Joker: Parole del mondo
Da un qualsiasi autunno
Jüri Talvet
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2018
pagine: 136
È questa la seconda raccolta di poesie di Jüri Talvet pubblicata in italiano. Originario di Pärnu, città nel sud-ovest dell’Estonia, Talvet è un intellettuale di prestigio e professore di letteratura universale e comparata all’Università di Tartu. Si trovano qui antologizzati componimenti degli ultimi dieci anni circa, composti dopo la restaurazione dell’indipendenza dell’Estonia. A partire da questo momento, la poesia di Jüri Talvet va combinando associazioni intellettuali e culturali, sorte in molti casi durante i suoi viaggi fuori dall’Estonia, con ciò che v’è di più intimo e immediato nella nostra esistenza. Secondo Marin Laak "i vagabondaggi per il mondo di un erudito, filosofo e cosmopolita si intrecciano con il calore intimo e con l’umano: la manina della figlia, l’eco delle voci di suo padre e di sua madre, la sua casa natale o il ramo di un albero della sua infanzia. Tale urto, che è insieme armonia di dimensioni contrastanti, informa l’impressionante stile poetico personale di Talvet".
Nel corsivo della notte
Eugenijus Ališanka
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2018
pagine: 142
Ci sono autori per i quali viaggiare è una necessità addirittura fisiologica. Anche Eugenijus Ališanka ha bisogno di "ossigeno odeporico" e lo dice chiaramente: il viaggio incomincia là dove finisce l'ossigeno. Anch'egli è da includere nel novero dei poeti e dei saggisti viandanti: per esplorazione, per fuga o per entrambe le cose insieme. Ovviamente non è del viaggio confezionato dalle agenzie turistiche che si parla, ma di quello che propone spaesamento, espone al rischio dell'incomprensione e dispone a un incontro con la propria anima(lità) istintiva. È importante essere in moto per attivare il movimento della conoscenza, soprattutto interiore, e per aprirsi all'avventura della vita. Per sua ammissione, la letteratura è l'arte del viaggio: erranza, delirio, vagabondaggio. E il nostro viandante è colto e raffinato, intesse nei suoi versi rimandi e allusioni moderne e classiche. "Nel corsivo delle notte" raccoglie il meglio del suo viaggio in poesia.
Canta nel nome della rosa rossa. Sette poeti persiani del Novecento. Testo iraniano a fronte
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2018
pagine: 186
La poesia moderna persiana inizia senza dubbio con Nima, considerato il padre di un movimento che lentamente e con molta difficoltà trovò la sua strada diventando dominante nel panorama poetico della Persia. Shamloo, uno dei seguaci del maestro, lo superò introducendo un'altra modalità di composizione, chiamata "poesia bianca", che considera non indispensabile persino la musicalità ritmica dei versi. Gli altri poeti riportati in questo libro (Mehdi Akhavan Sales, Frugh Farrokhzad, Nader Naderpur, Sohrab Sepehri, Mohammad Reza Shifii Kadkani), pur rimanendo in quell'ambito cercarono un loro linguaggio personale con successo. In questo volume sono presentati sette autori tra i più rappresentativi, ma sono decine e decine i poeti moderni che meriterebbero di essere tradotti.
Sono nata una seconda volta
Anna Swirszczynska
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2017
pagine: 118
Nelle poesie di Anna Świrszczyńska la donna ha un corpo che può essere bello o brutto, porta in sé il dolore ma anche la voluttà, è giovane e poi è anche vecchia. Nei suoi versi semplici e chiari la poetessa non si perita di parlare di sesso, di orgasmo, senza eufemismi. Il fatto che riuscì ad amare intensamente derivava anche dalla sua forza. Tutto senza veli e abbellimenti, senza finzioni o falso pudore. Si autodefiniva una femminista. Attraverso la poesia voleva liberare la mente femminile dai vincoli della cultura maschile, dal patriarcato. In brevi, chiare e realistiche poesie descrisse il destino delle semplici donne. Le sue eroine sono donne coraggiose che non ammettono compromessi, contadine, operaie, casalinghe, madri stanche, donne tormentate dalla vita e dai mariti, donne che vincono o perdono, restando tuttavia sempre in conflitto con l’uomo, che la poetessa giudicava severamente, spesso con disprezzo e a volte anche con umorismo. Il suo “io” poetico non è languido o sentimentale. Nei suoi versi si sente l’orgoglio di essere donna, di avere il suo corpo di donna.
La guerra è solo un fiore
Maria Pawlikowska-Jasnorzewska
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2017
pagine: 104
La creazione di Maria Pawlikowska-Jasnorzewska ebbe un ruolo assai importante nello sviluppo della poesia lirica polacca negli anni tra le due guerre. Creò un nuovo stile poetico, toccando temi personali e raffigurando il mondo della donna del XX secolo che confessa i suoi sentimenti, il bisogno di affetto, le speranze, che lotta per la felicità e si ribella alla crudeltà del destino. La poetessa, personificazione della tenerezza e fragilità femminile, affronta nella sua poesia le questioni più importanti, i grandi problemi della vita. Assai spesso un tema apparentemente futile diventa il pretesto per trattare tali problemi. Una caratteristica della Pawlikowska è il distacco intellettuale con cui guarda al mondo e a se stessa, con cui riesce a parlare dei propri sentimenti, trattandoli spesso con delicato umorismo e sottile ironia. Ma il tratto più tipico del suo talento è la sua abilità di creare “flash” poetici, di racchiudere le immagini in compatte, intense miniature liriche. La sua poesia rispecchia una personalità squisitamente femminile, ora triste, ora tragica, ora preziosa, e sempre raffinata.
Canta nel nome della rosa rossa. Sette poeti persiani del Novecento. Testo iraniano a fronte
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2017
pagine: 124
La poesia moderna persiana inizia senza dubbio con Nima, considerato il padre di un movimento che lentamente e con molta difficoltà trovò la sua strada diventando dominante nel panorama poetico della Persia. Shamloo, uno dei seguaci del maestro, lo superò introducendo un’altra modalità di composizione, chiamata “poesia bianca”, che considera non indispensabile persino la musicalità ritmica dei versi. Gli altri poeti riportati in questo libro (Mehdi Akhavan Sales, Frugh Farrokhzad, Nader Naderpur, Sohrab Sepehri, Mohammad Reza Shifii Kadkani), pur rimanendo in quell’ambito cercarono un loro linguaggio personale con successo. In questo volume sono presentati sette autori tra i più rappresentativi, ma sono decine e decine i poeti moderni che meriterebbero di essere tradotti.
La favola dell'uomo
Morteza Latifi Nezami
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2017
pagine: 96
Questo poema narra molteplici risvolti della vita dell’uomo, non soltanto nei confronti del suo habitat, ma anche dei suoi simili. Risvolti ora umani, ora brutali, ora amichevoli, ora egoistici, ora ostili, ora amorevoli ma alla fine, se si vuol salvare quel che è stato fatto di buono, non rimane altro che...
Camera poetica
Antanas A. Jonynas
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2016
pagine: 136
Antanas A. Jonynas è unanimemente considerato poeta lirico. Fra i suoi luoghi poetici privilegiati c'è quello della "camera", immagine tematica e concettuale del luogo chiuso e raccolto della stanza. Ora, in poesia "stanza" è termine tecnico: la strofa della canzone, una porzione di una composizione più grande ed è anche, nella tradizione occidentale, il pensatoio e l'officina del poeta. È un "tòpos ou-tòpos", cioè insieme un luogo e un non luogo.
Giusto per non dimenticar la lingua
Stavros Zafirìu
Libro
editore: Joker
anno edizione: 2016
pagine: 186
Nella "generazione" dei poeti greci dell'80 una figura di particolare impegno e valenza è Stavros Zafirìu, che propone un itinerario poetico tra i più sofferti e rilevanti per ricerca filosofica, ricchezza sentimentale, sostanziale sviluppo dell'espressività e perfezionamento linguistico. Dodici raccolte poetiche concretano l'attività di Zafirìu lungo un cammino di non facile percorrimento, quando si consideri in lui l'esistenza di una sensibilità al calor bianco che domina incessante la sua relazione non solo con la congiunturale realtà esterna, ma collegatamente anche con l'interiore universo psicologico che recepisce e giudica.
Siedo in questo treno lungo un viaggio
Mirkka Rekola
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2016
pagine: 120
Mirkka Rekola (1931-2014), vincitrice di vari premi letterari e annoverabile tra i classici della poesia finlandese, è uno dei maggiori rappresentanti del "modernismo finnico". La Rekola rimane uno dei fenomeni più interessanti e, allo stesso tempo, più difficilmente classificabili della sua generazione. Nelle sue poesie, i sentimenti di angoscia esistenziale e scoramento vengono abbozzati in tono ellittico e caratteristicamente minimalista, sullo sfondo di uno scenario naturale tipicamente finlandese.
L'apocalisse secondo Marta. Poesie 1981-2014
Marta Petreu
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2016
pagine: 186
Nel panorama della cultura romena attuale, Marta Petreu (1955) è senza dubbio una figura di primo piano. Personalità culturale organica e complessa, docente e studiosa di filosofia romena, redattore di un importante mensile culturale, saggista e romanziera, Marta Petreu è e resta in primo luogo, intimamente ed essenzialmente, poeta, una delle più intense e autentiche voci poetiche romene degli ultimi decenni. Al centro della sua poetica si trova, bruciante e violento, il problema del male, la flagrante incongruenza tra la presenza innegabile e ineludibile del male nel mondo e l'assenza di azione in esso da parte di Dio, la cocente impossibilità di riconciliare l'esperienza della sofferenza fisica e psichica, il dolore materiale del corpo e lo spasimo intangibile dello spirito, con il dogma della natura misericordiosa e amorevole di un Padre che si dimostra al meglio assente e obliatore, al peggio crudele e capriccioso. Cronaca eretica e ribelle di un'Apocalisse che non è evento ma condizione, la sua poesia scabra e inclemente è un'incisione nella materia viva del corpo che mette a nudo, con feroce tenerezza, la carne pulsante del dolore e del desiderio.
Perché il cetriolo non canta?
Konstanty I. Galczynski
Libro: Copertina morbida
editore: Joker
anno edizione: 2015
pagine: 108
Gli interpreti dell'opera di Galczynski, malgrado sostanziali differenze di giudizio, sono concordi nell'affermare che egli non creò una scuola poetica e che ancora oggi la sua creazione è un fenomeno a sé stante. Vate o giullare? Non c'è nel caso del poeta polacco una risposta definitiva alla domanda. L'elemento lirico e quello grottesco sono infatti assolutamente equivalenti. Poeta-burlone, allegro clown, prestigiatore, zingaro alcoolizzato, lavoratore instancabile: sono solo alcuni dei tanti termini usati dai critici nei suoi confronti. Ma cos'è la poesia e l'arte in genere per Galczynski? Nella nota lettera "Agli amici" (1936) egli dice: "La poesia è la cima su cui si sale o l'abisso in cui si cade. La poesia non è per quelli che si trascinano su un terreno spianato come carta da parati. Sul fondo del più grande tormento, sulla cima del più alto slancio, nasce la creazione dell'artista".