Vita e Pensiero: Ricerche. Filosofia
L'aporia del bene apparente. Le dimensioni cognitive delle virtù morali in Aristotele
Marco D'Avenia
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1998
pagine: XII-360
Questo volume tratta in particolar modo del desiderio virtuoso e del ruolo positivo che le passioni e le emozioni svolgono nella visione aristotelica quando sono trasformate, a seguito di una scelta consapevole, nelle virtù del carattere, e quindi correlate da un lato con la sensibilità e l'immaginazione, dall'altro con l'intelletto e la ragion pratica. Si tratta pertanto di un'indagine che fa da complemento alla dottrina della prudenza dello Stagirita, ed esplicita quelle componenti fondamentali della "intelligenza emozionale", che portano Aristotele ad affermare, parafrasando Protagora, che l'uomo prudente e virtuoso è la misura adeguata del bene morale: in lui l'apparenza del bene coincide con la sua verità. Scopo di tale lavoro rimane prima di tutto la formulazione della teoria dell'esperienza pratica di Aristotele e delle sue relazioni con l'intera epistemologia del filosofo; con l'intento anche di comprendere in controluce la fecondità di questo schema cognitivo nel pensiero successivo, da S. Tommaso a Kant, da Vico alla fenomenologia, fino alle più recenti correnti della psicologia cognitiva.
La questione dell'oggettività nell'ermeneutica di Emilio Betti
Carla Danani
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1998
pagine: X-298
Questo volume si offre all'attenzione di filosofi, di giuristi e di quanti sono comunque interessati alla koiné ermeneutica che segna il nostro tempo. Emilio Betti, molto conosciuto all'estero, soprattutto in Germania, è stato troppo a lungo non adeguatamente valorizzato nel dibattito ermeneutico nel nostro Paese, oppure considerato solo in riferimento alla sua nota polemica con H.G. Gadamer. Questo lavoro ne ricostruisce innanzitutto l'itinerario speculativo, individuandone i riferimenti in particolare nella familiarità con l'opera di G.B. Vico e di W. von Humboldt, nella frequentazione della storia del diritto e nello studio della problematica giuridica. L'indagine, che tiene conto di tutte le interpretazioni che del pensiero di Betti sono state offerte e pone il suo pensiero in dialogo fecondo con diversi interlocutori del panorama ermeneutico contemporaneo, non vuole essere solo storica, ma anche teoretica. La centralità riservata alla questione della oggettività interroga infatti la natura stessa dell'ermeneutica. Se interpretare significa percorrere la distanza tra interprete e interpretandum, si tratta di individuare le condizioni di possibilità di tale percorso e le modalità di un esercizio interpretativo che davvero incontri l'alterità da comprendere. In tale contesto va intesa la tenace ricognizione bettiana di canoni metodologici. In questa direzione può essere valorizzata l'istanza etica che permea la riflessione di Emilio Betti.
Eriugena. I fondamenti del suo pensiero
Werner Beierwaltes
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1998
pagine: 444
Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 17
Giovanni Ventimiglia
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1997
pagine: XVIII-426
Gli studi sull'ontologia di Tommaso d'Aquino, moltiplicatisi a partire dagli inizi del nostro secolo, non sembrano aver preso in considerazione questo aspetto del suo pensiero. Il presente lavoro cerca di colmare questa lacuna, mostrando il rapporto che intercorre nella filosofia tomista tra la dottrina dell'essere e il metodo delle "distinctiones". Anzi nel testo si fa vedere come alcune precise distinzioni di "secundum quid" rappresentino il fondamento di possibilità delle idee principali della concezione ontologica di Tommaso.
Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 18
Marlène Zarader
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1997
pagine: XXX-434
Physis, Aletheia, Khreon, Moira, Logos. Sono queste le parole fondamentali che inaugurano il destino dell'Occidente e di cui Heidegger svela il duplice statuto: esse indicano e dischiudono il cominciamento, ma nascondono I'origine. Conferiscono movimento alla storia manifesta del pensiero e però nel contempo sorreggono il suo versante segreto, sempre obliato. Questo libro esplora proprio questo versante segreto diventando così la paziente ricostituzione del testo dell'origine. Si tratta di un testo essenziale poiché intende riportare alla sua forma originaria la nostra storia: solo così questa, una volta ricondotta alle sue radici, può giungere alla fine, e il "problema dell'essere", pensato finalmente come problema, può essere lasciato a se stesso.
L'universo dionisiano. Struttura gerarchica del mondo secondo ps. Dionigi Areopagita
René Roques
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: XII-436
L'oltre nel presente. La filosofia dell'uomo in Gregorio di Nissa
Claudia Desalvo
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: XII-348
Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 16
Libro: Libro rilegato
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: XII-548
L'idea di persona nasce, sin dall'inizio, nel punto in cui la definizione dell'uomo si lascia attraversare dalla relazione col divino: si pensi in tal senso alla prassi drammaturgica del grande teatro tragico o a quel pensiero di Epitteto che alla persona dell'uomo affidava il compito di cantare agli dei. È tuttavia solo con la tradizione della teologia trinitaria che l'idea di persona giunge ai vertici della riflessione metafisica: un approdo che, in modi diversi, è stato decisivo anche per le sorti del pensiero moderno, sia quando la riflessione antropologica abbia conservato le proprie matrici religiose, sia quando si sia volta a determinazioni sempre più "secolari".
Metafisica e storia della metafisica. Volume Vol. 16
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: XII-548
L'idea di persona nasce, sin dall'inizio, nel punto in cui la definizione dell'uomo si lascia attraversare dalla relazione col divino: si pensi in tal senso alla prassi drammaturgica del grande teatro tragico o a quel pensiero di Epitteto che alla persona dell'uomo affidava il compito di cantare agli dei. È tuttavia solo con la tradizione della teologia trinitaria che l'idea di persona giunge ai vertici della riflessione metafisica: un approdo che, in modi diversi, è stato decisivo anche per le sorti del pensiero moderno, sia quando la riflessione antropologica abbia conservato le proprie matrici religiose, sia quando si sia volta a determinazioni sempre più "secolari".
La via analogica. Metafisica e storia della metafisica
Virgilio Melchiorre
Libro: Libro rilegato
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: XVI-336
Mundus poetarum nuovo
Francesco Piselli
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1996
pagine: 168
Analogia e univocità in Tommaso de Vio «Gaetano»
Franco Riva
Libro
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1995
pagine: XII-444
L'essere, il bene, e il divino, si trovano al centro di conflitti teorici tra interpretazioni contrapposte e variegate: in prima istanza è in questione la loro nominabilità e la loro pensabilità. Per la sua concentrazione tematica, la marcata soluzione proporzionalistica, e lo sforzo di sistemazione della materia, la riflessione sull'analogia di Tommaso de Vio card. Gaetano (1469-1534) ha sempre rappresentato, e lo è ancora per il pensiero contemporaneo, un episodio discriminante e condizionante di tali conflitti. L'opera del Gaetano viene approfondita attraverso una vasta ricostruzione storico-critica dell'ambito culturale in cui si colloca, con particolare riferimento alle scuole che si rifanno a Tommaso d'Aquino e a Duns Scoto. Oltre a spiegare la genesi di una teoria dell'analogia dei nomi e dei concetti, che nel famoso De nominum analogia ha il suo compimento, vengono altresì esaminate le intersezioni teoretiche che corrono tra i concetti di univocità, di attribuzione e di proporzionalità. Il contributo del Gaetano, sottoposto a letture discordanti, ne esce scevro dalle semplificazioni contrapposte. La sua figura dell'analogia risulta pur sempre ancorata al primato formale della proporzionalità, ma non senza un intrinseco rapporto con il tema dell'attribuzione, e non senza pericolose dipendenze da una concezione univocante dei nomi.