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Mondadori: Biblioteca umoristica Mondadori

School of Baz. Chi trova un amico diventa una star

School of Baz. Chi trova un amico diventa una star

Marco Bazzoni

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2011

pagine: 140

Nel garage n. 27 ci sono due amici pieni di energia. Il primo si chiama Alex, ed è un normale ragazzino con poca voglia di studiare e la testa tra le nuvole. Il secondo, invece, è un tipo davvero speciale. Ha i capelli sparati verso l'alto, gli occhi spalancati sul mondo, una maglietta giallissima, ed è un genio dell'informatica...
11,90

In caso d'amore scappa. Le donne vengono da Venere e rompono le palle a tutto l'universo

In caso d'amore scappa. Le donne vengono da Venere e rompono le palle a tutto l'universo

Dario Cassini

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2011

pagine: 100

Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere. Ma quando le loro traiettorie si incrociano sul pianeta Terra scoppia un casino grande come l'universo. Soprattutto per i maschi. Perché un uomo innamorato si riduce a fare ogni tipo di nefandezza. Lui che è sempre stato il re dell'abbacchio con patate, improvvisamente diventa un vegetariano convinto. O di colpo dà buca al calcetto del giovedì sera per sciropparsi la rassegna sul cinema nepalese. Tutto per fare contenta lei. Perché quando scoppia l'amore, il maschio alfa si trasforma in ectoplasma omega. C'è un solo rimedio per evitare il disastro: la fuga. È una strategia da mettere in pratica immediatamente, al primo insorgere di quello stato d'animo chiamato innamoramento, senza curarsi degli effetti collaterali. Come dicevano gli antichi romani: vita mea, mortacci tua. "In caso d'amore scappa" è molto più che un libro divertente. Dentro il racconto delle situazioni classiche c'è l'accorato grido d'allarme di un artista, Dario Cassini, che le donne le conosce e le ama moltissimo. Superata la soglia dei quarant'anni, le sue reiterate e sempre fallimentari relazioni con l'altro sesso l'hanno convinto che non c'è pace fra i due antagonisti presenti in natura. Al punto da fargli scrivere, in un picco di sconsolata lucidità: "Ma quando verrà la fine dei tempi, il mondo sarà donna o almeno in quell'occasione potremo fare come ci pare?".
16,00

La formula matematica della felicità

La formula matematica della felicità

Paolo Gallina

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2011

pagine: 154

La formula della felicità esiste. Ed è un'equazione. La felicità, spiega il professor Paolo Gallina, è "la variazione rispetto al tempo dello stato di una persona". In altre parole, la felicità è il passaggio da una condizione peggiore a una migliore, ed è tanto più intensa quanto più in fretta avviene questo cambiamento. La felicità non è la bella casa o il televisore a 350 pollici in sé, ma il momento in cui li hai avuti, in cui te li sei goduti la prima volta. Come ogni formula matematica il concetto è cristallino ed elegante, le sue conseguenze implacabili. La prima è che "la felicità non dura. E se si vuole farla durare le cose non sono così semplici". L'altra è che "è molto difficile incrementare il proprio stato con costanza. Nella maggior parte dei casi, dato che gli stati non possono essere incrementati all'infinito, a un picco di felicità segue una fase di stasi, di aspettativa, di non-felicità sostanziale". Oppure, parlando di shopping e consumismo, tocca rilevare che "se qualcuno sceglie di essere felice entrando e uscendo da centri commerciali, concessionarie e boutique, con pacchi e pacchi di roba, necessita di molta disciplina per rimanere immerso a un livello di felicità accettabile". Il ragionamento è rigoroso, fra gradienti, costanti, derivate, teoremi... Ma niente paura, il professor Gallina sa fare esempi inconsueti e illuminanti, alleggerire la lettura con spassose narrazioni, riportare sempre i suoi discorsi al grado zero della nostra esperienza quotidiana.
16,50

Le zanzare sono tutte puttane

Le zanzare sono tutte puttane

Beppe Tosco

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2011

pagine: 160

La vita è bella, ma senza una serie di gigantesche idiozie potrebbe essere nettamente migliore. Tosco si è reso conto che questo è un mondo farcito da numerose follie che rendono difficili le cose semplici. Ma la vera particolarità di Tosco sta nella sua capacità di andare oltre queste follie, immaginandone di nuove, sempre più surreali e iperboliche, incastrandole una sull'altra in elenchi irresistibilmente comici. Per esempio il caffè. Cosa c'è di più facile che entrare in un bar, chiedere un caffè, berlo e andarsene? E invece no: oggi il caffè è diventato un espresso in tazza grande, macchiato freddo, decaffeinato in vetro, con zucchero di canna, con dolcificante, con un goccio di latte a parte, con panna, tiepido in tazza fredda, caldo in tazza tiepida, d'orzo con zucchero di prugna in tazza di marmo, caffè di cicoria con due mani di zucchero a velo bevuto a canna, caffè lungo macchiato caldo in tazza tiepida... E allora perché non un caffè scaldato solo leggermente col phon? Oppure tirato al volo insieme al piattino al cliente che ha fretta? "Le zanzare sono tutte puttane" è una raccolta di sfoghi contro una serie di assurdità che tutti noi subiamo nella vita di ogni giorno e che a volte, inconsapevolmente, infliggiamo a chi ci sta vicino.
16,50

Mi dichi. Prontuario comico della lingua italiana

Mi dichi. Prontuario comico della lingua italiana

Paolo Villaggio

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2011

pagine: 123

Secondo voi "kibbutz" è un'espressione usata dalle contadine di Alberobello quando sentono bussare alla porta del trullo? "Venerea" si dice di donna bellissima e diafana? "Prostata" di persona sdraiata a terra, a faccia in giù, in atto di adorazione? "Kandinsky" è un dolce nazionale ungherese? E, passando al latino, Memento mori significa "il mio mento sembra quello di un negro"? Brevi manu "tenere le mani all'altezza delle ascelle"? Deus ex machina "perdio, che macchina!"? Allora avete bisogno di questo Prontuario comico della lingua italiana, un saggio tanto divertente quanto impietoso, scritto da una delle più grandi voci umoristiche della nostra storia. Villaggio ci fa ridere e riflettere sull'italiano scritto e quello parlato, la neolingua degli SMS e dei computer, i congiuntivi degli accademici e il linguaggio degli intellettuali di sinistra. Così l'inventore di Fantozzi torna a fustigare, esaltare, fotografare l'italiano medio. Inteso, stavolta, come lingua.
15,00

Barzellette bastarde dentro

Barzellette bastarde dentro

Anwar Maggi, Marco Molinari

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2011

pagine: 187

C'è Pierino. Ci sono i carabinieri. Ci sono un inglese, un tedesco e un italiano. C'è un intero zoo, dagli elefanti nella Fiat 500 ai pappagalli pettegoli. Ci sono intere batterie di colmi, perché, Ho visto... e Domanda & risposta. E ancora fulminanti battute su uomini e donne, una ricca sezione sul sesso, barzellette che trattano dei tabù contemporanei e tanto altro ancora in questa raccolta. Perché quelli di Bastardi Dentro sono veramente bastardi dentro e perciò hanno distillato il meglio del peggio, inteso come scorretto, irriverente, un po' volgare, ma molto molto divertente. Le oltre 600 barzellette selezionate in questo bel tomo sono le più bastarde mai pubblicate. Sono menefreghiste, villane e sboccate. Non guardano in faccia a nessuno, non si adeguano alle regole della buona educazione. E fanno tanto ridere. Senza troppi giri di parole, questo barzellettiere è il più divertente possibile perché lascia che l'umorismo popolare si esprima senza freni né inibizioni per raggiungere la pancia del lettore. Ed è proprio quello che fa sul web, da oramai dieci anni, la community bastardidentro.it, che ogni giorno sollazza i due milioni di iscritti alla omonima newsletter.
15,00

Nel mezzo del casin di nostra vita

Nel mezzo del casin di nostra vita

Maurizio Lastrico

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2011

pagine: 149

Generazioni e generazioni di liceali italiani hanno violato i sacri versi vergati da Dante, Leopardi, Ungaretti e compagnia poetante, trasformando Virgilio in un TomTom o Silvia in una ragazza dai costumi molto liberali. È un giochino facile, quello di parodiare le immortali poesie della letteratura italiana allo scopo di riderci sopra. Ma tra questi spicca Maurizio Lastrico, il dantista di "Zelig", capace di strappare la risata del pubblico di prima serata di Canale 5 con un componimento rigidamente strutturato in endecasillabi. Certo, Dante si arrovella sul libero arbitrio e sugli altri grandi dilemmi morali, mentre Lastrico tratta della ricerca del parcheggio sotto casa, di "infratti" con la fidanzata, di visite domenicali dei testimoni di Geova, dei vecchietti oziosi che danno consigli non richiesti, di viaggi last minute con bidone assicurato e di quant'altro rende infernale o paradisiaco il vivere quotidiano.
16,00

I dolori del giovane Walter

I dolori del giovane Walter

Luciana Littizzetto

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2010

pagine: 199

"Per noi la Jolanda è un oggetto d'uso. Ci basta che funzioni bene e fine. Per i maschi, invece, il Walter è come l'automobile: uno status symbol. Allora ecco che inventano la pomata che lo fa risvegliare di colpo: da spinacio a zucchina in un nanosecondo. E per te maschio che soffri di caduta libera, che hai il walter che fa bungee-jumping, c'è la calamita che te lo tira su come il ponte levatoio dei castelli. Senti anche il rumore: sradadadadan... E poi c'avete sfrantecato con 'sta storia del vostro lato femminile. Non ne possiamo più di vedere uomini che si depilano, tutti Ponzi Depilati. I maschi di oggi son tutti senza peli come pesche noci. Certo, anche noi donne abbiamo i nostri sporchi trucchi. Tipo il Virginity Soap, un sapone che serve a ricostruire la verginità. Se prima della insaponata la vostra Jolanda era una autostrada a quattro corsie, dopo diventa una mulattiera. Se prima era una saccoccia da grembiule, dopo diventa un'asola. Se prima era una nave scuola, dopo diventa una gondola." Parlare di Walter e Jolanda è un modo per parlare del mondo. Luciana Littizzetto lo ha capito. Nelle sue pagine i nostri organi genitali diventano qualcosa di superiore, quasi metafisico: lo yin e lo yan, i due assi cartesiani dell'universo. E come per magia la comicità si allarga e diventa satira.
18,00

Non se ne può più. Il libro dei tormentoni

Non se ne può più. Il libro dei tormentoni

Stefano Bartezzaghi

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2010

pagine: 257

Era un giorno come un altro, c'era anche bel tempo e non si preannunciava nulla di insolito. Vi siete preparati, vi siete avviati alle vostre solite attività, tutto appariva perfettamente normale quando su un autobus, per la strada, al bar, in un corridoio, al telefono per la prima volta avete sentito qualcuno pronunciare la frase (e magari era rivolta proprio a voi): "Non me ne può fregare di meno". All'improvviso, il mondo non è più stato lo stesso. "Non se ne può più": è vero per ogni tormentone, ma è un tormentone esso stesso. Dal "cioè" degli anni Settanta all'"attimino" degli Ottanta sino ai più recenti "piuttosto che" e "quant'altro"; dalle frasi che si leggono sulle magliette ai più logori stereotipi della chiacchiera politica, la scienza tormentologica che qui viene evocata, se non fondata, non intende esorcizzare, censurare o addirittura cancellare i tormentoni, ma solo convincerci della necessità di non lasciarci ipnotizzare dalla loro seduzione. Se in passato è stato possibile dire che l'autore di questo libro ama studiare "l'allegria delle parole", oggi occorre aggiungere che solo una sfumatura separa l'allegria dall'allergia. I "tormentoni", di cui Stefano Bartezzaghi propone qui un primo censimento, sono parole e altre espressioni allergogene e urticanti che usiamo meccanicamente, perché sono state di moda, perché sembravano azzeccate, spiritose, prestigiose, necessarie, così come i più appiccicosi motivetti promossi dalle radio d'estate.
17,00

Curs de lumbard per balùba, balabiòtt e cinés cumpres

Curs de lumbard per balùba, balabiòtt e cinés cumpres

Davide Rota

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2010

pagine: 167

"El sutuscritt... de provenienza baluba, rom, indocines, el dumanda de utegn la citadinanza lumbarda a cundiziùn: de parlà dumà dialet lumbard, de mangià dumà cassoela e pulenta e luganega, de mia purtà su di nost part 'na camionada de parent e amis, de laurà me en negher, de pagà i tass anca se nunc paghem no perché se sem rott i ball, de tifà per la squadra de la Padania, l'Inter o 'l Milan." Sono passati quindici anni da quando Davide Rota, con il suo Curs de lumbard per terùn, ha fatto ridere Nord e Sud d'Italia ironizzando sul nascente fenomeno della Lega. Adesso che la Padania e i miti annessi sono sempre più in voga, Rota torna con un libro aggiornato ai mutamenti storici e sociali, dove gli extracomunitari (o meglio, i baluba) hanno preso il posto dei meridionali (ovvero i terùn). Grammatica ("venite a sciacquarvi i panni nel Naviglio!"), Storia, Geografia, Educazione Civica Lombarda: un perfetto corso di integrazione per aspiranti padani. Una satira sociale acuta ed esilarante.
16,00

Il superlibro dei coniglietti suicidi

Il superlibro dei coniglietti suicidi

Andy Riley

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2010

pagine: 192

Storie di coniglietti piccoli, soffici e teneri che semplicemente non hanno più voglia di vivere. E che si inventano i suicidi più bizzarri, assurdi e divertenti che si possano immaginare. Il coniglietto suicida ha sprezzo del pericolo e prende il sole mentre gli altri animali salgono sull'arca di Noè o accoglie gli extraterrestri con un calcio nei testicoli. Ha grandi capacità mimetiche, e si confonde fra i militari dello sbarco in Normandia, o fra gli alieni di Space lnvaders. Ha pazienza e aspetta sotto una stalattite che prima o poi si staccherà o sotto una lente di ingrandimento colpita dal sole. Ha ingegno da vendere, il coniglietto, come quando si estrae il cervello col cavatappi o si fa centrare in pieno da una palla da bowling. Creativi e determinati come Willy il Coyote, ma più imperturbabili e sicuri di sé, i coniglietti affrontano il suicidio con un'espressione impassibile e sempre uguale che esalta la comicità surreale di ogni pagina di questo libretto.
14,00

Amo un bastardo (ma non è il mio cane)

Amo un bastardo (ma non è il mio cane)

Debora Villa, Francesca Micardi, Alessandra Torre

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2010

pagine: 160

È una fredda mattina d'inverno quando Alice, stralunata pet sitter della provincia milanese, durante un'inaspettata sosta dal benzinaio vede il marito baciare una giovanissima Barbie dal fondoschiena a zainetto. Inizia così un vorticoso viaggio all'indietro per cercare di far luce sulle cause e le circostanze del tradimento. Ma più lei si accanisce nelle ricerche più le cose sembrano ingarbugliarsi e annebbiarsi, complice anche qualche bicchiere di troppo... Alleate fedeli le inseparabili amiche di sempre Ila e Bea, che vanno incontro ad Alice nei momenti più impensati e la distraggono, loro sì, con amore. Dalle sbronze colossali degli aperitivi alle cenette etniche con lettura dei tarocchi non la perdono d'occhio un solo momento e la sostengono anche quando, volendo fare un'improvvisata al marito infermiere durante il turno di notte, Alice si risveglia nell'ospedale di un'altra città. Come tutti sanno, però, "non si può svegliare un sonnambulo", e per una donna innamorata non c'è indizio che tenga: per quanto le prove contro Richi siano schiaccianti, Alice si trasforma da "detective disperata" ad ancor più disperata avvocatessa del diavolo, arrampicandosi sui vetri (sporchi) per difendere il traditore e salvare il proprio matrimonio. In amore e in guerra tutto è permesso e Alice non si risparmia niente, trasformandosi anche in una perfetta moglie anni Cinquanta per aggirare l'ostacolo in modo paradossale. Ma le cose cambieranno indipendentemente dalla sua volontà.
16,00

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