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Mondadori: Biblioteca umoristica Mondadori

La Jolanda furiosa

La Jolanda furiosa

Luciana Littizzetto

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2008

pagine: 184

"Il punto G (ve lo spiego un po' col linguaggio della navigazione) si situa a circa sette, otto centimetri sulla rotta della Jolanda. A l'intérieur. Questo rassicura anche chi ha un Walter mignon, piccolo come il tappo del moscato." Nessuno come Luciana Littizzetto riesce a far ridere prendendo in giro i nostri costumi. E quello che c'è sotto. Insomma, per capirsi, quelle cose lì che ognuno chiama un po' come vuole, ma quando lei le chiama il Walter e la Jolanda la risata è irresistibile, imperiosa, incontinente. Nessuno riesce a rendere sublimi anche gli argomenti più triviali, e a trascinare a terra, a portata di mano e di sbeffeggio, quelli più alti. O forse semplicemente sopravvalutati. Finiscono così sotto una gragnola di guizzi comici la pubblicità, fatta di scoiattoli che spengono gli incendi con una puzzetta o di campioni del calcio (tanto per non fare nomi, Beckham) con un Walter che riempie l'intero cartellone: "Avete presente una baguette, un arrosto per dodici persone, un bob a due, l'uovo di Pasqua del bar, quello della lotteria pasquale?". Le banche, con i loro comodissimi codici IBAN: "È il numero più lungo del mondo. Un numero lungo come le balle dei cani da caccia". Gli uomini, che girano per casa coi bragoni da ginnastica ascellari o peggio ancora nudi, "con una pancetta a meloncino rosa dove l'ombelico pare il buco che si fa per metterci dentro il porto". I politici: "Che fine ha fatto Prodi, con l'occhiale montatura Telefunken e il viso a forma di Tetrapak?".
17,00

Ogni cosa è fulminata. Alla ricerca delle Picicì (Piccole Cose Certe)

Ogni cosa è fulminata. Alla ricerca delle Picicì (Piccole Cose Certe)

Luciana Littizzetto

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2018

pagine: 170

I tovagliolini dei bar che non asciugano, i cartelli stradali che ti abbandonano sul più bello, le calze che si bucano appena le metti, la paletta della scopa che lascia sempre una striscia di polvere ("la sottile linea grigia"), l'apertura impossibile del tonno in scatola, le date di scadenza illeggibili, i tubetti di pomata che appena li apri esplodono... Questo nuovo libro di Luciana Littizzetto è un manifesto sull'importanza trascurata di quelle piccole cose che potrebbero facilitarci la vita e invece ce la complicano. Un piccolo capolavoro di letteratura umoristica che diventa anche un elogio della delicatezza, della sensibilità, dell'attenzione. Contro la prepotenza, la superficialità, l'incuria. "Sarò la portavoce, l'ambasciatrice, la paladina delle micro-rotture del quotidiano, le incongruenze con le quali tutti, tutti i giorni, abbiamo a che fare. Quelle che ti fanno dire: 'Ma perché? Ma ti sembra normale che? Non sarebbe più facile se?'. I piccoli e grandi scontri con un reale che sembra lontano dalla logica e dal buon senso. Vedrei con favore un partito che si occupasse delle cose quotidiane, che promettesse di risolvere minuzie che intossicano giorno dopo giorno il nostro tran tran abituale. Il partito delle Picicì, Piccole Cose Certe." I grandi comici e gli scrittori migliori hanno il potere di osservarci quando crediamo che non ci veda nessuno, mentre ci incagliamo nella vita e nei suoi inciampi. Per questo ridiamo così tanto con Luciana Littizzetto, perché ci sentiamo meno soli.
19,00

Novella bella

Novella bella

Nino Frassica

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2018

pagine: 165

"Novella Bella" è un'invenzione comica di Nino Frassica che, in veste di direttore e pure vicedirettore di un'ipotetica testata giornalistica, sfavilla come ospite speciale, come fuori programma vivente, pezzo unico irriproducibile nel programma domenicale di Fabio Fazio, portando un filamento incandescente di genialità per chiudere la settimana con un fuoco di artificio di nonsense e di follia. Scombinando tutto e mandando in tilt ogni logica possibile. Perché Frassica non storpia le parole, mina il senso. Si fa interprete dell'Assurdo, del Paradosso, è autore di meravigliose battute costruite con l'arte del Nonsense. Questo libro raccoglie finalmente il meglio di "Novella Bella" e ne è l'irresistibile summa. Fra gossip, cultura generale, biografie inventate, sondaggi folli, almanacco del giorno ugualmente inventato, costume, libri e televisione, ci travolge con le sue imperdibili anticipazioni: "Oggi, come la parola stessa dice, è nato lo storico e filosofo Benedetto Croce. Quando lui firmava, tutti pensavano che fosse analfabeta".
17,00

Sani Gesualdi superstar. Nabbe nel IIII, morve nel 1777

Sani Gesualdi superstar. Nabbe nel IIII, morve nel 1777

Nino Frassica

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2017

pagine: 185

Questo libro fa ridere. Più di qualsiasi altro vi capiti di leggere. Fate la prova, apritelo e sarete subito travolti da un incipit folgorante: «Sani Gesualdi nabbe nel 1111 (millecentoundici) e morve nel 1777 (millesettecentosettantasette). Nabbe da Sgallatta Alfredo, soprannominato Scandurra Gaetano, e da Scamarda Agata, vista da destra, o Agata Scamarda, vista da sinistra. Il padre faceva l'indossatore, la madre era casalinga, tutta casa e chiesa, era madre di 106 figli. Sani era il primo gemito, e lo chiamarono Gesualdi, e, per non confondersi, i rimanenti 105 fratelli li chiamarono "Coso" oppure "Cosa" a seconda del sesso. Il fratello più piccolo, di nome "Coso" (106° figlio, ultimo nato), ancora vive. Gli ultimi saranno i primi nella vigna!». Questo è il libro dei nanetti di Sani Gesualdi raccontati da Frate Antonino da Scasazza. Che è un piccolo paese della mente, senza mafia e dove è sempre festa, della provincia siciliana. Il Santo protettore dei nanetti (aneddoti, secondo il linguaggio storpiato di Frate Antonino) nacque nel migliore programma televisivo di sempre, «Quelli della notte» di Arbore, nel 1985. E qui codificò il nuovo esilarante genere letterario. Nello stesso anno Frassica pubblicò questo capolavoro di nonsense e di straniamento linguistico. Lo riproponiamo al pubblico che continua a divertirsi con le sue battute tutte le domeniche a «Che tempo che fa». Le libertà che Frassica si prende con la lingua italiana sono infinitamente più inebrianti e più felici delle comuni storpiature di altri comici. C'è qualcosa di Palazzeschi più che di Totò. L'esito è un capolavoro della comicità da conservare sullo scaffale tra le Tragedie in due battute di Achille Campanile e il Fantozzi di Paolo Villaggio. Perché Frassica ha raccolto in questo libro il suo gramelot mentale. Definitivo. Eccone un altro esempio. «Ringrazzio tutti i correttori di bozze, i quali vedendosi arrivare i miei dattiloscritti li andavano correggendo e mi mandavano le bozze, poi io le rivedevo e correggevo le loro correzioni, poi sono stato costretto a scrivergli: "Attenzione ogni errore corretto da voi è un errore!!!". Così loro non solo non hanno più corretto i miei dattiloscritti, ma ogni tanto gli schiaffavano un bell'errore personale. "Tanto" dicevano "è un libro di Frassica".» Tagliamo la testa al topo, chi l'avrebbe detto che sarebbe diventato un classico? Perché non è bello ciò che è bello, ma che bello! che bello! che bello!
17,50

TrumpAdvisor. Donald e Pinuccio in viaggio per il Sud Italia

TrumpAdvisor. Donald e Pinuccio in viaggio per il Sud Italia

Pinuccio

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2017

pagine: 146

«Faccio il faccendiere e da quando mi sono sposato sono entrato nelle grazie di mia Suocera, lei mi ha messo in contatto con i potenti del mondo», che Pinuccio chiama senza farsi troppi riguardi. «Pronto. Pinuccio sono» è il suo tormentone. Finché un giorno riceve una telefonata: «I'm Donald». E allora parte il racconto esilarante del viaggio in Puglia di Trump e dei suoi familiari, tra passioni e clandestini amori, sullo sfondo di calde notti d'estate, tra improbabili incursioni caratterizzate da stereotipi Made in Puglia. Il faccendiere Pinuccio, seguito dal fido Sabino, per la stagione estiva è impegnato nella promozione turistica. Clienti d'eccezione il presidente degli USA Donald Trump, che viene scambiato per il nuovo presidente della squadra di calcio dal sindaco di Bari, e la sua signora Melania. A bordo dell'amata Fiat Ritmo i quattro scorrazzano per la Puglia, regione dalle mille bellezze e dalle numerose contraddizioni, dal Foggiano al Salento, dove si unirà alla comitiva la figlia del presidente, Ivanka. Incontreranno personaggi del mondo politico, Rosy Bindi, Di Battista, Emiliano, Alfano, Nichi Vendola, Salvini, del mondo dello spettacolo, Barbara d'Urso, Maria De Filippi, Al Bano, del giornalismo, Enrico Mentana, Marco Travaglio, e parteciperanno a sagre, feste religiose e cerimonie nuziali.
16,00

La bella addormentata in quel posto

La bella addormentata in quel posto

Luciana Littizzetto

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2016

pagine: 187

«È uscita una nuova bambola, una specie di Barbie, però racchia. La Barbie cessa. La Barbie cozza. Ha la cellulite, le smagliature, le cicatrici e i brufoli adesivi che puoi appiccicarglieli addosso. Ma la cellulite non si stacca... volevo dirlo al 'barbaio', al 'barbigrafo'. Magari si staccasse! La cellulite non la togli neanche con il raschietto per levare il ghiaccio. Manco se ti entra Chiellini in scivolata... E poi c'è questa moda delle cose automatiche in casa. Che si accendono da sole. Tu non devi fare più niente, fanno tutto loro. Peccato che scleri. Siamo tutti pieni di iPad, iPed, iPod, iMerd, e di' se trovi una presa della corrente per attaccare il caricabatteria, che tra l'altro la batteria si scarica in un quarto d'ora. Se ti va di lusso, di presa ne trovi una dietro l'armadio, che devi spostare un quattro stagioni da sola e incastrare la testa tra l'anta e il muro». Non viviamo certo nel mondo delle favole. Ma se la prendiamo con la giusta ironia, anche la situazione più balenga può conquistare a suo modo un lieto fine. Perfino la start up che trasforma la cacca in energia elettrica, la preoccupante pening review, i trattamenti di bellezza della signora Beckham alla placenta di pecora e scaglie d'oro e quelli per far ricrescere a strappo i capelli ai calvi. Perfino la pietra giapponese che fa sparire le emorroidi, le tette al sale, il walter del moscerino e la Jolanda alla lavanda, la sonda Schiaparelli che si sparpagna su Marte, il ciao ciao alla pensione, la brutta piega della Brexit e il ciuffo di Donald Trump. Luciana Littizzetto ci aiuta a sviluppare una sorta di resistenza, di resilienza, alle follie del nostro mondo. Lo fa da campionessa della satira e dello sberleffo, mettendo i puntini sulle "i" di imbecilli.
18,00

Mia madre è Satana. Diario di un figlio bullizzato dalla mamma

Mia madre è Satana. Diario di un figlio bullizzato dalla mamma

iPantellas

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2016

pagine: 132

La convivenza con mia madre è sempre stata impossibile, tant'è che più volte ho cercato di scappare di casa. Ma fuggire da Mamma Satana è più difficile che evadere da Alcatraz. A quindici anni, dopo essere stato morso da un ragno, ho pensato che finalmente avrei avuto la mia indipendenza e l'ho affrontata: "Sono stanco di vivere qui con te! Non fai altro che insultarmi! Tutto quello che faccio non va mai bene! Mi fai sentire sempre inadatto! Ma la tua dittatura finisce oggi! E sai perché? Perché io me ne vado di casa!" "Ti sei bevuto il cervello?! Dove pensi di andare senza tua madre?! Sei un fallito! Un incapace! Non sai nemmeno allacciarti le scarpe senza di..." "Adesso basta!" "Che cos'hai detto?!" "Chiudi quella bocca!" "Altrimenti?" "Altrimenti te la chiudo io!" "E come? Sentiamo..." "Così, vai ragnatela! ...ehm ...vai ragnatela. ...vai!. .. Perché non funziona?" "Vai schiaffo in faccia!" ... e così è finita la mia brevissima carriera da supereroe.
16,90

Il libro dei maialini bastardi

Il libro dei maialini bastardi

Andy Riley

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2014

pagine: 96

Sono brutti, sporchi e cattivi. Anche per questo fanno ridere da pazzi. I maialini bastardi di di Andy Riley riprendono laddove ci avevano condotto i coniglietti suicidi, cioè in un universo di semplice e folgorante umorismo. In cento pagine di situazioni paradossali, i maialini intervengono malignamente per turbare un equilibrio, per mandare in rovina un progetto. Tutti i luoghi e tutte le persone sono vittime di sgarbi e scorrettezze ignobili, e più sono impresentabili più strappano la risata. Con una cattiveria imperturbabile e la sicumera di essere sempre dalla parte giusta, quella del proprio tornaconto. Forse i maialini di Riley ci piacciono così tanto perché fanno ciò che noi molte volte vorremmo fare.
10,00

Il Vangelo di Azael. Versetti satirici

Il Vangelo di Azael. Versetti satirici

Azael

Libro: Libro rilegato

editore: Mondadori

anno edizione: 2014

pagine: 196

"Il problema è che di Dio conosciamo soltanto gli scritti giovanili." Talento della satira, acclamato e premiato da alcuni, denunciato e "scomunicato" da altri, Azael ha deciso di pubblicare questo libro perché "oggi stiamo tutti sui social network e nessuno scrive più vangeli". I suoi versetti satirici deridono religione, politica, tecnologia e altri tabù. A chi lo accusa di blasfemia risponde: "Penso che sia i cattolici che (eventualmente) Dio siano gente in grado di capire la satira, per questo li prendo in giro. Così come faccio, ad esempio, con i Democratici e persino con i morti". E comunque: "Io ho passato i 40 anni. Gesù ne ha 33. Non sono bestemmie, è nonnismo".
15,00

L'Italia abusiva. Viaggio comico in un paese diversamente autorizzato

L'Italia abusiva. Viaggio comico in un paese diversamente autorizzato

Alessandro Siani

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2013

pagine: 131

"'Questa è l'Italia, prendere o lasciare' dicono in molti. Ma io non ci sto. Io non voglio vivere in un'Italia dove un raffreddore dura più di uno stipendio. Infatti, un raffreddore lo puoi tenere addosso anche per un mese, mentre i soldi addosso ti durano al massimo tre giorni. Io non voglio vivere in un'Italia dove c'è sempre incertezza economica. Prima andavi a fare un prelievo in banca e ti mettevi paura che ti facevano una rapina e non ti portavi niente a casa. Mo' se vai a fare un prelievo in banca e non fai tu stesso una rapina, di sicuro non ti porti niente a casa. Io non voglio vivere in un'Italia dove le compagnie d'assicurazione fanno pagare ai napoletani il doppio rispetto al resto del paese. Dove assicurare un motorino costa quanto assicurare un aereo. Immaginate un ragazzo che va dal padre e gli dice: 'Papà, mi assicuri il motorino?'. 'Quant'è, a papà?' 'Milleottocento euro.' 'E allora ti assicuro ca nun 'o accattammo!' Io non voglio vivere in un'Italia dove vogliono nascondere la trattativa Stato-mafia. Non la chiamate Cosa Nostra. Chiamatela cosa risaputa: lo sanno tutti che c'è stata. Io non voglio vivere in un'Italia dove il debito è pubblico e la ricchezza è privata. Non voglio vivere in un'Italia dove viviamo più grande paradosso: siamo il paese della moda, ma abbiamo il popolo in mutande. Io voglio vivere in un'Italia dove i politici dicono quello che fanno ma soprattutto fanno quello che dicono."
14,90

Crazy school. Con poster

Crazy school. Con poster

iPantellas

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2013

pagine: 224

"Caro diario, ieri era il primo giorno di scuola e io e Daniel siamo arrivati in ritardo di quindici minuti. Per punizione il prof Bordignon, il nostro insegnante di storia e letteratura, ci ha già assegnato i compiti triplicati." iPantellas capiscono subito che l'anno scolastico che li aspetta non sarà per nulla semplice. La preside si è fatta crescere i baffi e assomiglia sinistramente a Hitler, anche se è molto più brutta di lui. Il sadico professor Bordignon continua a vessare l'anima a tutti, sorseggiando vodka lemon in classe. Oltretutto c'è un nuovo professore di ginnastica che non promette niente di buono: si chiama Cazziabomber e si esprime come se fosse in un campo d'addestramento per i marine invece che in una palestra. Per fortuna sono arrivate due nuove compagne di classe: Jessica e Alice. Sono molto carine e addirittura non fidanzate. Due buonissime ragioni per svegliarsi la mattina e trascinarsi, nonostante tutto, sui banchi di scuola. L'anno scolastico procede sui tranquilli binari dell'ordinarietà, fra compiti in classe, interrogazioni assassine, minacce dei bulli dell'istituto e tentativi di acchiappo da parte dei due iPantellas. Poi, improvvisamente, la preside Cacaminkia pronuncia un demenziale discorso in cui profetizza un futuro di obbedienza cieca e somara per tutti gli studenti. Un nuovo ordine socio-scolastico che, se realizzato, soffocherà la fantasia e la libertà d'espressione."
15,90

Siamo nella merda. Pillole di saggezza di una vecchia carogna

Siamo nella merda. Pillole di saggezza di una vecchia carogna

Paolo Villaggio

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2013

pagine: 176

"Accendo la TV. Il solito abbaiare dei politici: quelli di destra ululano 'La manovra ci salverà dalla bancarotta e risanerà la nostra economia!', quelli di sinistra 'È una manovra ingiusta, non ci salverà dalla bancarotta e faremo la fine della Grecia!'. Poi compare il papa che dal fresco di Castel Gandolfo legge in un italiano incerto un foglietto a un gruppo di suore cinesi e di turisti turchi: 'Bisogna che voi fate qualcosa per Corno d'Africa, ma fate fretta perché lì muoiono de fame! Farei io, ma sono troppo occupato'". L'autore di Fantozzi, inserito nella lista dei Grandi Libri dell'Italia unita e da Alessandro Baricco nel pantheon degli scrittori insieme a Fenoglio, Dickens e Cartesio, è senza dubbio uno dei grandi vecchi del nostro paese: lucido come i migliori misantropi, saggio perché carogna. In questo libro mostruosamente caustico e irriverente, Villaggio dispensa i suoi migliori pensieri di saggezza sulla politica e la società italiana: dall'ipocrisia dei benpensanti "sinistresi" all'inarrestabile declino dell'Occidente, dal linguaggio oscuro che impera nei talk show ("il politichese ricorda vagamente la scrittura cuneiforme dei Sumeri") alla borghesia notoriamente sedentaria ("davanti ai bar o alle panetterie ormai si parcheggia in terza fila..."). Pillole amare, illuminanti, catastroficamente ironiche, sempre divertenti, "per spazzare via capitalismo, consumismo, comunismo e catechismo".
16,00

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