Marsilio: Universale economica Feltrinelli
Parole della nostra storia. Perché il greco ci riguarda
Giorgio Ieranò
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 224
Il greco si annida anche là dove meno ce lo aspetteremmo. Basti pensare, per esempio, alla parola «attimo», che pronunciamo ogni giorno, e che probabilmente ha alle spalle àtomos, usato già da Aristotele nel senso di una «frazione di tempo indivisibile». Aveva dunque buon gioco Percy Shelley nel dichiarare, a inizio Ottocento: «Siamo tutti greci. Le nostre leggi, la nostra letteratura, la nostra religione, le nostre arti hanno le loro radici in Grecia». Ma è proprio così? O la nostra sensazione di intimità con questi antenati è fuorviante? E la casa dei greci è davvero confortevole? Non c’è nulla di perturbante in quelle antiche stanze? Con stile brillante e tono colloquiale Giorgio Ieranò ci guida alla scoperta di quella che non è affatto un’eredità racchiusa in uno scrigno prezioso di cui noi siamo i fedeli e pacifici custodi, ma un percorso accidentato e labirintico, in cui le parole greche sono state giocate su diversi piani e nei modi più imprevedibili. Un’indagine che investe il lessico dell’anima (da «psiche» a «eros»), del sacro (da «Cristo» a «teologia»), della cultura (da «filologia» a «scuola»), e della politica (da «democrazia» a «economia»), fino a un termine tornato drammaticamente in auge in tempi recenti, «epidemia». Attraverso riletture illuminanti, storie e interpretazioni inedite, l’autore racconta le vicende di forzature e riscoperte, contaminazioni e metamorfosi che si perdono nel vortice caotico della storia. E, parlando degli antichi, parla anche un po’ di noi, di quel «noi» che siamo, o che vorremmo essere.
Comunisti a modo nostro. Storia di un partito lungo un secolo
Emanuele Macaluso, Claudio Petruccioli
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 464
Apparentemente ormai conclusa, la vicenda politica del comunismo continua a generare dibattiti e polemiche ogni volta che si cerca di raccontare cosa ha realmente rappresentato quella galassia di uomini e donne eccezionali che fu il Pci. A cento anni dalla sua fondazione, Emanuele Macaluso e Claudio Petruccioli ne ripercorrono sviste e svolte epocali, ricordano le conquiste sociali di cui fu promotore e ipotizzano strade alternative che l'Italia avrebbe potuto imboccare per scongiurare il declino politico e culturale del Paese. Legati a riferimenti ed esperienze politiche diverse, Macaluso, militante già durante gli anni del regime fascista e dirigente di lungo corso, più volte deputato e senatore del Pci, e Petruccioli, che della segreteria del partito fu l'ultimo coordinatore, tentano così un bilancio tra due visioni spesso contrastanti dell'eredità politica del comunismo in Italia: quella che vede per la sinistra del Paese una cesura netta tra un prima e un dopo Pci, e quella per cui le diverse incarnazioni della sinistra post-comunista, pur nella crisi insanabile che i partiti e le istituzioni attraversano dalla fine della Prima repubblica, corrispondono alla naturale evoluzione di una certa idea dell'Italia e degli italiani. Sullo sfondo di questo fitto dialogo si susseguono cinquant'anni di avvenimenti, dal ritorno di Togliatti dalla Russia all'approvazione della Costituzione, dall'occupazione sovietica dell'Ungheria nel 1956 alla rottura mai risanata con i socialisti, passando per la breve ma cruciale stagione di Luigi Longo e gli anni di Berlinguer, il fallimento del compromesso storico e la fine del più ambizioso esperimento politico italiano del secolo scorso.
L'armata a cavallo con il Diario dell'autore, 1920
Isaak Babel'
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 256
Al seguito dell'armata a cavallo sovietica del generale Budënnyj, che combatte sul fronte polacco nel 1920, Babel' racconta la sua guerra civile: episodi di terribili massacri, di figli che fucilano i padri controrivoluzionari, di cosacchi che tagliano la testa a vecchi ebrei: lo scontro fra due mondi, uno antico, ricco di cultura e di tradizioni, l'altro che nasce, il mondo della rivoluzione, della violenza, della libertà. Uno dei libri più belli della letteratura sovietica degli anni venti e l'espressione più autentica della guerra rivoluzionaria, ma anche un libro che irritò profondamente il regime sovietico e che portò nel 1937 all'arresto dell'autore sotto l'accusa di trockismo e alla sua fucilazione in un campo di concentramento. In appendice, in edizione integrale, il Diario che Babel' scrive combattendo con i cavalleggeri rossi di Budënnyj, nel quale annota i singoli episodi di una guerra impietosa, le figure storiche di comandanti e commissari politici, gli atti di eroismo e di crudeltà.
Odessa
Isaak Babel'
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 160
Il volume riunisce tutti i tredici racconti che Babel' ha ambientato, in epoche diverse della sua vita artistica, nella sua città natale, secondo un criterio che lo stesso scrittore aveva stabilito. Odessa gli è sempre rimasta vicina, inondata di luce nei primi racconti dove l'immaginario diviene specchio della storia e insieme cronaca visionaria, tradita dai venti della rivoluzione in quelli inquietanti e premonitori dedicati alla Odessa postrivoluzionaria, percorsa da una struggente nostalgia del passato in quelli autobiografici dove il tempo si allontana oltre il ricordo nei ritratti di persone che evocano figure antiche. Ironico e irriverente sembra Babel' mentre fruga nelle case, nei cimiteri, nei bordelli e nelle sinagoghe. Ma dietro il grottesco che smaschera impietosamente la quotidianità, dietro la distaccata ironia che disegna tragiche caricature, dietro lo specchio della comicità che riflette lo scempio di una cultura millenaria, c'è l'orgogliosa rivendicazione della solitudine di un grande scrittore e di un intellettuale ebreo, «con gli occhiali sul naso e l'autunno nell'anima».
Elena. Variazioni sul mito
Euripide, Hugo von Hofmannsthal, Ghiannis Ritsos
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 224
Tra i tipi femminili tramandati dall'antichità, Elena rappresenta un unicum. Indescrivibile, indecifrabile, essa si identifica con l'eros e nello stesso tempo è simbolo di una bellezza pura e incorruttibile. È tutto e il contrario di tutto: donna, madonna, puttana, strega. Delle tre opere qui presentate, due fanno riferimento alla leggenda che vuole Elena libera da ogni colpa, mentre, ignara di quanto accade a Troia, simile alla Bella Addormentata, soggiorna in Egitto nella reggia di Proteo, in attesa che il suo sposo, il suo unico uomo, Menelao, venga a riprenderla. È l'immagine che inseguono, in modo diverso, Euripide e, molto più tardi, in pieno Ottocento romantico, Hofmannsthal, che non le nega il potere seduttivo, ma non intacca la sua onestà di sposa virtuosa e fedele. L'«altra» Elena, quella che Omero ci ha fatto intravedere nel terzo canto dell'Iliade, rivive nei ricordi di una donna che è uscita dal tempo mitico per percorrere un cammino «umano», il cammino del tempo e della storia. Ed è appunto quella di Ritsos, l'Elena che non sconfessa il suo passato, del quale però non le rimane più nulla se non il ricordo di una bellezza che lei stessa contempla ormai come un miraggio.
Sirene
Laura Pugno
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 144
Samuel, sorvegliante di una vasca dove vengono allevate e nutrite le sirene destinate alla produzione della «carne di mare», si lascia tentare dal più pericoloso dei piaceri. Si unisce a una sirena femmina, sfuggendo a stento alla reazione istintiva di lei: divorare il maschio dopo il rapporto, come fanno le mantidi. Da quell'unione nasce Mia - mezzo sirena e mezzo umana - e da lei avrà, forse, origine una nuova specie cosciente. In "Sirene" Laura Pugno racconta la fine del mondo degli umani, costretti a vivere al buio e in città subacquee - perché la luce è diventata nemica, provoca il «cancro nero» -, dominati dalle mafie internazionali, sfiniti dal consumo di ogni risorsa planetaria. Se a essere importante non è la vita di un singolo e nemmeno la vita di una specie, ma la vita dell'intelligenza, «il passaggio di testimone a un'altra specie a cui affidare la gestione del mondo», come scrisse Tiziano Scarpa alla prima pubblicazione di questo romanzo, nel 2007, «è una via d'uscita dall'umano, dalle impasse della sua civiltà, ma anche una sua realizzazione superiore, un superamento, un autoannullamento e una paradossale salvezza».
Il pregiudizio della sopravvivenza. La serie di Radeschi. Volume Vol. 8
Paolo Roversi
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 256
I vecchi incubi di Enrico Radeschi tornano a perseguitarlo, e lo fanno colpendolo negli affetti più cari: qualche giorno prima di San Valentino la sua ragazza Andrea, a Salisburgo per una conferenza, scompare nel nulla, e lui è l’unico in grado di scoprire cosa le sia capitato. Ben presto si rende conto che quel rapimento è solo un tassello di un piano più grande che lo costringerà a una spasmodica e angosciosa corsa contro il tempo. Qualcuno nell’ombra sta tessendo abilmente i fili di una ragnatela in cui Radeschi rischia di rimanere invischiato, e la sua unica possibilità di salvezza consiste nel trasformarsi da preda in cacciatore. Per farcela avrà bisogno di tutto l’aiuto dei compagni di sempre: il vicequestore Sebastiani, brillante poliziotto col sigaro perennemente spento fra le labbra, e il Danese, delinquente dal cuore d’oro con un’iguana che vive sotto i suoi vestiti. L’ottava avventura del giornalista hacker protagonista della fortunata serie di Roversi si dipana – tesa e vibrante come una corda pronta a spezzarsi da un momento all’altro – tra Milano e l’Austria, in bilico fra traffici di droga, criminali senza scrupoli, rapine al femminile, dischi di vinile e colpi di scena scanditi dalla musica di Mozart e Bob Dylan, mentre un antico nemico riemerge dalle nebbie del passato per reclamare la sua crudele vendetta.
Sulle ali degli amici. Una filosofia dell'incontro
Pietro Del Soldà
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 160
Siamo sempre più soli e chiusi in noi stessi, i contatti con gli altri sono frammentari e raramente esprimono quel che siamo davvero. La società alimenta ogni giorno l'ossessione per un Io ipertrofico e narcisista e per un Noi escludente e aggressivo. In questo scenario l'amicizia può agire come un'apertura, un dispiegamento d'ali in grado di elevarci al di sopra delle piccole esigenze quotidiane, delle paure che paralizzano, della pigrizia che ci toglie slancio, delle false identità che nascondono il nostro volto e le passioni profonde. Perché ciò avvenga, però, bisogna coglierne l'essenza. L'amicizia non è solo un volersi bene, non si esaurisce in quel legame semplice fatto di calore, affetto, vicinanza, aiuto reciproco e voglia di divertirsi insieme. È molto di più: è il gioco più serio, quello che finalmente, come dice Aristotele, «ci fa sentire che esistiamo». Per capire la natura complessa dell'amicizia dobbiamo confrontarci con alcune voci della filosofia, a partire da Socrate e dal suo incessante tuffarsi nella relazione che ci pone le domande decisive: il legame tra amici nasce dalla somiglianza, dall'avere abitudini e radici in comune o è la diversità ad attrarci? Perché Socrate dice che «amico è il bello»? In che senso l'amicizia può sconfiggere la morte e farci amare la natura? Perché per Aristotele è «il cemento della polis» e per Montaigne è un mélange senza regole né obblighi? La sua vera dimensione, oggi, è l'infinito viaggiare di Álvaro Mutis? Pietro Del Soldà ci accompagna nell'incontro con filosofi e poeti, visioni e voci che ci fanno ripensare il mondo come un campo di gioco, in cui rispondere al nostro bisogno di senso e diventare migliori insieme agli amici.
L'incredibile storia dell'uomo che dall'India arrivò in Svezia in bicicletta per amore
Per J. Andersson
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 304
Tutto ha inizio nel 1975, in una fredda serata di dicembre, quando Lotta e Pikay si incontrano per caso in una piazza di Nuova Delhi. Tra la giovane turista svedese e l'artista di strada, cresciuto in un villaggio dell'India orientale, è amore a prima vista. Lotta però torna in Svezia, in un altro pianeta che si trova chissà dove, e Pikay deve inventarsi un modo per raggiungerla. Ma come? È un senza casta e non possiede nulla, a eccezione di una vecchia bicicletta. È però abituato alle situazioni più estreme, ha conosciuto la fame e le umiliazioni degli intoccabili, ed è anche molto bravo a disegnare. Il blocco e le matite diventano il suo biglietto per un lungo viaggio verso occidente: in sella alla sua bici di seconda mano, il ragazzo parte da Delhi, attraversa le cime innevate dell'Afghanistan, approda nella terra dello scià e da lì prosegue verso l'Europa, pedalando ogni giorno fino allo stremo per cinque lunghi mesi e superando povertà, pregiudizi e innumerevoli avversità - oltre a dodicimila chilometri di strada - per stare insieme alla donna che ama. Come nelle favole a lieto fine, Lotta e Pikay si sono ritrovati e mai più lasciati. Questa è la loro storia.
Le regole del cammino. In viaggio verso il tempo che ci attende
Antonio Polito
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 176
«D'ora in poi niente per noi sarà più una passeggiata.» Se mettersi in cammino è da sempre sinonimo di ricerca del senso dell'esistenza, ancor più oggi uscire dai propri confini, fisici e mentali, è la precondizione per ritrovare se stessi e l'importanza della comunità. Raccontando incontri, incidenti e scoperte, l'autore ci accompagna in un viaggio a più dimensioni che si intrecciano a ogni passo. Quella materiale, sul Cammino di san Benedetto, da Norcia a Montecassino, nell'Italia dei borghi e dei paesi, solo apparentemente minore. Quella spirituale, alla ricerca dei valori alla base dell'Europa cristiana che affondano le loro radici nell'esperienza delle comunità monastiche, per interrogarci sul rapporto con le cose che ci appartengono (la casa, le memorie) e con quelle che abbiamo solo in custodia e che richiedono le nostre cure (la natura, la terra). La dimensione pubblica, infine, per ripensare il ruolo della politica e delle classi dirigenti alla guida del paese e rimettere al centro le responsabilità verso chi ci vive accanto, il delicato equilibrio tra libertà individuale e benessere comune, la frugalità come leva di crescita, la leggerezza come condizione di progresso, la fratellanza come riscoperta dell'altro. Una traccia di rigenerazione personale e collettiva, per trasformare un'esperienza fatta di e con i sensi in una nuova capacità di scorgere il senso, il significato e la direzione del nostro camminare, «a un ritmo diverso, meno frenetico, con un passo più lieve, la mente più sgombra, più in pace con se stessi e perciò più utili agli altri».
La coppa dell'amore. La saga di Poldark. Volume Vol. 10
Winston Graham
Libro: Libro in brossura
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 544
Cornovaglia, 1813. Una coppa d’argento giace abbandonata in una grotta, insieme ad altri oggetti rubati. Porta incisa un’iscrizione in latino, amor gignit amorem, “amore genera amore”. È il motto che sembra governare le pagine di questo nuovo episodio della saga, che si apre con il ritorno a casa, dopo lunghi anni di guerra in Europa, di Geoffrey Charles, il cugino di Ross. Per celebrare l’evento Geoffrey organizza una grande festa, che è l’occasione per rivedere in scena i principali personaggi e aprire il sipario sulle loro incandescenti passioni. La turbolenta storia d’amore tra Clowance e Stephen ha di nuovo cambiato rotta, e questa volta conduce i due addirittura al matrimonio, anche se le improvvise ricchezze da lui ottenute con la rapina alla banca di George Warleggan destano più di un sospetto. Jeremy invece continua a venire respinto dall’ambiziosa Cuby Trevanion ed è colto dalla disperazione quando si sparge la voce che la sua amata sta per sposare il cinico e affascinante Valentine Warleggan. Intanto nelle trame sentimentali si inseriscono altre figure, come la solitaria Selina Pope, da poco rimasta vedova in circostanze oscure. Ma anche nelle vite, apparentemente tranquille, di Ross e Demelza stanno per intervenire grandi cambiamenti.
Romeo e Giulietta. Variazioni sul mito. Da Porto, Shakespeare, Keller
Libro: Copertina morbida
editore: Marsilio
anno edizione: 2022
pagine: 288
Il nome delle casate nemiche - i Capuleti, i Montecchi - risuona per la prima volta nei versi di Dante ( Purgatorio VI, 105). Ma è solo con la novella di Luigi Da Porto che su questi due nomi si innesta la vicenda tragica destinata a trasformarsi in mito: l'odio dei padri si incrocia in modo funesto con l'amore che nasce tra i figli e, complici avverse stelle, porta a morte e rovina. Dopo Da Porto, i due amanti veronesi si ripresentano più volte nell'immaginario, in tempi e luoghi assai diversi. Ma in queste loro epifanie e metamorfosi, a sorreggerli è soprattutto l'intransigenza della passione, la risolutezza nell'affrontare la morte. Non le parole. Le parole iniziano con Shakespeare, con Shakespeare si entra nel mondo della poesia. E come i due giovani vengono strappati alla realtà e proiettati in un mondo "altro", d'incanto e d'amore, così il lettore viene trascinato dall'energia dislocante della parola poetica e sente crescere nel profondo del cuore i sentimenti e l'emozione. Anche gli innocenti innamorati della novella di Gottfried Keller soccomberanno allo scontro fra mondi diversi. Ma per il Romeo e la Giulietta di paese, simili in questo più alle anonime vittime della storia che agli eroi shakespeariani, non vi sarà assoluzione, non vi sarà riscatto. Le aporie non saranno ricomposte e sulla memoria del loro sacrificio continuerà a pesare solamente la condanna dei padri.