Vita e Pensiero: Ricerche. Media Spettacolo Processi culturali
Il teatro a Milano nel Settecento. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2007
pagine: 583
Sul piano delle poetiche così come nelle sue concrete espressioni il Settecento è il secolo del trionfo del dramma in musica e del teatro professionistico tanto quanto del teatro aristocratico, che trova nella villa di delizia il proprio correlativo spaziale. In questo orizzonte la città di Milano, e più estesamente la Lombardia austriaca, si presentano come luoghi di intensa vita intellettuale, di scambi, di fermento e di ricezione della sfida illuministica, di incrocio fra Parigi e Vienna, di riassetto organizzativo e sociale.
Fare storia con la televisione. L'immagine come fonte, evento, memoria
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
pagine: 295
Questo volume, curato da Aldo Grasso, analizza, da un punto di vista storico, teorico e pratico, i rapporti fra la Storia e il mezzo di comunicazione tutt'oggi più diffuso e popolare: la televisione. Essa, per la sua straordinaria pervasività e per l'efficacia e il realismo delle sue immagini in movimento, ha di frequente giocato un "ruolo attivo" nel suo rapportarsi agli eventi. Da un lato si è fatta essa stessa "evento", compenetrando a tal punto la rappresentazione dei fatti, che pare spesso difficile scindere fra realtà e immagine; dall'altra parte, la Tv si è assunta il ruolo sempre più centrale di narratore storico, strumento di ricostruzione del passato, luogo di coagulo di una memoria condivisa.
L'impressione del film. Contributi per una storia culturale del cinema italiano (1895-1945)
Elena Mosconi
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
pagine: 303
Nel quadro di una storia culturale, l'autrice analizza i modi e le pratiche attraverso le quali il cinema ha acquisito nel tempo visibilità e legittimazione nel contesto sociale italiano. Sotto il profilo cronologico, la ricerca abbraccia due grandi periodi storici. Dall'inizio del secolo fino alla fine del muto (1895-1929) il cinema stabilisce un rapporto dinamico con forme di spettacolo e pratiche espressive precedenti; durante gli anni fra le due guerre, invece, dialoga e interagisce con il potere politico, con il processo di modernizzazione e il sistema dei media. Attraverso casi di studio che riguardano testi filmici, generi e serie cinematografici, il libro documenta il modo in cui il cinema si è impresso nella cultura contemporanea.
Film/genere
Rick Altman
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2004
pagine: XXII-378
Che cos’è un genere cinematografico? Come far dialogare una tradizione, che è insieme di contenuto, produttiva e teorica, con le tensioni e i problemi che il cinema contemporaneo mette in campo a proposito della nozione di genere? Qual è la differenza tra il ‘genere’ di La grande rapina al treno e quello di Guerre stellari, tra Il cappello a cilindro e Cocktail? Il testo di Rick Altman si pone come punto di riferimento imprescindibile per il dibattito sui generi cinematografici, rispondendo a queste domande con l’obiettivo di riorientare le riflessioni sulla produzione e la ricezione dei nuovi generi e di stabilire una continuità con le codificazioni del cinema classico. Il punto di partenza è la messa in discussione della nozione stessa di genere, dapprima con una ricognizione storica che muove da Aristotele fino a Wittgenstein, in secondo luogo ripensando e distaccandosi dalle più recenti teorie sui generi cinematografici. L’aspetto più innovativo di tale posizione consiste nella scelta di rinunciare a costruire un ‘sistema’ tassonomico dei generi cinematografici esaminando i luoghi e i soggetti (molteplici ed eterogenei) della loro reale definizione. I generi, infatti, vengono elaborati, agiscono e si sedimentano nelle conoscenze culturali di un particolare gruppo sociale. Proprio l’indagine di questa comunità conduce Altman a evidenziare i differenti ambiti e i processi all’interno dei quali il concetto di genere prende forma e si modifica: attraverso le pratiche delle istituzioni produttive; nell’ampio e variegato campo dei paratesti cinematografici; negli orizzonti di attese e nei relativi meccanismi interpretativi degli spettatori o nella costituzione di comunità trasversali da parte degli spettatori stessi. Fino a descrivere, con attenzione e immediata chiarezza, la stretta connessione tra produzione cinematografica, pubblico e critica, illustrata grazie allo studio delle dinamiche e dei discorsi sociali che si intersecano intorno a celebri casi cinematografici.
Della finzione
Roger Odin
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: XXXIV-278
Che cosa significa 'leggere' un film in quanto opera di finzione? Quali condizionamenti inducono lo spettatore ad accogliere gli elementi testuali come indicazioni per costruire un mondo e una storia 'finti' e quali competenze egli dispiega in questa azione? E ancora, qual è il ruolo effettivo del testo rispetto al contesto in cui il film opera? Sono questi alcuni dei problemi che muovono la ricerca di Roger Odin, il cui intento è fornire una descrizione sistematica delle dinamiche che costituiscono la fiction cinematografica e, al tempo stesso, introdurre un conseguente metodo di analisi dei testi audiovisivi.
Consumare la rete. La fruizione di internet e la navigazione del web
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: 278
Internet è ormai parte della giornata di milioni di persone in Italia e le forme dell'offerta della rete si vanno sempre più consolidando. Quali sono le interconnessioni tra la fruizione di Internet e la routine della vita quotidiana? Quali sono le modalità di costruzione dei percorsi di navigazione previste per l'utente? E come la comunicazione pubblicitaria, nella sua storica forma del banner, contribuisce a strutturare la testualità della rete? Nel rispondere a queste e altre domande, il presente volume mette a fuoco le modalità attraverso cui gli attori sociali includono la rete nel proprio mondo di vita, esplora le modalità di navigazione degli utenti e indaga gli stili comunicativi del web.
La realtà dell'immaginario. I media tra semiotica e sociologia. Studi in onore di Gianfranco Bettetini
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2003
pagine: XXII-266
Questo volume di studi in onore di Gianfranco Bettetini raccoglie testi che offrono una prima e parziale testimonianza delle molte strade aperte dal suo magistero intellettuale, che va dalla semiotica dell'audiovisivo all'etica dell'informazione, dalla storia - e pratica - del cinema alla sociologia dei processi culturali, dalle riflessioni sui nuovi media agli studi sulla comunicazione interculturale, dal teatro alla comunicazione d'impresa. La realtà dell'immaginario è quindi sia un omaggio affettuoso a un maestro che è stato ed è un pioniere degli studi sulla comunicazione in Italia, sia un'aggiornata e innovativa riflessione su alcune frontiere della comunicazione stessa, fra 'vecchi' e nuovi media.
Le età della tv. Indagine su quattro generazioni di spettatori italiani
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: 264
Questo volume offre una chiave interpretativa della varietà di gusti, motivazioni e 'letture' di quel vasto pubblico italiano che ogni giorno si raccoglie di fronte alla televisione. La centralità attribuita all'appartenenza generazionale dei telespettatori e, quindi, all'esperienza di ambienti mediali che mutano nel tempo costituisce il filo rosso che attraversa e collega una serie di ricerche svolte nel triennio 1999-2001 dall'Osservatorio sulla Comunicazione dell'Università Cattolica su commissione della Struttura Scenari della Direzione Marketing RTI (Mediaset), condotte integrando approcci differenti: lo studio socio-storico dell'industria culturale, l'indagine qualitativa sul consumo, l'analisi semiotica dei testi.
Teatri di formazione. Actio, parola e immagine nella scena gesuitica del Sei-Settecento a Milano
Giovanna Zanlonghi
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: 398
Il teatro ha occupato un ruolo centrale nella pedagogia gesuitica dell'età moderna, orientata alla formazione dell'uomo pubblico. In questo saggio esso è indagato in una prospettiva ampia che intende ancorare il teatro di collegio, praticato fuori dal professionismo, ma con alte ambizioni formative, alla gestione della comunicazione cittadina durante le occorrenze cerimoniali e festive. Il luogo simbolico di raccordo fra teatro e teatralità è individuato nell'uso sapiente della 'parola in scena': la "parola dipinta" attraverso le risorse della retorica modella l'uomo immettendolo in un circuito interiore in cui parola e immagine, fantasia e corporeità si saldano e fluiscono l'una nell'altra, perfezionandosi reciprocamente. L'istanza pedagogica e teatrale poggiava, dunque, su un'antropologia dell'unità della persona, intesa come coscienza incarnata e soggetto unitario che continuamente necessita di tornare alla propria identità. L'excursus qui proposto attraversa i due secoli della modernità gesuitica, dalle soglie del Seicento verso l'ultimo scorcio del secolo dei lumi. Le dinamiche dei testi drammatici e la struttura retorica dei teatri effimeri offrono esercizi di lettura che incastonano gli eventi milanesi nel grande alveo della cultura gesuitica europea. Il quadro storico e la riflessione fondativa convergono nella ricostruzione delle linee-guida del progetto antropologico sotteso.
Lo spazio dello scrivere. Computer, ipertesto e la ri-mediazione della stampa
Jay David Bolter
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2002
pagine: 328
Il libro non si limita a passare in rassegna i nuovi mezzi, alla luce dei processi di digitalizzazione e dell'esplosione del word widw web, ma ne indaga le radici culturali, portando alla luce i debiti che le tecniche più avanzate hanno contratto con l'intera riflessione filosofica sul significato della scrittura, della memoria e dell'arte. Il mondo di meraviglie di bit e silicio in cui Bolter ci guida è presentato in una prospettiva pienamente umanistica, in cui tutto ciò che l'uomo crea svela qualcosa del suo pensiero e della sua sensibilità.
Radio e televisione. Teorie, analisi, storie, esercizi
Aldo Grasso
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2000
pagine: VIII-288
Radio e televisione appartengono al nostro quotidiano: infaticabili costruttori di forme simboliche, miti e riti d'oggi, i due media, collocati saldamente al centro dell'industria culturale del Novecento, ridefiniscono gli ambienti di vita, e creano un 'mondo parallelo', mimetico, talvolta parodistico, che avvolge quello 'vero'. Con sguardo fluido, attento alle sollecitazioni che vengono da una realtà sempre più complessa e frammentaria, i saggi raccolti in questo volume affrontano alcune delle tematiche più importanti che hanno caratterizzato il dibattito contemporaneo sul broadcasting - dalle teorie simulacrali alla problematica dei generi - senza la pretesa di offrire una parola definitiva, di costruire una grande théorie, ma in un dialogo aperto, non scevro di un irriverente distacco critico.
Film, sapere, società. Per un'analisi sociosemiotica del testo cinematografico
Ruggero Eugeni
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 1999
pagine: 158
Gli studi sui fenomeni storici e sociali legati al cinema da un lato e le analisi semiotiche dei testi filmici dall'altro hanno costituito due filoni di ricerca poco portati al dialogo reciproco. Questo libro parte dall'idea che un incrocio dello sguardo sociologico e di quello semiotico non sia più rinviabile. Perché questo incrocio non dia luogo a strabismi o confusioni è necessario ripensare alcuni concetti comuni: quelli di testo, produzione, ricezione, e il passaggio dai fenomeni 'micro' a quelli 'macro' sociologici. In particolare, per quanto concerne direttamente la semiotica, essa deve rielaborare i propri modelli di analisi testuale; superare l'idea che il senso sia immanente al testo, e quindi reperibile in esso, e lavorare piuttosto sull'ipotesi che il testo costituisca il luogo di organizzazione reciproca delle proprie condizioni di comprensibilità. A partire dal dialogo con alcune discipline direttamente implicate nella concettualizzazione dei rapporti tra testo e società (dalla sociologia della cultura alla storia delle mentalità, dalla sociosemiotica alla semiotica della cultura, fino alla pragmatica testuale), l'autore propone un modello di analisi che vede nel testo il dispositivo di selezione, convocazione, combinazione reciproca ed esemplarizzazione di una rete non sistematica di saperi sociali.