Graphe.it: Parva
Un'ora d'amore. Breve viaggio nel mondo delle telenovelas
Rossella Bruzzone
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2025
pagine: 80
Le guardavamo insieme alla nonna, cominciando intanto i compiti di scuola, con la penna che affondava nel mollettone di gomma sotto la tovaglia. Le eleggevamo a bignami delle dinamiche adulte, per quanto inverosimile e stereotipata potesse essere la trama. Erano in sottofondo, nei pomeriggi a casa degli amici con la TV lasciata sempre accesa, e ne ridevamo quando improvvisamente gli attori venivano sostituiti da altri senza troppi complimenti. Eppure il patto narrativo si ricreava subito: da quel momento, il personaggio corrispondeva al nuovo volto e la storia continuava a strapparci esclamazioni di stupore e incredulità. Per i più appassionati, nell’orario di trasmissione dell’episodio si fermava tutto; scoprire che cosa sarebbe successo in Sentieri o Un posto al sole era un’emozione pregustata e irrinunciabile: era un’ora d’amore che entrava nelle case italiane con confortante regolarità. Questo libro parlerà a chi è cresciuto “a pane e telenovela”, come confessa l’autrice stessa, negli anni Ottanta e Novanta. Tuttavia non costituisce una sorta di rievocazione nostalgica: piuttosto, un percorso critico (benché affettuoso) attraverso la storia della telenovela in Italia. Dal fotoromanzo, alla radionovela, alle serie importate dall’America Latina, fino alla più articolata proposta della soap opera, per concludere con i più recenti format Disney per un pubblico giovane: il volume non solo raccoglie titoli, date, nomi di attori e attrici ma soprattutto ricostruisce l’impatto sociale e culturale di un prodotto televisivo che non ha, sostanzialmente, conosciuto un vero declino e che ha influenzato e accompagnato generazioni di persone in ogni parte del mondo. Particolarmente interessanti gli approfondimenti dedicati a tre fra gli autori più significativi (Delia Fiallo, Gilberto Braga, Enrique Torres): un retroscena forse meno noto al grande pubblico, e certo meritevole di attenzione.
Vini, spezie, pastelli volativi e confetti di zucchero. Breve storia della cucina e dell'alimentazione nel Medioevo
Davide Chiolero
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2025
pagine: 76
Potremmo disgiungere la nostra identità (personale e geografica) dal cibo che mangiamo? No di certo. E non è forse vero che nel nostro immaginario, quando pensiamo a una civiltà lontana nel tempo o nello spazio, parte dello scenario è costituito da ciò che c’è nel piatto? Una chiave di lettura straordinaria per comprendere un popolo o un’epoca si cela proprio nel modo in cui l’essere umano processa ciò che la natura fornisce, preparandolo, mescolandolo, cuocendolo, conservandolo. E offrendolo ai propri ospiti, mentre sullo sfondo la grande Storia accade. Questo volume approccia con metodo scientifico l’arte culinaria medievale: scopriamo tutto ciò che è possibile saperne, e ci viene esposto con rigore da dove sono attinte le informazioni di cui disponiamo. Si parla del legame fra dieta e religione (a cominciare dai giorni di magro, su cui scopriamo curiosità sorprendenti), del diverso apporto della civiltà romana rispetto a quelle identificate come barbariche. Si racconta delle convinzioni mediche del tempo, in fatto di nutrizione. Sono descritte le esigenze delle dispense delle abbazie e di quelle dei signori, considerando anche la disponibilità locale degli ingredienti: vicino al Trasimeno, per esempio, l’anguilla era un ingrediente assai apprezzato. D’altro canto, se la cucina popolare rimase relativamente simile nel corso degli anni, quella nobiliare fu sorprendentemente aperta alle novità e alle contaminazioni, includendo – oltre agli elementi autoctoni – spezie di Paesi lontani acquistate a caro prezzo. Ecco dunque qualcosa che sembra attraversare tutte le epoche: l’idea che la propria tavola debba riflettere lo status, l’appartenenza a un ceto o a una categoria di persone. “La storia dell’alimentazione è storia culturale: storia di come l’uomo abbia definito sé stesso e il mondo che lo circonda in base al cibo, alla sua preparazione, ai complessi rituali con forte valenza sociale e culturale, nonché religiosa, che definiscono il sistema alimentare alla base di numerose culture”.
Breve apologia del romanzo storico
Carlos García Gual
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2025
pagine: 44
Quello del romanzo storico è un genere amato da molti, e che incuriosisce altri, spesso in cerca di consigli per un buon titolo. Come non è facile scriverne, infatti, altrettanto difficile può essere trovarne uno davvero buono: coinvolgente, accurato, che ci faccia viaggiare nel tempo con il giusto equilibrio fra verità e finzione. Curiosamente, la critica si è dimostrata talvolta impietosa verso questo filone letterario, tanto da fargli meritare una apologia: in questo volume l’autore, con la “scusa” di dimostrare i punti di forza e d’interesse del romanzo storico, ce ne offre un’ampia prospettiva ripercorrendone le caratteristiche, i fondamenti strutturali e la strada percorsa sin dai suoi albori (in età classica). In questa appassionata (ma leggera) arringa in difesa si riflette sulla differenza fra il romanziere e il cronista, fra il realismo e la ricostruzione: una distanza più o meno sottile che ha il potere di avvicinarci in modi diversi alla Storia. Chiude il testo, in questa edizione italiana, una bibliografia orientativa per chi volesse costruire o arricchire una biblioteca personale riservata all’argomento.
Breve storia umoristica del libro
Enrique Gallud Jardiel
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2024
pagine: 106
Il libro è un oggetto amato ma ambivalente: il risultato che produce è soggetto talvolta al caso, spesso alla stoltezza dell’uomo che lo maneggia. Sapienti di tutte le epoche si sono (insospettabilmente) espressi contro il libro e contro il lettore e hanno manifestato la propria frustrazione per l’eventuale e irrimediabile fraintendimento dei contenuti (per non parlare dell’affidabilità degli storici!). Questo volume, dissacrante e francamente spassoso, ripercorre con leggerezza la storia della trasmissione scritta della conoscenza, affiancando nozioni filologicamente impeccabili a riflessioni facete e curiosità poco note. Per esempio, sapevate che gli scribi egizi («quel popolo dal girovita così sottile») usavano un inchiostro apposito per le parolacce? Il testo, accompagnato dalle illustrazioni di Marco De Angelis, piacerà senz’altro a tutti i bibliofili, gli scrittori per professione e per diletto, gli insegnanti e i comuni lettori forti.
Sulla vita felice. Un percorso senza tempo
Agostino (sant')
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2024
pagine: 66
La riflessione sulla felicità è forse la componente più antica all’interno della filosofia di qualunque civiltà. Quando il giovane Agostino, a riposo durante un periodo di convalescenza, affronta questo tema ha dunque alle spalle una tradizione classica ingombrante. La leggerezza del De beata vita non tradisce questo fardello: si dipana piacevolmente in forma di dialogo entro una situazione conviviale. Lì si trova il concetto chiave dell’opera: il cibo che stiamo mangiando, si chiede Agostino, nutre il nostro corpo; tuttavia anche l’anima, insieme a esso, attraversa la vita – naviga fra onde impetuose che le fanno tanto desiderare la sicurezza delle coste – e a sua volta necessita di nutrimento. La grande modernità di questo scritto risiede nel riconoscere quello che oggi chiameremmo Ego come motore di un perenne languore, che ci tiene lontani dalla pace interiore. L’antidoto per sedare questa continua sensazione di mancanza non è semplicemente condurre una vita frugale, coltivare la conoscenza e praticare la moderazione: si tratta di perseguire quel modus che ci allinea con il ritmo del divino, il quale non teme la povertà, non teme la fame, non teme, in definitiva, la morte. Un testo che fornisce al lettore contemporaneo (assistito dal ricco apparato di note e dall’introduzione di Francesco Roat) spunti universali, restituendogli i mezzi per una libertà interiore che va oltre il credo del singolo.
Cristianesimo e poesia. Una breve storia
Dana Gioia
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2024
pagine: 64
In ogni forma d’arte si riscontra un filone spirituale, espressione aperta del sentimento religioso. Alla poesia in chiave cristiana siamo tuttavia poco abituati a pensare, malgrado essa esista e conti esempi di grandissimo rilievo. Non è tanto della qualità letteraria che si occupa questo breve saggio, quanto di rispondere in prospettiva teologica a domande complesse: da dove si può dire che giunga, per esempio, l’ispirazione? L’immagine precede la parola o la segue? La fede può essere trasmessa in versi? L'autore scandaglia a fondo gli aspetti filosofici e filologici della questione procedendo con intelligenza su basi culturali articolate e solide ed evitando il rischio di banalizzare la discussione. Ne risulta che l’espressione poetica è forse il modo più autentico di cui l’uomo disponga per parlare di Dio e rivolgerglisi: molto più che «un’elegante decorazione verbale in onore del Divino», la poesia di fede è «un aspetto inestricabilmente essenziale e necessario del culto», una pratica di lode e preghiera che dovrebbe essere valorizzata e recuperata. Il logos – la «verità detta con gioia e splendore» – è dopotutto un concetto trasversalmente sacro, nel suo legare la realtà a se stessa e alle idee che la abitano: le parole celano significati strutturali e impalpabili delle cose e disporle nella forma lirica trasmette loro una grande potenza comunicativa e descrittiva. Dalle radici ebraiche alla produzione contemporanea, il volume percorre il ruolo dei poeti nel fare da tramite fra il terreno e il celeste: la vita stessa, dopotutto, è carne e verbo.
Breve storia di delitti in libreria
Massimo Gatta
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2024
pagine: 60
Avete mai letto, nelle pagine di cronaca nera, di qualcuno che sia stato ucciso in una libreria? È cosa quantomeno molto rara. Nel noir di tutte le epoche e nazioni, invece, accade talora che bibliomani, cacciatori di libri, librai ed editori finiscano coinvolti in omicidi più e meno efferati, e non sempre risolti. Pur se in tirature di nicchia, le storie di questo tipo sono sufficientemente numerose da essersi guadagnate addirittura una, ormai celebre, definizione: bibliomysteries. Da Gustave Flaubert a Hans Tuzzi, le sale nelle quali un avido lettore si inoltra per cercare vicende immaginarie di delitti sono talvolta esse stesse immaginarie, e al loro interno si consumano crimini due volte letterari. Ed ecco, un libro che ne parla, triplicandone la dimensione. Massimo Gatta, a sua volta bibliografo erudito, costringe deliziosamente il lettore a concentrarsi per non confondere il reale con la fantasia, distinguere i luoghi di carta da quelli che hanno un vero indirizzo, e separare i personaggi dai loro creatori. Il gioco riesce così bene che perfino la prefazione è a firma di un celebre personaggio bidimensionale di gialli, primo dirigente della Questura di Milano, il quale di questo saggio ha scritto che «è, a ben vedere, una scorribanda tanto dotta quanto ammiccante fra delitti, librerie e biblioteche bidimensionali per investigatori bidimensionali». Premessa di Norberto Melis. Contiene un poster con indizi fondamentali per la lettura.
Sommamente invitante è la tastiera
Giorgio Manganelli
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2023
pagine: 98
Fra le quarte di copertina d’autore che disseminano la storia editoriale italiana, quelle di Giorgio Manganelli si possono considerare un piccolo tesoro unico nel genere. Nel parlare di Calvino, Toti Scialoja o di se stesso, attrae verso il proprio mondo quella che Roberto Calasso ha chiamato «un’umile e ardua forma letteraria»: la stesura della quarta, appunto. Estremamente interessante la differenza di approccio fra i testi scritti per i libri altrui (ed è la parte Manga per altri, preceduta da un Intermezzo dedicato al Morgante di Pulci) e quelli volti a presentare le prime edizioni delle proprie opere (Manga per sé). Essa dà modo di apprezzare lo scrittore nella sua veste professionale di consulente e redattore – impeccabile – e in quella più personale, nella quale allenta il guinzaglio al proprio inconfondibile stile e compie, nel commentare un titolo, un’azione che è già artistica più che didascalica. Manganelli non si limita a descrivere, ma «fa strage dei suoi libri e, alla fine, si diverte», come giustamente riconosce la figlia Lietta nella Nota di lettura. Insomma, come forse fa in ogni sua riga, Manganelli scrive le quarte a modo suo. Sta proprio qui il valore (e il gusto) di questa raccolta, materiale per bibliofili, lettori esigenti e per chiunque trovi un’intima soddisfazione incontrando una pagina letterariamente perfetta e umanamente complessa, come fu il suo autore.
L'occhio magico. Breve storia della televisione italiana
Aldo Dalla Vecchia
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2023
pagine: 108
Quella della televisione è una storia, in effetti, breve in termini cronologici: appena settant’anni di attività. Eppure in questa linea del tempo relativamente esigua è radicato un cambiamento culturale di proporzioni enormi, all’interno del quale proprio la Tv di casa ha avuto grandissima parte, nel bene e nel male. Attraverso il piccolo schermo transitano e insieme si costruiscono la politica, la prospettiva sociale ed economica, gli scandali giudiziari e i gusti musicali; in altre parole, i sogni (e gli incubi) degli italiani a cavallo del secolo. La profonda competenza in materia di Aldo Dalla Vecchia (giornalista e autore in prima persona di molti famosi programmi televisivi degli ultimi trent’anni) si esprime in questo volume ricco di informazioni precise e interessanti per appassionati e studiosi dei media. Questi ultimi troveranno particolarmente comode le schede riassuntive Il decennio in pillole e le preziose appendici dedicate alla tivù prima della tivù e alla critica televisiva in Italia. Dal Musichiere ad Amici, da Perry Mason a Sex & the City, da Il pranzo è servito a MasterChef il lettore potrà ripercorrere la propria storia di spettatore e ricostruire anche lo show a cui, per ragioni anagrafiche, forse non ha assistito: la nascita del concetto stesso di trasmissione televisiva, e dell’abitudine nazionale di sedersi sul divano davanti all’apparecchio. - L’occhio magico. Breve storia della televisione italiana è il nuovo saggio di Aldo Dalla Vecchia che celebra i settant'anni del piccolo schermo nazionale, nato domenica 3 gennaio 1954 alle 11 del mattino, raccontandone la storia e il percorso dalle origini a oggi. Ogni capitolo è dedicato a un decennio: viene introdotto con particolare attenzione ai protagonisti del periodo e, in chiusura, presenta una scheda riassuntiva degli eventi principali avvenuti in quei dieci anni. Una brevissima storia della critica televisiva e un approfondimento sulla “tv prima della tv” chiudono questo saggio. La prefazione de "L’occhio magico" è del professor Massimo Scaglioni.
Breve storia sui futuri della casa
Fabio Millevoi
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2023
pagine: 126
Le generazioni che ci hanno preceduti amavano dire che la casa è un valore. Nel cosiddetto “mattone”, però, può e deve esserci un pregio che è ben più che monetario: nel mondo di oggi, le nostre abitazioni si fanno espressione di nuove necessità concrete e di inedite prospettive, imposte dai profondi cambiamenti del nostro tempo. Spetta ai costruttori (in senso letterale) del futuro il compito di concepire soluzioni tecnologiche, materiali d’avanguardia, ma anche sistemi di business innovativi, aderenti a principi di sostenibilità, sicurezza ed equità, concepiti con apertura mentale e senza timore di fronteggiare le inevitabili contraddizioni del presente. Questo ampio saggio, attraverso la descrizione di quattro case simbolo, compie “una panoramica delle sfide e delle opportunità che il settore delle costruzioni dovrà affrontare nei prossimi decenni” per adattarsi a un contesto sempre più complesso e variegato. Arricchito dei preziosi contributi di docenti, imprenditori ed esperti delle varie sfumature dell’edilizia contemporanea, il testo si rivolge a un pubblico ampio: se è consigliato ad architetti, progettisti, designer e creativi, darà risposte interessanti a chiunque si ponga domande sul domani dell’abitare umano.
La verità di carta. A cosa servono gli archivi?
Federico Valacchi
Libro: Libro in brossura
editore: Graphe.it
anno edizione: 2023
pagine: 74
Se pensiamo a film o romanzi su scoperte e misteri da risolvere, quasi certamente identificheremo un momento in cui il protagonista si intrufola tra i vecchi faldoni di un archivio in cerca di indizi. Gli archivi però non sono solo questo. Servono anche al quotidiano che li produce per le proprie esigenze e hanno molte e diverse finalità. Gli archivi, sia analogici sia digitali, sono al tempo stesso strumenti politici, sociali e culturali. Pur non sfuggendo a una mediazione fra tecnica e soggettività, la sistematizzazione dei dati istruisce l’uomo contemporaneo a vivere in una società dalla struttura sempre più complessa. Questi «castelli di carta» – scrive l’autore – «ci inchiodano ai fatti» e ci danno tutti gli elementi utili a interpretare la realtà. Non dicono necessariamente la verità, ma ci consentono di formulare ipotesi sui molti presenti da cui essi provengono. Negli archivi troveremo la memoria dinamica della nostra specie, la chiave di lettura, il piacere dell’indagine e, forse, una verità di carta, tra le molte possibili.
Breve storia del segno della croce
Gaetano Passarelli
Libro: Copertina morbida
editore: Graphe.it
anno edizione: 2023
pagine: 44
Il simbolo della cristianità, il primo gesto che i fedeli apprendono da bambini; un segno dirompente che ricongiunge il divino e l'umano nel ricordo di una sofferenza che è al tempo stesso liberazione dal dolore terreno: l'atto di segnarsi nel momento del rito appare oggi un'abitudine acquisita sulla quale non ci si pongono domande. Come svela questo saggio, tuttavia, la croce si è fatta portatrice nei secoli di significati complessi, che vale la pena osservare in una prospettiva diacronica, storica e filosofica. A partire dalla discussione - agli albori del Cristianesimo stesso - fra l'opportunità di rappresentare il Figlio di Dio e l'oggetto che lo condusse a morte, il fervore spirituale e la religiosità popolare hanno costruito un intreccio ben più articolato e controverso di quanto si immaginerebbe, per condurre progressivamente al valore unificante del segno della croce come testimonianza di appartenenza a un credo che, al suo centro, non deve dimenticare di avere proprio Colui che su quella croce fu appeso. Arricchito dalla prefazione di mons. Giorgio Demetrio Gallaro, il testo interesserà tanto i credenti quanto chiunque sia desideroso di approfondire l'argomento in ottica laica.