Letteratura: storia e critica
Primo Levi: un'antologia della critica
Libro
editore: Einaudi
anno edizione: 1996
pagine: 405
In mancanza di una monografia organica che inquadri criticamente il lavoro di Primo Levi, Ernesto Ferrero ha raccolto in questo volume i contributi più significativi apparsi finora. In testa a tutti, i saggi introduttivi ai tre volumi delle Opere, apparse nel 1987-90 nell'einaudiana "Biblioteca dell'Orsa", e firmati da Cesare Cases, Cesare Segre e Pier Vincenzo Mengaldo, che costituiscono altrettanti capisaldi della critica su Levi. Seguono altri interventi su temi specifici o su singole opere.
Poeti italiani del secondo Novecento. 1945-1995
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1994
pagine: 1336
Teoria e invenzione futurista
Filippo Tommaso Marinetti
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1990
pagine: CLXVI-1258
Vita d'un uomo. Saggi e interventi
Giuseppe Ungaretti
Libro
editore: Mondadori
anno edizione: 1986
pagine: CV-1098
Tagliatori di teste alla corte di re Artù. L'aggressività cavalleresca nel romanzo d'oïl
Alvaro Barbieri
Libro
editore: Carocci
anno edizione: 2026
pagine: 216
Brutalità e "buone maniere", socievolezza aggraziata e gesti feroci: gli eroi dei romanzi arturiani conservano un fondo di selvaggia aggressività. Incentrato sulla rappresentazione della violenza cavalleresca nelle narrazioni anticofrancesi di materia bretone, questo libro isola una serie di motivi precocemente cristallizzati nella topica di genere, ma in pari tempo rinvianti ad un orizzonte extraletterario di modelli etnici e scenari iniziatici per i quali è giocoforza mobilitare, accanto agli strumenti dell'analisi testuale, quelli dell'antropologia, della mitologia comparata e del folklore.
Inventare la memoria: giovinezza e antifascismo. Lalla Romano, Mario Soldati, Carlo Levi
Elisa Donzelli
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2026
pagine: 240
«Una giovinezza inventata, che diventa verità nella vecchiaia» è la frase di Elias Canetti con cui Lalla Romano apre il romanzo del 1979 "Una giovinezza inventata", nel quale ha raccontato la propria vita di ragazza nella Torino degli anni venti. Una vicenda simile riguarda lo scrittore, sceneggiatore e regista torinese Mario Soldati, coetaneo e amico di Lalla Romano, pure lui diventato adulto in quella città dove, negli anni «misteriosi e ruggenti», operarono Gramsci e Gobetti. Anche Carlo Levi, nato a Torino nel 1902, si forma e cresce nella particolarissima temperie culturale della città subalpina. Il libro, frutto di un intenso scavo archivistico, intreccia alcune tappe decisive del percorso autobiografico dei tre scrittori piemontesi alla ricerca di affinità e differenze sul piano individuale e su quello della ricostruzione e della testimonianza storica. Con l’utilizzo di materiali inediti, l’autrice indaga la dialettica tra memoria e invenzione intesa come dinamica solo apparentemente impossibile della scrittura narrativa di matrice autobiografica. Ma questo libro è anche occasione di una riflessione trasversale sulla storia della cultura novecentesca e sui confini tra diversi linguaggi, là dove letteratura, arte, storia, antropologia, psicanalisi interagiscono nella formazione di una consapevolezza individuale e collettiva che getta le basi per una “relazione amorosa” con il mondo e la politica.

