Giappichelli: Univ.Roma-Acc. Inter. filosofia diritto
Lezioni di filosofia del diritto
Giacomo Perticone
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2012
pagine: LXXXIII-305
Saggio introduttivo di Ciro Palumbo.
Nichilismo finanziario e nichilismo giuridico. Conoscenza e coscienza
Bruno Romano
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2012
pagine: XIV-140
Filosofia e filosofia del diritto
Bruno Romano
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2012
pagine: XXXIX-349
Principi generali del diritto. Principio di ragione e principio dialogico
Bruno Romano
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2015
pagine: VIII-222
"L'attività interpretativa può essere descritta come il rinvio ai principi generali del diritto, che si trovano davanti a delle concezioni alternative: o sono ritenuti principi intra-sistemici regionali, interni ed omogenei ad un ordinamento giuridico di un luogo e di un tempo, oppure sono concepiti come principi oltre-sistemici universali. Questo secondo ordine consente di interrogarsi sull'universalità della condizione umana, nella storicità delle norme che la disciplinano nei comportamenti interpersonali, considerati nel loro particolare realizzarsi in una definita situazione. In questo orizzonte, la legge istituita costituisce l'ordine della legalità, che ha contenuti storicamente differenziati, ma non può rimanere indifferente alla ragione della selezioni dei contenuti, perché la legge giuridica si differenzia dalle leggi della fisica, della chimica, della meccanica etc., nel presentare inevitabilmente la peculiare condizione umana di libera sospensione nell'alternativa tra la proporzione e la sproporzione nelle relazioni intersoggettive. La proporzione ha i tratti dell'armonia e della giustizia, la sproporzione è disarmonica ed ingiusta. Le distinzioni tra proporzione e sproporzione, tra uguaglianza e disuguaglianza rinviano a dei principi, alla ragione che motiva ed argomenta il senso delle opposizioni tra questi diversi poli nella selezione dei contenuti delle norme e delle sentenze." (Bruno Romano)
Formatività e norma. Elementi di teoria estetica dell'interpretazione giuridica
Daniele M. Cananzi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: 166
Antropologia giuridica. Un percorso evoluzionista verso l'origine della relazione giuridica
Francesco Romeo
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2013
pagine: XII-115
Questo libro si propone di leggere in chiave darwiniana il problema, tanto antico quanto attuale, del passaggio dall'io all'altro, dall'egoismo all'altruismo, dallo stato di natura alla società civile, cercando di individuare in tale processo il momento dell'origine della relazione e del fenomeno giuridico. Nell'ipotesi avanzata il diritto, o meglio, la normatività, marca la transizione evolutiva dal momento dell'egoismo genetico a quello egalitario culturale: la cultura comincia ad evolvere con la rappresentazione normativa della realtà, con le prime raffigurazioni di scene di caccia nei gruppi di homo hahilis nel paleolitico inferiore, tutte le altre manifestazioni dell'evoluzione culturale di homo habilis vengono dopo la relazione giuridica, struttura indispensabile all'evoluzione culturale umana.
Percorsi ermeneutici di filosofia del diritto. Volume Vol. 1
Daniele M. Cananzi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2012
pagine: XX-254
"Non si tratta di applicare una filosofia bell'è fatta al diritto, ma di una filosofia che parte dalla 'domanda di senso', che nasce dalla realtà giuridica, dunque dalla ricerca di senso circa temi e problemi quali la norma, l'obbligatorietà, l'ordinamento, ecc. discussi nella prospettiva giuridica. Qui Cananzi entra nel vivo dell'ermeneutica contemporanea offrendo il suo contributo speculativo delineando una filosofia ermeneutica che si pone oltre la polemica che oggi sembra occupare la scena filosofica fra post-moderno e neorealismo, aprendo alla meditazione filosofica: si tratta di una filosofia che non rinuncia all'idea di verità e che sfugge al relativismo e al nichilismo al tempo stesso che garantisce il pluralismo, la ricca varietà e complessità della vita individuale e sociale." (Dalla prefazione di Giuseppe Riconda)
La filosofia di Lucio Anneo Seneca tra etica, diritto e politica
Alessandro Argiroffi
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2012
pagine: XXV-120
L'originale filosofia di Lucio Anneo Seneca è inquadrabile, almeno inizialmente, nell'orizzonte dell'antica Stoa, lo stoicismo ellenistico. Da tale corrente filosofica tuttavia Seneca si allontana, incamminandosi in un diverso percorso con altre strutture concettuali che privilegiano l'etica rispetto alla logica e alla fisica, strutture legate sia al platonismo sia al pragmatismo romano. L'originalità del filosofo di Cordova risiede non solo nella sua libertà di agire nell'ambito pubblico della politica, bensì soprattutto nella libertà di indagare e di perlustrare in profondità l'animo umano, la coscienza e la volontà, fenomeno quest'ultimo tipicamente romano. La libertà di indagare e l'originalità della sua Weltanschauung sono da riconnettersi all'innegabile inquietudine esistenziale che lo pervade. La filosofia di Seneca è volta all'incessante e inesauribile ricerca del sé autentico e della libertà sapienziale che dovrebbero poter condurre all' autarcheia orientata alla matura humanitas. Questa ricerca della propria ed altrui interiorità costituisce un cammino arduo, pieno di insidie, di errori dovuti alla fragilità e vulnerabilità umane, infatti l'uomo ha bisogno di tutta la vita per divenire un buon viator. L'antropologia sottesa all'etica tiene in gran conto le incognita della vita, il mistero dell'esser-mortale: il precipuo senso dell'esistenza (esse) non può essere separato dall'imparare a coabitare con la morte.