidabile potenziale delle diverse culture? Bisogna lasciare le redini del mondo alle religioni? Agli imperi? Ai mercati? O forse andrebbero restituite alle nazioni, chiudendo di nuovo le frontiere? Un giorno l'umanità capirà che la strada più vantaggiosa è quella di costituirsi in un governo democratico del mondo, che superi gli interessi delle nazioni più potenti, protegga l'identità di ogni cultura e l'interesse generale dell'umanità. Cogliendo le difficoltà di un sistema sempre più incapace di gestire le crisi economiche e le grandi questioni internazionali, Attali lancia la proposta di un "governo mondiale" a partire da dieci "cantieri" concreti: da un'alleanza per la democrazia a un codice mondiale. Un governo del genere esisterà un giorno. Dopo un disastro, o nel migliore dei casi al suo posto. È urgente iniziare a pensarci, per il bene del mondo.
La vera vita di Kapuscinski: reporter o narratore?
Artur Domoslawski
Libro: Copertina morbida
editore: Fazi
anno edizione: 2012
pagine: 614
Kapuscinski è stato il più importante reporter del Novecento, esempio di un grande giornalismo improntato a una scelta etica, volto a dare voce a chi non l'ha e a produrre una qualche forma di cambiamento nel mondo. Tenace demolitore di luoghi comuni, con la sua vita il "maestro Kapu" ha testimoniato l'indipendenza del reporter, seguendo per mezzo secolo guerre e conflitti in vari continenti, dalla Polonia comunista all'Africa postcoloniale, dall'Iran di Khomeyni alla Russia sovietica. A rischio della propria vita. Biografia riccamente documentata, "La vera vita di Kapuscinski" ha dato adito a forti polemiche per aver insinuato un pesante dubbio: Kapuscinski è stato un grande reporter o un grande narratore? Ebbe mai la tendenza a esagerare, se non addirittura a inventare i fatti? Ha davvero incontrato di persona Che Guevara o il leader rivoluzionario del Congo Patrice Lumumba? Da questo spunto derivano quesiti di metodo di straordinario interesse: fino a che punto è lecito modificare lo svolgimento dei fatti per scrivere un reportage? Dove finisce il reportage e dove inizia la letteratura? Qual è la relazione tra la realtà e la parola, tra la storia e la letteratura?

