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Solfanelli: Micromegas

Rumorosi pentagrammi. Introduzione al futurismo musicale

Rumorosi pentagrammi. Introduzione al futurismo musicale

Mattia Rossi

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2018

pagine: 112

Non supera qualche manciata di righe lo spazio che la manualistica tradizionale riserva al futurismo musicale. Peggio ancora sul versante della cultura di massa: quasi nulla è stato assimilato, a parte il "rumorismo" e ben poco altro. Eppure, come sostenne il compositore italiano Alfredo Casella, il futurismo musicale fu "la prima manifestazione di uno spirito temerario, ribelle e svecchiatore che provenisse dall'Italia". Cosa rappresentò, dunque, la declinazione sui pentagrammi della rivoluzione di Marinetti? Solamente qualche bizzarra trovata di Luigi Russolo e dei suoi strampalati macchinari per riprodurre il rumore? Soltanto una sterile meteora insignificante e minoritaria per le avanguardie europee successive? Oppure, come scrisse sempre Casella, "l'unico movimento artistico italiano che abbia avuto risonanza mondiale ed anche una universale influenza"? E quale esito pratico e compositivo ebbe tale ventata di nuovi principi? Presentazione di Emanuele Ricucci.
10,00

Le radici ebraiche nel pensiero di Franz Kafka

Le radici ebraiche nel pensiero di Franz Kafka

Giovanna Canzano

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2017

pagine: 112

Il problema della memoria, delle origini, delle radici è eminentemente moderno, e la percezione di questa drammaticità è particolarmente acuta nell'intellighenzia ebraica europea, che nella perdita della memoria ha imparato a vedere il rischio più grave non solo per il popolo d'Israele, quanto per l'intera civiltà. Per il popolo ebraico l'identità, le radici e la memoria sono temi fondamentali della propria storia e rappresentano un nucleo di specificità nel seno di una data comunità nazionale. Con la modernizzazione - haskalah - e l'emancipazione gli ebrei ottengono il riconoscimento dell'uguaglianza, e con esso il pericolo della perdita della loro identità. Il caso Kafka nasce dall'intreccio di Sekuritaet e sradicatezza che caratterizza l'ebraismo borghese mitteleuropeo.
10,00

Meditazioni su una civiltà ferita

Meditazioni su una civiltà ferita

Sandro Marano

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2017

pagine: 128

11,00

Urbanità e bellezza. Una crisi di civiltà

Urbanità e bellezza. Una crisi di civiltà

Giancarlo Consonni

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2016

pagine: 72

8,00

Il sogno del vampiro

Il sogno del vampiro

Giorgio Rimondi

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2015

pagine: 96

Alla fine del XIX secolo, quasi contemporaneamente, furono pubblicati l'ultimo grande romanzo gotico e la prima indagine moderna sul mondo onirico: "Dracula" di Bram Stoker e "L'interpretazione dei sogni" di Sigmund Freud. In modi diversi ma convergenti entrambi gli autori hanno fatto irruzione nel cuore del positivismo mostrando come i fatti, compresi quelli onirici, non sono forme inerti ma in movimento, e non se ne stanno in attesa di venire inseriti in un racconto teleologico. Hanno intuito che il passato non è un insieme di cose fissate una volta per sempre ma un concentrato di speranze e desideri, che la memoria è intessuta di vuoti e il tempo di latenze, e che il sognare partecipa della storia. Mettere Freud con Stoker significa credere che il tempo psichico alteri il tempo storico. Poiché nella storia, come nella vita psichica, non ci sono distruzioni assolute, di cui non resti qualche traccia o qualche impronta che sopravvive al tempo e continua a interrogare il presente.
9,00

Gabriele d'Annunzio nelle lettere a Giancarlo Maroni (1935)

Gabriele d'Annunzio nelle lettere a Giancarlo Maroni (1935)

Ruggero Morghen

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2015

pagine: 136

A Quarto, nel 1935, Carlo Delcroix celebra la partenza dei Mille e il memorabile discorso di d'Annunzio per l'intervento. Anche il Comune di Milano omaggia lo scrittore abruzzese donandogli una statua dello scultore Minerbi. Finalmente si pubblica il "Libro segreto", confessione di un d'Annunzio tentato di morire e quasi presago della propria fine. Il poeta scrive a Mussolini: "Il mio cranio di lucido vetro può incrinarsi improvvisamente". I messaggi del poeta dal principato Vittoriale sono per i Francesi, per il legionario fiumano Agostino Lazzarotto in partenza per la guerra d'Africa ("Partirei anch'io, se non fossi decrepito e infermo") e la vedova di Cesare Battisti, in occasione della tumulazione della salma del martire sul Doss Trento. Gian Carlo Maroni, l'architetto del Vittoriale, nel '35 crea su invito di Fulvio Balisti il sacrario di Ponti sul Mincio, diventa accademico di San Luca e riceve in dono un rustico dal comune di Riva, la sua città. In alcune lettere il comandante ricorda il padre di Gian Carlo, Bortolo, che battezza Fra Ginestro, e i fratelli dell'architetto Italo e Alide.
11,00

Il mito della sociologia. Intervista a Franco Ferrarotti

Il mito della sociologia. Intervista a Franco Ferrarotti

Mario Sammarone

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2014

pagine: 136

Le vite di alcuni uomini meritano di essere raccontate e per la loro valenza archetipica meritano l'appellativo di mitiche, mito, dal greco mythos, vuol dire storia, la storia della vita di un uomo raccontata, rivissuta, tramandata ma che a differenza delle altre vite diventa un vero modello, quasi un archetipo, per tutte le altre. Sicuramente l'esistenza di Franco Ferrarotti è stata a suo modo mitica, per quello che il professore emerito di sociologia, vero fondatore delle scienze sociali in Italia, ha saputo creare. Pertanto "Il mito della sociologia" vuole essere il racconto dell'antefatto, ovvero di come le scienze sociali siano entrate nella vita comune di questo paese, ma anche un'attenta analisi riguardo la condizione umana nella società attuale, della tecnica e dei social network radicalmente diffusi, a partire dal pensiero stesso di Ferrarotti ma anche da una rilettura di alcuni modelli di sviluppo che hanno saputo mostrare una via di armonia politico-sociale come quella di Adriano Olivetti.
11,00

Gabriele D'Annunzio nelle lettere a Giancarlo Maroni (1936)

Gabriele D'Annunzio nelle lettere a Giancarlo Maroni (1936)

Ruggero Morghen

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2013

pagine: 120

1936. È l'anno della guerra d'Africa, dell'Agro redento, dei Littoriali e degli Agonali, mentre si celebra il decennale dell'Opera Barilla e il 13° della costituzione della Regia aeronautica. Due premi Nobel - Pirandello e la Deledda - muoiono; ad Arequipa in Perù nasce Vargas Llosa, che riceverà il Nobel nel 2010. Mussolini annuncia il piano regolatore dell'economia e la riforma costituzionale. Galeazzo Ciano è ministro degli esteri, Lessona delle colonie, Lantini delle corporazioni. Alla stampa e propaganda va Dino Alfieri, cui d'Annunzio invia tramite il fidato Maroni alcuni "messaggi". Un altro messaggio il fante carsico pescarese invia proprio al fante rivano GianCarlo Maroni, "magister de vivis lapidibus", collaboratore e fratelmo, il "custode del fuoco" in grado di parlargli delle vie terrestri e di quelle celate. A maggio, tramite un medium, la Duse rassicura il poeta dall'aldilà: gli spiriti non soffrono la gelosia. Il Giro d'Italia fa tappa a Gardone. Vince Bartali, premiato da d'Annunzio senza entusiasmo. "Io stimo questa pubblicità - scrive - una Calamità."
10,00

L'inconscio letterario

L'inconscio letterario

Eric S. Rabkin

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2013

pagine: 96

Seguendo l'osservazione di Michael Polanyi in "La conoscenza inespressa" (1966), "conosciamo più di quanto possiamo dire", Eric S. Rabkin, noto per i suoi studi sul fantastico, s'interroga sulla conoscenza profonda e sui linguaggi naturali dell'uomo attraverso un originale excursus che coinvolge i testi biblici. "La discendenza della fantasia" dimostra come il linguaggio sia valutato, pur inconsciamente, dalla sua efficacia sociale. In "Il frutto proibito" è il cibo a essere analizzato nella sua valenza simbolica. E infine "La città inconscia" in daga sul significato di un simbolo artificiale come la città, il più socialmente connotato: infatti, per Aristotele, umano è colui che vive nella polis. Questi tre saggi si offrono come punti chiave sulla via dell'esplorazione dell'inconscio letterario.
9,00

Lovecraft e la sincronicità

Lovecraft e la sincronicità

Renzo Giorgetti

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2013

pagine: 28

Una rete di fili invisibili avvolge la realtà costituendone la trama nascosta, un'opera d'arte che solo poche persone sanno afferrare nella sua interezza. Ogni tanto però qualche evento, qualche situazione, solleva il sottile velo di mistero, mostrando come leggi ben diverse da quelle comuni siano le vere reggitrici dell'ordine cosmico. In questo caso vi è la possibilità di scorgere i nessi più sottili che legano cose e persone, i legami reconditi che uniscono, tramite un medesimo significato, processi mentali e fisici tra di loro apparentemente separati. Nelle opere di taluni autori la rivelazione di tali contenuti è più evidente, emergendo in numerose occasioni, più o meno volontariamente, nell'ambito dell'atto creativo. Questo è il caso di Lovecraft che, grazie alla sua capacità di elaborazione fantastica ed al rapporto privilegiato con il mondo onirico riuscì, spesso in maniera indipendente dalla sua volontà, a mostrare le "coincidenze significative" che intessono la realtà, quei nessi non causali di cui già parlava Jung e che per millenni hanno costituito la base del pensiero magico.
11,00

Giacomo Noventa. L'«errore della cultura italiana» dal fascismo ad Adriano Olivetti

Giacomo Noventa. L'«errore della cultura italiana» dal fascismo ad Adriano Olivetti

Valentino Cecchetti

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2012

pagine: 120

Il volume raccoglie quattro saggi nei quali il filosofo, il poeta e pubblicista veneziano Giacomo Noventa, personaggio tra i meno conosciuti e più influenti del nostro Novecento, viene messo a confronto con alcuna figure particolarmente significative della cultura contemporanea: Adriano Olivetti, Giuseppe de Luca e Augusto del Noce. Ne emerge un ritratto spesso sorprendente della storia italiana. Al centro, come tema unificante, un'interpretazione "eretica" della cultura, dal Risorgimento ad oggi, che spinge Noventa prima a confrontarsi con il fascismo, poi ad avvicinarsi alle forme più radicali del "pensiero negativo".
10,00

L'opera d'arte all'epoca della sua precarietà

L'opera d'arte all'epoca della sua precarietà

Antonio Del Guercio

Libro: Libro in brossura

editore: Solfanelli

anno edizione: 2012

pagine: 136

Questo lavoro trova le sue motivazioni in una serie di fattori, di diverso tipo e livello, che tuttavia cospirano a rendere particolarmente precario il riconoscimento di ricerche artistiche diverse da quelle che sono offerte da un mercato d'arte controllato da un numero esiguo di decisori: offerte che per lo più ripetono da ormai un quarto di secolo, in forme estenuate o "provocatorie" temi e soluzioni gloriosamente affrontate dalle avanguardie storiche degli inizi del ventesimo secolo. Le difficoltà per così dire estrinseche connesse ai fattori che qui sono stati indicati si connettono a sicure difficoltà interne della ricerca artistica contemporanea che fra l'altro raramente propone opere "possenti" come quelle che segarono la vicenda artistica internazionale sino agli anni Ottanta. Una riflessione organica oggi troppo rara su questi temi appare dunque di speciale urgenza.
11,00

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