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Mimesis: Centro internazionale insubrico. Studi

Servizi ecosistemici e tutela giuridica dell'ambiente

Servizi ecosistemici e tutela giuridica dell'ambiente

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2025

pagine: 300

Il volume ha per oggetto il regime giuridico dei “servizi ecosistemici”, espressione con cui la letteratura scientifica indica l’insieme multiforme di prestazioni rese spontaneamente dall’ambiente mediante la complessa rete di interconnessioni che lega elementi biotici e abiotici, e ospita le relazioni presentate nel corso di un ciclo di incontri che costituisce tappa intermedia della riflessione intrapresa dall’unità locale insubre del Progetto di Rilevante Interesse Nazionale Public Administration and Legal Instruments for Valuing Ecosystem Services, in partnership con l’Università Commerciale di Milano “Luigi Bocconi”, capofila, l’Università degli Studi del Salento e l’Università degli Studi di Roma Tre.
26,00

Egemonia in movimento. Tra Gramsci e Togliatti

Egemonia in movimento. Tra Gramsci e Togliatti

Francesca Chiarotto

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2025

pagine: 140

Il termine “egemonia” è uno dei più usati nel lessico politico e politologico, ma anche a livello giornalistico, con distorsioni e abusi. Per quanto concerne Gramsci, si tratta di una delle sue categorie teorico-politiche più rilevanti. Il volume ripercorre le fasi della costruzione dell’“egemonia”, intesa come «direzione intellettuale e morale», che prende avvio dallo straordinario incontro umano, intellettuale e politico dei protagonisti di questi saggi, Antonio Gramsci e Palmiro Togliatti. Com’è noto, le loro relazioni politiche e intellettuali sono oggetto da sempre di attenzione, con un incessante dibattito nel quale spesso le polemiche strumentali soverchiano le analisi puntuali. L’interruzione formale di quel rapporto (1926), non mise in mora l’obiettivo che Togliatti, succeduto a Gramsci alla guida del Partito comunista, perseguì con convinzione, a partire dal recupero dei 33 Quaderni e delle Lettere gramsciane. Applicando coerentemente la «forza della dottrina marxista» e connettendo cultura e politica, Togliatti lavorò per porre in atto quel concetto, anche grazie all’uso di Gramsci, inserendolo a pieno titolo nella vicenda storica e nel dibattito politico nazionale.
15,00

L'archivio «segreto» di Antonio Banfi. Inventario

L'archivio «segreto» di Antonio Banfi. Inventario

Elisabetta Scolozzi

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2024

pagine: 674

Il volume presenta l’inventario analitico dell’Archivio “segreto”, ovvero privato e personale, di Antonio Banfi (Vimercate 1886 - Milano 1957) depositato presso il Centro Internazionale Insubrico di Varese. Il nucleo principale di questo Fondo è costituito dalla corrispondenza tra il filosofo vimercatese e la consorte Daria Malaguzzi Valeri (Reggio Emilia 1883 - Milano 1979) che si sviluppa principalmente su due diversi archi temporali: durante la seconda metà degli anni Dieci del Novecento (allorché la loro relazione si stava definendo) e durante gli anni Cinquanta, quando Banfi era senatore del Pci. Le lettere, scambiate quasi quotidianamente, illustrano il percorso di formazione di Banfi attraverso le letture, gli studi quotidiani, l’attività di docenza, le relazioni con gli amici (Andrea Caffi, Confucio Cotti, Angelo Monteverdi, Clemente Rebora) così come la situazione politica italiana nel primo decennio del secolo. Di particolare rilievo è lo scambio epistolare coevo all’entrata del Regno d’Italia nel primo conflitto mondiale, allorché Antonio e Daria si occuparono, tra l’altro, nelle rispettive città native, della ricerca di soldati dispersi. La corrispondenza degli anni Cinquanta illustra invece l’attività accademica di Banfi, unitamente a quella politica del secondo dopoguerra realizzata dal punto di vista privilegiato di un comunista ortodosso che tuttavia metteva in discussione le linee programmatiche del partito (e non solo quelle culturali). L’Archivio si compone altresì di un piccolo gruppo di lettere intercorse tra i genitori e il figlio Rodolfo Banfi, nonché di alcune annotazioni personali, di missive di e a familiari, conoscenti e amici tra le quali si distingue il consistente epistolario tra la famiglia di Angelo Monteverdi, Antonio e Daria. Le carte autografe sono tutte presentate analiticamente, attraverso una descrizione archivistica del documento e sono inoltre identificate attraverso un regesto di una singola lettera o di un gruppo di lettere di argomenti affini. Il volume è infine corredato da un ampio e ricco apparato di immagini che riproduce alcune lettere particolarmente significative di Banfi a Daria, unitamente ad alcune missive della consorte ad Antonio. Prefazione di Fabio Minazzi.
50,00

Cognizione emergente, estesa, incorporata. Prospettive multidisciplinari

Cognizione emergente, estesa, incorporata. Prospettive multidisciplinari

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2024

pagine: 168

In che modo i nostri corpi interagiscono tra loro, con diversi oggetti e spazi, e che tipo di effetti producono queste interazioni? Possiamo delegare le nostre esperienze emotive a oggetti e artefatti esterni? Perché ridiamo spesso e volentieri dell’ignoranza altrui? Come possiamo assicurarci che una collaborazione interdisciplinare abbia successo? Queste sono solo alcune delle domande, apparentemente slegate tra loro, che aprono le animate e stimolanti argomentazioni filosofiche presenti in questo volume e che riconoscono, come comune fil rouge, una prospettiva non tradizionalmente cerebrocentrica della cognizione. Se pensiamo alla mente e alle nostre capacità cognitive come emergenti dalla complessa interazione tra il nostro cervello, il corpo e l’ambiente (quindi come incorporate ed estese), allora siamo costretti a riflettere sulla nostra comprensione di particolari fenomeni, come l’umorismo, ma anche l’ostinazione, le nostre capacità emotive, i parametri che adottiamo per collaborare e per rendere efficace il ragionamento scientifico. L’occasione per discutere del ripensamento di tali fenomeni si è data nel 2018, nel corso di un workshop internazionale tenutosi all’Università di Pavia, Cognition in 3E: Emergent, Embodied, Extended. Questa collezione di articoli è il risultato di quella giornata di incontri e dibattito. Lungi dal rappresentare il risultato finale delle indagini attorno alle possibilità di comprensione della mente come sistema emergente, esteso e incarnato, questo libro è nato per proporre e ridiscutere alcune domande controverse, nella speranza che possa generarne molte altre nel panorama filosofico sia italiano, sia internazionale.
16,00

The philosophy of Rudolf Carnap

The philosophy of Rudolf Carnap

Maria Grazia Sandrini

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2024

pagine: 120

12,00

Simondon mon ami. Un'intervista immaginaria

Simondon mon ami. Un'intervista immaginaria

Giovanni Carrozzini

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2024

pagine: 82

Cos’ha da insegnare il più grande pensatore delle tecniche del XX secolo alle nuove generazioni, travolte dalla rivoluzione digitale? Quest’intervista immaginaria a Gilbert Simondon si propone di rispondere a quest’interrogativo, a partire dal presupposto teorico secondo cui la dimensione della filosofia è quella dell’intemporalità e la sua prerogativa quella di oltrepassare le ipotetiche barriere segnate dalle epoche per riconnetterle in un dialogo continuo, costante e interminato. Gilbert Simondon ha articolato un’originale interpretazione filosofica dell’ontogenesi che sottende alla strutturazione dell’individualità, sviluppando un interesse scientificamente documentato per la dimensione culturale delle tecniche e della tecnologia. Docente di Psicologia generale alla Sorbona di Parigi dal 1963 al 1984, fondatore e direttore del "Laboratoire de Psychologie générale et Technologie", è autore di due fondamentali studi: "L’individuation à la lumière de forme et d’information" e "Du mode d’existence des objets techniques".
12,00

Abecedario simondoniano. Cinquanta parole-chiave

Abecedario simondoniano. Cinquanta parole-chiave

Jean-Hugues Barthelemy

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2024

pagine: 82

Questo abecedario costituisce uno strumento indispensabile per la comprensione del pensiero simondoniano. Jean-Hugues Barthélémy ci invita a risalire alle fonti della riflessione filosofica di Gilbert Simondon, ripartendo dall’originale lessico su cui si fonda il suo sistema. Barthélémy ci introduce abilmente in questa filosofia complessa e, per certi versi, ostica, esaminando analiticamente cinquanta nozioni fondamentali. L’Autore evidenzia come i termini utilizzati, spesso provenienti dalle scienze naturali e dalle tecniche, non vengano deprivati del loro “potenziale semantico originario” per il fatto di essere trasposti nell’orizzonte filosofico, ma, anzi, risultino “trasduttivamente amplificati” ed elevati al rango di autentici “concetti-chiave”.
10,00

Maghreb e Mediterraneo. Terra e uomini tra un deserto e un mare. Volume Vol. 2

Maghreb e Mediterraneo. Terra e uomini tra un deserto e un mare. Volume Vol. 2

Michele Brondino

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2023

pagine: 312

Nei due volumi di "Maghreb e Mediterraneo", vengono raccolti studi, articoli e interventi di Michele Brondino, scritti nel corso degli ultimi quarant’anni mentre svolgeva la funzione di addetto culturale presso gli Istituti Italiani di Cultura nei paesi della riva sud. Nel secondo volume, "Il Mediterraneo continente liquido, crogiuolo di civiltà e laboratorio politico", l’autore s’interroga sulle potenzialità del dialogo interculturale nel Mediterraneo, mettendo in evidenza i contorni di un’identità mediterranea propizia alla convivialità e alla formazione di una cittadinanza mediterranea facendo di questo mare un ambito geo-storico, culturale e di scambi imponente. Elementi questi che, nel vortice della globalizzazione, tentano di resistere alle forze di omologazione, senza tuttavia riuscire a imporsi come forza politica nella congiuntura mondiale. Nei percorsi della sua storia millenaria, quello che gli Arabi chiamavano “Mare bianco di mezzo” è stato quasi sempre un mare trait d’union tra tre continenti e diverse realtà sub-regionali. A metà del XX secolo si è sognato di farne un “lago di pace”. Nel 1995, la Conferenza di Barcellona ha promesso di concepirlo come “spazio di progresso e pace”. Con i primi decenni del XXI secolo, è diventato un “cimitero liquido".
28,00

Maghreb e Mediterraneo. Terra e uomini tra un deserto e un mare. Volume Vol. 1

Maghreb e Mediterraneo. Terra e uomini tra un deserto e un mare. Volume Vol. 1

Michele Brondino

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2023

pagine: 778

Nei due volumi di "Maghreb e Mediterraneo", vengono raccolti studi, articoli e interventi di Michele Brondino, scritti nel corso degli ultimi quarant’anni mentre svolgeva la funzione di addetto culturale presso gli Istituti Italiani di Cultura nei paesi della riva sud. Il primo volume "Il Maghreb nella morsa della storia contemporanea" offre un panorama vissuto del Maghreb, dell’evoluzione delle società maghrebine dalla decolonizzazione alla loro indipendenza fino alla Primavera araba, interrogandosi sugli orientamenti ideali delle élites intellettuali e politiche, sui sistemi politici, le strategie di sviluppo e i loro leader, sui tentativi falliti di costruire il Grande Maghreb, un’entità regionale in grado di stabilire rapporti equilibrati con un’Europa fuori dal colonialismo storico ma non ancora diventata potenza civile. Domina la volontà da parte dell’Autore di non chiudersi nelle categorie accademiche o nell’autoreferenzialità dell’una e dell’altra riva. Viene privilegiato lo sguardo incrociato che trova nella storia comune, passata e recente, ricca di scambi culturali e umani – non ultima la diaspora dell’emigrazione italiana sulla sponda sud, in particolare in Tunisia – lezioni di fratture rimarginate e di convivialità, dimenticate ma cariche di insegnamenti per costruire un futuro condiviso attorno al Mediterraneo.
40,00

Ragnate trasparenze. Riflessioni sul modello storiografico di Ludovico Geymonat e la sua matrioska filosofica

Ragnate trasparenze. Riflessioni sul modello storiografico di Ludovico Geymonat e la sua matrioska filosofica

Fabio Minazzi

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2023

pagine: 324

In questo volume l’opera filosofica di Ludovico Geymonat, il padre riconosciuto della Filosofia della scienza italiana, è smontata criticamente, prendendo in considerazione privilegiata soprattutto il suo innovativo ed originale modello storiografico. Su questa base prospettica l’Autore ricostruisce l’originale «Matrioska filosofica» di Geymonat, ovvero il profondo intreccio che, entro l’opera geymonatiana, si è progressivamente creato tra la sua grande, famosa e matura Storia del pensiero filosofico e scientifico (apparsa in prima edizione in sette volumi, negli anni 1970-76, ben presto impostasi come di riferimento a livello nazionale ed internazionale), il suo fortunatissimo manuale di filosofia (pubblicato in tre volumi nel 1955-56) e l’ancora più piccolo e precedente volumetto su Il pensiero scientifico (apparso nel 1954). Nella sua disamina l’Autore mostra come queste tre differenti opere siano profondamente intrecciate e variamente “inglobate” l’una nell’altra. Se Geymonat, nello scriverle, ha progredito “dal piccolo al grande”, l’Autore ha invece percorso una strada opposta, avanzando “a gambero”, ovvero arretrando criticamente entro l’opera geymonatiana che gli ha così discoperto questa struttura molto più riposta, ma decisiva, di pressoché tutta la sua opera e il suo pensiero. Il volume è completato da un profilo sintetico, a tutto tono, dell’opera e della personalità intellettuale di Geymonat, cui segue una innovativa disamina - basata tutta su documenti inediti - dell’opera di Geymonat quale strategico e prezioso consulente, collaboratore e traduttore della casa editrice Einaudi.
20,00

Forma e idea. L'interpretazione di Platone nella scuola di Marburgo e in Ernst Cassirer

Forma e idea. L'interpretazione di Platone nella scuola di Marburgo e in Ernst Cassirer

Giacomo Borbone

Libro

editore: Mimesis

anno edizione: 2023

pagine: 460

La centralità di Platone nella Scuola di Marburgo costituisce l’oggetto principale di questo lavoro, col quale ci si propone di analizzare non soltanto le proposte ermeneutiche avanzate da Cohen e Natorp, ma anche, in maniera esaustiva, il sottosuolo platonico presente nella riflessione di Ernst Cassirer. Le ricerche sul filosofo ateniese condotte da Cohen e Natorp puntavano, da un lato, alla messa in luce di una linea di sviluppo storico che da Platone, progressivamente, conduce a Kant, attraverso la mediazione di Descartes e Leibniz e, dall’altro, agli aspetti squisitamente logico-gnoseologici della dottrina delle idee squarciandone il velo mitico. In Cassirer assistiamo sì a una ricezione di questi aspetti fondamentali del Platone di Marburgo, incanalati, tuttavia, verso un’analisi strutturale dei Fakta della cultura. Nel suo rapporto col filosofo ateniese – costante e intenso sia pur in un gioco tra “detto” e “non detto” – Cassirer fa propri alcuni aspetti del Platone di Marburgo in vista di una sua estensione a più ampie e articolate ricerche di storia delle idee, storia della scienza, estetica, politica e antropologia. Tuttavia, il pensatore di Breslavia, lungi dal rimanere vincolato agli studi platonici dei suoi due maestri, mostra, sin dall’inizio del suo apprendistato filosofico, una precoce maturità speculativa, unitamente a una proposta ermeneutica originale e indirizzata a diversi ambiti disciplinari. In questo lavoro sono indagati non soltanto i punti di convergenza tra il “Platone” di Cassirer e quello proposto dai suoi Maestri neokantiani, ma anche i punti di distacco critico che fanno del pensatore di Breslavia un autore in grado di muoversi con indubbia competenza e autonomia nel campo della riflessione storico-teoretica.
32,00

La moralità come prassi. Carteggio Ludovico Geymonat-Antonio Giolitti 1941-1965

La moralità come prassi. Carteggio Ludovico Geymonat-Antonio Giolitti 1941-1965

Libro: Libro in brossura

editore: Mimesis

anno edizione: 2022

pagine: 420

Il carteggio tra Ludovico Geymonat ed Antonio Giolitti (1941-1965) qui pubblicato, a cura dell’ultimo allievo di Geymonat, Fabio Minazzi, comprende 32 lettere di Geymonat e 14 di Giolitti, che si intrecciano con altre 5 lettere di Virginia Lavagna Geymonat, unitamente ad alcune postille di Elena d’Amico Giolitti e di Virginia, nonché ad altri interessanti documenti (una lettera di Geymonat a Mario Spinella, un’altra lettera di Geymonat indirizzata, congiuntamente, a Giolitti e Lucio Lombardo Radice, senza trascurare la lettera di dimissioni dal Pci di Giolitti, indirizzata alla Federazione comunista di Cuneo). Formalmente questo carteggio risulta essere dunque parziale e doppiamente unidirezionale, perché prima figurano tutte le lettere di Geymonat a Giolitti, scritte dal 1941 al 1947, cui poi seguono, in modo altrettanto unidirezionale, tutte le lettere di Giolitti a Geymonat, realizzate tra il 1954 e il 1965. Da questo quadro, intrinsecamente unidirezionale, emerge, tuttavia, con grande precisione, il suo esatto significato e il suo valore, soprattutto grazie all’ampio saggio introduttivo di Minazzi (La moralità come prassi) e al suo puntuale apparato di commento analitico alle lettere, che documenta e illustra, con chiarezza, la profonda moralità civile e culturale della straordinaria azione intrapresa e sempre perseguita da Geymonat e Giolitti a partire dalla loro coraggiosa e fondativa partecipazione partigiana alla lotta di Liberazione. Proprio la moralità costitutiva di questi due diversi uomini spiega, del resto, anche la loro opera, perché entrambi hanno sempre operato – complessivamente, ma del tutto autonomamente – per attuare, concretamente ed effettivamente, quella profonda «riforma intellettuale e morale del Paese» già auspicata da Antonio Gramsci. Ma, appunto, lo hanno fatto perseguendo sempre due diverse ed autonome strade di impegno: Geymonat quella del rinnovamento della cultura filosofica e Giolitti quella del rinnovamento dell’azione politica. I risultati che entrambi hanno conseguito – certamente e indubbiamente preziosi e rilevanti, ma anche alquanto parziali, frammentari e non completi – non sono, naturalmente, all’altezza delle loro migliori speranze ed anche delle loro stesse, più profonde, idealità ed aspettative. Tuttavia, proprio la moralità civile della loro tenace e coraggiosa azione aiuta, ancor oggi, a perseguire proprio quel loro fondamentale progetto di profondo rinnovamento intellettuale e morale del nostro Paese che si configura, sempre più, come un’autentica conditio sine qua non per il nostro stesso prossimo ed immediato futuro planetario e globale. Per quale ragione? Perché, per dirla con Kant, la loro opera «dimostra un carattere morale fondamentale che fa non solo sperare nel progresso verso il meglio, ma costituisce già di per sé un tal progresso nella misura in cui esso può essere attualmente raggiunto».
32,00

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