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Jaca Book: Filosofia

Il luogo dell'altro. Storia religiosa e mistica

Il luogo dell'altro. Storia religiosa e mistica

Michel de Certeau

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2018

pagine: XLI-363

La storia religiosa dei secoli XVI e XVII ha trovato nell'opera di Michel de Certeau un insuperato punto di riferimento. In quest'epoca attraversata da inquietudini e dibattiti, il suo sguardo individua voci e testimonianze come quelle di Carlo Borromeo (riformatore tridentino a Milano e Roma) e di René d'Argenson (segretario di stato per gli Affari esteri di Luigi XV) o, ancora, Lafitau (che cercò di inscrivere i costumi e le tradizioni amerindie nella storia dell'umanità) e Michel de Montaigne, acuto indagatore dei cannibali brasiliani, che contribuirà alla nascita dell'antropologia. Le analisi di Certeau, a cui vanno aggiunte pagine fondamentali su Henri Bremond, Robert Mandrou o gli "Esercizi spirituali" di sant'Ignazio, recuperano l'alterità del passato (soprattutto, ma non esclusivamente, religioso) e ne mostrano i resti inassimilabili, i residui che sfuggono al trattamento ideologico o alla presa totalizzante, fosse pure quella del senso che non appartiene a nessuno e che, proprio per questo, non si deve smettere di cercare. "Il luogo dell'altro" rappresenta dunque una mirabile sintesi dell'opera di Certeau: un'opera mai compiuta e sempre proiettata al di là dei suoi guadagni.
35,00

Teoria e prassi. Corso dell'École Normale Supérieure 1975-1976

Teoria e prassi. Corso dell'École Normale Supérieure 1975-1976

Jacques Derrida

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2018

pagine: 157

Jacques Derrida tenne questo Corso sul rapporto fra teoria e prassi all'École Normale Supérieure di Parigi dove insegnò negli anni Settanta. Il tema, assegnatogli dalle autorità accademiche, esprime il clima culturale di quegli anni, in cui il pensiero marxista esercitava un grande influsso nella vita politica ed anche nel modo di concepire la filosofia. Le nove lezioni che lo compongono prendono le mosse dal problema della prassi messo a fuoco dal pensiero marxista in polemica con l'ideologia «borghese». Dal commento ad Althusser, docente anch'egli all'École Normale negli stessi anni, il discorso derridiano si amplia alla questione radicale della natura del fare, della natura dell'azione. Si tratta di cogliere il movente del fare: questo movente implica necessariamente una teoria? Oppure teoria, e prassi nascondono, come loro legame, il coinvolgimento del loro soggetto, decisivo quanto enigmatico? Da Marx ad Aristotele, da Kant ad Heidegger (di cui viene proposto un commento della interpretazione della tecnica moderna), le lezioni conducono il lettore in un percorso in cui già si annunciano molte delle questioni che Derrida non smetterà di interrogare lungo un itinerario di pensiero insieme accogliente ed insondabile.
22,00

Karl Marx. Uno e bino. Tra arcaismi del passato e illuminazioni del futuro

Karl Marx. Uno e bino. Tra arcaismi del passato e illuminazioni del futuro

Roberto Finelli

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2018

pagine: 295

Le discussioni sulla figura e il pensiero di Karl Marx, in occasione del centocinquantesimo anniversario della pubblicazione del Capitale e poi del duecentesimo della nascita, confermano la grandezza geniale e insieme la assai complessa e tormentata contraddittorietà sia della persona che dell'opera teorica. Ed è proprio la contraddittorietà del suo pensare che Roberto Finelli mette sotto la lente d'ingrandimento nella raccolta di saggi che compone il libro. La chiave di lettura adottata pare suggerire come la mente di Marx fosse strutturalmente configurata secondo una molteplicità di piani che, anziché obbedire a una logica diacronica di evoluzione e superamento, sembrano disporsi secondo una logica sincronica di compresenza grazie alla quale egli ha potuto far propri filosofemi e categorie interpretative appartenenti ad ambiti tematici differenti ma sovrapponibili con il suo oggetto di studio, il modo di produzione capitalistico e il mondo che sorge dal suo imporsi. Un testo che spazia dalle categorie che guidano l'analisi del Capitale alla genesi del pensiero marxiano nei suoi scritti giovanili, che si confronta con i maggiori interpreti contemporanei del pensiero del Moro come con la sua ricezione in Italia nel periodo tra gli anni Cinquanta e Settanta del secolo scorso, con particolare attenzione ai quadri categoriali che di volta in volta ne hanno guidato l'interpretazione.
25,00

L'occhio e la pagina. Tra immagine e parola

L'occhio e la pagina. Tra immagine e parola

Massimo Carboni

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2018

pagine: 172

La visione e il linguaggio, la figura e il discorso, la percezione e la descrizione. E su tutti un altro binomio di opposti complementari: la parola e l'immagine. È su questo tavolo che la critica e la storia dell'arte giocano la loro posta più alta: la riformulazione verbale dell'immediatezza visiva dell'opera. Sul tragitto che va dall'occhio alla pagina, l'autore incontra tra gli altri Roberto Longhi e Jacques Derrida, Michel Foucault e Aby Warburg, Erwin Panofsky e Cesare Brandi, Leonardo e Conrad Fiedler. Ma l'arte può interpretare se stessa e fare a meno della critica e del suo linguaggio fatalmente infedele? Ecco allora i passaggi moderno-contemporanei dell'arte concettuale e del citazionísmo. Anche l'attività di restauro, l'esperienza del «critofilm», la prassi espositiva sono modalità dell'intervento critico, che però fanno a meno dello strumento linguistico. Si disegna così un ampio orizzonte di temi e motivi che possono riassumersi in un'unica, paradossale domanda: se parlare e vedere non sono la stessa cosa, se ciò che si vede non sta mai in ciò che si dice, se la descrizione mai ci restituirà tutto ciò che la percezione ci fornisce, la critica d'arte è davvero possibile? O forse non sa quello che dice e dice quello che non sa? In questa seconda edizione aggiornata, il lettore troverà un nuovo capitolo e un «Epilogo Proust».
20,00

Il senso della creazione. Saggio per una giustificazione dell'uomo

Il senso della creazione. Saggio per una giustificazione dell'uomo

Nikolaj Berdjaev

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2018

pagine: LVIII-428

«L'uomo è disposto a fare a meno della libertà. Ma è Dio, Dio e non l'uomo, che non può e non è disposto a fare a meno della libertà dell'uomo. Dio ha bisogno della libertà dell'uomo e della libertà del mondo». In questa frase è concentrato, in un certo qual modo, tutto il senso della filosofia di Nikolaj Berdjaev. Liberatosi dal marxismo, che lo aveva originariamente attratto, ma di cui ormai non poteva più accettare lo spirito totalizzante e la negazione della verità, Berdjaev non poteva al contempo accettare né la riduzione di questa verità a pura idea né il trionfo di un individualismo che separava indefinitamente spiritualità e giustizia sociale. Il senso della creazione, terminato poco prima dell'inizio della prima guerra mondiale, nasce dall'esigenza di esprimere questo duplice rifiuto. Mentre la Russia e l'Europa stavano per soccombere sotto il peso di questa contraddizione, Berdjaev formulava l'idea secondo cui per l'uomo «il vero amore per gli uomini non è né amore contro la verità e Dio, ma nella verità e in Dio, né pietà che nega la dignità dell'uomo, ma riconoscimento della paterna immagine divina in ogni uomo».
35,00

Filosofia teoretica

Filosofia teoretica

Carlo Sini

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2018

pagine: 128

Cosa può oggi e oggi anzi deve la filosofia teoretica? In quanto etica del pensiero e sua possibilità trasformativa, deve riordinare e riscrivere le pratiche della verità, praticandole e liberandole secondo i suoi fini, cioè per l'edificazione del proprio senso: un domandare che non mira alla risposta ma a soggiornare nella domanda e ad abitarne l'incanto. E così la filosofia teoretica come impossibile riscrittura del nostro mondo, oggi praticamente messa al bando o tutt'al più tollerata ai margini rispetto a discipline più performative e specialistiche, diventa il segno propiziatore di una grande e inevitabile trasformazione della nostra cultura.
12,00

Romano Guardini. Antinomia della vita e conoscenza affettiva

Romano Guardini. Antinomia della vita e conoscenza affettiva

Massimo Borghesi

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2018

pagine: 224

A cinquant'anni dalla morte, la riflessione dell'italo-tedesco Romano Guardini, figura chiave per il pensiero di Jorge Mario Bergoglio, ritorna a nuova attualità. Il volume rilegge il cuore della filosofia guardiniana, la sua dottrina dell'opposizione polare, alla luce degli scritti inediti pubblicati negli ultimi anni. La teoria della polarità appare, così, come una pagina radicata nella biografia del filosofo e, al contempo, come un tentativo di risposta alle dilacerazioni storico-esistenziali provocate dalla Grande Guerra. Il risultato è un pensiero antinomico, teso tra unità e distinzione, il cui scopo è riconciliare soggetto e oggetto, libertà e verità, modernità e religione. Fedele alla lezione di Max Scheler, Guardini persegue, attraverso l'incontro con Agostino e Bonaventura, un conoscere affettivo capace di unire cuore e ragione, intuizione e concetto. Un contributo ancora oggi di grande rilievo in un contesto internazionale fortemente polarizzato. Come scriveva Guardini nel 1964: «La teoria degli opposti è la teoria del confronto, che non avviene come lotta contro un nemico, ma come sintesi di una tensione feconda, cioè come costruzione dell'unità concreta».
20,00

La vendetta di Dioniso. La musica contemporanea da Schönberg ai Nirvana

La vendetta di Dioniso. La musica contemporanea da Schönberg ai Nirvana

Marco Maurizi

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2018

pagine: 317

Quando, durante gli anni dell'università, scoprii l'esistenza della «filosofia della musica» pensai che si trattasse di qualcosa che avevo iniziato a coltivare, inconsapevolmente, già durante l'adolescenza, quando rimanevo incantato dall'emozionante - e per me un po' enigmatica - armonia d'apertura del III movimento della Sesta di Beethoven e seguivo quasi con trepidazione i volteggi della sincopata melodia dell'oboe, cercando di capire che rapporto ci fosse tra il programma «pastorale» di quell'opera e la musica. L'esigenza di trovare parole in grado di comprendere e spiegare l'intrico e la fascinazione che la musica esercita sull'anima mi accompagna fin da allora. Ma ricordo benissimo che il primo vero incontro con la musica avvenne molti anni prima, per caso, alla radio, durante l'infanzia. Seduto sul divano, in un pigro pomeriggio, venni investito dalle vorticose terzine iniziali della "Notte sul Monte Calvo" di Musorgskij con ciò che ne seguiva. Ne rimasi letteralmente terrorizzato. E scoprii una delle prodigiose caratteristiche della musica, il cui linguaggio - perfino nei silenzi espressivi - assomiglia così tanto al nostro ma la cui intenzione profonda eternamente ci sfugge: essa sembra riuscire a comprenderti perfino quando ti lascia ammutolito. (M.M.)
18,00

Trittico

Trittico

Carlo Sini

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2018

pagine: 72

La vita, il sapere della vita e, tra vita e conoscenza, il discorso quotidiano. Cioè il fluire continuo di quella lingua, di quel dire rivolto a sé e agli altri, che ci fa contemporanei e antichi, figli del nostro tempo ed eredi di tradizioni e di epoche passate, che attraverso noi e in noi coesistono simultaneamente. Questo il quadro teorico che sta già al fondo di "Inizio" (Jaca Book, 2016) e che qui si svela e si snoda in tre ulteriori scritti intenzionalmente esemplari. Nel primo e nell'ultimo il riferimento è a Giovanni Gentile: in occasione del celebre incontro con Mussolini sul Lago di Garda del 1943, che causò in seguito la morte violenta del filosofo; e poi nel controverso rapporto personale di Gentile con Croce, sino alla fine drammatica del filosofo dell'attualismo. Il testo centrale vede agire vari personaggi, con riferimento all'anno 1857 sia a Ginevra, sia più in generale in Europa: Wagner e sua moglie Minna; Matthilde Wesendonck, il modello carnale di Isotta; Alfred Escher, il padre della ferrovia del Gottardo; Francesco De Sanctis nell'esilio svizzero; Marx ed Engels di fronte alla nuova crisi economica del capitalismo; la prima rivoluzione indiana contro gli inglesi; il terremoto, per la prima volta fotografato, della Basilicata. In un mondo in rapida rivoluzione industriale, i discorsi, reali e immaginari, della borghesia colta, discorsi che fanno da sottofondo necessario ai discorsi della conoscenza e della scienza, del pensiero e dell'arte, dell'economia e della politica. E intrecciati a questi, i discorsi attuali del filosofo, che cerca di fare apparire, o almeno di suggerire, attraverso il racconto della memoria e della fantasia, il liminare evento della verità, il suo prender corpo nelle esistenze individuali come sogno transitante dell'intero, figura dell'erranza e destino del futuro.
12,00

Sulla divinoumanità e altri scritti

Sulla divinoumanità e altri scritti

Vladimir Sergeevic Solov'ëv

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2017

pagine: XXIII-226

Il libro raccoglie tre opere giovanili del filosofo russo, a cui si aggiungono i «versi scherzosi» d'apertura del poema intitolato "Tre appuntamenti", che, scritto in tarda età, funge, secondo le parole dello stesso autore, da «piccola autobiografia» di un'esperienza mistica che lo segnò in gioventù. Seguono i "Principi filosofici del sapere integrale", in cui viene indagata quella forma di «sapere integrale» che il filosofo cercherà per tutta la vita, e il ciclo di lezioni Sulla "Divinoumanità", dove l'autore si interroga sulla crisi religiosa della cultura europea del suo tempo e analizza il nesso divino-umano nell'evoluzione del mondo, con particolare attenzione al rapporto tra mentalità occidentale e orientale. In chiusura, i capitoli finali de La critica dei principi astratti - opera rimasta incompiuta -, che offrono l'analisi del caos intellettuale di fine '800, correlata alla parzialità dei processi conoscitivi dell'uomo, nel quale si compenetrano elementi contraddittori e dispersi, che trovano la possibilità di essere ripristinati nella figura di Cristo. Prefazione di Vincenzo Rizzo. Introduzione di Sergio Givone.
18,00

Il genio è senza opera. Filosofie antiche e arti contemporanee

Il genio è senza opera. Filosofie antiche e arti contemporanee

Massimo Carboni

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2017

pagine: 285

Come Michel Foucault e Pierre Hadot, ognuno dalla propria postazione storico-teorica, ci hanno ricordato, la filosofia antica non era solo un discorso ma anche un gesto, una. concreta pratica esistenziale proposta come modello ed esempio. L'innovativa tesi del libro è che il testimone di questa «arte della vita», di questa antropotecnica come lavoro inventivo e creativo su di sé, non è stato però raccolto dalla filosofia moderna, tranne alcune rare eccezioni (e tra queste viene qui affrontato il «caso Rousseau»), impersonale, tecnicistica, professionalizzata, ma dalle correnti più significative delle arti moderno-contemporanee, ivi comprese quelle teatrali, impegnate da Duchamp in poi non a produrre l'oggetto «opera d'arte» nel senso classico-tradizionale del termine, ma, all'interno di una pratica dell'inoperosità e di una estetica dell'esistenza, a proporre percorsi e paradigmi di vita esemplari. Se questo è vero, allora anche l'attuale modello dell'insegnamento artistico va radicalmente cambiato, ed è questo il delicato tema su cui il libro si chiude.
20,00

Inizio

Inizio

Carlo Sini

Libro: Libro in brossura

editore: Jaca Book

anno edizione: 2016

pagine: 229

L'idea di un nuovo inizio per la filosofia è al centro del percorso di questo libro, contrassegnato da tre grandi aree tematiche. Anzitutto il confronto con la scienza a partire da quello che Husserl, al termine della vita, chiamò "un piccolo inizio". Poi l'analisi del potere invisibile delle cose e delle azioni, con il suo intreccio imprevedibile e gli effetti di ritorno sulle metamorfosi dei viventi, sui loro contesti di senso e sui nostri pensieri. Infine il grande tema dei discorsi come luogo primario del processo di ominizzazione e del cammino plurimillenario della cultura, caratterizzata oggi dall'esigenza di una "nuova alleanza" tra sapere filosofico, impresa scientifica e figure culturali operanti in varie forme sul pianeta. Questo chiarimento delle figure del sapere e dello stesso procedere della filosofia in base alla dinamica dei discorsi mira a cancellare quel dualismo cartesiano mente-corpo che ancora domina sottilmente l'organizzazione ideologica della grande impresa della conoscenza. La costruzione della oggettività scientifica in cammino trova qui il suo definitivo chiarimento di senso, grazie all'originale interpretazione del carattere strumentale del lavoro umano e della sua natura originariamente tecnica.
15,00

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