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Vita e Pensiero: Ricerche. Filosofia

Necessità e oggettività nell'analitica kantiana. Saggio sulla Deduzione trascendentale delle categorie

Necessità e oggettività nell'analitica kantiana. Saggio sulla Deduzione trascendentale delle categorie

Dario Sacchi

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1995

pagine: 132

La kantiana Deduzione trascendentale delle categorie si può considerare come uno dei luoghi classici della filosofia di ogni epoca: quell'esigenza di 'fondazione' radicale che è la caratteristica peculiare dell'atteggiamento filosofico trova infatti in queste pagine della Critica della Ragion Pura una delle sue espressioni più alte e più limpide. Né minore importanza la Deduzione riveste dal punto di vista storico, come documento della particolare prospettiva del suo autore, dovendosi vedere in essa il punto dell'opera di Kant più idoneo a mettere in luce la potenza dell'impostazione criticistica ma anche i suoi nodi irrisolti e le sue intrinseche aporie. Il presente lavoro intende in effetti mostrare - anche attraverso la discussione di alcune interpretazioni storicamente importanti - che, dato il presupposto di fondo che caratterizza tutta la gnoseologia kantiana lasciando la sua impronta specialmente sull'Estetica trascendentale, il problema cui la Deduzione è chiamata a dare risposta si presenta a rigore insolubile; mentre, se si cerca di prescindere da tale presupposto, il luogo della Critica nel quale Kant si avvicina maggiormente all'obiettivo che si era prefisso è, semmai, la Confutazione dell'Idealismo. Anche in questo caso, tuttavia, la soluzione raggiunta non è esente da alcune rilevanti limitazioni che lo stesso Kant mostra peraltro di avere ben presenti, in alcuni passi non sempre adeguatamente ricordati che vengono illustrati in questo libro.
16,00

Agostino e il neoplatonismo cristiano

Agostino e il neoplatonismo cristiano

Werner Beierwaltes

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1995

pagine: 272

12,39

Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 14

Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 14

Marlène Zarader

Libro: Libro rilegato

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1995

pagine: XLVI-262

29,00

Il reale nel linguaggio. Indicalità e realismo nella semiotica di Peirce

Il reale nel linguaggio. Indicalità e realismo nella semiotica di Peirce

Armando Fumagalli

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1995

pagine: 424

L'interesse per il pensiero di Charles Sanders Peirce, fondatore della semiotica americana e ispiratore di buona parte degli sviluppi della semiotica europea di questi ultimi decenni, sta crescendo impetuosamente, anche grazie ai nuovi testi messi a disposizione dalla Chronological edition dei suoi scritti editi e inediti, iniziata nel 1982. In questo panorama, l'intento del volume è duplice: anzitutto (parte I) ricostruire in modo rigoroso il percorso - indagandone le ragioni intrinseche e la coerenza di sviluppo - dell'ampio e articolato complesso teorico peirceano sul quale si innesta la semiotica e senza il quale si rischia di non cogliere appieno la portata e il significato di alcune nozioni; in secondo luogo (parte II e III) indagare in dettaglio le articolazioni interne della semiotica e mettere a fuoco la tematica dell'indicalità, che è stata assai ricca di sviluppi in Morris, Jakobson, Benveniste e molti altri autori, ma che finora era rimasta in secondo piano negli studi peirceani. Ne esce il quadro di un pensatore ricco e affascinante, che raccoglie nella sua teoria dei segni le riflessioni di una tradizione assai vasta, che va da Aristotele a Hegel, da Scoto alla filosofia scozzese del common sense; un pensatore con grandi esigenze di coerenza e aperture tematiche che lo collocano al centro delle grandi questioni poste non solo dalla semiotica, ma anche dalla filosofia e dalla linguistica di questo secolo.
25,00

Eros e Psyche. Studi sulla filosofia di Platone, Plotino e Origene

Eros e Psyche. Studi sulla filosofia di Platone, Plotino e Origene

John M. Rist

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1995

pagine: 308

Il libro di Rist offre un contributo essenziale e suscita ulteriori questioni circa la teoria greca dell'Eros come forza fondamentale dell'anima umana e circa la sua trasformazione nell'idea cristiana di Dio come amore. Questa forma riflessiva, teologica, non può essere pensata senza gli accenni ad un Principio divino che "ama" presenti nella filosofia neoplatonica, ma neppure senza il concetto di un'ascesa "amante" dell'anima verso l'Uno-Bene, che - nel caso più fortunato - trova il suo compimento nell'autotrascendimento del pensiero nell'unione con l'Uno.
16,00

Giustino martire. Il primo cristiano platonico. In appendice: «Atti del martirio di s. Giustino»

Giustino martire. Il primo cristiano platonico. In appendice: «Atti del martirio di s. Giustino»

Giuseppe Girgenti

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1995

pagine: 188

Giuseppe Girgenti, in questo saggio rapido e incisivo, afferma che "l'identificazione Logos/Cristo fa del cristianesimo non una filosofia, cioè una ricerca della verità, ma la Sophia, cioè la Verità stessa". Questa è la proposizione essenziale, e la base della interpretazione nuova proposta nel libro. Essa spiega l'altra enunciazione fondamentale della filosofia giustinea, che sarà anche di Clemente Alessandrino, poi: la presenza del Logos di Dio in tutti gli uomini rende questi ultimi "filosofi", in quanto ricercano la sapienza, mentre Dio, nella persona storica del Cristo, è sapiente, anzi, è la Sapienza in sé.
9,30

Libertà e responsabilità

Libertà e responsabilità

Adriano Bausola

Libro

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1995

pagine: 136

L'esistenza o meno della libertà è questione essenziale, ai fini di un discorso sulla responsabilità morale e sull'impegno dell'uomo. Il presente volume discute, nella prima parte, il problema della libertà dal punto di vista ontologico. Vengono affrontate sistematicamente, ma senza dispersioni erudite, le principali posizioni favorevoli e contrarie all'esistenza della libertà, e si tenta poi una risposta positiva al problema. La seconda parte affronta alcune questioni etico-politiche, che una risposta affermativa alla domanda sulla libertà del volere porta con sé: il problema della genesi esistenziale dell'atteggiamento deterministico (esaminato in un suo particolare aspetto), quello del rapporto tra libertà e valori, e altri ancora, inerenti al tema della responsabilità morale.
12,00

Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 12

Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 12

Joseph Maréchal

Libro: Libro rilegato

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1995

pagine: XXII-542

Il volume può essere considerato il più compiuto e profondo nella produzione teoretica di Maréchal. Si potrebbe dire che le due tensioni fondamentali, quella che resta nella tradizione metafisica e quella che si apre alla considerazione moderna della gnoseologia, vi trovano il più alto equilibrio e la più convincente integrazione. Determinante è in tal senso l'incontro con Kant e con l'asserto principale della sua ricognizione trascendentale, così come suona nella "Critica della ragion pura": "se il condizionato è dato, è allora data altresì l'intera somma delle condizioni, e quindi è dato l'assolutamente incondizionato". Com'è noto, si trattava per Kant non di un asserto di realtà, ma solo di un'esigenza inderogabile della ragione. Attraverso un'articolata analisi Maréchal può invece piegarlo dalla parte di un asserto di realtà, anzi a fondazione dell'intero edificio metafisico.
43,00

Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 12

Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 12

Joseph Maréchal

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1995

pagine: XXII-542

Il volume può essere considerato il più compiuto e profondo nella produzione teoretica di Maréchal. Si potrebbe dire che le due tensioni fondamentali, quella che resta nella tradizione metafisica e quella che si apre alla considerazione moderna della gnoseologia, vi trovano il più alto equilibrio e la più convincente integrazione. Determinante è in tal senso l'incontro con Kant e con l'asserto principale della sua ricognizione trascendentale, così come suona nella "Critica della ragion pura": "se il condizionato è dato, è allora data altresì l'intera somma delle condizioni, e quindi è dato l'assolutamente incondizionato". Com'è noto, si trattava per Kant non di un asserto di realtà, ma solo di un'esigenza inderogabile della ragione. Attraverso un'articolata analisi Maréchal può invece piegarlo dalla parte di un asserto di realtà, anzi a fondazione dell'intero edificio metafisico.
37,18

Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 13

Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 13

Erich Przywara

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1995

pagine: LII-548

In questo libro Przywara dimostra come la teoria dell'analogia ontologica, rigorosamente fondata sul principio di non contraddizione, sia quella che meglio corrisponde all'idea generale della metafisica. Una metafisica analogica è una metafisica basata sul principio della reciprocità. Il ritmo analogico del "dentro-sopra" (I'assoluto che è contemporaneamente dentro ma anche al di là del contingente) implica che la metafisica, in quanto fenomeno del mondo creaturale, non può procedere secondo strutture "pure" o "incondizionate", giacché la verità creaturale non sta mai in una singola tesi, ma oscilla sempre ritmicamente tra tutte le tesi contrapposte. Ogni forma di assolutizzazione tradisce dunque il carattere creaturale della metafisica, tanto che anche il principio analogico non si impone per un proprio ipotetico valore incondizionato, ma solo per la volontà "sovra-analogica" del creatore.
40,00

Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 13

Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 13

Erich Przywara

Libro: Libro rilegato

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1995

pagine: LII-548

In questo libro Przywara dimostra come la teoria dell'analogia ontologica, rigorosamente fondata sul principio di non contraddizione, sia quella che meglio corrisponde all'idea generale della metafisica. Una metafisica analogica è una metafisica basata sul principio della reciprocità. Il ritmo analogico del "dentro-sopra" (l'assoluto che è contemporaneamente dentro ma anche al di là del contingente) implica che la metafisica, in quanto fenomeno del mondo creaturale, non può procedere secondo strutture "pure" o "incondizionate", giacché la verità creaturale non sta mai in una singola tesi, ma oscilla sempre ritmicamente tra tutte le tesi contrapposte. Ogni forma di assolutizzazione tradisce dunque il carattere creaturale della metafisica, tanto che anche il principio analogico non si impone per un proprio ipotetico valore incondizionato, ma solo per la volontà "sovra-analogica" del creatore.
45,00

Il silenzio infedele. Saggio sull'esperienza della morte

Il silenzio infedele. Saggio sull'esperienza della morte

Paul-Louis Landsberg

Libro: Libro in brossura

editore: Vita e Pensiero

anno edizione: 1994

pagine: 124

Non è l'osservazione esterna che suscita nell'uomo la certezza del dover morire. Piuttosto, è l'esperienza della morte dell'altro - di una persona amata, interlocutore di una comunicazione irripetibile - a porci all'interno della (non davanti alla) morte, a condurci alla conoscenza vissuta del dover morire. L'esistenza umana non è infatti coesistenza di mondi isolati, ma insieme di relazioni necessarie: la morte non costituisce un limite futuro, naturale nella nostra vita (una presenza assente sempre vicina); è invece, nell'esperienza della morte dell'altro, il venir meno di una persona, di quel noi che costituivamo insieme a chi ha preso congedo dalla vita. Di fronte all'assenza presente dell'altro che non è più, nonostante il suo corpo silenzioso sia ancora con noi, avvertiamo un senso di tragica infedeltà: la prossimità della persona cara era infatti come una promessa, che ora viene bruscamente interrotta. Ma la coscienza dell'uomo e la stessa riflessione filosofica si aprono all'intelligenza della vita in forza non di quell'abisso di cui parla l'angoscia della morte, bensì di quella pienezza a cui aspira l'Eros di ogni vita e di ogni filosofia. E proprio per questo, alla negatività che la persona deve limitarsi ad accettare, può opporsi solo una speranza che trascenda la morte.
10,33

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