Giuliano Ladolfi Editore: Zaffiro
La terra feconda
Dato Magradze
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2020
pagine: 56
Il poemetto "La terra feconda" dello scrittore georgiano Dato Magradze costituisce uno dei più convinti inni elevati nei secoli al valore della poesia, intesa come strumento per "fecondare" l'attuale terra "desolata" prodotta da una società "emporiocentrica" e corrotta. Lo scrittore, autore delle parole dell'inno nazionale, testimonia con l'arte e con la vita la convinzione negli alti valori civili e morali ereditati da una tradizione che lega Oriente e Occidente, Atene, Gerusalemme e Bisanzio.
Ultima stagione
Letizia Dimartino
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2012
pagine: 174
"È una stanza, la poesia di Letizia Dimartino. Che siamo noi lettori, a entrare, o quel "tu" sconosciuto che ogni volta cambia, non importa perché il dialogo infinito è quello di ognuno. L'attesa non è solo dolore, è quasi una condizione da desiderare. "Se io vedessi te / se tu vedessi me / nel dispiegarsi dei giorni": non è perso il tempo in cui attendiamo di conoscerci. Dalla sperata unione del "Noi" della prima silloge al "Tu" sempre più lontano, è una resa al passare del tempo, finché "Setting" non apre rabbioso alla vita. Una vita di cartapesta, recitata in un solo teatro, ma è tutto quello che abbiamo. E a ripensarci, quanto è successo nel frattempo. La poesia di Letizia Dimartino arriva al suo compimento, raccontando in una quiete apparente in cui si avvicendano mille volti e mille spazi tutta la vita di un individuo, uomo o donna. E così, mentre aspettiamo "che la finestra sfondi / che la strada attraversi / finalmente le stanze e sposti i mobili", impariamo che "ogni cosa è rimasta al suo posto/ e abbiamo vissuto così / non eravamo, semplicemente". E non c'è epilogo più vero."
Comme le vent dans les arbres/Come il vento tra gli alberi
Denis Emorine
Libro: Libro in brossura
editore: Giuliano Ladolfi Editore
anno edizione: 2023
pagine: 156
« La mort vient de l'Est », Leitmotiv douloureux inscrit cette œuvre comme les deux précédentes "Vers l'Est" et "Foudroyer le soleil" dans les tourments de l'Histoire. Auschwitz et le Goulag ont pris l'écrivain au piège d' un héritage maternel et paternel qui l'a blessé grièvement à l'âge de douze ans en le laissant exsangue. On ne peut comprendre l'œuvre de Denis Emorine et tout particulièrement "Comme le vent dans les arbres" sans connaître les sources de son écriture. Naguère, pour cet écrivain, la Russie, jamais nommée, était désignée par une expression périphrastique « le grand pays glacé ». La Russie est devenue « le pays des mitrailleuses », celui qui ravage l'Ukraine au nom d'une absurde identité commune démentie par l'Histoire (Igor Zourine). «La morte viene dall'Est», un Leitmotiv doloroso percorre quest'opera come le due precedenti "Vers l'Est" et "Foudroyer le soleil" nei tormenti della Storia. Auschwitz e il Gulag hanno intrappolato lo scrittore in un'eredità materna e paterna che lo ha gravemente ferito all'età di dodici anni lasciandolo dissanguato. Non si può capire l'opera di Denis Emorine e in particolare "Come il vento tra gli alberi" senza conoscere le fonti della sua scrittura. Un tempo, per lui, la Russia, mai nominata, era designata da un'espressione perifrastica «il grande Paese ghiacciato». La Russia è diventata «il Paese delle mitragliatrici», quello che devasta l'Ucraina in nome di un'assurda identità comune smentita dalla Storia.

