Il Ponte Vecchio: Vicus. Testi e documenti di storia locale
Sette donne all'alba del Medioevo. Ipazia, Galla Placidia, Pulcheria, Onoria, Eudocia, Licinia Eudossia, Amalasunta
Gianni Morelli
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2021
pagine: 80
Il Medioevo è impossibile da raccontare. C'è riuscito soltanto Umberto Eco e l'ha fatto in modo stellare. Ci ha lasciato anche un post che val la pena trascrivere: «Una introduzione al Medioevo, per non avere la stessa lunghezza dei volumi che introduce, dovrebbe limitarsi a dire che il Medioevo è il periodo che, iniziando mentre l'impero romano si dissolve, fondendo la cultura latina con quella dei popoli che hanno gradatamente invaso l'impero, con il cristianesimo come collante, dà vita a quella che chiamiamo oggi Europa, con le sue nazioni, le lingue che ancora parliamo e le istituzioni che, sia pure attraverso cambiamenti e rivoluzioni, sono ancora le nostre». E s'ella è fanciulla femina, polla a cuscire e nonne a leggere, ché non istà troppo bene a una femina sapere leggere, se già no la volessi fare monaca… E insegnale tutti i fatti della masserizia di casa…
Cesena criminale
Paolo Turroni
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 176
Un viaggio nella storia di Cesena: questo è quello che ci propone Paolo Turroni in questo volume, che idealmente chiude la sua trilogia cesenate, comprendente i testi sulla Biblioteca Malatestiana e sulla festa di San Giovanni. Si tratta di un viaggio molto diverso dai precedenti, che pone l'attenzione alle pagine più oscure della storia cesenate. Crimini, delitti, violenze di ogni tipo aspettano il lettore che voglia scoprire il passato più tenebroso della città a forma di scorpione. Iniziando da un famosissimo lancio di dadi percorrerete duemila anni di storia, passando per la peggiore strage della storia cesenate, il sacco dei Bretoni del 1377, per la dominazione malatestiana, lungo l'età pontificia, fino agli albori del XX secolo, quando un celebre letterato rischiò che un marito geloso ponesse fine alla sua vita. In mezzo eretici, fenomeni paranormali, principi crudeli, minatori arrabbiati, donne e fanciulle abusate. Non ci saranno solo tragedie in queste pagine, perché a volte anche certi crimini possono persino essere un po' comici, come la storia di un dottore trasformato in mummia. Di questo e molto altro potrete leggere in questo libro, che si raccomanda sia agli amatori della storia locale, sia a chi vuole leggere delle storie interessanti, narrate quasi fossero un romanzo.
La fatica del lavoro nel Novecento in Romagna
Orio Teodorani, Elide Urbini
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 216
Il lettore non potrà non meravigliarsi all'aprirsi di questo libro, per molte ragioni. In primo luogo perché, come avviene non di frequente, il lavoro viene assunto come protagonista del fitto percorso di conoscenza della nostra storia, qui considerata, appunto, non nella serie delle vicende politiche e istituzionali di una comunità e dei potenti che ne sono i protagonisti, bensì nella figura del lavoro, anzi dei lavori e dei lavoratori, qui recuperati soprattutto in riferimento al Novecento e resi nella loro fatica e nella loro aspirazione al mutamento, sulla cui base il secolo breve compì l'oggettivo miracolo della conquista della dignità dei singoli e del mestiere in cui realizzarono parte della loro vita. In secondo luogo per l'agilità della scrittura, che tende senza indugi alla netta e diretta rappresentazione di una molteplice storia, una per ogni mestiere (il contadino, il canapaio, l'allevatore, il pescatore, il muratore, il commerciante, la lavandaia, il minatore, l'artigiano nei suoi volti diversi, l'operaio nei grandi centri dell'Arrigoni, dei tabacchifici, dello zuccherificio, dei grandi magazzini di esportazione della frutta). In terzo luogo per un apparato fotografico di straordinaria estensione, capace di trasportarci in una coinvolgente dimensione di verità, di commozione, di gratitudine: la nostra storia nei campi, negli opifici, nei volti di uomini e donne - di giovanette e di bambini persino - protagonisti dell'epopea del lavoro, della fatica e del sacrificio. Infine, le immagini a colori di Romano Buratti, che ha partecipato con passione all'impresa meritoria di Elide Urbini e Orio Teodorani, ancora una volta artefici di una vasta ricostruzione di una grande pagina della cosiddetta storia minore.
Terra e tradizioni. Storie, personaggi, civiltà delle campagne romagnole
Romano Zannoli
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 256
L'autore ha condiviso con gli studenti e con gli amici gli aneddoti, le storie e le tradizioni romagnole e, vedendo come queste fossero conosciute solo superficialmente, ha deciso di raccoglierle in questo libro, da aggiungere ai tanti altri che costruiscono il muro della memoria della gente di Romagna. Non è un libro migliore né più completo e dettagliato di tanti altri che sono stati scritti sulle tradizioni romagnole, è un libro in più, che aggiunge una pagina ad una storia che diventa sempre nuova semplicemente perché viene raccontata con parole diverse. È quello che si faceva davanti al focolare e nelle stalle delle case contadine, dove la stessa favola veniva raccontata ed ascoltata cento volte, anno dopo anno, senza mai annoiare, perché, con parole e gesti diversi, descriveva brandelli di vita reale. Una speranza emerge da queste pagine: che i giovani romagnoli, riscoprendo le radici che li legano alla loro terra dura e siccitosa, ritrovino anche l'orgoglio di appartenenza ad un popolo che per duemila e duecento anni ha difeso con l'intelligenza, con la fatica e con il sangue la propria originalità e la propria schiettezza.
Il canale a zig-zag.30 anni di governo urbanistico a Cesena (1969-1999)
Edoardo Preger
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 224
"L'autore ci consegna - sotto la specie della cultura e della programmazione urbanistica - il racconto di trent'anni e oltre della storia di Cesena: Preger è stato il protagonista del lavoro pluriennale dell'Ufficio di Piano, uno degli strumenti più raffinati nella storia amministrativa di Cesena, e in tale ambito ha maturato una analitica conoscenza dei problemi, dei contesti, delle emergenze della vita della città. Il testo è insieme competenza professionale, autobiografia e storia della politica cittadina: tanto più che l'architetto urbanista che la scrive ha avuto la ventura di diventare sindaco della stessa città dei cui impianti è stato l'urbanista principe, assumendo in tal modo uno sguardo "totale", quello dell'analisi e della progettazione, e quello della responsabilità decisionale e del governo amministrativo."
Le epidemie nella storia di Faenza. Oro, fuoco e forca, dalla Peste Antonina al Coronavirus
Gabriele Albonetti, Mattia Randi
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 152
Questo libro propone al lettore una passeggiata attraverso due millenni di storia di Faenza, con frequenti finestre sul mondo, l'Italia e la Romagna, per raccontare delle "altre volte" in cui i nostri antenati si sono trovati drammaticamente a fare i conti con epidemie e pestilenze, devastanti per la vita individuale e collettiva e per lo spirito pubblico. Dalla Peste Antonina alla Peste di Giustiniano, dalla Morte Nera alla Bissa Bova, dal Colera alla "Spagnola". Si tratterà dell'oro, del fuoco e della forca, cioè delle modalità di governo politico e sanitario delle emergenze, delle reazioni del popolo disperato e del ricorso sistematico al Signore Iddio, alla Madonna e ai Santi, per averne conforto e liberazione. Ci faremo largo attraverso i faticosi progressi della scienza medica, ai quali molti scienziati e dottori faentini e romagnoli hanno dato un rilevante contributo. Senza trascurare il permanere di una strisciante irrazionalità popolare, alimentata dal panico e dalla paura, alla ricerca persecutoria di capri espiatori, di "untori" a cui dare la colpa per morbi che non si riusciva a debellare. Molto è cambiato ma, nella profondità dell'animo umano, c'è qualcosa di immutato e immutabile.
Metamorfosi di una civiltà contadina. Le colline della Romagna-Toscana
Lamberto Agnoletti
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 248
In Metamorfosi di una civiltà contadina l'autore racconta i profondi mutamenti vissuti dalle campagne della sua vita, dal tempo in cui tutto veniva svolto per forza di braccia e con l'ausilio di pochi e rudimentali strumenti fino alla costruzione di un paesaggio caratterizato da una agricoltura ricca di macchine, di ausili scientifici, di conoscenze tecniche. E tuttavia, la collina si è spopolata e fra i pochi rimasti si è come dissolta l'armonia di un tempo, si è sciolto il legame che trasformava i singoli in una comunità solidale, dotata di valori condivisi. Così, dove la povertà univa, il benessere ha diviso. Il libro mette sulla scena personaggi che hanno caratterizzato le comunità evocate, ora per la serietà della loro vita, ora per la loro bonomia, ora per il dono dell'ironia, che accendeva di divertimento le giornate di quei tempi. Passano così momenti di cronaca, di storia, di commedia, di aneddotica, e insomma di tutto ciò che dà significato all'avventura alla quale abbiamo dato il nome di vita: di un'altra vita, naturalmente, quando i miracoli dell'informatica non avevano ancora reso possibile dialogare e creare amicizie con persone mai incontrate, dimenticando il vicino di casa.
Il vescovo Marco Battaglini. Un sammaurese alla ribalta europea del Seicento
Piergiorgio Grassi
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 56
Il sammaurese Marco Battista Battaglini (1645-1717), apprezzato giudice e giurista a Roma e in altre città dello Stato pontificio, venne nominato vescovo nel 1690 della diocesi di Nocera Umbra. Intellettuale vastamente noto in Italia e all'estero, fu coinvolto, con i suoi studi di storico, nelle vicende politico-religiose della seconda metà del Seicento, soprattutto nel contrastato rapporto tra il Papato e la Francia di Luigi XIV, il Re Sole. Sollecitato dal cardinal Gregorio Barbarigo condusse indagini, sulle vicende ecclesiali e sulle società politiche, che hanno anticipato nuovi modi di intendere e di praticare la Storia della Chiesa. Fu anche un "pastore" attento alla vita della sua diocesi e applicò con determinazione le indicazioni del Concilio di Trento, adattandole alla quotidianità delle parrocchie. Un testo che conteneva le idee-guida della sua azione pastorale, fu adottato da altre diocesi italiane ed ebbe numerose ristampe. Forte fu il legame con la sua piccola patria, San Mauro, dove volle morire a distanza di poco tempo dalla sua nomina a vescovo di Cesena.
Dante in Romagna. Mito, leggende, aneddoti, tradizioni popolari e letteratura dialettale
Eraldo Baldini, Giuseppe Bellosi
Libro
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2020
pagine: 144
La gloria di Dante Alighieri si colorò di mito, soprattutto nei luoghi in cui egli terminò la sua opera e i suoi giorni; e il mito divenne, in diversi modi, leggenda. La memoria e il «culto» a lui tributati non rimasero circoscritti agli ambiti intellettuali: è nota infatti la profonda devozione anche popolare verso il poeta che, ancora in vita, a Ravenna e in Romagna (luoghi non solo d'esilio, ma anche di protettivo e amorevole rifugio) divenne oggetto di vasto interesse e di profonda reverenza. In questi sentimenti e nella familiarità di Dante con la Romagna, e dei romagnoli con Dante, stanno alcune delle premesse che consentirono, nelle nostre comunità, la nascita e la diffusione di aneddoti, storielle, racconti della tradizione e leggende relativi al Poeta, al suo carattere, ai suoi dialoghi, ai suoi comportamenti, ai suoi spostamenti. Una fioritura che, grazie a un paziente e ampio lavoro di ricerca fra innumerevoli fonti, viene qui indagata, raccolta e commentata, insieme ai brillanti versi dialettali riguardanti Dante, la sua opera e, di nuovo, il suo solido e durevole mito.
Una storia romagnola all'ospedale Bufalini di Cesena. Curare la Fibrosi Cistica
Angelo Miano
Libro: Copertina rigida
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
pagine: 160
In questo libro viene narrata la storia della nascita e della evoluzione del Centro Regionale di diagnosi e cura della Fibrosi Cistica sorto nell'ospedale Maurizio Bufalini di Cesena i cui presupposti vennero creati negli anni '70 dello scorso secolo. Le vicende sono raccontate dai protagonisti di quell'avventura: il dottor Angelo Miano e i suoi collaboratori (medici, infermiere, psicologhe, fisioterapiste, dietiste, assistenti sociali), i dirigenti dell'Associazione Romagnola per la lotta contro la fibrosi cistica e i pazienti. In queste pagine si coglie la grande passione che li ha animati e guidati in questi quaranta anni nell'intento di garantire ai bambini con fibrosi cistica e alle loro famiglie la migliore assistenza possibile, sia in ospedale che a domicilio. Una storia quindi fatta e scritta da tante persone che hanno saputo dirigere il proprio operare per migliorare il destino di questi bambini e che testimonia che agire con tenacia e buona volontà allo scopo di raggiungere un obiettivo condiviso è capace di vincere le insidie burocratiche, i deficit di bilancio e l'indifferenza delle persone.
Fatti e misfatti a Forlì e in Romagna. Volume Vol. 4
Marco Viroli, Gabriele Zelli
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
pagine: 144
Quarto appuntamento in quattro anni con Fatti e Misfatti a Forlì e in Romagna di Marco Viroli e Gabriele Zelli. I due autori continuano nel loro fruttuoso sodalizio che in una decina d'anni li ha visti dare alle stampe oltre una dozzina di pubblicazioni. Il loro lavoro pressoché quotidiano alla ricerca dell'identità di una città, Forlì, e di una regione, la Romagna, è un lavoro prezioso per tutti perché noi, in grandissima parte, siamo il risultato della storia della terra in cui viviamo e, insieme, la somma delle memorie di dei personaggi, più o meno conosciuti, che hanno contribuito a crearla. La successione annuale con cui gli autori si presentano in libreria è indizio tra gli altri della passione con la quale si dedicano alla divulgazione della storia e delle storie di Forlì e della Romagna, punto di partenza per progettare il futuro di una città e di un'intera terra. In questo libro si racconta tra l'altro dell'inventore forlivese del pentagramma ma anche della Biblioteca Malatestiana di Cesena e del Tempio Malatestiano di Rimini; ci si ritrovano le passioni dei romagnoli per la bicicletta, per il motociclismo e per lo sci (sulla plastica!) e al tempo stesso la vocazione di una città, Forlì, per la lirica e il bel canto. Tra grandi e piccoli personaggi una buona parte, in occasione del settantacinquesimo anniversario, è dedicata al ricordo di tre efferati eccidi nazifascisti: Tavolicci, Carnaio e Fornace Bisutti. Tanti tasselli di un grande puzzle che contribuiscono ad ampliare ancora di più la conoscenza storica di una terra generosa e dei suoi contributi alla storia dell'Italia intera. tag
Famiglie illustri di Faenza
Domenico Savini, Andrea Tanganelli
Libro: Libro rilegato
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2019
La storia delle città, quale ne sia o ne sia stata la dimensione, soprattutto a muovere dal Medioevo, è segnata prevalentemente dai membri delle famiglie patrizie, che non solo hanno dato lustro e onore ai propri casati, ma anche hanno contribuito significativamente allo sviluppo della comunità e inciso sulle forme del governo, del quale divenivano protagonisti per virtù del loro prestigio, delle loro ricchezze e del conseguente potere politico esercitato nelle assemblee comunali. Così è per Faenza, città intorno alla quale molto è stato scritto fin dall'età dei codici manoscritti, specie in riferimento alla grande perizia nell'arte della ceramica, agli artisti che vi operarono, così come al nascere dei palazzi patrizi che ne definirono il volto. E tuttavia, non è esistita fin qui una sola monografia dedicata alle famiglie illustri faentine. Se per necessità di chiarezza questo libro si struttura in base a un preciso ordine genealogico, non intende tuttavia proporsi come un manuale di araldica faentina. Non vi sono infatti descritte solo le famiglie insignite di titoli nobiliari o quelle ascritte al patriziato: vi figurano anche i casati i cui membri - pur non avendo ricevuto titoli da parte delle signorie o dei vari governi - legittimano la loro presenza a ragione della loro azione, delle opere nate per loro merito ed entrate a far parte del patrimonio faentino, contribuendo in tal modo ad arricchire la storia, il patrimonio e il volto di una delle maggiori città della Romagna.

