Skira: Skira paperbacks
Germano Celant. Cronistoria di un critico militante
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2025
pagine: 504
Instancabile studioso, critico attivo sulla scena internazionale, curatore di mostre epocali, appassionato ideatore e autore di centinaia di pubblicazioni tra cataloghi e monografie, oltre che responsabile di importanti istituzioni internazionali negli Stati Uniti e in Italia, Germano Celant ha avuto un ruolo di spicco nel dibattito artistico contemporaneo con uno sguardo attento e innovativo che ha contribuito ad allargare i confini tra le diverse discipline creative. A lui sono state dedicate delle giornate di studio ideate dall'Accademia Nazionale di San Luca e a cura dello Studio Celant, che si sono tenute presso l'Accademia Nazionale di San Luca, il Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea, il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci, la Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee - Museo Madre, la Fondazione Giorgio Cini, la Fondazione Prada, il MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo e la Triennale Milano. Questo volume racchiude gli interventi degli artisti, storici dell'arte, architetti e curatori che vi hanno preso parte. Oltre a costituire uno strumento di studio sull'attività di Germano Celant questo volume, che racchiude gli interventi di alcuni tra i maggiori artisti, storici dell'arte, architetti e curatori che vi hanno preso parte, intende non solo ripercorrere la sua intensa carriera, ma anche creare le premesse per sviluppare un'approfondita riflessione sul suo operato grazie alla partecipazione di artisti, critici, architetti, collezionisti, curatori, direttori di istituzioni con cui Celant ha collaborato nel corso di oltre cinquanta anni di lavoro.
Che cosa sono i classici
Luca Nannipieri
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2024
pagine: 134
Usiamo la parola "classici" tutti i giorni: a scuola, nei musei, nei teatri, in cucina, nell'abbigliamento, in televisione, al cinema, spesso nei libri. Ma che cosa sono? Perlustrando vari campi d'espressione, dall'arte alla letteratura, dall'architettura alla moda, dal cibo alla toponomastica, questo libro riflette sulla durevolezza o meno del segno umano. Perché abbiamo bisogno di classici e perché essi, al di là delle apparenze che li mostrano stabili, costantemente mutano? Si pensa che i classici siano opere immortali, ma se guardiamo la storia delle civiltà, ciò che constatiamo è che la caratteristica più inesorabile delle opere umane è proprio la loro mortalità. Ma questa mortalità è per sempre? No, dice la storia, a cominciare da quella specifica sequenza di espressioni che è la storia dell'arte: ogni manufatto può trascorrere secoli di oblio e poi tornare vivo e dopo, nuovamente, andare ancora in ombra. L'impermanenza è proprio il principio vitale che sta alla base delle opere dei popoli.
L'arte nelle istituzioni. Opere ritrovate nei palazzi del potere
Tiziana Ferrari
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 196
Il racconto di un'esperienza professionale ai vertici delle Istituzioni. Le opere d'arte delle collezioni del Senato, tra tesori nascosti e intrighi di palazzo, in un avvincente mystery. Tiziana Ferrari è stata la prima curatrice delle collezioni d'arte presso la presidenza del Senato italiano. Il libro racconta la parabola di un proposito in anticipo sui tempi: quello di censire le opere d'arte custodite e celate nei palazzi della politica. L'autrice è stata artefice, a partire dal 2009, di un progetto pilota nell'ambito della valorizzazione dei beni artistici della camera alta del Parlamento. L'intento era pionieristico: la creazione di un vero e proprio archivio scientifico delle opere d'arte giunte al Senato dalla fine dell'Ottocento ai giorni nostri. Tiziana Ferrari racconta la sua storia, piena di colpi di scena e intrighi "di Palazzo", in un saggio scientificamente fondato ma dal passo narrativo. La storia, fatta di entusiasmo e determinazione, dello scontro a volte solitario con i gangli di alcuni ambienti governativi. Non solo: questo volume vuole essere un sasso gettato dentro lo stagno di un dibattito attuale, quello che investe la valorizzazione moderna di uno spaccato dell'arte celato al grande pubblico - opere clandestine, testimoni silenti della nostra storia nazionale. Con spirito d'innovazione, in questa pubblicazione l'autrice vuole anche indicare un metodo efficiente di gestione e valorizzazione dei beni culturali. Un libro che interessa non solo il cultore della materia, ma in genere tutto il pubblico curioso di conoscere i meccanismi segreti che si celano dentro l'arte e dietro le porte dei palazzi del potere.
Musealia americana. Storie e protagonisti di 40 musei degli Stati Uniti
Thomas Clement Salomon
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 226
I musei americani non solo custodiscono capolavori estremamente noti, ma sono il frutto di vicende collezionistiche particolarmente avvincenti. Oltre a Botticelli, Rembrandt, Velázquez, le cui opere si possono ammirare nei musei d'oltreoceano, protagonisti di questa avventura sono i facoltosi tycoon americani ossessionati dall'idea di affiancare il proprio nome a quelli dei grandi artisti del passato. Donne e uomini straordinari quali Isabella Stewart Gardner, Solomon R. Guggenheim, J.P. Getty o J.P. Morgan si guadagnarono l'immortalità raccogliendo opere d'arte che poi donarono al pubblico, fondando i musei che ancora oggi portano i loro nomi. Si tratta di alcuni tra gli uomini più ricchi del mondo che vissero nel periodo che segnò l'apogeo del sistema capitalistico. Tuttavia, in Europa, ai non addetti ai lavori, sono noti solo i musei americani più celebri di New York e Los Angeles. Questo saggio raccoglie 40 articoli introduttivi, riguardanti altrettanti musei, situati in oltre 25 città, appartenenti a 14 stati americani. Un viaggio immaginario non solo nelle istituzioni più note, ma soprattutto in quelle meno note, per introdurre le opere, gli autori, i collezionisti, la provenienza, il mercato, la museografia e le sfide odierne dei musei statunitensi. Prefazioni di Timothy Rub e di Alvar Gonzáles-Palacios.
Manuale di guerriglia artistica. Ovvero come restare vivi nel mondo dell'arte
Marco Meneguzzo
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 87
"Ovvero come restare vivi nel mondo dell'arte", recita il sottotitolo di questo provocatorio "Manuale" apparentemente destinato ai giovani artisti, ma in realtà indirizzato a chiunque voglia comprendere quanto sia cambiato il mondo dell'arte nell'era della globalizzazione. Per "restare vivi", cioè attivi, propositivi, "veri", e sfuggire per quanto possibile alle logiche di un mercato sempre più dominante e senza avversari, non resta che iniziare una "guerriglia artistica" che dimostri che non tutti sono obbedienti e proni a queste regole. Chi deve iniziarla? Il soggetto più debole del sistema: l'artista. L'artista, soprattutto il giovane artista, come tutti coloro che sono alla base del ciclo produttivo, si trova nella posizione più svantaggiosa, pur essendo magnificato nella sua figura dal sistema mediatico: pochissimi artisti sono trattati come star, mentre la stragrande maggioranza è sempre più in balia di regole di mercato che esulano da ogni considerazione di valore. L'unico modo di affermare la propria presenza, la propria importanza e unicità è ribellarsi. Per fare questo, è necessario conoscere il proprio avversario e, come in ogni guerriglia che si rispetti, colpire laddove la struttura del sistema è più vulnerabile. Non è detto che il sistema crolli, ma la contrapposizione serve almeno a vivificare ciò che si vorrebbe abbattere. In questo volume, suddiviso in brevi capitoli e paragrafi, vengono svelate le "regole d'ingaggio" dell'artista nel mondo dell'arte, con le quali si rivela anche la struttura attuale dell'intero sistema: un manifesto per l'arte del XXI secolo.
Musei italiani del dopoguerra (1945-1977). Ricognizioni storiche e prospettive future
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 368
Un saggio storico-critico sulle realtà museali italiane del dopoguerra. Gli anni della ricostruzione nel secondo dopoguerra hanno consegnato al Paese una stagione irripetibile del museo, rinnovato nella sua forma così come nei contenuti. Di quel periodo il volume intende fornire una riflessione storico-critica relativa alla tenuta odierna della proposta culturale e al contempo sui problemi di restauro e di rifunzionalizzazione di quei musei attualmente in corso. L'importanza, riconosciuta a livello internazionale, dei progetti di architetti quali Carlo Scapa, Franco Albini, Franco Minissi, non sottrae infatti le istituzioni museali nate all'epoca dalle esigenze contemporanee di una loro riorganizzazione dettata da mutati livelli qualitativi e standard di comunicazione aggiornati. Quali possano essere le soluzioni da adottare, nel dovuto rispetto di quanto costituisce tuttora un modello esemplare della museologia e della museografia italiane, è quanto si propongono di verificare i saggi raccolti in questo libro, tenendo conto del cambiamento radicale della missione del museo sempre più orientato verso un'ampia accessibilità, nuove pratiche e uno statuto nuovo delle proprie collezioni. Interventi di Calogero Bellanca, Benedetta Cestelli Guidi, Valter Curzi, Marisa Dalai Emiliani, Arianna De Simone, Alba Di Lieto, Daniele Esposito, Luigi Ficacci, Margherita Guccione, Claudio Gulli, Matteo Iannello, Giulio Manieri Elia, Maura Manzelle, Paola Marini, Caterina Modesti, Stefano Francesco Musso, Julie Pezzali, Simone Salvatore, Carla Subrizi, Maria Rosaria Vitale, Beatrice A. Vivio.
Luca Crippa Itinerario di un Artifex
Flaminio Gualdoni
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 96
Un approfondimento sul percorso artistico dell'"artifex". Luca Crippa, Luigi all'anagrafe, nasce a Seregno il 6 aprile 1922. Il padre, Paolo, è come molti in quelle terre un esponente dell'artigianato del legno, la madre è Angela Mandelli. In famiglia egli dunque respira da subito un clima che lo spinge a farsi un artifex: che è cosa, è fondamentale, ben diversa dall'essere artista. Un brianzolo come Crippa non solo si conosce, da subito, decoratore, ma tutta la sua storia ci dice che, potendo eccellere in un'arte maggiore, la pittura, egli avverta una scelta siffatta come un'autolimitazione, un restringimento d'orizzonte, e dunque eviti accuratamente di farsene seguace, preferendo una pratica totalmente centrata sul disegno e sulle sue molteplici fervide declinazioni, in cui il pensiero del decorare si ponga a gradi diversi la questione della ragione della decorazione, declinando il proprio savoir faire su piani e in ambiti diversi dell'operare.
Il segreto dell'onda di Hokusai
Paolo Linetti
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2022
pagine: 72
La grandezza di Hokusai era già riconosciuta nei primi anni del XIX secolo e il tempo non ha potuto che riconfermarne il genio. In Hokusai si coniuga incredibilmente una preparazione scientifica e matematico- geometrica con una straordinaria creatività fantastico-onirica. Ogni sua opera era preceduta da un'attenta analisi dei soggetti rappresentati, da una profonda conoscenza scientifica della loro struttura, da un meticoloso studio delle proporzioni e delle posizioni. Questo non tarpava le ali della sua fantasia che gli permetteva di dare vita a mostri terrificanti, a meravigliose creature chimeriche o anche a scenari di paesaggi favolosi, utopici. Hokusai affermò che qualunque figura può essere disegnata attraverso una riga e un compasso; la stessa affermazione che secoli prima fece in Germania Albrecht Durer nel suo Trattato sulla misura con il compasso, la riga per le linee, i piani e i corpi solidi. Secoli e continenti separano questi due artisti, eppure il collegamento può essere proprio nel codice che sta alla base dello schema costruttivo della famosa Grande onda al largo di Kanagawa. Questo volume non vuole essere una nuova dettagliata biografia o un elenco commentato delle opere di Hokusai, ma è un originale lavoro di ricerca condotto dall'autore per capire la motivazione di queste fascinazioni generali e trovare le ragioni più profonde che hanno potuto portare a tali straordinari risultati. Dopo avere studiato accuratamente le forme geometriche riscontrate in Hokusai risulta più significativo il suo testamento morale: "A settantatré anni ho un po' intuito l'essenza della struttura di animali e uccelli, insetti e pesci, della vita di erbe e piante, e a ottantasei progredirò oltre; a novanta ne avrò approfondito ancor più il senso recondito e a cento anni avrò forse veramente raggiunto la dimensione del divino e del meraviglioso. Quando ne avrò centodieci, anche solo un punto o una linea saranno dotati di vita propria". Paolo Linetti è uno storico dell'arte giapponese, autore, esperto in iconografia sacra e studioso di arte lombarda del XVI e XVII secolo. Direttore del Museo d'Arte Orientale - Collezione Mazzocchi di Brescia dal 2017, ha curato più di duecento mostre in ambito italiano ed europeo e organizzato eventi nazionali e internazionali.
Il valore della cultura. 22 esperti per nuove strategie
Michela Addis, Andrea Rurale
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 408
22 studiosi italiani e stranieri prendono in esame dieci processi strategici caratteristici delle organizzazioni culturali e, tramite esempi italiani e internazionali, forniscono una visione manageriale completamente rinnovata. La galassia delle istituzioni artistiche e culturali è costellata di innumerevoli esempi di collezioni museali straordinarie, prestigiosi cartelloni teatrali e siti archeologici di enorme interesse che tuttavia faticano a ottenere sul mercato il riconoscimento che meriterebbero. I ridotti flussi di visitatori, la scarsa quantità di biglietti paganti, i tempi limitati di permanenza, la poca notorietà sul mercato sono solo alcuni degli indicatori che evidenziano ritorni economici insoddisfacenti. Sono molte le organizzazioni culturali fragili dal punto di vista gestionale, tanto che la crisi innescata dalla pandemia Covid-19 in molti casi si è rivelata drammatica o irreversibile. Per risolvere questa fragilità tipicamente italiana è necessaria una profonda revisione dei processi gestionali: accanto a una competenza culturale fondamentale e solida, imprescindibile per guidare un museo, un sito archeologico o un teatro, sono necessarie anche competenze gestionali.
L'arte di morire (e di vivere)
Luisa Fantinel
Libro: Libro in brossura
editore: Skira
anno edizione: 2021
pagine: 192
Attraverso l'arte e il pensiero filosofico, l'autrice Luisa Fantinel scandaglia l'universo legato alla rappresentazione della morte. Da almeno un secolo nella società occidentale il mistero della morte è stato progressivamente trasformato in un segreto. Per migliaia di anni, invece, nella storia dell'umanità la morte è stata pensata e rappresentata con forme che predisponevano al destino mortale, preparando con maggior equilibrio e naturalezza alla finitezza umana e al senso del limite. La società moderna è di recente entrata nuovamente in contatto, per la prima volta dopo le epidemie e le grandi guerre del passato, con sentimenti antichi: l'impotenza davanti alla morte, l'esistenza del limite, l'irrinunciabilità dei riti funebri che fino a poco fa sembravano svuotati di senso. Questo libro, frutto delle riflessioni nate dalle conferenze sull'"Arte di morire", muove dal presupposto che si possa imparare a morire, se non altro meglio di quanto oggi comunemente accade, e crede che esista un'arte che lo insegni, anzi che l'arte possa offrirci insostituibili suggerimenti, facendo riemergere dal profondo i simboli di cui abbiamo bisogno per ripensare tutto ciò. Una rassegna esplorata con una prospettiva integrata: storia dell'arte, iconologia, ma anche antropologia, psicanalisi, arte terapia ed esperienze personali. Per compiere questo viaggio con doverosa e possibile leggerezza, in un'epoca in cui siamo forse più sguarniti di sempre davanti alla prospettiva di morire.
A cosa serve la storia dell'arte
Luca Nannipieri
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 224
La storia dell'arte ha bisogno non soltanto di studi specifici su singoli artisti, movimenti, stili, secoli, geografie, tendenze, ma anche di libri che meditino sulle fondamenta, sulle questioni fondative, sulle domande prime: a cosa serve la storia dell'arte? Qual è il compito dello storico dell'arte? Perché si conservano i manufatti e le opere? Che cosa muove le comunità e i popoli quando preservano o distruggono i simboli e le testimonianze ricevuti dal passato? Nel libro, approfondendo il rapporto tra patrimonio storico artistico, persona e comunità, Luca Nannipieri riflette sulla responsabilità sociale dello storico e del critico d'arte, mettendo a confronto il suo pensiero non solo con i fondatori o punti di riferimento della disciplina, da Johann Joachim Winckelmann a Arnold Hauser, da Alois Riegl a Erwin Panofsky, da Max Dvor'ák a Bernard Berenson e Heinrich Wölfflin, ma anche con i direttori storici di alcuni dei più autorevoli musei italiani ed europei, come Palma Bucarelli, Franco Russoli, Ettore Modigliani, Fernanda Wittgens, e con figure, come il soprintendente Pasquale Rotondi, che sono rimaste nella storia per i capolavori che hanno salvato dalle distruzioni e dalle guerre. Dunque un libro di teoria dell'arte e di militanza.
Architettura in quarantena
Pierluigi Nicolin
Libro: Copertina morbida
editore: Skira
anno edizione: 2020
pagine: 48
Una riflessione sul futuro dell'architettura dopo il periodo di quaratena. «In questo diario dei giorni della quarantena ho descritto alcuni fatti nuovi e imprevisti che di certo ci indurranno a fare delle riflessioni approfondite sulle prospettive dell'architettura e, uscendo da questa reclusione forzata, a chiederci perché sembra che il normale diventi straordinario. Il clamoroso evento di piazza San Pietro - la preghiera solitaria di papa Francesco sul sagrato della basilica - ha imposto una riconsiderazione sui luoghi altri, luoghi investiti da una particolare inversione dei rapporti usuali, le cosiddette "eterotopie" che, si dice, sarebbero il frutto di un pensiero sin troppo intellettualistico. La nozione di eterotopia formulata negli anni sessanta e considerata sinora come una semplice distorsione postmoderna della città, in effetti, si è imposta in una maniera del tutto imprevista come una nozione generale.» (l'autore)