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Vita e Pensiero: Filosofia morale

L'esperienza della parola. Testo, moralità e scrittura
20,65

Felicità e benevolenza

Felicità e benevolenza

Robert Spaemann

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1998

pagine: 260

20,00

Etiche della terra. Antologia di filosofia dell'ambiente

Etiche della terra. Antologia di filosofia dell'ambiente

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1998

pagine: 374

Nella seconda metà di questo secolo sono diventati particolarmente vistosi gli effetti della colonizzazione umana del mondo, nella sua modalità negativa di crescente distruzione dell'ambiente e di depauperamento delle risorse naturali. La ricerca che ha preso spunto da questa crisi ha analizzato le molte dimensioni disciplinari coinvolte, dando luogo a una vasta letteratura ambientale (economica, giuridica, politica): all'interno di questa riflessione, e nel tentativo di individuare un fondamento unitario nella considerazione delle tematiche ambientali, la filosofia dell'ambiente ha ragionato sui significati, i vincoli, l'ampiezza e le giustificazioni della relazione che lega l'uomo alla natura. Tale indagine ha variamente interpretato questo legame, soprattutto in rapporto al fondamento dell'obbligo morale verso la natura. Esso infatti si colora in modo assai diverso nelle prospettive che si radicano, per esempio, nella tradizione ebraico-cristiana o, all'opposto, in un rigoroso biologismo. In ogni caso, comune rimane il terreno antropologico, ridefinito in termini di relazione con la natura. A ciò allude il titolo di questa raccolta di scritti, ormai quasi classici, di filosofia dell'ambiente: il termine domestico 'terra' è stato preferito all'asettico 'ambiente' e al paludato 'natura'. Terra è, infatti, il riferimento più concreto e intimo per filosofie che ripensano la posizione dell'uomo nel mondo e la corrispondente responsabilità nell'agire.
21,00

Non di solo lavoro. Ontologia della persona ed etica del lavoro nel passaggio di civiltà

Non di solo lavoro. Ontologia della persona ed etica del lavoro nel passaggio di civiltà

Francesco Totaro

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1998

pagine: 340

Il lavoro è oggi questione cruciale nelle vite individuali e nella vicenda collettiva. Alla sua importanza non corrisponde però un pensiero adeguato del suo rapporto con l'intera persona, nell'insieme delle dimensioni che la possono realizzare. Insufficienti e parziali restano allora le proposte di trasformazione della condizione attuale del lavoro se non hanno consapevolezza del fatto che ogni revisione della struttura del lavoro non tocca semplicemente l'ambito dell'economia o della politica, ma obbliga a riconsiderare la visione consolidata dell'umano. Il nostro tempo sconta così le conseguenze della ideologia del lavoro che percorre la modernità e non percepisce, accanto alla alienazione nel lavoro, quella che si potrebbe chiamare l'alienazione da lavoro. Quest'ultima ha luogo allorché il lavorare assorbe totalmente l'agire e l'essere, finendo, in tal modo, per tagliare le radici del proprio significato e della propria valenza etica. Il volume si sviluppa perciò intorno a due motivi fondamentali che il lettore è invitato a non separare mai. Per un verso si traccia un orizzonte oltre il lavoro nella direzione dell'agire e del contemplare. Per altro verso si indicano le vie del ritorno al lavoro senza assolutizzazioni, reso perciò disponibile a una ricchezza di senso che gli è invece impedita dalla sua immagine unilaterale. Non di solo lavoro quindi: è la condizione grazie alla quale si può dare respiro al lavoro stesso.
21,00

La libertà del bene

La libertà del bene

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1998

pagine: 354

La modernità ha perduto, lungo la sua parabola, la percezione profonda del legame originario tra la libertà e il bene. Eppure, solo questo legame è in grado di allontanare dalla storia dei singoli e dei popoli i mostri partoriti dall'arbitrio brutale della forza. Sappiamo che la forza è brutale quando è cieca, ossia quando è priva di uno scopo e di uno scopo giusto, quando non ha nulla in vista che non sia il ripiegamento su se medesima, in una sorta di delirio di onnipotenza, onnipotenza che sembra risiedere nella facoltà di oscillare infinitamente tra il bene e il male, come se in questo consistesse un reale dominio e del bene e del male. Ma ciò produce piuttosto il deserto della rescissione dei legami con le cose buone della vita. Per nostra fortuna, oltre alla libertà di compiere il bene o il male, v'è la libertà di compiere il bene anziché il male, cioè la libertà del bene. Una libertà da riscoprire. I saggi del presente volume tracciano una mappa essenziale della parabola di questa libertà. Antichi, medievali e moderni sono stati interrogati a fondo, così da offrire al dibattito contemporaneo e al lettore attento i riferimenti storici e teorici irrinunciabili per porre in modo nuovo la questione. A capo della raccolta appare, e per la prima volta, un saggio su "La libertà e il male" di Paul Ricoeur, una delle voci più autorevoli e più ascoltate della filosofia contemporanea.
24,00

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