Joker: Parole del mondo
Poema inconcluso
Gabriel Ferrater
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2022
pagine: 112
Il qualificativo di inconcluso (in catalano "inacabat") del titolo, ci confronta con una narrazione non riuscita, con un fallimento poetico. Quella di "questo moncone di poema" è però un’inconclusività costitutiva. Il registro narrativo del poema non è dissimile da quello di altri componimenti ferrateriani di minori dimensioni, in cui la narrazione si autogenera scorrendo di pretesto in pretesto senza soluzione di continuità, concresce su se stessa, verso dopo verso, in una digressione pressoché continua e idealmente infinita... rispetto alla quale il racconto che si promette di raccontare può sempre attendere.
Il simbolo della bestia
Howard P. Lovecraft
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2022
pagine: 90
Il giovane Lovecraft credeva fermamente che la sua sola e profonda vocazione fosse quella del poeta. Successivamente sarà molto severo con se stesso e quella parte della propria produzione, ma non si può ignorare una massa di migliaia di versi non raramente abitati da quell’orrore a un tempo astratto e viscido che impareremo a conoscere nelle più celebri opere narrative. Anche in molti di questi versi, come nelle pagine narrative popolate da Cose titaniche piovute dalle stelle, verdi immensità gelatinose e Dèi antichissimi e putrescenti, «perduta è la stella, profonda è la tomba». Visioni appaiono dietro un angolo o risalgono da un incubo, creature «oltre ogni immaginazione» ballano la loro minacciosa danza macabra sotto un cielo maligno e fra «vigneti verdi e glaciali» che succhiano linfe immonde.
Soltanto una speranza mi è rimasta
Lesja Ukrajinka
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2022
pagine: 104
Grazie all’ambiente familiare, Lesja Ukrajinka, a differenza di molti degli scrittori ucraini suoi contemporanei, praticamente non fu influenzata dalla cultura russa. La sua attenzione fu attirata dalla Grecia e da Roma, dall’Italia e dalla Francia, dai momenti chiave della storia europea. Attraverso questo percepì anche la storia ucraina, trovando dei parallelismi. È sorprendente che anche la poesia più “politica” di Lesja non suoni mai come un manifesto di piazza e basta. Ogni appello alla libertà non è mai una ripetizione di slogan alla moda, ma una voce del cuore, vissuta e sofferta, un desiderio di libertà personale, per ogni individuo. Ed è solo da individui liberi che si può creare una società libera.
Lirici catalani. Ediz. italiana e catalana
Jacint Verdaguer, Joan Maragall, Guerau de Liost, Josep Carner, Salvador Espriu, Vicent Andrés Estellés
Libro
editore: Joker
anno edizione: 2021
pagine: 144
La letteratura catalana fu una delle più importanti d’Europa nei secoli XIII-XV, ma andò poi incontro a una lunga eclissi, dalla quale riemerse nell’Ottocento per merito di Jacint Verdaguer, poeta epico e lirico, seguìto da un altro genio della poesia, Joan Maragall. Gli altri poeti catalani qui presentati e tradotti sono l’originalissimo Guerau de Liost, l’aristocratico Josep Carner, il desolato Salvador Espriu e il vulcanico valenzano Vicent Andrés Estellés.
Trenodie senza coro. Ediz. italiana e lituana
Sigitas Parulskis
Libro
editore: Joker
anno edizione: 2021
pagine: 144
Il rapporto dei vivi coi defunti, il dialogo, diretto o indiretto, o il semplice richiamo o menzione dei propri defunti oppure il pensiero dei morti in generale, si manifesta come "topos" frequente nella poesia di Sigitas Parulskis, come egli stesso riconosce. Parulskis scrive trenodie senza coro e senza piagnistei di prefiche, trenodie in ‘a solo’ da dove si ode intorno ancora e sempre la musica di un “aulòs” che sa abbracciare con amore la visione. Riporta così alla ribalta l’importanza della “raudà”, il lamento funebre dell’antica poesia orale lituana e, come possibile suggestione ulteriore, aderisce – consapevole o meno – a un punto di vista vicino a quello dell’‘etica cosmica’ come rappresentata dalle teorie antroposofiche. La sua poesia si è guadagnata anche la definizione di ‘išpažintinė’, cioè ‘di confessione’. Vi si trova un certo paralellismo con poeti di altre ex democrazie popolari in cui si confrontano sentimenti confusi, da una parte rispetto a un ordine sociale poco amato, ma che dava sicurezza, e dall’altra rispetto a un nuovo ordine in via di formazione, eppure diretto verso esiti imprevedibili e incerti.
Albero vento mare stelle e altri. Quattrocentoquarantaquattroquartine. Ediz. italiana e persiana
Morteza Latifi Nezami
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2021
pagine: 168
L’haiku è diventato fenomeno di moda, anche in Iran, ma secondo Morteza Latifi Nezami è da considerare poesia solo per le popolazioni dei paesi dove è nato, perché esprime nella sua apparente semplicità l’essenza dell’anima poetica giapponese, mentre in altri territori la poesia ha avuto significati e ruoli diversi nella società nel suo complesso oltre che negli ambienti letterari. L’autore non si è sottratto al fascino degli haiku, componendone più di sessanta pur senza seguire la regola di tre versi formati rispettivamente da cinque, sette e cinque “more”, componendo quindi, come molti altri, degli haiku “moderni”. Meditando sulla poesia persiana però è giunto a una conclusione interessante, individuando nella sua tradizione culturale e poetica un tipo di poesia simile, esistente da secoli: le quartine. Secondo Latifi Nezami lo haiku è espressione di un bellissimo sentimento poetico ma non è una poesia, perché descrive un contenuto poetico senza concluderlo, mentre la quartina lo porta a conclusione. Così ha mutato i suoi haiku in quartine, naturalmente libere, ritrovando le radici della poesia persiana.
Bernat Metge
Lucas Margarit
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2020
pagine: 88
Da una pseudo biografia di un umanista catalano del 1300, il poeta argentino Lucas Margarit fonda le basi del suo ultimo lavoro poetico, dedicato appunto alla figura di Bernat Metge, che, oltre ad essere stato poeta, fu funzionario presso la corte degli Aragonesi. L'originalità di questo libro consiste dunque nella fusione tra le due esperienze poetiche, che non solo sono evidentemente distanti vari secoli tra loro, ma si nutrono di radici profondamente diverse e lontane. Nonostante questo, come si vedrà scorrendo il libro, le radici sono il centro dell'universo di ogni poeta, e la poesia, quando è vera, riesce nel miracolo di saldare anche le radici più lontane. Per questo, sebbene la barriera fisica e temporale che intercorre tra i due "protagonisti" sia enorme, il mistero della poesia di Margarit riesce a rovesciare i canoni del tempo e della storia, intrecciando, nel suo meridiano, la vita postuma di Metge con il presente posticcio a se stesso del poeta porteño.
Entra nei miei versi. Diciannove poeti lituani contemporanei. Ediz. italiana e lituana
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2020
pagine: 186
L'antologia offre uno sguardo panoramico sui più recenti rivoli e rigagnoli segnati di recente dal fiume della lingua lituana. Si raccolgono qui diciannove voci di poeti lituani contemporanei, tutti nati prima della svolta del millennio e tutti concentrati nell'arco di poco più di vent'anni, seguendo un criterio informativo e rappresentativo insieme per render conto delle varie tendenze e delle personalità emergenti nel panorama poetico lituano. Il lituano è stato ed è ancora simbolo dell'identità nazionale. È una lingua indoeuropea che si caratterizza per arcaicità e conservatività. I fatti storici tra fine Novecento e anni Duemila – crollo dell'URSS e restaurazione della Repubblica di Lituania, ingresso della Lituania non certo in un'unione confederale di Stati europei, bensì nella compagine di una Unione Europea governata dalla globalizzazione globalizzante – hanno segnato uno spartiacque, culturale e biografico, e prodotto una mescolanza di opportunità e di sgomento, di illusione e disillusione, tale che è assai complesso comprendere come il cambio abbia influito sui poeti che in questa fase hanno cominciato a tessere la loro tela creativa...
Cara terra. Ediz. italiana e olandese
Albert Verwey
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2020
pagine: 102
Sullo scorcio del XIX secolo la poesia olandese esce da un lungo letargo e offre all'Europa il dono di un sorprendente, suggestivo neoromanticismo grazie all'opera impegnata e ispirata di una mezza dozzina di eminenti lirici. Tra di essi Albert Verwey (1865-1937) brilla per la sua poesia concettuale, meditativa e panteistica, ispirata alla filosofia di Spinoza. Figura centrale negli annali delle lettere olandesi, egli tenne la cattedra di letteratura neerlandese all'Università di Leida e ci ha lasciato una vastissima produzione anche nel campo della critica e della traduzione.
Poesie fiamminghe del Novecento. Ediz. italiana e olandese
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2020
pagine: 140
Dopo l'apparizione di Guido Gezelle (1830-1899), che fu il massimo lirico neerlandese di tutti i tempi, le Fiandre diedero all'Europa un altro grande poeta, il simbolista Karel van de Woestijne (1878-1929), con il quale ha inizio questo succinto florilegio che presenta cinquanta testi poestici di diciotto autori fiamminghi del Novecento. Tra essi ha un risalto particolare anche il mitico poeta espressionista e dadaista Paul van Ostaijen (1896-1928). Il lirico con il quale si conclude la rassegna antologica è l'enfant terrible delle lettere neerlandesi Hugo Claus (1929-2008), bruggese come il vecchio Gezelle, ma per forma mentis e concezione poetica ai suoi antipodi.
Dietro le mura nere della notte. Ediz. iraniana e italiana
Morteza Latifi Nezami
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2019
pagine: 136
Su quale debba essere il ruolo dei poeti, ormai, si dibatte da quando esiste la poesia. Per Morteza Latifi Nezami lo scopo è chiaro: testimoniare. I suoi sono testi ardui, spigolosi, che non fanno sconti per edulcorare la realtà, per raccontarci le sofferenze degli uomini causate da altri uomini. Gli orrori delle guerre, la sopraffazione che nega lo sviluppo dello spirito e della fratellanza, sono i principali argomenti che il poeta iraniano affronta senza ammorbidimenti che parrebbero occhiali rosa in un campo di battaglia. Esiste ancora una speranza in questo mondo lacerato? È questa la domanda che Latifi Nezami pone a se stesso e a tutti noi.
Sebbene sia scuro il tuo paese
Juhan Liiv
Libro: Libro in brossura
editore: Joker
anno edizione: 2019
pagine: 186
Juhan Liiv ha per la cultura estone l’importanza di Federico García Lorca per la moderna cultura di lingua castigliana o di T. S. Eliot per la cultura in inglese. Le sue liriche intime, esistenziali e patriottiche hanno avuto un forte impatto sull’intera società estone. Ma la poesia di Juhan Liiv è scritta nella lingua di una delle più piccole nazioni d’Europa e perciò resta di fatto sconosciuta fuori dell’Estonia. Infatti, benché già dagli anni Trenta del Novecento fosse riconosciuto in Estonia come il massimo rappresentante del genio poetico autoctono e appartenga al rango più alto dei poeti-filosofi europei e mondiali, Juhan Liiv (1864-1913) è rimasto a lungo sconosciuto fuori dalle frontiere della sua terra. Autodidatta e privo di una sistematica formazione filosofica o estetica, si ribellò contro ogni modello o corrente esistente in poesia e dette vita a una specie di esistenzialismo e olismo intuitivi fra di loro intensamente intrecciati.