Guanda: Piccola biblioteca Guanda
Maxima-Minima
Ernst Jünger
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2024
pagine: 112
Maxima-Minima, ovvero massime concentrate nello spazio minimo dell'argomentazione aforistica. Una raffica di sentenze, la cui estrema sinteticità è proporzionale alla densità, prive però di qualunque intenzione didascalica: «Tutte le tentazioni di fare della pedagogia andranno represse. A cosa servono, infatti, i punti d'osservazione quando sta venendo giù una slavina?» In queste spiazzanti riflessioni, concepite inizialmente come «note a margine» dell'Operaio (1932), ma pubblicate tre decenni dopo con un peso specifico proprio, Jünger propone un'approfondita analisi della protagonista indiscussa del XX secolo, la tecnica, nel contesto della «mobilitazione totale»: la sua incidenza sociale, economica ed etica; la sua valenza metafisica e la sua possibile trasfigurazione estetica, i suoi effetti sulla cultura e sull'uomo, «titano e antieroe», «operaio e musico», «politico e profeta». Una piccola perla della produzione jüngeriana in cui il grande teoreta studia con sguardo da entomologo i meccanismi del lavoro umano, specchio della rivoluzione mondiale, cercando di illuminare un'epoca tra le più ardue della storia.
Ormai solo un Dio ci può salvare. Intervista con lo «Spiegel»
Martin Heidegger
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2023
pagine: 176
La sola interferenza tra la biografia di Heidegger e gli eventi storici del nostro secolo fu il rettorato all'Università di Friburgo, che il filosofo accettò nel 1933 dietro pressante invito dei colleghi, in un momento drammatico per l'Università e per il Paese. Ormai solo un dio ci può salvare è il titolo che la redazione dello «Spiegel» diede a un colloquio che si svolse trentatré anni dopo, il 23 settembre 1966, tra Heidegger e due inviati del settimanale. Secondo la volontà di Heidegger, questo testo – in cui risponde alle accuse che gli sono state rivolte – non doveva essere pubblicato se non dopo la sua morte. Grazie a esso, come scrive Alfredo Marini nella sua introduzione, «chi si accontenta di dire che Heidegger è stato ‘nazista' può (gli è permesso) farlo; chi però vuol saperne di più può (ha la possibilità di) andar oltre senza che, per l'intenzione o la semplice presunzione di volerlo o poterlo fare, debba sentirsi trasformato a sua volta in ‘difensore del nazismo'.» Ormai solo un dio ci può salvare è un contributo al chiarimento del «caso Heidegger», ma anche il prezioso documento di un pensiero che – venerato o detestato che sia – domina la filosofia europea del Novecento.
Pasolini. Il corpo della città
Gianni Biondillo
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2022
pagine: 192
Pasolini è stato un autore «senza dialetto» e «senza casa». Studiare le sue opere significa inseguire il suo percorso umano alla ricerca di una lingua con cui esprimersi ed un paesaggio dove radicarsi. L'inedito e appassionato sguardo da architetto di Gianni Biondillo spazia dal Friuli della mitica gioventù pasoliniana alla Roma suburbana non ancora violentata dall'omologazione capitalista. Per poi, a «genocidio» avvenuto, constatare la fuga del poeta verso nuovi corpi e nuovi luoghi: quelli incontaminati (ma per quanto ancora?) del Terzo e Quarto Mondo. Un saggio che si immerge nei testi, nelle parole di Pasolini per cercare quegli itinerari – poetici, cinematografici, polemici, artistici – forse fra i più disperati e rabbiosi che la letteratura del Novecento abbia saputo consegnarci. Biondillo, da perfetto topografo, cerca in questo libro di ricostruirne la mappa.
Pasolini su Pasolini. Conversazioni con Jon Halliday
Pier Paolo Pasolini, Jon Halliday
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2022
pagine: 224
Il cinema, il rapporto col cinema e col suo mondo è l'argomento principale di queste conversazioni tra il critico inglese Jon Halliday e Pier Paolo Pasolini. Halliday ritraccia con Pasolini l'intero suo percorso di regista, illustrandone la concezione del «cinema d'autore», affrontando gli aspetti tecnici, analizzando le opere, chiarendone la posizione di fronte alla censura. Ma la ricchezza della personalità dell'intervistato, la curiosità dell'intervistatore, la varietà d'interessi di entrambi fanno sì che la conversazione spesso si dilati, si appropri di altri temi. Si aprono rapidi, vivissimi scorci su certi momenti della vita di Pasolini: gli anni giovanili, il Friuli, Bologna, la scoperta di Roma, il formarsi delle amicizie. Ma, soprattutto, si toccano gli argomenti che hanno destato, fuori e dentro l'opera letteraria, l'interesse e la passione di Pasolini: le questioni di lingua, la religione, il rapporto fra letteratura e ideologia, fra cultura e politica e fra Chiesa e cultura in Italia. Riscoprendo così un ardore intellettuale e civile capace di mettere a fuoco problemi sempre attuali nel nostro Paese.
Filosofia della menzogna
Lars F. H. Svendsen
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2022
pagine: 176
Tutti noi mentiamo e allo stesso tempo condanniamo la menzogna. Ma cos'è la menzogna e cosa la rende tale? A partire da queste domande Lars Fr. H. Svendsen indaga il ruolo che le bugie svolgono nella vita di tutti i giorni, con una particolare attenzione alla questione etica, per capire perché sia così sbagliato mentire e se esistano casi in cui è legittimo farlo. Mentiamo a noi stessi, agli amici, in amore e in famiglia, venendo meno al rapporto di fiducia su cui si fondano le nostre relazioni. Ma che fare quando dobbiamo dire verità spiacevoli? E sono perdonabili le cosiddette bugie «bianche»? Dall'ambito degli affetti personali l'autore ci guida poi in quello sociale, attraverso le parole di pensatori fondamentali – da Platone a Machiavelli a Nietzsche, fino a contemporanei come Max Weber e Hannah Arendt – e, soffermandosi in particolare sulla figura di Donald Trump, analizza l'uso della menzogna in politica. Una colta e divertente analisi filosofica su come riconoscere le bugie, che ci aiuta a districarci nel mondo e ad accettare una semplice verità: è necessario presumere che le persone siano sincere, se non vogliamo vivere una vita basata sulla sfiducia negli altri ed essere infelici.
Breve vita di Pasolini
Nico Naldini
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2022
pagine: 160
Un protagonista della cultura del Novecento, una figura complessa e luminosa, un artista versatile e geniale, un eretico... Questo è stato Pier Paolo Pasolini, ma non solo: per la vita che ha condotto e perla morte che ha incontrato, Pasolini è stato anche un simbolo della società italiana e dei suoi cambiamenti. Ecco perché la biografia scritta da Nico Naldini, che ne fu il cugino, è tanto preziosa. Perché mescola, con lucida sobrietà, ricordi personali e ricostruzione documentata, spirito analitico e commozione; e ne disegna un ritratto volutamente essenziale. Riemergono così, da un passato ancora tanto vivo, le estati friulane dell'infanzia, il rapporto con la madre e l'indomabile vocazione pedagogica, l'amore per la semplicità dei contadini e la «competenza in umiltà». E poi, subito dopo, le prime tensioni politiche, la scelta militante del comunismo e la sofferenza per la morte del fratello Guido, nella strage di Porzus. E quindi, nella piena maturità artistica, la scoperta di Roma e delle sue periferie, la capacità tutta pasoliniana di entrare in contatto con il mondo dei «miseri» e delle borgate. Fino a quella terribile morte violenta, che in troppi hanno voluto circondare di mistero e che Naldini interpreta invece nella sua lineare essenzialità, senza alcuna concessione ai complottismi. Questa è dunque la vita «breve» di Pasolini. Un poeta corsaro, un artista capace di visioni altissime, un diverso, sempre e comunque, nell'affettività come nelle tensioni intellettuali, un uomo alla ricerca di una verità «altra».
Il piccolo libro dei segreti
Kahlil Gibran
Libro: Copertina morbida
editore: Guanda
anno edizione: 2021
pagine: 176
Affermatosi come un classico, Gibran ha ispirato intere generazioni con i suoi versi, le storie, gli aforismi, che si confrontano con le più diverse sfere della vita e le sfumature dei sentimenti. Soprattutto, è sempre stato affascinato da quegli enigmi che ci portano a interrompere ogni nostra occupazione, per fermarci a riflettere, a chiederci «perché?». Offrendo uno sguardo originale sulla sua saggezza, questo prezioso testo raccoglie le parole che l'autore del "Profeta" ha dedicato ai grandi paradossi e ai misteri che si incontrano lungo il cammino interiore. Nelle cinque sezioni che compongono la raccolta, Gibran indaga concetti come bene e male, amore e odio, successo e fallimento, apparenza e realtà, e ci accompagna in un'esplorazione delle domande fondamentali che ognuno di noi deve affrontare, nel tentativo di penetrare i segreti più profondi dell'esistenza. Un libro illuminante, che guida il lettore nella ricerca di un percorso spirituale personale e autentico.
Storia segreta dei mongoli
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2021
pagine: 240
Temüjin, poi detto Cinggis, fu l'invincibile capo guerriero che noi oggi chiamiamo Gengis Khan; la sua nazione, delineatasi a poco a poco sullo sfondo tumultuoso delle migrazioni dei "Popoli della Luna" che scorsero per secoli le vuote distese dell'Asia Centrale, conquistò in pochi anni l'egemonia su un territorio immenso, assoggettando i pastori nomadi come i mandarini della Cina. "La Storia segreta dei Mongoli" è il racconto di questa formidabile ascesa, composto da un anonimo estensore nel XIII secolo: monumento di un'epoca in cui l'Asia Centrale, come scrive Fosco Maraini nella sua introduzione, è un "oceano di terre in cui navigano, quasi misteriosi sargassi, ricordi, ombre, miraggi delle civiltà che ne costituiscono le rive: Roma, Cina, Bisanzio, Persia". "La Storia segreta dei Mongoli" è il primo dei monumenti storici e letterari mongoli noti. L'originale non è giunto fino a noi, ma nella seconda metà del XIV secolo essa fu trascritta in ideogrammi e tradotta in lingua cinese. La presente pubblicazione si richiama alla traduzione del 1941 in lingua russa dell'insigne mongolista e sinologo Sergej Kozin (1879-1956), che dedicò all'opera vent'anni di studi.
Essere vivi e basta. Cronache dal limite
Edoardo Boncinelli
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2020
pagine: 176
Quando si abbandona la retta via della salute il mondo appare più lontano, più consunto, e per penetrarlo si è costretti a uno sforzo maggiore. Edoardo Boncinelli racconta, con sguardo da scienziato e pensatore libero, la sua malattia: il vissuto di un Io che sente di perdere il controllo del proprio corpo, ma che mantiene una vigile capacità di analizzare e raccontare fatti e impressioni. Il lettore si trova così di fronte a un’opera singolare, le cui pagine navigano fra due acque: quella limpida della consapevolezza e della razionalità, e quella torbida dell’offuscamento e della progressiva perdita di lucidità. "Essere vivi e basta" è una testimonianza sincera e senza riserve, il dialogo con se stesso di un uomo abituato a osservare, soppesare e scandagliare il reale in ogni sua forma. Per trovare un senso e non smettere mai di credere nel presente.
Filosofia per amanti degli animali
Lars F. H. Svendsen
Libro: Copertina morbida
editore: Guanda
anno edizione: 2020
pagine: 228
Vedendo un cane scodinzolare o sentendo un gatto fare le fusa la maggior parte di noi non ha dubbi riguardo a ciò che l'animale ci sta comunicando. L'interpretazione risulta ancora più facile se il quadrupede in questione fa parte della famiglia: la convivenza rende più immediata e ampia la comprensione reciproca, ci sembra quasi di sviluppare una lingua tutta nostra con l'amico a quattro zampe. Per questo motivo spesso diamo per scontato che l'animale elabori dei pensieri, che abbia delle idee su di noi e sul resto del mondo. Ma è davvero così? Possiamo affermare con certezza che un animale sia in grado di formulare dei pensieri così come li intendono gli umani? E soprattutto abbiamo i mezzi per capire come si percepisca il mondo o come ci si senta ad essere un cane o un gatto? Con l'aiuto di scienziati, filosofi e letterati, classici e contemporanei - tra cui Darwin, Hume, Kant, Heidegger, Kafka - nonché dei suoi due gatti e del cane Luna, Lars Fr.H. Svendsen cerca di rispondere a questi interrogativi e di esplorare i misteri del linguaggio animale. Attingendo non solo ai grandi pensatori del passato, ma anche alle ultime ricerche scientifiche, ad esempi pratici e aneddoti divertenti, questo libro ci accompagna in un vero e proprio viaggio filosofico. Perché comprendere gli animali non significa solo capire cani, gatti, scimpanzé e polpi - ma anche e soprattutto comprendere se stessi.
Il piccolo libro dell'amore
Kahlil Gibran
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2019
pagine: 176
Gli aforismi, le storie e le poesie di Gibran, autore amatissimo e diventato ormai un classico, hanno conosciuto negli ultimi anni una nuova e più vasta platea di lettori grazie al web e ai social. Le sue parole, infatti, veicolano in modo diretto e incisivo messaggi universali di fratellanza, rispetto, tolleranza che travalicano i confini del tempo e dello spazio. In questa raccolta inedita Gibran descrive tutte le sfumature delle emozioni e delle relazioni umane: dal desiderio e la passione fino all’amore platonico; dall’empatia, la solidarietà, l’amicizia fino alle difficoltà nel coltivare un rapporto con l’Altro, lo straniero. Una selezione di oltre novanta scritti sull’amore, un libro profondo e illuminante che cattura la complessità di questo sentimento.
Ludi africani
Ernst Jünger
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2019
pagine: 208
È il 1913. Ernst Jünger, diciottenne, fugge da scuola, acquista una rivoltella, attraversa in treno il confine con la Francia presentandosi a un ufficio di reclutamento della legione straniera a Verdun. Poco tempo dopo eccolo in viaggio, con rissosi compagni, per Marsiglia; di qui l'imbarco per la costa africana. Il giovanissimo Jünger passerà sei settimane nella legione, chiudendo la sua fuga quando un intervento del padre dalla Germania provocherà il suo congedo. Un anno dopo si arruolerà di nuovo, ma nell'esercito tedesco, e andrà a combattere sul fronte occidentale la sua guerra, tra le «tempeste d'acciaio» che daranno il titolo a un libro memorabile. Fuggito da un'agiata esistenza di studente per poter vivere «arbitrariamente», Jünger farà la conoscenza, fra le mura di un fortino della legione, di quella speciale follia — seppur qui stemperata dal clima dell'avventura, dal colore dell'esotismo — che emana da un mondo chiuso di uomini in armi: un mondo insieme regolato e senza vera legge. Soprattutto, sperimenterà i limiti dell'avventura individuale, l'impossibilità di darsi un destino tutto personale; in realtà, egli è indotto a concludere, «nessuno può vivere arbitrariamente». Ma l'Africa è anche, per lui, il primo luogo in cui può scoprirsi osservatore — straordinariamente dotato — di una realtà al di là della vicenda attuale e contingente: il paesaggio, con il suo fascino immediato e la profondità del tempo che racchiude. E così, in questi "Ludi africani", si rivela già in tutta la sua mirabile forza percettiva il «contemplatore solitario».