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Feltrinelli: Eredi

Karl Marx. La soggettività come prassi

Karl Marx. La soggettività come prassi

Federico Chicchi

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2019

pagine: 167

Il pensiero di Karl Marx ha cambiato il mondo. Negli ultimi due secoli la sua opera è stata letta dai più grandi interpreti e ancora oggi continua a parlarci. La soggettività moderna e la sua irrimediabile crisi attraversa tutti gli scritti di Marx, strumenti più che mai necessari per interrogarci sulla questione cruciale del nostro tempo: come può un soggetto essere protagonista di un'azione politica? È questo il problema fondamentale dell'opera di Marx: definire il soggetto della prassi. Federico Chicchi ricostruisce il corpo a corpo di Marx con il materialismo storico-dialettico e l'idealismo hegeliano e attraversa l'evoluzione del pensiero del grande filosofo tedesco sviluppando gli snodi centrali della sua enciclopedia. Il capitale, il valore, il lavoro astratto e il feticismo sono al centro del rapporto critico di Marx con l'economia politica classica. Il problema dell'accumulazione originaria rimane anche nel nostro presente il cuore del paradosso del capitalismo contemporaneo. Questi concetti disegnano la mappa della crisi della soggettività cominciata con l'età moderna. Con l'aiuto dei grandi pensatori del Novecento, primo fra tutti Lacan, che hanno discusso e anche criticato l'opera di Marx, Chicchi dimostra l'esistenza di un rapporto fra la teoria marxiana e l'insegnamento lacaniano e fa il punto con chiarezza e rigore sulla crisi contemporanea del soggetto.
14,00

André Green. Il potere creativo dell'inconscio

André Green. Il potere creativo dell'inconscio

Maurizio Balsamo

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2019

pagine: 150

"Moi, j'aurais dit plutôt que, Io, avrei detto piuttosto... Così Green iniziava a volte la sua riflessione su di un caso clinico dopo che gliene avevo parlato. Da lì procedeva nell'esplorazione di un'altra linea di pensiero che poteva incrociare o discostarsi da quella che era stata presentata, ma che ben più sostanzialmente tentava di evidenziare la straordinaria arborescenza delle comunicazioni analitiche, la selezione di uno snodo piuttosto che di un altro, non tanto in termini conflittuali quanto in una modalità che mi appariva complementare, attenta agli intrecci, ai rimandi, alle sommersioni e alle riemersioni di un tema nel corso della seduta. Era il suo modo per sottolineare quanto fosse necessario, nella riflessione su una situazione clinica, incrociare la possibilità di un ascolto diverso, aprendosi ad altri vertici osservativi, senza assumerne uno come il definitivo o il più vero, il che a suo giudizio ci permetteva di essere analisti ed evitare di cadere nella solitudine e nella megalomania." A partire dalla sua esperienza personale al fianco di André Green, Maurizio Balsamo traccia un percorso attraverso la straordinaria avventura umana e intellettuale di uno dei più grandi psicoanalisti del Novecento. Una mappa reticolare del grande "pensatore delle connessioni", del suo dialogo con Jacques Lacan, Donald Winnicott e Wilfred Bion e dell'esigenza sempre più forte di ricomporre in una feconda rivisitazione le diverse letture dell'opera di Freud.
15,00

Jacques Derrida. Il desiderio della scrittura

Jacques Derrida. Il desiderio della scrittura

Simone Regazzoni

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2018

pagine: 140

Nella sua ultima intervista, Jacques Derrida affermava di provare due sensazioni contrastanti in merito al proprio lascito e alla propria eredità. Pensava che alla sua morte non sarebbe rimasto più nulla, tranne i libri nelle biblioteche. E poi sentiva che la sua opera non era ancora stata davvero letta, e che questo compito restava a venire. Oggi Derrida è un autore consacrato come uno dei classici della filosofia del Novecento. Un filosofo letto e commentato, su cui si è scritto e si continua a scrivere molto. La "decostruzione", formula con cui si è voluto riassumere il suo pensiero, è stata ricostruita dal punto di vista storico-filosofico. Temi come la decostruzione delle idee di verità e di realtà sono entrati nel dibattito pubblico. Che cosa resta da fare dunque? Leggere Derrida in modo nuovo, per provare a ereditare il cuore del suo pensiero e condurlo verso l'avvenire. Si tratta, per citare Derrida, non tanto di ordinare i resti secondo la logica dell'archivista, ma di "vagliare il fuoco". La sfida dell'eredità, la sfida per gli "eredi", è questa: provare a portare il fuoco. Quella di Simone Regazzoni non è quindi una ricostruzione storico-filosofica del pensiero di Derrida. Ma non per questo si allontana dal suo pensiero o si limita a usarlo come spunto per spostarsi altrove. È un dialogo serrato, e selettivo, con Jacques Derrida, a partire dai suoi testi. Tenendo presente la sua intera produzione e gli snodi della sua biografia, che per Derrida è intimamente intrecciata al pensiero e non può essere dimenticata.
14,00

Sigmund Freud. La passione dell'ingovernabile

Sigmund Freud. La passione dell'ingovernabile

Silvia Lippi

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2018

pagine: 165

Il genio di Freud è largamente riconosciuto non solo nel campo della psicoanalisi. Le sue teorie hanno rivoluzionato in modo definitivo il pensiero occidentale. Ma quello che colpisce nella sua opera è l'anticonformismo, che si traduce in un'audacia teorica mai provocatoria e sempre razionale. Freud scopre l'Edipo scrivendo sul sogno poco dopo la morte di suo padre. Afferma che la sessualità determina la vita umana. E colloca all'origine della vita sessuale un desiderio ingovernabile che chiama "pulsione". Malgrado la cattiva reputazione di cui egli gode all'interno del movimento femminista e fra i sostenitori delle 'gender theories, Freud ha sempre considerato tutte le forme della sessualità, a cominciare da quella del bambino, come possibili e assolutamente accettabili. Questa sua rigorosa laicità è stata ed è ancora oggi rivoluzionaria». Se Freud ha ispirato molte delle grandi menti del ventesimo secolo, come Claude Lévi-Strauss, Gilles Deleuze e Jacques Lacan, Silvia Lippi procede in senso inverso, rileggendo i concetti della psicoanalisi alla luce delle loro teorie, al fine di mostrare, ancora una volta, l'audacia e la piena attualità del progetto freudiano. Edipo, pulsione, rimozione, angoscia, trauma, sintomo: ecco le nozioni che fondano la teoria dell'inconscio di Freud, dove la determinazione sessuale si intreccia con il fenomeno del linguaggio. È appunto questa relazione enigmatica a esplodere in ogni esperienza umana e in ogni sintomo, e di conseguenza a costituire il cuore di ogni cura psicoanalitica.
14,00

Giorgio Agamben

Giorgio Agamben

Riccardo Panattoni

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2018

pagine: 176

Giorgio Agamben è uno dei maggiori filosofi viventi. Il suo pensiero è studiato in tutto il mondo. La sua opera si costituisce di incontri ripetuti e profondi con i problemi e i protagonisti della filosofia occidentale. Da Aristotele a Leibniz, da Carl Schmitt a Walter Benjamin, da Heidegger a Foucault, le voci più autorevoli della storia del pensiero occidentale sono presenti in un confronto serrato sui temi della filosofia del linguaggio e della rappresentazione, della storia e della temporalità, della forza della legge e della biopolitica. Riccardo Panattoni ha deciso di avventurarsi nell'orizzonte di senso di Giorgio Agamben e per ripercorrere i suoi scritti si lascia guidare dal filo rosso della clandestinità. La clandestinità appartiene alla natura della nostra vita. Caratterizza l'esperienza e si manifesta nella nostra incapacità di appropriarci del nostro corpo, come nei disturbi della parola e della gestualità. È testimoniata dal concetto di inconscio, che irrompe per deludere ogni illusione di integrità di un qualche Io, di un'identità personale. Panattoni si mette sulle tracce del grande filosofo italiano e costruisce una guida rigorosa e appassionante attraverso le sue parole.
14,00

San Paolo

San Paolo

Luca Bagetto

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2018

pagine: 174

Paolo di Tarso è stato un pensatore rivoluzionario ed è stato interpretato dalla filosofia politica del Novecento come il maestro del rifiuto della legge e dell'ordinamento presente, con tutte le sue ipocrisie. È stato cioè letto attraverso lo spirito gnostico di Marcione, che nel II secolo si richiamava a Paolo per contrapporre a un Dio del presente malvagio, creatore di questo mondo ingiusto e ostile, un Dio del futuro buono e redento. Secondo Luca Bagetto, al contrario, Paolo si oppone fortemente allo gnosticismo. Nella sua visione il Messia, che pure interrompe la legge, in realtà la dispiega in modo più profondo e più autentico di quanto non faccia la garanzia dell'ordine. Nell'annuncio messianico della vita nuova è centrale il tema dell'Esodo, simbolo dell'uscita da una situazione oppressiva. Con una lettura capace di attualizzare il messaggio di Paolo, Bagetto dimostra che esiste un sorprendente parallelo tra l'epoca ellenistica e la globalizzazione, che condividono l'urgenza della ricerca di un riparo dalla legge astratta e vessatoria. Con una nuova traduzione della Seconda lettera ai Tessalonicesi, essenziale per l'interpretazione dell'Anticristo e per la definizione del rapporto del cristianesimo con l'ebraismo, Bagetto rivela nelle parole di Paolo una nuova strada non moralista per concepire anche oggi il rapporto tra la fede e il potere politico.
14,00

Umberto Eco. Tra ordine e avventura

Umberto Eco. Tra ordine e avventura

Claudio Paolucci

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2017

pagine: 237

Umberto Eco ha raggiunto fama mondiale come romanziere, intellettuale pubblico, esperto di filosofia medievale, semiologo e studioso di letteratura, arte, storia. Ma, prima di tutto questo, è stato un grande maestro, all'università e fuori. Claudio Paolucci del professor Umberto Eco è stato uno degli ultimi allievi e suo collaboratore all'Università di Bologna. Ma, prima di tutto questo, è stato un ragazzo che nel 1997 si presenta al ricevimento docenti per mettere in dubbio alcune idee di 'Kant e l'ornitorinco'. "Quel professore, che era incidentalmente l'intellettuale italiano più famoso del mondo, passò ore e ore a discutere con un ragazzo di ventiquattro anni con un look che lo disturbava moltissimo". I pilastri del lavoro di Eco sono stati per decenni l'amore per i dubbi e la fiducia nella negoziazione, l'attitudine a gettare ponti tra idee, persone e istituzioni diverse, l'ironia e il riso come test dell'ordine esistente, ma anche la limpida vocazione alla didattica e alla ricerca. In questo libro, Paolucci tenta una prima ricognizione dell'eredità (filosofica, pubblica, umana e intellettuale) di Umberto Eco, mostrando le strette relazioni interne tra le sue differenti attività: la teoria semiotica e la pratica di romanziere, l'analisi dei mass media e l'amore per il Medioevo, il gusto per la barzelletta e la serietà con cui prendeva il suo lavoro di professore.
16,00

Friedrich Nietzsche. Tentativo di labirinto

Friedrich Nietzsche. Tentativo di labirinto

Susanna Mati

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2017

pagine: 184

Avrebbe mai potuto Friedrich Nietzsche, il filosofo più influente nella contemporaneità, fare un'altra filosofia? Il Nietzsche dei manuali viene improvvidamente riassunto in formule, come se il superuomo, la volontà di potenza e l'eterno ritorno fossero concetti inequivocabili. In realtà il senso di quelle formule, esposto alle più diverse interpretazioni, rimane tutt'altro che trasparente e profondamente enigmatico. Contro il Nietzsche citato a vanvera, pronto a sostenere qualunque tesi, questo libro si domanda: e se invece Nietzsche non sostenesse alcuna tesi? Se il suo pensiero fosse per l'appunto l'esempio di un pensiero sperimentante, antidogmatico, antifanatico? E se ciò fosse dovuto innanzitutto al tratto estetico che lo caratterizza? L'ipotesi sconcertante e liberatoria che propone Susanna Mati, dunque, è che si debba congedare l'immagine del Nietzsche pensatore oracolare e soprattutto dottrinale. Infatti la filosofia intesa in questo senso, cioè come quell'antica forma di aspirazione al sapere connotata da un rapporto di possesso con la verità, è finita. Perciò l'opera di Nietzsche mira piuttosto a produrre un effetto estetico, come lo definisce Susanna Mati, quasi fosse una sorta di operazione artistica svolta sull'intero corpo della filosofia occidentale, qualcosa che chiede di essere attraversato e lasciato alle spalle, concludendosi in un grande, definitivo naufragio. Un libro strutturato secondo la forma del labirinto, che si confronta con i molteplici volti del grande filosofo, perché essere nietzschiani oggi significa smascherare anche il maestro che ci ha insegnato le virtù psicologiche dello smascheramento.
14,00

Emmanuel Lévinas. Le due sapienze

Emmanuel Lévinas. Le due sapienze

Silvano Petrosino

Libro: Libro in brossura

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2017

pagine: 128

Emmanuel Lévinas è un ebreo lituano che diventa allievo di Martin Heidegger nella Germania dell'ascesa hitleriana, si trasferisce in Francia e porta con sé il lessico drammatico dell'esistenzialismo tedesco. Si riavvicina gradualmente alle sue radici, ripercorre la ricchissima tradizione della teologia ebraica fino ad arrischiare una toccante, radicale, personalissima rivisitazione della tradizione ebreo-orientale dei lettori e commentatori della Torah. Si trova a lavorare al confine tra due mondi e tra due linguaggi. Tra due sapienze, come le definisce Silvano Petrosino. Da un lato c'è l'invenzione greca della filosofia, della scienza dell'essere, del sapere come ricerca della verità, della tecnica e dell'economia come estrema realizzazione di quella ricerca e di quella vocazione antica. Dall'altro c'è l'invenzione ebraica del monoteismo, la fede inaudita di un popolo in un Dio che promette, che giudica, che consegna all'uomo una parola decisiva ed enigmatica. L'Europa di oggi, con le sue contraddizioni e le sue ricchezze, con le sue aperture irrinunciabili e le sue chiusure catastrofiche, è la terra dilaniata in cui greci ed ebrei continuano questo loro millenario e sorprendente dialogo. Con un'ipotesi interpretativa che coglie il filo rosso dell'intera opera di Lévinas, Silvano Petrosino, uno dei massimi specialisti del suo pensiero a livello internazionale, ci accompagna con appassionata chiarezza nel laboratorio vertiginoso di questo grande classico contemporaneo.
15,00

Carl Gustav Jung

Carl Gustav Jung

Romano Màdera

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2016

pagine: 154

Ogni vita umana chiede di essere salvata. Ogni vita umana si fa strada nel mondo impersonale delle convenzioni, si scava nella pietra refrattaria dei conformismi, si mette in cerca della voce segreta che la chiama a spogliarsi di ciò che è noto ma non le appartiene, per assumere fino in fondo ciò che le appartiene ma non conosce ancora. È sull'onda di questa idea di salvezza che Romano Màdera rivisita il pensiero di Carl Gustav Jung, mettendo al centro della sua rilettura il documento più enigmatico dell'intera opera junghiana, quel Libro rosso che lo psicoanalista svizzero aveva composto in una stagione segnata dal travaglio interiore e dalla necessità drammatica della trasformazione della propria vita come del proprio pensiero. Màdera rilegge con pazienza e audacia queste pagine sconcertanti e personalissime regalandoci una rivisitazione filosofica e quasi sapienziale del lascito junghiano. E ci dona un libro capace di misurarsi in maniera radicale con gli enigmi tutti umani del sacro come potenza di trasformazione, della morte interiore come fuga dai pericoli della metamorfosi, della rinascita come incalcolabile avventura del divenire se stessi.
14,00

John Maynard Keynes

John Maynard Keynes

Giorgio La Malfa

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2015

pagine: 119

Il fascino della visione di Keynes nasce dalla ricchezza di un pensiero capace di ricollocare l'economia in un vivo dialogo con la storia, la politica, la società, la filosofia. Keynes è stato il pensatore di un'epoca di crisi profonda. La Grande guerra, il crollo di Wall Street nel 1929, la Seconda guerra mondiale segnano drammaticamente il suo tempo. E la forza del suo messaggio non sta solo nell'offrire una spiegazione convincente delle cause storiche e politiche di quella stagione devastante. Sta nel rifiutare di rassegnarsi, nel continuare a cercare soluzioni concrete e sperimentabili, nel riaffermare l'idea scandalosa secondo cui la scienza economica non deve mirare al bene dei mercati ma al bene dell'umanità. Dopo Keynes la scienza economica sembra di nuovo avere perso di vista questa sua ragion d'essere non solo economica. Oggi tocca di nuovo a una crisi violentissima, di cui non vediamo la fine, il compito di riaprirci gli occhi sulla verità dell'economia. Viene meno ogni illusione circa le presunte virtù della "mano invisibile", che avrebbe dovuto condurre i mercati a uno spontaneo equilibrio e le ricchezze a un'armoniosa ridistribuzione. La "mano visibile" della politica torna ad apparire come un ragionevole e necessario contrappeso alla cieca autonomia dei mercati. E nel quadro di questo grande dibattito che va imponendosi con sempre più forza e necessità, Keynes torna a essere una guida indispensabile, per il nostro presente e il nostro futuro.
11,00

Gilles Deleuze. Credere nel reale

Gilles Deleuze. Credere nel reale

Rocco Ronchi

Libro: Copertina morbida

editore: Feltrinelli

anno edizione: 2015

pagine: 137

Da sempre il sogno della filosofia è quello di provocare uno stato prossimo alla veggenza. Per farlo, la filosofia deve affidarsi a concetti spiazzanti, che non temono il paradosso, in rotta con l'esperienza ordinaria. Gilles Deleuze (1925-1995) è stato uno dei pensatori contemporanei più fedeli a questa inaugurale vocazione della filosofia, e il libro di Rocco Ronchi ci consente di gettare uno sguardo estremamente originale sul suo laboratorio teorico. Ci suggerisce come il lavoro filosofico di Deleuze si radichi in un'esperienza vivissima del suo tempo, si tratti del Maggio 68, del cinema come arte specificamente novecentesca, delle scienze del vivente come antica questione filosofica esplosa all'estrema frontiera del sapere contemporaneo. Ci mostra come la forza innovativa di questo pensiero nomade ed enigmatico coincida in realtà con la sua piena appartenenza a una linea che discende direttamente da Platone, passa attraverso Plotino e Cusano, arriva a Spinoza, Nietzsche, Bergson, Whitehead. E ci introduce passo a passo ad alcune delle creazioni concettuali più avanzate e feconde del pensiero deleuziano: quelle di vita, evento, differenza, immanenza.
14,00

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