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Solfanelli: Micromegas

Matteo Bandello e lo zio Vincenzo in Calabria. Il mistero svelato

Matteo Bandello e lo zio Vincenzo in Calabria. Il mistero svelato

Angelo Minerva

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2021

pagine: 88

Ad essere preso in esame in questo saggio è un episodio non secondario nella vita di Matteo Bandello, ma per lungo tempo rimasto ammantato dal più fitto mistero, che lo vide, all'inizio dell'estate del 1506, giungere fin nella Calabria Citra con lo zio Vincenzo - dal 1501 Maestro Generale dell'Ordine domenicano -, e con un altro frate, suo fedele accompagnatore e amico, Eustachio Piatesi, in una ricognizione dei conventi domenicani del meridione d'Italia. Di quella particolare esperienza, per molti aspetti dolorosa, dello scrittore lombardo, sulla base delle rare e frammentarie testimonianze possedute, fino a qualche tempo fa, si era in grado di fare solo delle ricostruzioni più o meno verosimili, approssimative e lacunose. Dalla prima, e in parte imprecisa, testimonianza di Leandro Alberti nel "De viris illustribus Ordinis Praedicatorum" altre, originate da questa, si sono succedute nel corso degli anni, ma senza aggiungere nulla di sostanziale a quelle scarne notizie; solo sul finire del secolo scorso sono stati finalmente trovati e vagliati documenti che hanno reso possibile far luce su molti aspetti di quel lontano viaggio.
8,00

L'angelo libertino.. La meravigliosa storia di Paul Léautaud, scrittore, libertino, e angelo degli animali

L'angelo libertino.. La meravigliosa storia di Paul Léautaud, scrittore, libertino, e angelo degli animali

Marina Alberghini

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2021

pagine: 160

Figura eminente della letteratura francese del Novecento, critico teatrale e redattore del "Mercure de France", autore di numerosi libri divenuti ormai dei classici, e del Journal Littéraire che abbraccia più di mezzo secolo di vita letteraria francese, la vita di Paul Léautaud è ancora semisconosciuta, e ancor più quella della sua amante e curatrice, Marie Dormoy. Misantropo, illuminista, eccentrico, pacifista, solitario, libertino, animalista ante litteram e protezionista, Léautaud è un personaggio fra i più affascinanti della letteratura mondiale e può oggi a ragione essere anche considerato l'icona del moderno protezionismo per i suoi attacchi contro la caccia, i circhi, gli animali ammaestrati, il tiro al piccione, gli abbandoni e la vivisezione. È dunque un personaggio modernissimo che fu in anticipo sui suoi tempi. Il libro è anche l'intreccio di due vite, la sua e quella di Marie, dominate dal gatto rosso Miton, medium fra una passione freddamente erotica e un amore generoso.
11,00

L'atto creativo in Baudelaire

L'atto creativo in Baudelaire

Silvia Peronaci

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2020

pagine: 88

Questo saggio di Silvia Peronaci su Baudelaire, presentato da Emerico Giachery e con un Poscritto di Gianluca Valle, ha un taglio filosofico inedito. L'autrice si propone di rimeditare la ricezione dei Fiori del male scavalcando la dicotomia di Spleen e Idéal su cui tanta critica ha incentrato le proprie analisi. L'indagine stringe il fuoco sui modi di creare in Baudelaire e ne ricostruisce, a suo modo, la fenomenologia. A segnare i margini estremi del dualismo nativo di Baudelaire non sono, come sembra, i due poli che pur intitolano la prima e più lunga sezione del suo canzoniere. In controluce è possibile ravvisare un'altra «polarizzazione» che fa filare l'anima baudelairiana: quella fra essere e divenire, fra esistenza costruita, perfetta ma impersonale, ed esistenza vissuta, imperfetta ma personale. Se l'atto creativo intrapreso da Baudelaire consiste nel metter mano alla parola poetica per difendersi, il risultato non è un'esperienza di vita ma la sua «geometrizzazione». Quando invece Baudelaire intraprende la parola poetica per «essere tra gli uomini», allora essa confluisce in un'esperienza che si umanizza. Spesso l'esperienza non è negativa in sé ma a causa del gesto - meccanico o vivente - con il quale il poeta dei Fiori del Male interagisce. Questo il motivo per il quale la filosofa ha rinvenuto nella creatività baudelairiana gli ordini distinti di un atto geometricamente costruito, che rompe con le cose e le rifugge, e di un atto fenomenologicamente vissuto, che va «dritto alle cose». Presentazione di Emerico Giachery; con un Poscritto di Gianluca Valle.
8,00

Dello scrivere e leggere non alla leggera e del tradurre senza troppo tradire

Dello scrivere e leggere non alla leggera e del tradurre senza troppo tradire

Franco Ferrarotti

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2020

pagine: 96

Scrivere, leggere, tradurre sono attività intimamente collegate e si aiutano, talvolta si completano reciprocamente. Naturalmente, il vero scrittore non è un mero assemblatore di pagine oppure un fortunato sceneggiatore televisivo. Ha un problema con la lingua. Deve trovare una sua lingua. E a questo proposito trova spesso nel traduttore un complice e insieme un compagno di strada. D'altro canto, come già notava Albert Thibaudet, occorre distinguere fra lecteur, o lettore in profondità, e liseur, o mero leggente, incapace di impadronirsi del significato autentico di ciò che legge.
9,00

Materiali per un'autobiografia intellettuale

Materiali per un'autobiografia intellettuale

Franco Ferrarotti

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2020

pagine: 136

È certamente difficile scindere, in una vita, gli aspetti teorici e intellettuali da quelli pratici e, in senso lato, esistenziali. E tuttavia l'intento di questo libro consiste nell'individuare e chiarire i nodi propriamente intellettuali, che portano l'autore dal concetto elitario di cultura al processo, socialmente impegnativo, di una conoscenza e di una cultura non più come capitale privato, bensì come patrimonio collettivo.
12,00

Conversando, sottovoce, con la morte

Conversando, sottovoce, con la morte

Franco Ferrarotti

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2020

pagine: 88

Secondo Martin Heidegger, è nella morte il momento di suprema autenticità. Ma, prima ancora, nei Quaderni di Malte Laurids Brigge di Rainer Maria Rilke, c'è il grande vecchio che, nel vuoto delle strade notturne della grande città, invoca la sua morte, quella che gli spetta, che è solo sua. Ma la morte bisogna meritarsela. È il compimento e la fine. Oppure, secondo le fedi religiose tradizionali, è solo un passaggio alla vita oltre la vita. In ogni caso, la sola saggezza consentita agli umani è un atteggiamento di attesa e accettazione.
8,00

La teoria nel deserto. L'autonomia del politico. Marx e i suoi nemici

La teoria nel deserto. L'autonomia del politico. Marx e i suoi nemici

Antonio Peduzzi

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2020

pagine: 128

La decadenza della sinistra politica si vede dalla cancellazione della memoria della disfatta e dalla incapacità di conquistare un terreno sul quale esperire una teoricità capace di praticare una cesura dalla tradizione che consenta di far fronte allo stato di cose presente. Questa situazione è evidente dall'abbandono di Karl Marx alla letterarietà. Il compito di tornare a pensare è imposto dalla necessità di liberazione delle classi subalterne, perché non c'è politica senza teoria. La condizione essenziale di un nuovo inizio è costituita dall'essenza hapax della tesi di Marx sulla storia quale vicenda di lotte tra classi. La capacità di innovazione teorica deve portare con sé una resa di conti con le teorie dei nemici di Marx, Martin Heidegger e Carl Schmitt.
11,00

Struttura lessicale delle Fleurs du mal

Struttura lessicale delle Fleurs du mal

Pierre Guiraud

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2020

pagine: 56

Il breve ma denso scritto di Pierre Guiraud ci guida alla scoperta della «struttura lessicale delle Fleurs du Mal», vista non tanto come un sistema di relazioni statistiche ma come un campo di forze che mettono in luce la «cosmogonia poetica» di Baudelaire. Il lessico appare come un sistema gravitazionale dove l'insieme delle attrazioni reciproche determina l'orbita di ogni termine. Il linguaggio delle Fleurs viene articolato secondo i quattro punti cardinali del Cielo, dell'Inferno, della Terra e del Sogno, grazie a una schematizzazione quadripartita, a una sorta di dinamica fra poli positivi e negativi, con le sfumature assiologiche che ciò implica. L'analisi testuale, come spiega Francesco Muzzioli nella Postfazione, è organizzata in base a coordinate spaziali, in modalità simili non solo a quelle di Bachelard ma anche ai modelli che Lotman svilupperà in Russia. Il metodo di Guiraud, attento a categorizzare in base a una struttura profonda, si rivela utile perché usa la «stilistica» come descrizione linguistica del testo letterario. Per questa ragione le pagine qui presentate possono essere considerate come un must della critica baudelairiana, insieme a quelle di Lévi-Strauss e Jakobson, forse fra le migliori prodotte negli anni concitati fra il 1960 e il 1970, divisi tra furore semiologico e strutturalista.
7,00

La poesia di Bartolo Cattafi. Testi e contesti

La poesia di Bartolo Cattafi. Testi e contesti

Antonio Catalfamo

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2020

pagine: 128

L'uscita del volume "Tutte le poesie" di Bartolo Cattafi, in occasione del quarantesimo anniversario della morte del poeta siciliano, ha riacceso il dibattito sulla sua opera. La pubblicazione di numerosi inediti consente una visione più ampia delle linee di poetica alle quali il nostro si è ispirato e, conseguentemente, di superare interpretazioni schematiche e dogmatiche che individuano il filo rosso che collega le varie fasi della sua produzione nella dimensione mistico-religiosa, che sarebbe poi sfociata nell'assoluta dedizione a Dio negli anni della grave malattia, culminata nella morte. Lo studio di Antonio Catalfamo realizza una lettura integrale della poesia di Cattafi, che unisce nell'analisi testi editi e inediti, allargando, nel contempo, l'orizzonte critico al contesto storico-politico, economico-sociale, ideologico, culturale, nell'ambito del quale l'esperienza umana e letteraria cattafiana è maturata, partendo dalla Sicilia natia, che ha svolto un ruolo condizionante per tutta la vita del poeta, con i suoi aspetti positivi e con quelli negativi, rappresentati rispettivamente dalla dimensione mitica che domina il mondo siciliano, in conseguenza della stratificazione in esso, nel corso dei secoli, di numerose civiltà, e dal retaggio semi-feudale che, ingabbiando la terra di Trinacria, pure in età moderna, ne ha ostacolato lo sviluppo anche sul piano culturale e ha impedito l'affermarsi di una visione progressiva della realtà.
11,00

La poesia degli «istanti puri» di Ada De Judicibus Lisena

La poesia degli «istanti puri» di Ada De Judicibus Lisena

Marco Ignazio De Santis

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2019

pagine: 96

In questa monografia il critico e poeta Marco Ignazio de Santis ricostruisce il fitto percorso poetico di Ada de Judicibus Lisena dai ridondanti esordi (Versi e Fiori di campo, 1983) alla meditazione sulla fuga del tempo (L'inquieto fluire del tempo, 1984), dalla mitopoiesi sublime di un microcosmo fra i cedri e gli ulivi (La cortina dei cedri, 1986; Questo ritmo sommesso, 1989; Questa mia città, 1990) alle prove sincopate sul dolore e sulla bellezza (Note ai margini di una pena, 1991; Quasi un diario, 1992; Il dolore, il sorriso, 1995), dalla "summa" lirica di oltre un quindicennio (Poesie 1980-1996) all'inquieto mistero dell'attesa (La pioggia imminente, 2000), dall'elegiaco bisogno di ascesa e di ascesi (Segno d'aria, 2003) ai dilemmi della parabola discendente della vita (Una stagione pensosa, 2005), dalla poetica del silenzio e degli ineluttabili addii (Le parole, i silenzi, 2009; I musici di Haydn, 2015) al florilegio conclusivo della sua produzione (Omaggio a Molfetta, 2017). Su tutto emerge la poetica degli «istanti puri» della contemplazione, sempre accompagnata a una viva partecipazione morale e civile.
9,00

«È una scimmia pazza la mente». L'universo poetico di Daniele Giancane

«È una scimmia pazza la mente». L'universo poetico di Daniele Giancane

Marco Ignazio De Santis

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2019

pagine: 120

In questo libro il critico e poeta Marco Ignazio de Santis ripercorre l'itinerario poetico di Daniele Giancane dal barricadiero e apocalittico vaticinio nel brulichìo delle metropoli (Vedere e non vedere, 1969; Il monologo ininterrotto, 1975; Profezia n. 1, 1976) alla limpida meditazione lirica (Sulla collina, 1980), dalla riscrittura di testi folklorici (Il tempo rimasto, 1982; I santi in versi, 1990; Amore che arde in petto più del fuoco, 1998) al florilegio e al progetto palingenetico a substrato sociale e religioso (Io e la scimmia pazza, 1984; Marcia di utopia, 1987), dal dialogo fraterno e rievocativo (Il resto del falò, 1990; Nel giardino del cuore, 1992; Un quarto di secolo, 1995) alla trilogia filosofica sulla discesa nell'interiorità (Storie dell'uomo interiore, 2000; Diario dell'anima e un poema infernale, 2003; La vita inconoscibile, 2006), dalla poetica dello scavo noumènico e dello stupore trascendente (21 poesie metafisiche, 2009) al prismatico itinerario sociale, silvano e fotòpico (Specchio a tre facce, 2012), dalle fibrillazioni cardiache reali e spirituali (Le aritmie del cuore, 2013) a uno sguardo curioso sulla testuggine del suo giardino (I canti della tartaruga, 2016), per giungere al consuntivo sul binomio vita-poesia di un appassionante cinquantennio italiano (Anima vagabonda, 2018).
10,00

Esercizi di fatica del concetto. Martin Heidegger e dintorni

Esercizi di fatica del concetto. Martin Heidegger e dintorni

Antonio Peduzzi

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2018

pagine: 128

Con la pubblicazione dei "Quaderni neri" è tornato incandescente il problema dell'adesione di Martin Heidegger al regime nazionalsocialista. È una lettura che lascia da parte la questione di fondo, la sostanziale opzione antidemocratica operante nelle pagine di "Sein und Zeit", l'opus magnum del 1927 che ha dato luogo a un nuovo inizio del filosofare. Il nodo dell'orientamento di fondo dell'opera heideggeriana è nella prima sezione, dove è stabilita l'irriducibilità tra esistenza autentica ed esistenza inautentica. In questa opposizione è operante il nucleo di fondo dell'espulsione di masse di individui dal concetto di uomo, il che rende chiaro a uno sguardo critico lo spazio teorico di fondazione della prospettiva sterminista....
11,00

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