Società Storica Aretina: Studi di storia aretina
Arezzo e Dante. Relazioni e nessi fra l'Alighieri e la terra aretina
Libro: Libro in brossura
editore: Società Storica Aretina
anno edizione: 2022
pagine: 168
Voluto dalla Società Storica Aretina e pubblicato con il contributo del Ministero della Cultura, il libro approfondisce lo studio delle relazioni fra il territorio locale e Dante Alighieri, che - data la contiguità fra i ‘distretti’ aretino e fiorentino - proseguirono a lungo nel tempo, pur nella loro discontinuità. E tali relazioni sono affiorate ripetutamente anche nel corso del Novecento in vario modo. Per questo motivo, il volume è diviso in due parti: la prima dedicata all’epoca basso-medioevale con saggi di Gian Paolo Scharf, Simone De Fraja, Claudio Santori e Marco Bicchierai; la seconda al XX secolo, con saggi di Franco Cristelli, Luca Berti e Giovanni Galli. L’opera si colloca nel filone della divulgazione scientifica, inquadrando le vicende locali in quelle di un più vasto territorio e presentando spunti storiograficamente innovativi. In questo modo porta un contributo originale al complesso di iniziative svoltesi nel 2021 in Italia e all’estero per ricordare il centenario dantesco. Il libro è destinato, oltre che agli storici e ai cultori di storia, al mondo della scuola e a chi è interessato alle vicende locali.
Il futuro altrove. Lavoro e transizioni novecentesche nel territorio aretino
Libro: Libro in brossura
editore: Società Storica Aretina
anno edizione: 2022
pagine: 216
L’idea di futuro, e più spesso di un futuro altrove, ha pervaso, ridisegnando nuovi diritti di cittadinanza, l’intero Novecento. Un secolo capace di rimodellare a propria immagine e somiglianza il retroterra socioculturale delle relazioni umane fino a quel momento improntate dalla civiltà contadina, uniformandolo, in maniera totalizzante, al nuovo sistema di valori della produzione industriale. Il libro prende in esame cinque casi-studio estratti dalle diverse aree della provincia aretina (città capoluogo, Casentino, Valtiberina, Valdichiana e Valdarno), caratterizzati da un’ambientazione prevalentemente rurale, sulla quale si innesta un processo di industrializzazione rapida, ma di breve durata. L’intento è quello di delineare le chiavi di lettura di un cambiamento epocale, pieno di contraddizioni, dove passato, presente e futuro si mescolano in modo spesso indistinto. È un’analisi inusuale, microstorica in apparenza, eseguita attraverso le molteplici dimensioni del lavoro e volta alla individuazione dei modelli mentali e psicosociali tipici delle grandi transizioni, come ad esempio, nei cinque casi esaminati nel libro, quelli propri della pluriattività e della città-fabbrica.
Protagonisti del Novecento aretino. Volume Vol. 2
Libro: Libro in brossura
editore: Società Storica Aretina
anno edizione: 2021
pagine: 476
Nel volume sono raccolti 16 saggi dedicati ad altrettanti "protagonisti" della vita aretina del XX secolo. Uomini politici di tutti gli schieramenti (il sindaco Cammillo Lelli, il podestà e prefetto Guidotti Mori, Amintore Fanfani, il senatore Del Pace, l’avvocato Ghinelli), uomini di cultura (Gian Francesco Gamurrini, Ugo Viviani, Corrado Lazzeri, Cesare Verani, Angelo Tafi), industriali (Dialma Bastanzetti, i fratelli Lebole), professionisti ed artisti (il medico Giuseppe Ficai, l’architetto Mario Mercantini, Venturino Venturi), religiosi (il vescovo Cioli). Il volume è la continuazione ideale del libro con un identico titolo stampato nel 2003 dall’editore Olschki di Firenze, sempre per iniziativa della Società Storica Aretina, che ne costituisce il non indispensabile antefatto. Anche da solo, infatti, questo secondo tomo rappresenta uno strumento fondamentale per ricostruire le vicende di una città andata incontro nell’arco del Novecento a profonde trasformazioni strutturali, passando dalla condizione di periferico centro agricolo a quella di dinamico capoluogo manifatturiero vicino alle principali vie di comunicazione del Paese. E per comprenderne la realtà presente.
Arezzo e la Toscana nell'Italia repubblicana (1946-1990)
Libro: Libro in brossura
editore: Società Storica Aretina
anno edizione: 2020
pagine: 788
Il volume raccoglie gli atti del convegno organizzato dalla Società Storica Aretina in occasione del ventennale di fondazione, concludendo un progetto storiografico di più ampio respiro. Viene ricostruita, per la prima volta in modo dettagliato, la storia aretina del secondo Dopoguerra (fino al 1990 ed anche oltre): la ricostruzione post-bellica (la città subì gravi danni durante il conflitto), il ‘boom’ economico degli anni Sessanta, preceduto e accompagnato da un vasto esodo rurale e conseguente espansione urbana, il forte sviluppo del ‘manifatturiero’ nei settori orafo e delle confezioni, con industrie di livello internazionale (UNOAERRE, Lebole), il rinnovamento sociale e del costume, l’inizio dell’epoca post-industriale. I saggi dedicati alla Toscana consentono di contestualizzare in ambito regionale le dinamiche locali. Il volume è suddiviso in sei parti (contesto economico e demografico, politica e partiti, amministrazione pubblica, urbanistica e servizi, società e costume, istituzioni e attività culturali, mondo cattolico) ed ha coinvolto nella redazione dei 42 saggi che lo compongono non soltanto storici di professione e ricercatori, ma anche i protagonisti degli eventi.
Arezzo e la Tuscia dall'età antica all'alto Medioevo
Libro: Libro in brossura
editore: Società Storica Aretina
anno edizione: 2020
pagine: 232
Il volume costituisce una riflessione sulla storiografia di Alberto Fatucchi (1925-2017) e un approfondimento delle tematiche che gli furono care. Al centro dell'interesse è l'alto Medioevo, ma l'arco cronologico affrontato va dall'età romana al Duecento; l'area geografica è quella aretina, in confronto con la realtà toscana dell'epoca. I contributi toccano una molteplicità di argomenti e di metodi, legati allo studio del territorio e alla sua organizzazione storica. In epoca romana esso viene ordinato attraverso la centuriazione, mentre nel medioevo si assiste a mutamenti significativi nella viabilità e nel popolamento. Si crea infatti una nuova maglia di insediamenti, tra cui emergono i monasteri e i castelli: questi si moltiplicano di pari passo con i poteri signorili, portando alla frammentazione del quadro politico. Problemi specifici sono posti dagli scavi archeologici alla cittadella vescovile di Pionta, con la presentazione dei risultati dei recenti scavi, dalla ricerca sulla produzione scultorea toscana di età longobarda e carolingia e dallo studio del culto dei santi e delle intitolazioni santorali, nel più ampio contesto della storiografia del secondo dopoguerra.
Arezzo e Firenze nel Quattrocento. Politica e cultura
Robert Black
Libro: Libro in brossura
editore: Società Storica Aretina
anno edizione: 2019
pagine: 168
Il libro raccoglie sei saggi, pubblicati in lingua inglese fra il 1986 e il 2006, adesso tradotti in italiano, che hanno per argomento i rapporti politici e culturali tra Firenze e Arezzo, dalla fine del Trecento all'inizio del Cinquecento. Il primo saggio riguarda Benedetto Accolti (1415-1464), aretino di nascita, che fu primo cancelliere di Firenze negli ultimi sei anni di vita. Il secondo discute l'interpretazione fatta da Carlo Ginzburg del ciclo di affreschi raffigurante la leggenda della Vera Croce, capolavoro di Piero della Francesca nella chiesa di S. Francesco ad Arezzo. Gli altri quattro saggi hanno per argomento i rapporti politici tra Arezzo, Firenze e la famiglia dei Medici nel Quattrocento. Il volume include dieci appendici documentarie, venticinque tavole figurative fuori testo, in genere a colori, e un indice dei nomi di personaggi storici e di autori di fonti. Attraverso un uso attento ed originale della documentazione d’archivio, l’autore mette in evidenza il continuo evolversi dei rapporti fra città dominante e città soggetta, superando il vecchio schema storiografico di una uniforme e generalizzata decadenza di Arezzo dopo la sottomissione a Firenze nel 1384.
Assedi e fortificazioni nella vicenda medievale aretina
Simone De Fraja
Libro: Libro in brossura
editore: Società Storica Aretina
anno edizione: 2018
pagine: 180
Il volume ripercorre le tappe della storia medievale aretina (secoli XIII-XIV) da un punto di vista innovativo rispetto a quello tradizionale. Le fonti, documentarie e cronachistiche, sono gli elementi fondamentali con cui analizzare gli eventi bellici e le politiche che hanno caratterizzato il controllo del territorio. Il rapporto tra documento e realtà topografica, l’interazione tra iconografia superstite e tracce materiali avvicinano il lettore ai fatti realmente accaduti, ma anche alla psicologia che li determinò. Pressione emotiva, tradimento e dileggio sono fra le componenti fondamentali per l’assalto e per l’assedio, con macchine ossidionali, delle fortificazioni, che vengono a loro volta analizzate in dettaglio. Giochi di potere si uniscono a considerazioni militari, esigenze pratiche, costruttive, tecniche e simboliche a stratagemmi e inganni, talvolta descritti da cronisti portatori di contrastanti punti di vista. La dettagliata analisi degli eventi bellici fornisce un quadro tutt’altro che di immobilismo, dopo la battaglia di Campaldino, così come invece tramandato da una storiografia ormai desueta. Impreziosisce il lavoro una riflessione iniziale di Aldo A. Settia.
Un vescovo contro il papato. Il conflitto fra Guido Tarlati e Giovanni XXII
Pierluigi Licciardello
Libro: Copertina morbida
editore: Società Storica Aretina
anno edizione: 2015
pagine: 192
Guido Tarlati da Pietramala, vescovo di Arezzo e signore della città dal 1321 al 1327, è uno dei personaggi più famosi della storia aretina. La sua politica ghibellina lo portò a sostenere i nemici di Firenze e della Chiesa, soprattutto Castruccio Castracani, signore di Lucca, e l'imperatore Ludovico il Bavaro. Favorì inoltre le rivolte ghibelline in Umbria e nelle Marche e sottomise vari castelli del territorio aretino. La sua attività in Italia centrale e la conquista di Città di Castello lo portarono a scontrarsi con papa Giovanni XXII, che lo scomunicò come eretico, lo depose dalla carica vescovile e creò la diocesi di Cortona distaccandola da quella di Arezzo. Il pontefice usò la scomunica come arma politica, facendo pubblicare capillarmente la sentenza nelle terre della Chiesa. Il Tarlati resisté fino alla morte, mentre i suoi successori al governo di Arezzo finirono col sottomettersi al pontefice nel 1339. Il conflitto del vescovo con il papato è uno dei momenti più significativi della sua biografia e ci permette di entrare nel vivo della lotta politica del Trecento, caratterizzata anche dall'uso strumentale del processo inquisitoriale.
I camaldolesi ad Arezzo. Mille anni di interazione in campo artistico, religioso, culturale
Libro: Copertina morbida
editore: Società Storica Aretina
anno edizione: 2014
pagine: 296
I monaci camaldolesi sono presenti ad Arezzo dall'XI secolo nei monasteri di S. Michele, S. Maria in Gradi, S. Clemente, S. Benedetto, fino alle soppressioni ottocentesche. Intrattengono un articolato rapporto con la società e le istituzioni cittadine, presentandosi come religiosi di santa vita, pastori di anime, signori e proprietari terrieri, studiosi e letterati, committenti di opere d'arte. I saggi raccolti nel volume studiano i rapporti con il vescovado e i ceti dominanti aretini nei secoli XI-XIII (J.P. Delumeau, G.P.G. Scharf); con il Comune di Arezzo fino al 1384 (P. Licciardello); le relazioni con l'abate umanista Girolamo Aliotti (C. Caby); l'attività scientifica e culturale a S. Maria in Gradi tra Seicento e Settecento (M.C. Milighetti); la gestione del miracolo della Madonna del Conforto nel 1796 (F. Cristelli); le vicende architettoniche dei monasteri di S. Michele, S. Benedetto, S. Maria in Gradi, S. Clemente (A. Pincelli, A. Andanti, M. Tocchi); la committenza artistica a S. Maria in Gradi (L. Fornasari). L'interazione tra i monaci e la città si rivela feconda per entrambi e ci permette di osservare la storia dei monaci e della città da una prospettiva nuova.
Politica e istituzioni ad Arezzo dall'alto Medioevo all'età contemporanea
Libro: Copertina morbida
editore: Società Storica Aretina
anno edizione: 2013
pagine: 392
La storia politico-istituzionale della città di Arezzo viene ricostruita in dodici saggi, senza soluzione di continuità, attraverso le sue principali scansioni. Contraddistinguono il medio evo: le invasioni barbariche e il potere del vescovo-conte (P. Licciardello), l'origine del Comune e il suo consolidamento (J.P. Delumeau), la seconda età comunale fino alla sottomissione a Firenze (G. Cherubini), il contrastato inserimento nello Stato regionale (L. Berti). L'età moderna è caratterizzata dal sistema di potere elaborato dal patriziato (L. Berti) e si conclude con la riforma comunitativa, il Viva Maria e gli "anni francesi" (F. Cristelli). I sei saggi seguenti ci conducono attraverso le principali tappe dell'età contemporanea: la Restaurazione e il Risorgimento (F. Bertini), l'inserimento nello Stato unitario (A. Garofoli), i fermenti politici di fine Ottocento e le radici del fascismo (G. Sacchetti), il primo Dopoguerra e il Ventennio fascista (G. Galli), la Liberazione, la Ricostruzione postbellica e il 'boom' economico (A. Coradeschi), il governo dei partiti di sinistra (N. Materazzi). Chiudono il volume sedici tavole a colori con vedute di Arezzo e l'indice dei nomi di persona.
Fortificazioni medievali in Valmarecchia. Ricognizioni nel territorio di Badia Tedalda
Simone De Fraja
Libro: Copertina morbida
editore: Società Storica Aretina
anno edizione: 2013
pagine: 152
La zona di Badia Tedalda, in provincia di Arezzo, in passato è stata sede di numerosi insediamenti fortificati che per un certo periodo hanno gravitato intorno all'abbazia dei Tedaldi. Oggi restano soltanto tracce, ruderi di torri in posizione strategica, sia per quanto riguarda l'importante nodo viario presso cui sorgeva l'abbazia, sia per quanto riguarda i vicini territori dai fluidi confini, sempre in movimento nel corso dei secoli, anche con le limitrofe 'potenze' comunali. Il volume prende in esame tali fortificazioni, delle quali - oltre ad una storia generale e trasversale legata alla vallata del Marecchia e del Presale - sono fornite schede per la localizzazione, lo stato di conservazione e le vicende storiche. L'intento è quello di contribuire alla conservazione della memoria e della fruibilità delle fortificazioni in vista del potenziamento della coscienza storica e turistica di un importante angolo di Toscana.
Arezzo nel Seicento. Una città nella Toscana dei Medici
Libro: Copertina morbida
editore: Società Storica Aretina
anno edizione: 2012
pagine: 288
Il libro è articolato in undici saggi, che spaziano fra politica, società e cultura. Franco Cristelli ricostruisce le vicende di Arezzo dal 1531 a Cosimo II, mentre Luca Berti si occupa di "status socio-politico e ricchezza familiare" a fine Cinquecento. Le due monografie seguenti ci portano nel cuore del XVII secolo: Liletta Fornasari analizza le "eccellenze artistiche", mentre Claudio Santori tratta della musica e della figura di Antonio Cesti. Seguono i contributi di Elisa Boffa ("Ercole Gori, uno stampatore tra Arezzo e Siena"), Andrea Andanti ("La prima guerra del Ducato di Castro, le mura e l'urbanistica di Arezzo"), Maria Chiara Milighetti ("Dibattiti sulla bonifica della Valdichiana nella scuola galileiana"), Vincenza Seggi ("Vicende di Giovanni Filippo Apolloni, poeta-librettista aretino") e Walter Bernardi ("Francesco Redi, un aretino alla corte granducale"). Chiudono il libro due studi sul mondo delle Lettere a fine Seicento: sulla vita accademica (Maria Luisa Veschi) e sui corrispondenti di Antonio Magliabechi. (Giovanni Bianchini). Nel complesso, il volume opera una decisa rivalutazione del secolo XVII, smentendo molti luoghi comuni della storiografia locale.