Gaffi Editore in Roma: Ingegni
Il sogno della letteratura. Luoghi, maestri, tradizioni
Daniela Marcheschi
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2012
pagine: 303
Cosa succede quando la critica fraintende o contraddice la propria vocazione? È possibile recuperare nel metodo la comprensione di un vero e proprio ecosistema della conoscenza? Quali sono le patologie che affliggono la critica? Che cosa c'è nel "sogno" della letteratura, in quel territorio affollato di visioni che ci ha dato insieme Don Chisciotte e Emma Bovary? E quand'è che il sogno si trasforma in responsabilità? A queste e ad altre domande affascinanti cerca di rispondere il libro di Daniela Marcheschi, guidandoci attraverso le circostanze della grande storia letteraria, attraverso le tradizioni e le geografie culturali che via via si sovrappongono o si separano davanti agli occhi dell'interprete. Perché il critico deve sapere che la tradizione non coincide con la storia, e che il metodo, in quanto compresenza di elementi in equilibrio (visione, etica, gusto, conoscenza, stile...), richiede innanzitutto una "schietta intimità con la vita", cioè una capacità di comunione con l'esistenza che, sola, può prepararci alle sfide intellettuali che coinvolgono il nostro passato e il nostro presente. La letteratura, ci avverte Daniela Marcheschi, "è come la mitica Atalanta che, più corre, più si adorna di bellezza e diventa imprendibile. Avviamoci allora a considerare noi stessi degli Ippomene fortunati, se qualche volta, prima che fugga di nuovo, riusciremo a trattenerla per un po'".
Poesie senza gergo. Sugli scrittori in versi del 2000
Matteo Marchesini
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2012
pagine: 120
In Italia ci sono poeti marginali e poeti marginalizzati. I primi sono quelli che arretrano di uno o due passi dalle potenzialità della poesia, perché prendono in parola il piccolo ruolo che la società degli ultimi decenni ha assegnato ad essa. Gli altri sono quelli che non rientrano nei canoni editoriali, giornalistici e festivalieri, non tanto per il loro cattivo carattere, o per essere romanticamente "schivi" e "appartati", ma perché essi percorrono una loro strada individuale, vivendo tutti i ricatti del presente e il paradosso della loro arte in modo consapevole e creativo, non consolatorio e tantomeno volontaristico. Questo libro racconta criticamente la reale situazione della poesia italiana contemporanea, cercando di fare chiarezza su valori e disvalori, ma soprattutto tentando un risultato oggi scandaloso persino nelle intenzioni: quello di leggere la poesia di oggi come uno dei fattori della nostra complessiva cultura. Soffermandosi su autori di generazioni e formazioni diverse (da Umberto Fiori ad Andrea Temporelli, da Elio Pecora a Edoardo Zuccate da Giorgio Manacorda a Paolo Maccari, da Patrizia Cavalli a Paolo Febbraro), Matteo Marchesini offre molte risposte a coloro i quali da lontano sospettano che la poesia sia morta, ma anche a coloro che da troppo vicino immaginano di poter confidare in una poesia piccola e senza responsabilità.
Altri italiani. Saggi sul Novecento
Massimo Onofri
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2011
pagine: 312
Ventuno saggi su un secolo controverso e ribollente, ma ancora per molti aspetti misconosciuto. A fornircene le coordinate non sono solo i grandi, ma anche i minori e i dimenticati: se è vero che la grandezza d'un minore può stare proprio nella capacità di misurare la vera temperatura d'un secolo. Ecco perché, accanto al ritratto di una Deledda irredimibilmente tragica, d'un inatteso e risentito Pirandello, d'un euforico Soldati, o di razionalisti problematici come Brancati e Sciascia, il lettore troverà anche Pratolini e Cassola, Lalla Romano e Ottieri, e gli ormai rimossi Frateili, Tecchi e Gorresio, fino a un Mannuzzu che ci riporta ai giorni nostri. Ne è venuta fuori un'originale autobiografia della nazione, che è, contemporaneamente, una riflessione su ciò che è stata l'Italia e su molti di quelli che, questa patria difficile, hanno provato a sognarla diversamente. Non per niente, una parte speciale del libro è affidata a lettori d'eccezione come Borgese, Debenedetti, Baldacci e Raboni per i quali la critica letteraria è stata soprattutto critica della vita, un particolare modo di stare e darsi al mondo. Una galleria di uomini e donne, di italiani insomma, poco importa se a figura intera, a mezzo busto o di profilo, o allo stato di problematico abbozzo, restituiti sempre all'incrocio di storia morale e civile, letteratura verità e passione.
Stelle e meteore. Divagazioni sul contemporaneo
Hans Wollschläger
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2011
pagine: 400
Bande à part
Massimo Raffaeli
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2010
pagine: 314
Un percorso di lettura che attinge per nuclei tematici da lunga collaborazione ad "Alias", l'inserto culturale del "manifesto". Gli autori scelti si caratterizzano per la vocazione civile e per l'adesione alla vicenda culturale e politico-sociale del Novecento: testimoni di un'epoca lacerata, conflittuale e tuttavia ricchissima dal punto di vista letterario. In Bande à part figurano Thomas Mann, Louis-Ferdinand Céline, Alberto Moravia, Giorgio Bassani, Vittorio Sereni e numerosi autori della letteratura di oggi quali, fra gli altri, Michel Houellebecq e Milo De Angelis. Il titolo, che richiama un celebre film di Jean-Luc Godard, scommette sulla critica come atto di libertà e di indipendenza intellettuale: questo libro, scritto in uno stile chiaro e decisamente comunicativo, è anche un promemoria: un'utile guida per chi voglia orientarsi all'interno di una produzione ipotecata, oramai, dalla fiction e segnata da una vera e propria dittatura del mercato.
Cronache di poesia del Novecento
Maurizio Cucchi
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2010
pagine: 450
Maurizio Cucchi svolge, fin dagli anni Settanta, un lavoro di osservatore e critico della poesia contemporanea, promuovendo iniziative, tracciando percorsi antologici. Nel corso di quasi quarant'anni, Cucchi ha studiato e scritto di poesia forse più di ogni altro autore della sua generazione, pubblicando saggi in riviste letterarie, accademiche o militanti, introducendo opere di autori di generazioni e tendenze diverse, recensendo un gran numero di novità importanti su vari quotidiani e settimanali. In questo libro viene raccolta per la prima volta un'ampia scelta dei suoi interventi, che coinvolgono i protagonisti della poesia italiana del Novecento e dell'inizio del nuovo secolo. Ne esce una sorta di resoconto, di vera e propria cronaca condotta da vicino, attraverso le opere di figure di primissimo piano come Zanzotto, Giudici, Raboni, Risi - ai quali sono dedicati i giovanili ma consistenti saggi di apertura - per arrivare al lavoro delle generazioni successive e dunque fino a poeti, ormai divenuti presenze centrali, come Magrelli o Valduga. Tutto questo, peraltro, mettendo in risalto la grandezza dei maestri nati negli anni Dieci: Bertolucci, Caproni, Luzi, Sereni, non senza aver condotto una personale rilettura di grandi del primo Novecento come Saba, Ungaretti, Rebora.
Storie avventurose di libri necessari
Domenico Scarpa
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2009
pagine: 330
"Storie avventurose di libri necessari" è una traversata del Novecento italiano. Racconta, in undici saggi, le fortune e gli infortuni, i segreti e gli intrighi delle opere che hanno dato forma a un secolo di letteratura. Racconta le avventure dei libri, ma anche di chi li ha scritti: e per riuscire a farlo ricorre a carte d'archivio, a documenti inediti, a lettere private, a scritti dimenticati o nascosti dagli autori stessi. Si salpa l'ancora ricostruendo le tracce lasciate nell'opera dei nostri scrittori dal più bel libro di avventure di tutti i tempi, "L'isola del tesoro". E si prosegue, proprio come negli agguati pirateschi di Stevenson, andando a scoprire perché il saluto "Ohi, Peppì!" equivalesse per Domenico Rea a un'offesa grave, e perché mai Corrado Alvaro dedicasse tanti pensieri all'eros di Mussolini. Vedremo quali nessi invisibili sussistano tra Beckett & Borges (e tra Fruttero & Lucentini che li hanno introdotti qui In Italia), e che cosa Fortini e Vittorini videro sbarcare a Bocca di Magra insieme con Marguerite Duras. Ma, come nella vita corsara, saremo spesso chiamati a combattere: e da Calvino, da Fenoglio, da Meneghello, impareremo ad apprezzare le differenze di stile che ci sono tra una pistola, un mortaio e un fucile mitragliatore per chi sta rischiando la vita nella guerra civile. 0 magari ci limiteremo a litigare pur amandoci attraverso il tempo e lo spazio, come Sciascia fece con Stendhal, o Parise con Darwin.
Leonardo Sciascia. Appunti su uno scrittore eretico
Marcello Benfante
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2009
pagine: 180
Un bilancio sul segno lasciato da questa scomparsa in venti anni di storia contemporanea passata solo apparentemente senza lasciare traccia. Chi è oggi "l'autore"? Che rapporto ha con la politica, la società, i suoi stessi lettori? Ha ragione chi pensa a Roberto Saviano come all'erede dello scrittore di Racalmuto? Il dibattito culturale e quello politico, la cronaca e la letteratura, le querelles sulla mafia e la giustizia, confermano continuamente l'acutezza e la lungimiranza del suo sguardo critico e del suo pessimismo analitico, non cessando di causare scandalo e aspri contraddittori. A metà strada tra critica militante e analisi letteraria, questo profilo esamina le diverse sfaccettature della sua poliedrica opera e della sua scomoda personalità di intellettuale disorganico: la produzione narrativa e quella saggistica, gli interventi giornalistici e le controverse polemiche, la sua tormentata riflessione sui temi del diritto e quella più olimpica sulla tradizione culturale. Ne emerge un appassionante ritratto icastico, chiaroscuro, di uno scrittore complesso e sofferto, diviso tra pessimismo e impegno civile, moralismo e disincanto, distacco ironico parodico e coinvolgimento nella tragedia umana.
Qualcosa del passato. Saggi di lettura del Ventesimo secolo
Raffaele Manica
Libro: Libro in brossura
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2008
pagine: 489
Come e che cosa sono stati, nel Novecento italiano, i rapporti tra letteratura e storia e, soprattutto, i rapporti tra letteratura e passato? Di queste domande qui si inseguono le risposte. Ne risultano pagine di gran fervore su tanti scrittori italiani e sulla fondazione dell'identità italiana, dove la letteratura è vista come fatto individuale (di scritture e letture, di stili e ritmi) dentro la rete di correlazioni che ne hanno intonata e arricchita la voce. Così questo libro, dedicato con passione a romanzi, saggi, poesie, si fa meditazione sulla coscienza civile e sul costume degli italiani: un originale ritratto del paesaggio del Novecento attraverso vivi esempi scelti nel gran mare del passato, con la persuasione che la letteratura è un modo speciale di pensare.
Trieste
Günther Schatzdorfer
Libro: Libro in brossura
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2008
pagine: 227
Un viaggio attraverso Trieste e la sua storia. La città, i dintorni e i suoi abitanti: i triestini sono i protagonisti del libro. L'autore non si sofferma soltanto sulle figure eminenti che ne hanno segnato le vicende ma racconta, con arguzia e ironia, la vita quotidiana della gente e le consuetu-dini tramandate. Con lo sguardo distaccato dello straniero partecipe, che vive e conosce intimamente ritmi e pulsioni di uno spazio urbano, lo scrittore può tratteggiare un ritratto obiettivo e analitico del territorio. Racconta parallelamente il passato e il presente, la vita culturale; scherza sulla cronica mancanza di memoria dei triestini, ricorda Franco Basaglia, la Risiera di San Saba, il porto. E le lacerazioni subite dalla popolazione, la lotta tra il mondo slavo e quello mediterraneo, che a tavola sembra risolversi nella comune ricerca del piacere culinario. Non un libro di storia, semmai di storie e un silente compagno di viaggio per chi vuole conoscere qualcosa di più o di diverso dall'informazione tradizionale delle guide; per amare Trieste, crocevia di incontri e luogo dalle radici complesse, e la sua scontrosa grazia.
Ritratti del coraggio
John Fitzgerald Kennedy
Libro: Libro in brossura
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2008
pagine: XXIV-262
Pubblicato per la prima volta nel 1956, quando JFK era ancora un giovane ma promettente senatore a un passo dalla campagna elettorale che lo avrebbe portato alla Presidenza degli Stati Uniti, "Ritratti del coraggio" quell'anno si aggiudicò il Premio Pulitzer e ancora oggi, a cinquanta anni di distanza, è ancora letto avidamente nelle librerie americane come un intramontabile long-seller rivelandosi uno di quei libri che non muoiono mai, che riescono a sorprenderci per la loro attualità. Kennedy lo volle scrivere e pubblicare quasi in forma di monito, forse soprattutto per se stesso: un libro che avesse il compito di ricordare ai politici, come agli elettori, che la politica poteva essere diversa, che i politici potevano essere migliori e lo fece portando come esempio otto autorevoli personalità dimenticate dalla storia americana, otto uomini politici che si erano contraddistinti per il coraggio delle loro scelte, che avevano usato il proprio potere e il proprio peso politico per assumersi la responsabilità di scelte impopolari, che avrebbero messo a rischio la propria carriera, pur di agire in difesa del bene comune, della giustizia e della democrazia.
Pellegrino di Roma. La generazione dell'esodo
Ernesto Buonaiuti
Libro: Copertina morbida
editore: Gaffi Editore in Roma
anno edizione: 2008
pagine: 638
"Pellegrino di Roma" è un libro "rovente": messo all'Indice dalla Chiesa Cattolica, osteggiato fortissimamente e per questo ancora oggi introvabile, seppur ricercatissimo. Spesso citato dai maggiori filosofi laici contemporanei quali Cacciari o Galli della Loggia, è comunque sempre al centro del dibattito tra laici e cattolici. E' l'avvincente autobiografia di Ernesto Buonaiuti, sacerdote antifascista, scomunicato dalla Chiesa Cattolica per le sue idee, figura saliente del modernismo italiano, un movimento che scuoteva la teologia tradizionale e la sua cristallizzazione. Buonaiuti, attuale e rivoluzionario, mette in discussione la vecchia mentalità cattolica, sostenendo che l'evolversi della fede deve portare necessariamente ad una sempre nuova comprensione democratica. I dogmi religiosi devono riflettere le esigenze e le inquietudini dell'uomo, che sono oggi diverse da quelle delle origini. La collusione tra Chiesa e Stato Pontificio è la vera origine della degradazione cattolica. Da queste pagine appassionanti si leva un grido fortissimo contro la Chiesa in politica: il Cattolicesimo dovrebbe essere al di sopra delle vicende politiche e economiche; chiunque dovrebbe sentirsi cittadino di una città superiore e in quanto tale essere portavoce di equilibrio, di condiscendenza, di perdono nei confronti degli altri e mai di divisione e schieramento.